due cose per conoscere/ricordare Enzo Baldoni



LA PRIMA è la storia dei "piedi spaiati"; se vi fosse sfuggita  potete
trovarla sul numero 32 del "Diario" che resterà in edicola fino a giovedì.

LA SECONDA è questa specie di testamento pubblicata sul
suo <http://www.BLOGHDAD.SPLINDER.IT>WWW.BLOGHDAD.SPLINDER.IT (c'era
domenica sul quotidiano "L'unità") che vi copio:
"Il giorno del mio funerale... voglio che si rida.  Lo avete notato? ai
funerali si finisce sempre per ridere: è naturale, la vita prende il
sopravvento sulla morte.
E si fumi tranquillamente tutto ciò che si vuole.
Non mi dispiacerebbe se nascessero nuovi amori.
Una sveltina su un soppalco defilato non la considererei una offesa alla
morte bensì un'offerta alla vita.
Verso le 8 o le 9, senza tante cerimonie, la mia bara venga portata via in
punta di piedi e avviata al crematorio mentre la musica e la festa
continueranno fino a notte inoltrata.
Le mie ceneri in mare, direi.
Ma fate voi, cazzo mi frega. (e.)"