Iran: Perché questo silenzio?



Perché questo silenzio?
I movimenti studenteschi iraniani provano a conquistarsi il diritto di
manifestare il loro disagio, di conquistare la loro libertà di parola, di
opinione e della loro vita. La politica iraniana vive un momento cruciale.
Le manifestazioni di queste ultime due settimana sono state parzialmente
represse. 4 mila studenti sono stati arrestati. La metà è stata liberata
dopo essere stata costretta a firmare un documento che dichiarava il loro
pentimento per quello che avevano fatto e l'altra metà in bianco che diceva
del loro impegno di ciò che non avrebbero fatto più. Altri non sono stati
così fortunati. Molti pestaggi, incarceramenti senza la formulazione delle
accuse, senza poter incontrare le loro famiglie e i loro legali. Lo
establishment conservatore iraniano tenta di vietare le manifestazioni
pubbliche per la ricorrenza del 9 luglio 1999.
E' stupefacente che la società civile organizzata italiana che è molto
attenta alle osservazioni dei diritti umani non reagisca. Non si trova quasi
nessun documento in appoggio agli studenti iraniani e richiamo dello
establishment iraniano alle osservanza dei diritti umani.
Ci sono state alcune dichiarazioni in favore degli studenti da parte di
alcuni politici ma un movimento popolare ha bisogno di appoggio della
società civile. Non si fidano di politici che dettano le ricette politiche.
Rivendicano la loro libertà da chiunque che voglia decidere il loro futuro.
Ma un appoggio dalle organizzazioni non governative solidificherebbe la loro
posizione, darebbe forza di andare aventi. Non dobbiamo dirli che cosa fare
ma difendere il loro diritto di esprimere le loro opinioni, le loro idee, le
loro rivendicazioni, il loro diritto di costruire un mondo diverso.
InfoPalestina