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01/09 Genova: un'ora in silenzio per la pace
- Subject: 01/09 Genova: un'ora in silenzio per la pace
- From: "norma" <norma.b at libero.it>
- Date: Mon, 30 Aug 2004 23:41:59 +0200
Rete controg8 per la globalizzazione dei diritti Riprende mercoledì 1 settembre, dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di Genova l'ora in silenzio per la pace. Sarà la centotrentunesima volta che si ripeterà questa iniziativa. Incollo di seguito il volantino che verrà distribuito info: Norma Bertullacelli 010 5740871 347 3204042 Sergio Tedeschi 010 46 04 83 Un'ora in silenzio per la pace ( 1 settembre 2004 - cento trentunesima ora in silenzio) CONTRO IL TERRORISMO DELLE GUERRE E LE GUERRE DEL TERRORISMO - Non abbiamo più parole per esprimere il nostro sdegno per ciò che sta accadendo? - Ci siamo orami abituati alla barbarie? - Il pacifismo non ha più nulla da dire? * Tutti i giorni assistiamo a bombardamenti con aerei, elicotteri e carri armati da parte delle truppe occupanti allo scopo, dicono, di " stanare i terroristi". Risultato: decine e centinaia di morti civili * Tutti i giorni assistiamo ad attentati suicidi. Risultato: muoiono militari occupanti e agenti della polizia irachena, e , ancora, civili innocenti * Ogni giorno nuove immagini di torture, violenze e miseria * Uccisioni a sangue freddo di ostaggi * Il 26 agosto il governo Alawi (insediato dagli USA) ha fatto sparare sulla folla a Kufa provocando un centinaio di vittime BISOGNA AMMETTERE CHE SULL'IRAQ TUTTI I "CALCOLI" ERANO SBAGLIATI E che questi sbagli hanno prodotto danni incalcolabili, non solo in termini di vite umane perdute, ma anche di irreversibili danni ambientali e di ferite indelebili nelle coscienze di intere popolazioni; ferite che non mancheranno di moltiplicare gli odi in futuro. IL PACIFISMO HA QUALCOSA DA DIRE - Riafferma il primato della politica sulla guerra: Dando la parola agli uomini e non alle armi l'intervento non armato di Ali Sistani ha posto fine il 27 a tre settimane di battaglia a Najaf (non meno di 600 morti e 800 feriti iracheni) - Ribadisce che non esistono oggi guerre giuste, e che parlare di guerre umanitarie è una contraddizione di termini - Sostiene che non si può esportare la democrazia (ma poi, quale democrazia?); e che occorre impostare i rapporti tra i popoli in termini di giustizia e di solidarietà. - La guerra non ha risolto alcun problema in Afganistan, dove un governo fantoccio controlla solo la capitale; e non ha risolto alcun problema in Iraq. CHIEDIAMO IL RITIRO DALL'IRAQ DI TUTTE LE TRUPPE OCCUPANTI STRANIERE; CON PARTICOLARE FORZA CHIEDIAMO IL RITIRO IMMEDIATO DI QUELLE ITALIANE Rete controg8 Per la globalizzazione dei diritti Fotocopiato in proprio, P. .Palermo 10 b, 1 settembre
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