Aggiornamento da Nablus



Nablus, 11 aprile 2005

Stamattina  c'è stata una seria incursione dell'esercito in tutta Nablus. Anzi non c'è stata una incursione, semplicemente la solita invasione notturna si è prolungata fino alle 12.
Alle 7.30 sono sceso in città e tutto era in subbuglio. Non era imposto nessun coprifuoco ma c'erano jeep dappertutto e come sempre i ragazzi tiravano pietre, era infatti l'orario in cui entravano a scuola e questo ha accresciuto la tensione, molti comunque sono rimasti fuori da scuola e hanno fatto barricate nelle strade.
I soldati rispondevano con bombe assordanti e spari, hanno lanciato gas lacrimogeni mentre gli elicotteri Apache sorvolavano la città.
Verso le 10 gli scontri sono proseguiti nella zona settentrionale della città dove molte case erano state occupate.  Per più di un'ora sono rimasto con i volontari del Medical Relief dentro il cimitero da dove gruppi di ragazzi tiravano pietre nella strada sovrastante dove c'erano le jeep, queste rispondevano con sound bombs, gas e proiettili di gomma e non.
Fonti mediche dicono che in tutta la mattinata hanno ferito 11 ragazzi e arrestato 12 persone.
Poi quando siamo usciti dal cimitero, i soldati, che erano risaliti in una parallela più in alto hanno ricominciato con i gas.
Hanno addirittura lanciato dei lacrimogeni dentro una casa, i volontari del Medical Relief  sono entrati dentro per portare in salvo la gente che vi abitava e che rischiava di rimanere intossicata…ho visto portare fuori dalla casa un bambino di forse neppure un anno intossicato dai gas…
Solo attorno alle 11.30 hanno cominciato a ritirarsi.
Tutto questo perchè? Non è facile rispondere…di sicuro è vergognoso che in tutto il mondo si parli del processo di pace in Palestina mentre qui questo è quello che succede.
Un nuovo fronte che i palestinesi devono affrontare è ora quello dei rifiuti.
Da una settimana gli abitanti di Nablus non possono più portare fuori dalla città i loro rifiuti, non lasciano uscire dal checkpoint i camion della spazzatura che portavano il tutto in una discarica verso la valle del Giordano.Ora saranno costretti a tenere i rifiuti vicino alla città con gravi conseguenze per l'approvigionamento idrico e con il rischio di provocare malattie.Come se tutto ciò non bastasse, Israele ha deciso di costruire una sua discarica, per i suoi rifiuti, vicino ad un villaggio appena fuori dal check point di Beit Iba, proprio vicino a Nablus.
Verranno riversati anche rifiuti chimici con drammatiche conseguenze per l'ambiente e per la salute dei palestinesi che vi abitano attorno.
Come si può parlare di pace finchè la situazione è questa? 
Proprio ieri qualcuno mi diceva che l'unico cambiamento sostanziale dal "cessate il fuoco" di Sharm El Sheik è che non ci sono incursioni di giorno, oggi ci sono state pure quelle…
Non dimentichiamo la Palestina, ora più che mai bisogna dirlo forte.
Quico
Presidio di pace a Nablus  - http://assopace.blog.tiscali.it/
Associazione per la Pace  - www.assopace.org

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