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Refusenik. La scelta del rifiuto e la ricerca di soluzioni civili ai conflitti.
- Subject: Refusenik. La scelta del rifiuto e la ricerca di soluzioni civili ai conflitti.
- From: Resistenza e Pace <ass-rep at libero.it>
- Date: Thu, 28 Nov 2002 19:20:23 +0100
RETE DI LILLIPUT - NODO DI REGGIO EMILIA con la partecipazione di: AMNESTY INTERNATIONAL REGGIO EMILIA SOCIAL FORUM presentano "Refusenik. La scelta del rifiuto e la ricerca di soluzioni civili ai conflitti." Il conflitto che infiamma Israele e la Palestina è da decenni occasione di gesti di pietà e solidarietà, non meno che di polemiche e divisioni. Quella che proponiamo è un'iniziativa circoscritta di sensibilizzazione su una forma di disobbedienza civile di grande attualità e valore: per i contenuti politici che esprime e per la persecuzione a cui è sottoposta da parte delle autorità israeliane. In un momento e in un'area nei quali l'oppressione e il terrorismo sembrano o vorrebbero essere i soli a tenere il campo, l'obiezione civile e di coscienza, coraggiosa, di singoli cittadini nel nome dei principi universali del diritto e della tolleranza assume un significato politico e un valore concreto, morale e attuale. VENERDÌ 6 DICEMBRE 2002 Ore 20.30 Teatro Re-Gio' Via Agosti 6 Reggio Emilia PROGRAMMA Presentazione del movimento dei Refusenik e del gruppo “Ometz Lesarev” (a cura di Daniel Amit). Testimonianza di Uri Dotan, Refusenik (traduzione consecutiva). Aggiornamento sulla situazione dei diritti umani nel contesto del conflitto israeliano-palestinese e presentazione del rapporto su Jenin, a cura di Amnesty International. Presentazione di attività in tema e testimonianze dirette a cura del Reggio Emilia Social Forum. Domande e interventi del pubblico. Ometz Lesarev - “Il coraggio di rifiutare” Questa organizzazione nasce alla fine di gennaio 2002 e riunisce un gruppo di riservisti della IDF (Forze di Difesa di Israele) che, ritornati dal servizio nei Territori Occupati, sottoscrivono l’appello pubblicato a pagamento sulla stampa israeliana. Alla fine di ottobre 500 riservisti hanno aderito all’appello. I nomi e le loro dichiarazioni si trovano su: http://www.seruv.org.il/ Prof. Daniel Amit Professore di Fisica dal 1991 all'Università “La Sapienza” di Roma e dal 1978 al 1998 al Racah Inst. of Physics, Hebrew University di Gerusalemme. Imprigionato nel 1985 per aver rifiutato di prestare il servizio militare nel Libano, negli anni 70-80 ha promosso varie iniziative contro l'occupazione della Palestina. Uri Dotan riservista e Refusenik Studente dell'Università di Tel-Aviv, rappresentante del consiglio degli studenti, coordinatore di attività congiunte per studenti arabi ed ebrei. Volontario come assistente in una casa protetta per disabili. Durante il servizio militare (tre anni) è comandato in diverse operazioni in Gaza, Cisgiordania e Libano. Nei Territori Occupati partecipa ad attività di tutela delle colonie e di con-trollo della popolazione palestinese. Nel maggio del 2002, destinato a Hebron, rifiuta di servire nella propria unità della riserva, di cui è sergente di fanteria,. Per questo viene condannato a 28 giorni di prigione militare per disobbedienza agli ordini. RETE DI LILLIPUT - NODO DI REGGIO EMILIA (Associazione Culturale Atlantide, Cooperativa Mag6, Donne in Nero, Movimento Nonviolento, Pax Christi, Cooperativa Ravinala, Resistenza e Pace) c/o Mag6, via Vittorangeli 7/A e-mail: lilliput.re at libero.it CON LA PARTECIPAZIONE DI AMNESTY INTERNATIONAL via Prevostura 4 telefono: 0522-879179 e-mail: amnestyreggio at libero.it web: www.amnesty.it REGGIO EMILIA SOCIAL FORUM (Anpi, Arci, Area Libertaria di Re, Associazione Culturale Atlantide, Attac Re, Attac Zona Ceramiche, Mag6, Cooperativa La Collina, Donne in Nero, FAI- Federazione Anarchica Reggiana, Giovani Comunisti, Gruppo Comunicazione, Gruppo Ambiente ed Economia, Laboratorio AQ 16 e MDMA Re, Materiale Resistente, Pollicino Gnus e altri) telefono: 349-3113724 e-mail: controverso_g8 at yahoogroups.com web: www.resf.org «Generale, l'uomo è molto utile, sa volare e sa uccidere. Ma ha un sol difetto: sa pensare» (Bertolt Brecht)
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