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Fw: Il movimento palestinese
- Subject: Fw: Il movimento palestinese
- From: "Pina Di Cienzo" <pinantogio at tin.it>
- Date: Mon, 14 Mar 2005 19:40:58 +0100
----- Original Message ----- From: Ali Rashid Sent: Friday, March 11, 2005 1:46 AM vi prego di fare tutto il possibile ali rashid Il movimento palestinese per la cultura e la democrazia, nato quattro anni fa, ha fatto un grande sforzo per dare cittadinanza alla cultura della democrazia e della non violenza, praticandola in luoghi difficili e in condizioni avverse e sfavorevoli. Il movimento ha avuto maggiore radicamento nel campo profughi di Tulkarem, un luogo tra i più sfortunati al mondo, grazie al lavoro straordinario di un valoroso compagno che molti di voi hanno conosciuto in diverse occasioni. Nella sede del movimento e dell'associazione Kufia, dopo il lavoro, l'insegnante che tutti conoscono come Aziz ogni giorno trascorreva tutte le ore che restavano della sua giornata insieme ai giovani e ai vecchi del campo a parlare di democrazia, di storia, di lotta non violenta che sottrae i ragazzi alla disperazione e li salva dalla rassegnazione, aiutandoli a incanalare la rabbia nel ragionamento, nel gioco, nello studio e in mille iniziative creative che mitigano il dolore e lasciano filtrare un barlume di luce. Molti di noi hanno dedicato attenzione, aiuto e viva speranza al suo impegno. Colgo l'occasione per ringraziare il sindaco di Terni, la provincia di Roma, la provincia di Napoli, la comunità montana dell'Umbria, l'Arci, la Fiom e la comunità montana di Omegna, i giovani comunisti di Napoli e molte donne e uomini che ci hanno aiutato a realizzare i programmi di adozione a distanza, il progetto di apicoltura, la cooperativa di donne per l'allevamento degli ovini, i corsi per il doposcuola e il tempo libero, i campi estivi per ragazzi israeliani e palestinesi organizzati insieme ad associazioni israeliane progressiste. Aziz ha saputo gestire tutte queste attività dimostrando a tutti l'alto significato dell'impegno politico al servizio della comunità e dando alla lotta un significato positivo e costruttivo, fondato sulla vita e non sulla morte. Il mese scorso ho sentito spesso Aziz, perché a Ramallah, Bir Zeit e Tulkarem aveva organizzato manifestazioni di solidarietà per la liberazione di Giuliana Sgrena e non riusciva a trovare l'inviato del manifesto per dare la notizia. Alla fine di ogni telefonata mi lasciava rassegnato dicendo: l'importante è fare le cose giuste. E' vero, l'importante è fare le cose giuste. Aziz, che in arabo significa caro, è stato arrestato otto giorni fa e da allora si trova nel carcere di Kishom. Secondo il suo avvocato, Dr Mahagneh, e secondo il comitato contro la tortura in Israele, Aziz è sottoposto a tortura fisica e psicologica, i servizi di sicurezza israeliani vogliono strappargli una confessione in cui dovrà ammettere di essere a capo di una cellula terroristica della Jihad islamica della zona, altrimenti diffonderanno in tutto il mondo un'accusa infamante contro di lui sorretta dalla testimonianza di persone pronte a giurare il falso e a dichiarare che Aziz ha partecipato all'uccisione a sangue freddo di un soldato israeliano. E' una prova concreta di quello che stiamo dicendo da tempo e cioè che i pacifisti veri sono i nemici più temibili per i guerrafondai e che non viene risparmiata nessuna occasione per togliere a loro credibilità, come conferma il vile attacco contro Giuliana di questi giorni. Al caro Aziz deve andare tutto il nostro sostegno, in questo momento difficile ha bisogno dell'affetto e della solidarietà di chi crede nella pace e nella giustizia e di chi ha ancora la forza di indignarsi per la bassezza di chi usa il ricatto contro le persone oneste, forte solo dei suoi muscoli, della sua ignorante arroganza, della cattiveria gratuita, del disamore per la vita, nemico soprattutto di se stesso. Chi volesse esprimere la sua solidarietà ad Aziz, il nome vero è Mohamed fawzi Tanji, può farlo inviando fax o e-mail al governo israeliano attraverso l'ambasciata in Italia (tel. 0636198500, fax 0636198555, e-mail info-coor at roma.mfa.gov.il). Per informazioni sui progetti di Kufia, potete scrivere all'indirizzo paolag18 at tin.it).
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