[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
doc sulla pace di Vescovo e 130 presbiteri di Vicenza
- Subject: doc sulla pace di Vescovo e 130 presbiteri di Vicenza
- From: "Mariagrazia Bonollo" <salbega at tiscalinet.it>
- Date: Thu, 3 Apr 2003 19:31:14 +0200
A partire dalle riflessioni dell'Azione Cattolica vicentina, 147 Presbiteri della nostra diocesi, attraverso un veloce passaparola avvenuto nel giro di sole 48 ore, hanno sottoscritto il documento che allego, accolto e fatto proprio dal Vescovo Pietro Nonis e che uscirà domani in prima pagina sul settimanale diocesano la Voce dei Berici, organo ufficiale della Cheisa Vicentina. Vi chiedo di darne cortesememente diffusione attraverso la vostra testata. Un saluto di pace. Mariagrazia Bonollo PS: Ve lo invio come servizio richiestomi dalla Caritas vicentina, a nome del Vescovo e dei sacerdoti sottoscrittori. ------------------ Mariagrazia Bonollo via Bassano del Gr. 54/b 36030 Sarcedo (VI) 0445/344264 348/2202662 --------------- IL SILENZIO PENITENZIALE E IL SUONO DELLE CAMPANE Carissimi, domando di far vostre le idee espresse in questa pagina, nata dalla collaborazione dei nostri Presbiteri. Quali Pastori delle Comunità cristiane, ringraziamo l'Azione Cattolica della nostra diocesi per la nota No alla guerra e, riprendendo larga parte di quella, sentiamo il dovere e l'urgenza di ulteriore discernimento, peraltro costretti dalla drammatica evoluzione della crisi in atto. La guerra per evitare la quale abbiamo pregato, manifestato in silenzio, scritto messaggi, è scoppiata. La preoccupazione che ha caratterizzato i giorni precedenti aumenta fino a diventare angoscia. Qualcuno dei "grandi" della Terra ha deciso unilateralmente di schiacciare il grilletto. L'Onu con i suoi sforzi diplomatici è stata ignorata in modo sprezzante. Gli accorati appelli del Papa e i suoi tentativi di arrivare ad una soluzione che fosse diversa dalla guerra sono caduti nel vuoto. L'Europa, nella sua divisione, ha dimostrato ancora una volta la propria debolezza. Il nostro Paese ha cercato di far quadrare il cerchio riaffermando la propria amicizia con gli Usa e nel contempo affermando che non può esserci guerra al di fuori dell'Onu. Alla fine la quadratura del cerchio non è riuscita. Ci sarebbe piaciuto che l'Italia avesse riaffermato che una guerra unilaterale e preventiva è un attentato al diritto internazionale, mina i rapporti tra le nazioni, è un precedente pericolosissimo per il futuro. Anche con gli amici si può dissentire su cose che contano. La pace è una di quelle cose per le quali si dovrebbe avere il coraggio di dissentire. Le gravissime responsabilità del dittatore Saddam Hussein rispetto al proprio popolo e al contesto internazionale e la minaccia che egli rappresenta per la sicurezza mondiale non giustificano infatti un attacco unilaterale, semmai rischiano di consacrarlo per il futuro - vivo o morto, esule o no - disperato mito o delirante leader della frustrazione di tanti, di troppi poveri affamati, umiliati ed incattiviti dell'area Medio orientale. Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro. La speranza, la richiesta e la preghiera, ovvia, è che questa guerra assurda cessi il prima possibile. Temiamo l'incancrenirsi della crisi in scontro di civiltà, tra culture, che trascinerebbe con sé l'inevitabile acuirsi della gelida diffidenza fra religioni. Pensiamo alla popolazione irakena, prima vittima di questo conflitto, ai bambini, alle donne, agli anziani. Vorremmo che potessero scrutare di nuovo il cielo con speranza e non con terrore di nuovi attacchi. Ai credenti chiediamo di intensificare la preghiera e, unitamente ad ogni uomo e donna operatori di pace, di spendersi attivamente perché rifiorisca una cultura di pace, dove la fame e la sete di giustizia diventino la fonte e insieme il traguardo di un'umanità mai stanca di camminare per un mondo più giusto. Proponiamo, finché la guerra non cesserà, qualche minuto di silenzio penitenziale all'inizio di tutte le nostre Liturgie eucaristiche. E mentre esortiamo a prolungare o estendere la pratica del digiuno o di altre forme penitenziali, proponiamo che ogni sera, sino alla fine della guerra, la campana che per ultima invita nelle nostre chiese i fedeli alla preghiera suoni per uno o due minuti, quale voce della comunità. Il Signore accolga nella Sua misericordia la nostra supplica, per l'intercessione di Maria e dei nostri Santi. Vicenza, 2 aprile 2003 + Pietro Nonis, Vescovo
- Prev by Date: 05/04 Modena: FERMARE SUBITO LA GUERRA
- Next by Date: question-time di E.Deiana sulla condanna a morte di Amina Lawal
- Previous by thread: 05/04 Modena: FERMARE SUBITO LA GUERRA
- Next by thread: question-time di E.Deiana sulla condanna a morte di Amina Lawal
- Indice: