[latinoamerica] 25 Aprile



Siamo soliti diffondere informazioni legate alla realtà latinoamericana,
con le dovute eccezioni per notizie che ci sembrano di particolare
rilevanza.
Questa è una di quelle eccezioni.

La redazione di
Latinoamerica



25 APRILE, FESTA DELLA LIBERTA'

In occasione del sessantesimo anniversario della liberazione , il prossimo
25 aprile, Art.21 invita le donne e gli uomini del giornalismo, del cinema,
della musica, del teatro, dell’arte visiva e ogni altra forma di
comunicazione, ad "adottare" una piazza, un comune italiano, e a
raccontare, ciascuno nella sua forma espressiva, i valori della libertà
contenuti nella Costituzione repubblicana e antifascista
Una testimonianza anche contro chi questi valori vorrebbe cancellare
insieme al ricordo del 25 aprile.

LEGGI E SOTTOSCRIVI L'APPELLO
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 I Girotondi per la democrazia di Roma comunicano

CONTRO TUTTI I REVISIONISMI
CONTRO LO SFASCIO DELLA COSTITUZIONE
TUTTI CON I PARTIGIANI ALLA MANIFESTAZIONE DEL 25 APRILE!
[SI PREGA DI DARE LA MASSIMA DIFFUSIONE]



L'Unita' 09.04.2005
La destra insiste: basta con il 25 Aprile
di Maristella Iervasi

La destra continua imperterrita all’attacco dei valori della Resistenza e
della Liberazione. La volontà è quella di azzerare, negare: vogliono
riscrivere, anzi, negare la storia. Addirittura il sottosegretario Alfredo
Mantica (An) dalle colonne del Secolo d’Italia dice «basta con
l’antifascismo». E il suo collega di partito, Ignazio La Russa, sottolinea
che la Liberazione «è una festa da cambiare».
Al di là delle polemiche, difendere la data del 25 aprile è difendere la
Costituzione. Come precisa Virginio Rognoni, vicepresidente del Consiglio
superiore della magistratura (Csm): «Il 25 aprile è la festa della
Liberazione, non una manifestazione qualunque. Può essere equiparata a
quello che il 14 luglio rappresenta per i francesi. È la patria che si
ritrova sui valori di fondo».

Massimo Rendina, presidente dell’Associazione nazionale partigiani del
Lazio (Anpi), quando legge il «pensiero» di Mantica e La Russa si indigna.
«Il sottosegretario Mantica farebbe bene a rileggere la storia, la storia
del fascismo», dice. E ricorda che il 25 aprile «è una festa nazionale
decisa dal popolo italiano: festeggiare simbolicamente la Liberazione,
anche se la resa dei tedeschi agli alleati è del 4 maggio del 1945».

Il sessantesimo. Quest’anno la Festa ha una duplice valenza: il 25 aprile
prossimo è anche il sessantesimo anniversario di quella giornata. «La
Liberazione - sottolinea Rendina - non è una semplice coincidenza di data o
di un avvenimento. È una scelta per celebrare la libertà del nostro paese.
E quest’anno, proprio per quello che accade, si carica di un ulteriore
significato: la difesa della Costituzione. È proprio dalla Resistenza che
nasce la carta dei diritti e dei doveri dei cittadini». Quella che oggi si
vuol stravolgere mettendo in pericolo la stessa unità nazionale. Si vuole
inoltre trasferire al Primo ministro parti delle potestà che la
Costituzione assegna al Capo dello Stato e particolarmente la facoltà di
sciogliere le Camere. Si mette in forse l’equilibrio fondamentale tra i
poteri giudiziario, legislativo ed esecutivo.

L’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani, con le altre associazioni
della Resistenza, ha organizzato manifestazioni in tutt’Italia per il 25
aprile. Accanto alle celebrazioni della data, si segnalano innumerevoli
momenti di studio, di dibattito, di approfondimento, come si legge sul sito
dell’Anpi.

Ciampi & co. Le iniziative più rilevanti a Milano e Roma. Nel capoluogo
lombardo si terrà la manifestazione ufficiale con partecipazione del
presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Nella capitale, invece, si svolgerà un corteo con la partecipazione dei
sindacati, dei partiti e dei movimenti della società civile, che partendo
da Porta San Paolo raggiungerà alle 11.30 piazza del Campidoglio, dove sarà
rievocato il significato della data (del 25 aprile) e dei valori
costituzionali. Interverranno il sindaco Walter Veltroni, il presidente
della Provincia Enrico Gasbarra e il presidente della Regione Lazio Pietro
Marrazzo, costituzionalisti, partigiani, rappresentanti delle amate inglesi
ed americane. Alle 16 il sindaco consegnerà simbolicamente all’assessorato
alla cultura del Campidoglio la «casa della memoria e della storia» in
ristrutturazione in via San Francesco di Sales 5. Seguirà una
manifestazione spettacolo in piazza San Giovanni in Laterano con visite
guidate a Via Tasso a cura dell’assessorato alle politiche educative e
scolastiche del Comune di Roma.

Oggi la destra tenta in tutti i modi di stravolgere la Costituzione. «Credo
che il 25 aprile gli italiani debbano compiere un esame di coscienza
collettivo. Una nuova determinazione verso la memoria condivisa e l’amor di
Patria. Per ribadire la necessità di promuovere le istituzioni democratiche
mettendole al riparo dalle involuzioni cui le sottomette questo governo e
per mantenere l’unità nazionale», conclude Rendina.

I valori. Mentre Rognoni, dal convegno «Resistenza e guerra totale» di
Brescia, parla anche della proposta di legge che vuole equiparare coloro
che morirono combattendo tra i partigiani a coloro che persero la vita
schierandosi con i Repubblichini. «Mi auguro che questa proposta di legge
non abbia successo - ha detto il vicepresidente del Csm -. La morte non fa
distinzione, ma c’erano giovani che stavano dalla parte giusta e giovani
che stavano dalla parte sbagliata».

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