oltre 5000 adesioni all'APPELLO A DIFESA DELLA COSTITUZIONE, PER UNA MANIFESTAZIONE IL 25 APRILE




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Appello
"Il 25 aprile, per la Costituzione"


Coronando un'azione sistematicamente volta a cancellare le conquiste civili
e sociali maturate in sessant'anni di vita democratica, una maggioranza
estranea alla storia, ai valori e alla cultura della Resistenza ha sancito
lo smantellamento definitivo dei beni pubblici repubblicani generati dalla
lotta di liberazione. Il governo Berlusconi ha imposto, a colpi di
maggioranza, una riscrittura eversiva della Seconda parte della Carta che
compromette l'equilibrio tra i poteri costituzionali posto dai Padri
costituenti a salvaguardia della vita democratica della Repubblica.
Nessuno aveva mai osato tanto. Le conquiste della democrazia nel nostro
Paese non sono mai state completamente attuate. Spesso sono state
insidiate. Ma mai, sino ad ora, ne era stata propugnata l'abrogazione.
Questa "riforma" mette a repentaglio l'unità sociale e politica del Paese e
sconvolge le basi della democrazia parlamentare, determinando le premesse
per un perenne caos istituzionale, politicizzando la Corte costituzionale e
conferendo al capo dell'esecutivo un cumulo di poteri tale da ridurre il
Parlamento e il Presidente della Repubblica al ruolo di comparse. Ove il
disegno delle destre si realizzasse, la Repubblica italiana non sarebbe più
un ordinamento democratico-parlamentare, fondato sulla divisione e il
bilanciamento dei poteri: diventerebbe un ordinamento fondato sul governo
personale di un capo politico. Si tratterebbe di una sorta di premierato
assoluto. La stessa unità nazionale verrebbe messa a rischio, sacrificata
alle pulsioni dissolutrici di un nuovo fascismo padano.
Di fronte a un tornante di tale gravità, tacere o minimizzare sarebbe una
imperdonabile colpa.
È indispensabile un forte sussulto di tutte le culture democratiche del
nostro Paese, al di là di ogni particolare appartenenza. Occorre impedire
che entri in vigore un provvedimento esiziale per la democrazia
repubblicana. Perciò - in vista del referendum che dovrà cancellare questa
"riforma" - esortiamo tutti gli Italiani che hanno a cuore le sorti della
Repubblica, già in passato minacciate da oscure trame, a mobilitarsi in
occasione del prossimo 25 aprile, e poi ogni 25 aprile, una volta sventata
questa minaccia, trasformando la celebrazione dell'anniversario della
Liberazione in una manifestazione nazionale in difesa dei valori e dei
principi inscritti nell'unica vera Costituzione della Repubblica: quella
del 1948, nata dalla Resistenza antifascista.

Promotori:

Giorgio Bocca, Alessandro Curzi, Raniero La Valle, Lidia Menapace, Giovanni
Pesce, Massimo Rendina, Paolo Ricca, Rossana Rossanda, Paolo Sylos Labini,
Carla Voltolina Pertini, Tullia Zevi



Sono già pervenute oltre 5.000 adesioni a questo appello.

Tra gli altri, hanno sottoscritto:

Vittorio Agnoletto, Paolo Beni, Giovanni Berlinguer, Fausto Bertinotti,
Mauro Bulgarelli, Alberto Burgio, Luciana Castellina, Paolo Cento, Giuseppe
Chiarante, Giulietto Chiesa, Lisa Clark, Armando Cossutta, Oliviero
Diliberto, Pietro Folena, Domenico Gallo, Nella Ginatempo, Claudio Grassi,
Pietro Ingrao, Lucio Magri, Luigi Malabarba, Fabio Mussi, Paolo Nerozzi,
Achille Occhetto, Pancho Pardi, Valentino Parlato, Alfonso Pecoraro Scanio,
Livio Pepino, Agostino Pirella, Gianni Rinaldini, Cesare Salvi, Piero
Sansonetti, Gino Strada, Aldo Tortorella, Nichi Vendola, Alex Zanotelli


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