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The Bush Show presentato ieri a Roma, collegamenti con Strada, Padre Benjamin, Sangiovanni e Bernstein
- Subject: The Bush Show presentato ieri a Roma, collegamenti con Strada, Padre Benjamin, Sangiovanni e Bernstein
- From: Natalia Zanfi <natalia.zanfi at milleeventi.it>
- Date: Fri, 14 Feb 2003 15:09:14 +0100
Roma, 14 Febbraio 2003 THE BUSH SHOW: STRISCIA LA SNOTIZIA Immagini di guerra, terribili, strazianti, il volto e le parole di Bush nel discorso sullo Stato dell'Unione, il racconto di giornalisti indipendenti come Fisk e Bernstein: un brevissimo filmato realizzato da Giulia Fossà ha fatto da cornice e presentazione al suo ultimo libro "The Bush Show" nella Libreria Feltrinelli di Roma, via del Babuino, ieri 13 febbraio. Tantissima gente seduta ovunque ha ascoltato le parole del segretario FNSI Paolo Serventi Longhi, del segretario della Stampa Estera Ahmad Rafat, del deputato verde Paolo Cento, del sociologo Mario Morcellini. Emozionanti i collegamenti internazionali. Gino Strada da Kabul ha sottolineato la pericolosa precarietà della situazione afgana "Ho parlato con i nostri ragazzi, le penne nere, ha detto, nessuno li aveva preparati e informati". Il giornalista Bernstein da Berkeley, California ha annunciato una crescente attenzione e mobilitazione dell'opinione pubblica, ma ha anche denunciato le difficoltà frapposte dall'amministrazione Bush alle iniziative di pace. Il mondo americano segue, ha aggiunto Bernstein, gli sviluppi della presa di posizione franco-tedesca, guarda all'Europa per capire. Il segretario della stampa estera Rafat ispirandosi al libro ha riaffermato la propria opinione sulle difficoltà di raccontare la guerra prossima ventura. Ma ha anche denunciato il rapporto media-amministrazione Bush negli Usa: "colleziono, ha detto, le strisce televisive della Fox, ho la prova che danno la lied ai vertici statunitensi, uno strano corto circuito della pubblica opinione manipolata". C'è una comunicazione nuova, frutto positivo della perversa globalizzazione, una rete di informazioni in grado di sostituire il vecchio e autoritario sistema verticale, ha detto Paolo Cento. Ornella Sangiovanni di "Un ponte per" in diretta da Baghdad ha raccontato la strana atmosfera della capitale irakena in queste ore. Una inquietante serenità, tante coppie irakene in viaggio di nozze nei giorni della festa del sacrificio. Giornalisti accompagnati da guide ufficiali, ma non sottoposti ad alcuna censura. E sul Tigri nel giorno delle manifestazioni per la pace, una spettacolare iniziativa di lanterne illuminate. Padre Benjamin ha messo in luce tutta la gravità delle azioni di embargo e l'importanza dell'attenzione del Papa per la salvaguardia del valore della pace, concretizzata con il viaggio di Etchegaray a Baghdad e del vicepremier Tarek Aziz a Roma e ad Assisi. Serventi Longhi ha deprecato l'inquietante situazione che caratterizza il mondo dell'informazione italiana e soprattutto il servizio pubblico radiotelevisivo. Mario Morcellini nel delineare le conclusioni ha segnalato lo spartiacque dell'undici settembre come l'inizio di una nuova fase di un giornalismo che non esprime più la sua responsabilità sul campo. Esempio significativo, secondo il docente di sociologia, il fatto che chiuse le operazioni Enduring Freedom nessun giornale nel mondo ha fatto un bilancio giornalistico storico dell'avventura afgana. Morcellini, sottolineato il contributo del libro di Giulia Fossà "The Bush Show" per un dibattito sul sistema informazione, ha lanciato un progetto di osservatorio permanente, con il contributo della FNSI. Ufficio stampa Nuovi Mondi Media, MilleEventi: Francesca Puglisi, Natalia Zanfi Tel. 051 227263 338 1256411
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