Re: Buttiglione



Pur condividendo le critiche riguardo alla questione specifica sento molto
"invadente" nella mia vita di "cattolica" la pretesa da parte di chicchesia
di giudicare se io faccia bene o male a continuare a sentirmi parte di
questa Chiesa.
La Chiesa non è un monolite; in essa convivono opinioni diverse, ma questo
sfugge ai laici che più volentieri ne colgono gli apetti verticistici, di
potere, in questo sostenuti anche dal fatto che i media danno risalto solo
ad alcune cose e che difficilmente chi non vive nella Chiesa ne  può
conoscere l'infinita ricchezza.
Detto ciò i limiti della Chiesa non possono che indurmi a continuare ad
amarla, perchè è il luogo dell'incotnro con Dio, a dare il mio contributo di
preghiera e di azione perchè cambi e sia testimone più fedele del Vangelo.

Barbara


----- Original Message -----
From: "Associazione Partenia" <partenia at katamail.com>
To: "Pippo E." <lager at interfree.it>
Sent: Sunday, October 17, 2004 11:53 AM
Subject: Buttiglione


Cattolico significa Universale, attributo proprio della chiesa cristiana di
Roma in quanto si riconosce e si dichiara aperta a TUTTI gli uomini.
Sul piano del ragionamento l'incompatibilità di cui lei scrive, non deriva
dall'essere cattolici, ma dal non esserlo in quanto non si è aperti a TUTTI
gli uomini (= esseri umani).

Ciò a cui si è assistito, creda, non è "un perfetto saggio di arroganza
laicista", ma una bella manifesta ipocrisia di tantissime facce di bronzo
che difendono il loro scranno e i "valori della chiesa di Roma"(quali??), ma
non quelli del Vangelo, a cui dicono, invece, di riferirsi, di essere
testimoni.
Quanto affermato è legittimo poichè se fosse vero il contrario, e cioè che
la chiesa di Roma e i suoi "cattolici" fossero in linea col pensiero
dell'uomo di Nazareth e praticassero i valori del Vangelo, non sarebbero
incorsi in tal guisa di pensiero.
Il Vangelo dice: "Amatevi come io ho amato voi"; non sembra possibile
intendere il contrario. Il contrario è ciò che è stato fatto e non
dall'"arroganza laicista", ma dall'arroganza del potere d'oltre Tevere
attraverso - anche - il signor Buttiglione.

E se eventualmente si avesse a ritenere che molti cattolici non diano alcun
peso a ciò che la gerarchia dice e il loro comportamento fosse ispirato ai
valori evangelici, cioè ai valori dell'Amore, ci si chiede come mai non
protestino pubblicamente, visibilmente  e non si allontanino in modo
manifesto da questa luoghi "non sacri", ma di arroganza e di abuso portato
ai danni di tutti gli Esseri Umani. Fare cioè esattamente quanto lo stesso
Gesù di Nazareth ha fatto: mai con la Struttura, col Potere, sempre dalla
parte dell'Uomo. C'è però il rischio di essere fatti fuori!!!! di non
occupare poltrone, laiche e non, televisioni, luoghi di accoglienza,
volontariati, associazioni ........etc, etc......
Non rimane che maturare la coscienza e la consapevolezza degna dell'Essere
Umano poichè è da ciò che dipende la possibilità di vivere e far vivere a
tutti gli esseri umani una vita degna e giusta.
Molto spesso il rimanere dentro, non ascoltando semmai ciò che la gerarchia
dice(e allora quale il senso del rimanere??) nella speranza, anche in buona
fede, che la Struttura ecclesiale crolli o muti di sostanza, ha a che fare -
a nostro avviso - con la connivenza o con l'ingenuità.

Cordialmente. Associazione Partenia http://utenti.tripod.it/partenia



  Se essere cattolici è incompatibile col fare il commissario dell'Ue,
perché non dovrebbe esserlo pure insegnare?

  Abbiamo assistito ad un perfetto saggio di arroganza laicista.

  Pippo Emmolo
  insegnante