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Sito su Turchia, prossimam. europea: 'Per una Turchia Democratica'
- Subject: Sito su Turchia, prossimam. europea: 'Per una Turchia Democratica'
- From: a at ranchdeiviandanti.it
- Date: Mon, 20 Dec 2004 19:52:25 +0100
Sito su Turchia, prossimam. europea: 'Per una Turchia Democratica' "Per una Turchia Democratica" (nuovo Sito Web) : http://www.ranchdeiviandanti.it/TurDem.html Le decisioni che in questi ultimi giorni sono state prese dall'Unione Europea sul processo di ingresso della Turchia in Europa (sessione plenaria del Parlamento europeo del 15 XII e Vertice di Capi di Stato e di governo del 16 XII) rivestono una importanza storica sia per il futuro dell'Europa, sia per il futuro della Turchia. Il nuovo Sito Web : "Per una Turchia Democratica" propone, nella sua Sezione : "Turchia in Europa ?" una rassegna sintetica ma esaustiva delle decisioni e del dibattito sino ad oggi, ma propone anche uno sguardo più ampio sulla Turchia, con le sue Sezioni : = Diritti umani = Legislazione = Questione kurda = Leyla Zana = Cultura = Links Nelle recenti decisioni dell'Unione Europea sono state fissate le grandi linee di un processo di ingresso che potrà durare ancora una decina di anni, e del quale, come da più parti si è sottolineato, gli esiti non sono affatto scontati. Le componenti più responsabili del Parlamento Europeo hanno saputo far prevalere, accanto ad un orientamento favorevole all'ingresso (vincendo le resistenze dei non pochi "contrari"), anche il rifiuto di un ingresso "a scatola chiusa", ed hanno vincolato il "si" ad un effettivo riscontro, nel corso del prossimo decennio, di un reale adeguamento della Turchia ai criteri richiesti, tra cui quelli dei diritti umani, delle libertà democratiche, della soluzione della questione kurda. A ben vedere, ciò che non è affatto "scontato" non è solo se la Turchia entrerà oppure no, ma anche il significato reale dell'eventuale ingresso turco: al di là delle tesi sia dei sostenitori che degli avversari di tale ingresso, tesi talvolta alquanto unilaterali, è tutto aperto il problema se tale ingresso significherà una democratizzazione della Turchia oppure una legittimazione di facciata ad un Paese che democratico ancora non è. Questo problema (fondamentale ovviamente non solo per il futuro turco ma anche per quello europeo) è tutto da giocarsi, ed è fondamentale che non venga giocato solo sui tavoli delle diplomazie, ma nell'incontro e nella cooperazione effettiva tra le componenti democratiche di entrambe le realtà. Primo gradino da salire, a tale scopo, è lo sviluppo della conoscenza reciproca, e della reciproca frequentazione, da parte di entrambe le realtà, dei rispettivi cittadini, associazioni, movimenti. Solo ciò potrà radicare il processo diplomatico dell'ingresso in un processo di incontro tra popoli. Il nuovo Sito Web qui proposto, "Per una Turchia Democratica" http://www.ranchdeiviandanti.it/TurDem.html vuole dunque essere finalizzato a tale scopo: non solo una informazione sugli esiti dei negoziati, ma una finestra più ampia aperta su di un mondo che in Italia è familiare ancora solo a pochi, con anche una pagina di links per accedere ad altre occasioni di incontro presenti su Internet. Segue qui la "Presentazione" di tale Sito : ==--------------------------- 'Per una Turchia democratica' : http://www.ranchdeiviandanti.it/TurDem.html INDICE di questa "Presentazione" : =) Perche' un Sito sulla Turchia ? =) Ingresso di "quale" Turchia in "quale" Europa... =) La questione identitaria e l'Europa =) La questione identitaria e la Turchia =) Questo Sito ed i suoi utenti ==---------------------------------------- =) Perche' un Sito sulla Turchia ? Questo Sito Internet vuole offrire spunti all'Internauta italiano per uno sguardo introduttivo sulla ricchezza di fermenti vivi di cui sono intrisi la società turca, il suo popolo, i "suoi" popoli, la sua cultura, i suoi movimenti sociali, il suo associazionismo, e sullo sforzo, difficile ed aspramente contrastato, di far nascere da tali fermenti sociali una Turchia finalmente democratica, nonostante il peso di un apparato statale nato all'insegna del militarismo nazionalista, ed ancora pesantemente connotato in tal senso. Il rapporto reciproco sia con "questa" societa' turca, così "altra" rispetto a quella prevalentemente presentata dai "media", sia con i suoi tentativi di esprimere progetti politici, diventa un appuntamento irrinunciabile, con il proseguire dell'ingresso turco in Europa, per tutti quanti vogliono costruire una "altra" Europa. ==---------------------------------------- =) Ingresso di "quale" Turchia in "quale" Europa... Inevitabile, quindi, in questo Sito, anche la presenza di molto materiale informativo sull'ingresso della Turchia in Europa. Tuttavia ci si è voluti tenere un po' distanti dalla 'querelle' che sta