Fw: Appello cittadini arabi e musulmani in Italia per Simona e Simona ed i loro compagni volontari iracheni Raad e Mahnaz



mi giunge da Farid Adly , a nome dell' ass. cult, mediterraneo, che ha
difficolta' tecniche ad inviare direttamente alla lista
nello

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From: "Anbamed" <anbamed at katamail.com>
To: <n.margiotta at peacelink.it>
Sent: Sunday, September 12, 2004 11:46 PM
Subject: Fw: Appello cittadini arabi e musulmani in Italia per Simona e
Simona ed i loro compagni volontari iracheni Raad e Mahnaz




La segreteria per la raccolta delle adesioni.
anbamed at katamail.com
0941.730053
339.8599708

Testo del comunicato-appello

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"Noi, cittadini arabi e musulmani che vivono e lavorano in Italia, ci
appelliamo ai fratelli che detengono nelle loro mani Simona Pari e Simona
Torretta, operatrici di pace in Iraq, insieme ai due operatori iracheni,
Ra'ad Alì Abdul-Aziz e Mahnaz Bassam, di liberarli subito. Abbiamo
conosciuto e conosciamo negli anni il loro impegno e l'azione
dell'Associazione di cui fanno parte, Un ponte per...; un lavoro alla luce
del sole per il quale hanno profuso risorse, energie, tempo, conoscenze e
saperi per aiutare il popolo iracheno nei momenti difficili dell'embargo ONU
e delle guerre.
Da questo nostro osservatorio privilegggiato vi chiediamo di considerare
quanto
danno state provocando alla causa della pace e a quella del popolo
iracheno. La dignità, il rispetto per l'ospite e la riconoscenza per il pane
condiviso ci impongono tutti, come nella migliore tradizione araba e
islamica, di lavorare per la salvezza e l'incolumità di chi ci ha aiutato
nel momento del bisogno.
Vi chiediamo di non spezzare il filo di solidarietà che, nonostante e
contro l'embargo prima e la guerra poi, nonostante e contro le scelte dei
governi italiani, persone come le nostre sorelle Simona e Simona hanno
mantenuto tenacemente e coraggiosamente, organizzando gigantesche
manifestazioni a favore della pace e per il ritiro delle truppe straniere
dall'Iraq, e hanno cercato di non abbandonare gli iracheni all'arbitrio
dell'occupazione militare.
In nome di questa lotta e della verità, vi scongiuriamo: liberateli subito.
Salvate la vita di Simona Pari, di Simona Torretta, di Ra'ad Alì Abdul-Aziz,
di Mahnaz Bassam. Erano a Baghdad anche a nostro nome. La loro liberazione
sarebbe uno spiraglio di luce nel buio della violenza.
Ancora in queste ore, in molte città irachene, la guerra miete vittime
innocenti.
Perciò continuiamo a chiedere con fermezza che tacciano le armi, che
termini l'occupazione.

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