25 aprile 2005: per la Costituzione



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Il 25 aprile, per la Costituzione


Coronando un'azione sistematicamente volta a cancellare le conquiste civili
e sociali maturate in sessant'anni di vita democratica, una maggioranza
estranea alla storia, ai valori e alla cultura della Resistenza ha sancito
lo smantellamento definitivo dei beni pubblici repubblicani generati dalla
lotta di liberazione.

Il governo Berlusconi ha imposto, a colpi di maggioranza, una riscrittura
eversiva della Seconda parte della Carta che compromette l'equilibrio tra i
poteri costituzionali posto dai Padri costituenti a salvaguardia della vita
democratica della Repubblica.

Nessuno aveva mai osato tanto.

Le conquiste della democrazia nel nostro Paese non sono mai state
completamente attuate. Spesso sono state insidiate. Ma mai, sino ad ora, ne
era stata propugnata l'abrogazione.
Questa "riforma" mette a repentaglio l'unità sociale e politica del Paese e
sconvolge le basi della democrazia parlamentare, determinando le premesse
per un perenne caos istituzionale, politicizzando la Corte costituzionale e
conferendo al capo dell'esecutivo un cumulo di poteri tale da ridurre il
Parlamento e il Presidente della Repubblica al ruolo di comparse.

Ove il disegno delle destre si realizzasse, la Repubblica italiana non
sarebbe più un ordinamento democratico-parlamentare, fondato sulla
divisione e il bilanciamento dei poteri: diventerebbe un ordinamento
fondato sul governo personale di un capo politico.
Si tratterebbe di una sorta di premierato assoluto. La stessa unità
nazionale verrebbe messa a rischio, sacrificata alle pulsioni dissolutrici
di un nuovo fascismo padano.

Di fronte a un tornante di tale gravità, tacere o minimizzare sarebbe una
imperdonabile colpa.

È indispensabile un forte sussulto di tutte le culture democratiche del
nostro Paese, al di là di ogni particolare appartenenza.
Occorre impedire che entri in vigore un provvedimento esiziale per la
democrazia repubblicana.


Perciò, in vista del referendum che dovrà cancellare questa "riforma",
esortiamo tutti gli Italiani che hanno a cuore le sorti della Repubblica,
già in passato minacciate da oscure trame, a mobilitarsi in occasione del
prossimo 25 aprile, e poi ogni 25 aprile, una volta sventata questa
minaccia, trasformando la celebrazione dell'anniversario della Liberazione
in una manifestazione nazionale in difesa dei valori e dei principi
inscritti nell'unica vera Costituzione della Repubblica: quella del 1948,
nata dalla Resistenza antifascista.
Porta San Paolo
ROMA - ore 10.00




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