Nasce un Osservatorio sulle Crisi Dimenticate



fonte: http://guide.supereva.com/nuove_professioni_/interventi/2005/02/196842.shtml

Nasce un Osservatorio sulle Crisi Dimenticate	

Come lo zoom di una telecamera, i media concentrano la propria attenzione su alcuni fatti trascurandone palesemente altri. E’ innegabile che nel 2004 la situazione in Iraq e la "guerra contro il terrorismo" abbiano occupato il palcoscenico mediatico mentre una catastrofe umanitaria si consumava silenziosa nel Darfur. Non si tratta piu’ solo della vecchia questione dell’oggettivita’ e quindi della fedelta’ delle notizie riportate, ma anche, a monte, della scelta stessa delle notizie cui dare spazio.



Questa tendenza a privilegiare alcuni accadimenti a scapito di altri, ritenuti secondari e meno importanti, pone infatti un serio interrogativo sulla legittimita’ dei criteri di discernimento. Questione tanto piu’ importante se si pensa che non sono piu’ i fatti a generare le notizie ma sono piuttosto queste ultime a creare i fatti, a determinarne l’esistenza. In questo contesto, una guerra o una crisi umanitaria a telecamere spente, a rigore, non esistono.

Per una strana dinamica che ricorda la logica del marketing dove la scelta e’ orientata dal consumatore, sembrerebbe il pubblico ad orientare la scelta delle notizie da mettere in primo piano. Ma siamo proprio sicuri, come chiede l’organizzazione Medici Senza Frontiere, che il pubblico non e’ interessato alle situazioni di crisi che, silenziosamente, sconvolgono intere comunita’? Qualunque siano le ragioni che determinano questa scelta – siano esse politiche, ideologiche o economiche - cio’ che e’ certo e’ che questo silenzio ha delle pesanti ripercussioni su queste stesse crisi. Non da ultimo, esso finisce per compromettere la capacita’ delle organizzazioni di effettuare interventi umanitari.

E se risulta difficile comprenderne pienamente la portata, basti pensare che, sempre l’organizzazione MSF, ha impiegato 2 mesi per raccogliere 1 milione di euro da destinare alla crisi del Darfur e una sola settimana per raccoglierne 40 milioni circa da destinare alle vittime del maremoto in Asia. Fondi dai quali dipendono le sorti degli interventi umanitari in questi paesi.

Per bilanciare questa situazione ed offrire uno spunto di riflessione sull’argomento, Medici Senza Frontiere, avvalendosi della collaborazione dell’Osservatorio di Pavia, Orao News e della Facolta’ di Scienze della Comunicazione dell’Universita’ di Roma "La Sapienza", pubblica il primo rapporto dell’Osservatorio sulle Crisi Dimenticate e il 18 febbraio verra’ presentata una classifica dei 10 contesti dove sono in atto delle crisi umanitarie e il peso che i media italiani hanno riservato negli ultimi 6 mesi del 2004 a queste crisi.