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disobbedienti occupano azienda di trafficanti di armi a Napoli
- Subject: disobbedienti occupano azienda di trafficanti di armi a Napoli
- From: "disobbedienti" <ska at ecn.org>
- Date: Fri, 14 Feb 2003 10:01:30 +0100
Questa mattina, alle ore 12, il movimento dei disobbedienti ha occupato e bloccato le attivita' dell'azienda e del deposito della "Tree star", che si occupa su commessa del governo americano del trasporto logistico del materiale militare nel Golfo Persico. Per circa due ore gli attivisti hanno bloccato le attivita' di movimentazione dei container e del materiale dentro il deposito e per circa un'ora l'ingresso e l'uscita dei camion. La tree star "vanta" la movimentazione dell'80% del materiale militare degli USA in entrata e in uscita dall'Italia e in queste settimane e' impegnata nel trasporto di elicotteri, carri armati e altro materiale logistico verso il Golfo Persico. Il porto di Napoli è utilizzato da queste compagnie per alcuni scali tecnici. Per il 21 marzo e' previsto l'attracco di una nave di trasporto logistico di elicotteri militari: noi dobbiamo opporci e impedire che il golfo di napoli venga infestato da questi trafficanti di morte. Su questo chiamiamo la societa' civile e la Napoli democratica ad esprimersi, ribadendo che per i prossimi scali tecnici nel porto di Napoli, da parte nostra non garantiamo l'integrita' dei carri armati e degli altri strumenti di morte di passaggio da Napoli. Noi dobbiamo boicottare e intralciare il lavoro dei produttori e dei trafficanti di morte, di chi fabbrica e traffica bombe, mitra e altri armi di distruzione e di morte. Il 19 febbraio saremo in presidio fuori il tribunale di Benevento per esprimere il nostro sostegno a Don Vitaliano e altri altri 20 disobbedienti, denunciati per l'occupazione dell'Agusta del luglio 1999 (azienda che fabbricava elicotteri su commessa del governo turco). Le mobilitazioni di piazza, le dimostrazioni contro la guerra sono iniziative necessarie, indispensabili, (come la grande manifestazione di sabato a Roma dove saremo oltre un milione a dire no alla guerra senza se e senza ma), ma di per se non sufficienti per fermare la guerra. Dobbiamo costruire anche e soprattutto forme attive di disobbedienza e di sabotaggio contro l'immensa macchina di guerra messa in moto dagli USA, mettendo in gioco i nostri corpi: vogliamo essere il granello di sabbia in grado di rallentare, inceppare, fermare la macchina da guerra, le bombe, le stragi di civili innocenti, le macerie e le distruzioni che oggi in iraq, come ieri in Afghanistan, Bush e Berlusconi si apprestano a compiere. Vogliono fare un deserto di morte e macerie e chiamarlo pace; noi li dobbiamo fermare. Movimento dei disobbedenti per informazioni sulla azienda occupata: http://www.threestarsonline.com/military/index.htm le foto dell'iniziativa sono su: http://italy.indymedia.org/news/2003/02/176271.php
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