ora infiammando il panorama politico europeo: "si" oppure "no" all'ingresso turco? Il problema, infatti, pare mal posto, sia da parte dei fautori del "si" che da quelli del "no", proprio perchè troppo sovente l'interrogativo "Turchia in Europa?" prescinde dal suo stesso presupposto: l'interrogativo: "Quale Europa? Quale Turchia?". E, se ci si pone fino in fondo l'interrogativo: "Quale Europa? Quale Turchia?" ci si accorge, a ben vedere, che il punto prioritario non sta nel promuovere od ostacolare l'ingresso della Turchia nell'Unione Europea, ma nel creare una solidarietà reale tra Europa democratica e Turchia democratica sulle questioni più importanti: diritti umani, libertà democratiche, muticuturalità, questione kurda... A partire da tale solidarietà, e solo a partire da essa, la questione dell'ingresso in Europa potrà essere posta in modo corretto: come cioè null'altro che... un "corollario" di tale solidarietà: "sì" all'ingresso, nella misura in cui tale processo favorisce concretamente (non solo nella 'facciata') la democratizzazione della Turchia; "no" all'ingresso, nella misura in cui la Turchia resta... quella di ieri. Non l'alternativa secca e statica tra un "si" o un "no", quindi, ma un processo "in fieri", dagli esiti tutti da costruire, teso tra un "si" ed un "no" motivati, ma aperto ad una costante verifica, passo dopo passo, delle dinamiche in corso. Aperto alla verifica, ma, soprattutto, aperto ad una continua azione ed iniziativa per incidere operativamente su tali dinamiche, per cogliere ogni occasione atta a rafforzare il rinnovamento della società turca, e la sua collaborazione con la società civile europea, con i suoi movimenti, il suo associazionismo, la sua cultura. A tale scopo, è auspicabile la proliferazione dei momenti di incontro, ed anche di reciproca conoscenza; questo Sito vuole essere uno strumento finalizzato a ciò. ==---------------------------------------- =) La questione identitaria e l'Europa Uno dei temi della problematica "Turchia / Europa" è quello dell'identità culturale, e della multiculturalità. Uno degli argomenti polemici degli avversari europei dell'ingresso della Turchia nell'Unione è l'insistenza sulla diversità delle due culture e l'argomentazione che un'ibridazione danneggerebbe entrambe. Talvolta tale tesi è sostenuta con i toni del fondamentalismo culturale, dello sciovinismo mono-culturale e mono-identitario, del rifiuto dell' "altro". Altre volte invece tale tesi sembra essere sostenuta con altro approccio: si parla di dialogo e rispetto tra le culture nella loro distinzione e diversità, ipotizzando una configurazione delle relazioni internazionali che si fondi sulle diverse identità, come definite dai fattori geografici, storici, culturali, sottolineando l'aspetto della "distinzione", ma in funzione non del rifuto e della contrapposizione, ma del mutuo rispetto e della reciproca cooperazione. Effettivamente un ingresso della Turchia in Europa pare connesso a problemi identitari non solo sul versante europeo: la dialettica tra "modernizzazione" ed "occidentalizzazione omologatrice" è una delle questioni più ardue e spinose del mondo turco, che vede coesistere le meraviglie della tradizione asiatica con le più avanzate acquisizioni dell'Occidente, ma che vede pure coesistere la barbarie feudal-tribale di pratiche quali (per fare solo un esempio) gli omicidi 'd'onore' contro le donne, con l'assorbimento ebete dei modelli proposti ed imposti dal consumismo della "civiltà del benessere". Una problematica che non è solo interna a quella dell'ingresso nell'Europa politica (anzi, l'omologazione passa soprattutto tramite il mercato ed i media, che travalicano ogni frontiera politica), ma che vi è comunque assai connessa. Inoltre, un ingresso della Turchia in Europa pare connesso a problemi identitari non solo sul versante europeo, e neppure solo su quello turco: troppo spesso dimentichiamo, quando parliamo di "Europa", che al mondo esistono altre aree che hanno una loro geografia, storia, etc., assai differenziate al loro interno, ma anche assai fitte di intrecci e coesioni: Asia, Africa... Gioca la presunzione degli apologeti della "civiltà cristiana" quanto quella degli apologeti (di ascendenza illuminista o positivista) della "modernità laica", ma gioca anche la presunzione di tanti democratici e "progressisti" di sinistra (moderata od estrema) che sanno ipotizzare un solo modello di libertà, uguaglianza, fraternità, di socialismo, di "nuovo mondo possibile": quello "europeo" (o "made in Europe"). Riflettendo su questi aspetti, potrebbe forse apparire più auspicabile una formula di relazioni internazionali che al tempo stesso valorizzi l'appartenenza asiatica della Turchia, e, contemporaneamente, la sua funzione di ponte privilegiato tra Oriente ('Medio Oriente' in particolare) ed Occidente. Una formula, tuttavia, assolutamente