Per esempio, Fassino (Re: Tornando sul Manifesto)



Salve a tutt*,

Gennaro Scala, Mercoledì, 23 marzo 2005 ore 12:43:28 +0100
ha scritto a tutt* in "Re: Tornando sul Manifesto"
 >di Londra e Bruxelles. Terza pagina finalmente articolo di taglio basso
 >dedicato alla manifestazione. Penso che su questa lista leggano e scrivano
 >persone più o meno informate del fatto che nella comunicazione conta non
 >solo quanto si dice, ma come lo si dice e che su un giornale l'impaginazione
 >è essa stessa un "linguaggio".
 [...]
 >D'altronde sembra che tu stesso sia d'accordo sul fatto che il giornale ha
 >dato alla manifestazione un peso relativo. Ma allora ti chiedo: ti sembra
 >giusto dare più peso alla Mussolini e a Storace che a una manifestazione di
 >50.000 persone?

La questione sta diventando interessante quanto il sesso degli angeli.
Insomma, stiamo parlando di una notizia data in terza pagina dove le prime
due avevao lo stesso tema. Parlando in termini "politici" nn credo che la
vicenda della Mussolini sia strategicamente più interessante delle
manifestazioni contro la guerra. Penso, però, che 50.000 persone sono una
notizia, sia giornalisticamente che politicamente, relativamente meno
importante quando la scadenza è mondiale e soprattutto se l'obiettivo è
affrontare seriamente una dicussione su cosa significa oggi - per questo
movimento - andare in piazza e cosa vuole ottenere. Una discussione che
deve partire da una franca premessa, per quanto fosse comunque necessario
ricordare il 19 Marzo, 50.000 persone sono una minima parte di quelle che
la pensano nello stesso modo sul ritiro dall'Iraq e che sono la maggioranza
del paese. Ingigantire il dato o sovraesporre quel corteo non aiuta ad una
discussione franca sul tema: come fare in modo che la maggioranza del paese
possa influire sulel scelte istituzionali e politiche che vanno in
tutt'altra direzione. Da questo punto di vista il Manifesto ha fatto una
scelta politicmente e giornalisticamente ineccepibile visto che - l'ho
scritto qualche mail fa - è assolutamente limpida la posizione di quel
giornale sulla guerra. Quindi, caro Gennaro, non capisco...

 >Non sono sicuro di aver capito esattamente cosa vuoi dire nella frase che ho
 >messo fra asterischi. Io, infatti, penso che Il Manifesto abbia proprio
 >confuso informazione con propaganda. Il giornale non era d'accordo sulla
 >piattaforma della manifestazione, sul modo come era stata convocata, ecc?
 >Nessuno gli impediva di scrivere un commento critico, ma dopo aver dato il
 >giusto rilievo alla notizia.

di quale critica o propaganda parli.
Capisco invece che c'è un automatismo nel pensare che la "lotta produce
lotta" che di questi tempi è palesemente naufragato. Soprattutto se si
usano gli stessi schemi mediatici (del nemico di classe, dovrei dire) per
riconoscere il movimento contro la guerra solo quando va in piazza



 >Visto come butta (leggi recente intervista a Fassino
 >http://italy.indymedia.org/news/2005/03/757374.php ) non sarebbe piu'
 >sensato ricercare una maggiore unita' fra le forze che si oppongono alla
 >guerra in Iraq?

Sono d'accordo. Per questo sono più interessato ad analizzare il meccanismo
mediatico per il quale il segretario del maggior partito della sinistra
italiana ha rilasciato quella intervista al giornale della FIAT, alla
vigilia di un voto importante nel paese e mentre stanno controriformando la
costituzione italiana.
Una intervista che nonostante le considerazioni di Massimo Franchi sul
girnale più venduto in Italia [1], fa passare per posizioni avanzate delle
vere e proprie bugie ammantate di buon senso.

Per esempio, non saranno regimi fascisti come quelli sudamericani sostenuti
da Bush senior e Regan, ma siamo sicuri che il Pakistan di un colonnello
golpista convertito alla lotta contro il terrorismo, l'Afghanistan in balia
dei signori della guerra, e l'Iraq dei partiti confessionali non abbiano lo
stesso effetto sulle libertà e i diritti civili che invoca nell'ulteriore
precisazione all'Unità Piero Fassino?

MT

[1]
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2005/03_Marzo/21/franchi.shtml
[2] http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=IDEE&TOPIC_TIPO=E&TOPIC_ID=41607




-- 
  Contro la guerra e ogni forma di Censura. No alla legge delega di
  riforma dei codici militari penali. Info e sostegno alla campagna
  http://www.ostinatiperlapace.org/ostinati/articles/art_10067.html