impraticabile nell'attuale assetto politico mediorientale, nonche' turco. Forse, quindi, non resta altra soluzione che quella di assumere quanto di positivo (sulla questione identitaria) si legge nelle considerazioni di alcuni degli avversari dell'"ingresso", per farne tesoro all'interno di un processo "non incondizionato" di ingresso. ==---------------------------------------- =) La questione identitaria e la Turchia Ma la questione identitaria è anche uno degli aspetti più 'roventi' DENTRO la Turchia. La Turchia è nata dalla dissoluzione di quel gigantesco mosaico di nazioni che era l'Impero ottomano, e dalla resistenza nazionale contro l'occupazione e lo smembramento da parte delle potenze vincitrici della 1. Guerra mondiale. All'interno dei confini dello Stato turco si sono trovate ad esistere diverse popolazioni, assai eterogenee per origini, storia, cultura e soprattutto lingua: principale tra esse (ma non unica) quella kurda, la cui popolazione è di numero assai vicino a quello dell'etnia turca. Ma il nuovo Stato ataturkiano è nato all'insegna del nazionalismo sciovinista turco e del rifiuto delle altre identità. Le quali hanno sovente reagito dapprima con il separatismo: separatismo che, almeno per i kurdi, ha avuto anche un altro significato: l'aspirazione alla ricomposizione nazionale con i loro fratelli di Irak, Iran, Siria. Oggi la situazione è mutata. Al sogno della separazione e della creazione di un nuovo Stato nazionale, si è sostituita la mèta della coesistenza democratica e multiculturale. Una mèta, purtroppo, solo "unilaterale", nel senso che, pur se assiduamente proposta da molti anni da parte kurda, essa viene sistematicamente ignorata o respinta da parte statale. Cosa significa "coesistenza democratica e multiculturale" di diverse "identità" all'interno di un medesimo Stato? Il "quadro" è quello del rispetto e mantenimento dei confini degli Stati esistenti. Ma non pare invece possibile che il "quadro" possa essere quello del mantenimento dell'assetto politico degli Stati esistenti: un modello di "coesistenza democratica e multiculturale" è possibie solo all'interno di Stati la cui costituzione ed i cui equilibri politici siano realmente "democratici e multiculturali", e quindi anche aperti ad una ottica "multi-nazionale" (problematica, quest'ultima, irrisolta nella stessa Europa). In particolare, in questo senso, resta di totale attualità il messaggio scaturito unanimemente della Conferenza Interparlamentare : "L'adesione della Turchia all'Unione Europea : Democrazia, Diritti umani, Questione kurda" (Roma, 16 febbraio 2001) organizzata dal "Comitato interparlamentare per la prevenzione dei conflitti e il dialogo tra i popoli": la richiesta "alle istituzioni, a tutte le forze politiche, economiche e sociali della Turchia di avviare, finalmente, un dialogo con il popolo kurdo e le sue rappresentanze per affrontare insieme i nodi delle riforme costituzionali e le garanzie per un nuovo sistema politico-istituzionale pluralistico e democratico che riconosca l'identità culturale e politica del popolo kurdo, garantisca il rispetto dei diritti umani, avvii una pacificazione del sud-est del Paese". ==---------------------------------------- =) Questo Sito ed i suoi utenti Lo "sguardo" che questo Sito propone vorrebbe solo essere uno sguardo "introduttivo", e rinviare, per una conoscenza piu' approfondita, ad altre frequentazioni (viene fornita anche una raccolta di "Links", sia nella pagina apposita, di cui si raccomanda vivamente l'uso, sia sparpagliati nel Sito), ma invece purtroppo talvolta appare come una sorta di 'vicolo cieco', per di più ancora... striminzito, data la scarsita' di documentazione informativa che attualmente si riscontra in Itaia sulla Turchia (e non solo su Internet). Un limite che ci si auspica di superare in futuro: ci si ripromette un periodico aggiornamento del Sito, basato sia sull'esplorazione delle fonti attinenti, sia - si spera - sulla collaborazione attiva dei lettori: il cui contributo viene qui esplicitamente sollecitato, e sarà ampiamente valorizzato: ogni invio di osservazioni sul Sito, di segnalazioni di altri Siti, o di nuovi libri, film, CD, etc. o di iniziative ed incontri d'attualità sarà prezioso per l'aggiornamento del Sito; l'indirizzo e-mail a cui inviarli è: a at ranchdeiviandanti.it Allo stesso indirizzo si può inviare la richiesta di ricevere saltuariamente, tramite e-mail, messaggi informativi sulle novità di rilievo concernenti la Turchia. Per gli aspetti "tecnici" della consultazione del Sito (da non trascurare, viste le sgradite sorprese che talvolta Internet propina ai suoi utenti) si rinvia alla pagina apposita: "Come consultare il Sito..." Dunque, bussola (e Mouse) alla mano, rotta di "navigazione" (Web) orientata verso Est, e... Buona navigazione !
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