Ladispoli in difesa della 185



Pax Christi, Ladispoli chiama Africa, AESS Movimondo Cerveteri-Ladispoli,
Il Fiore ... verso un commercio equo e solidale, realtà locali legate ai temi
della mondialità, del commercio equo e della finanza etica riunite nel
Coordinamento "Insieme un altro mondo è possibile", danno comunicazione che
lo scorso 4 Novembre l'Amministrazione comunale di Ladispoli ha approvato
all'unanimità il sostegno alla Campagna in corso "Contro i mercanti di
morte: Difendiamo la 185".

Si ricorda che il Coordinamento nel Giugno scorso aveva già promosso tra
la cittadinanza una raccolta locale di firme (circa trecento) a difesa della
legge 185/90 inviate all'on.Learco Saporito e all'on. Pietro Tidei.
L'amministrazione comunale si è inoltre impegnata, in sede di Commisione di
Bilancio, a valutare l'opportunità nei prossimi mesi di istaurare rapporti
con istituti finanziari ispirati ai principi della finanza etica ( in
particolare di aderire a Banca etica), nonchè di inserire criteri di
responsabilità sociale per gli istituti bancari che gestiscono il servizio
di tesoreria comunale

La legge 185 è la normativa italiana che dal 1990 regola il commercio
delle armi e che:

1) consente al Parlamento un controllo sul commercio di armi che coinvolge
l'Italia, sia per quantità, che per tipo di armi, che per nazione
destinataria;

2) vieta l'esportazione di armi verso nazioni in guerra;

3) vieta l'esportazione di armi verso nazioni che violano i diritti umani;

4) blocca le "triangolazioni" di materiale bellico che hanno tristemente
reso nota l'Italia prima del 1990.

In seguito all'accordo quadro sottoscritto dall'Italia e da altri cinque
Paesi europei il 27 luglio 2000 per "facilitare la ristrutturazione e le
attività dell'industria europea per la difesa", il Parlamento sta discutendo
il Disegno di legge n. 1927 mediante il quale sarà modificato
sostanzialmente lo spirito originario della legge 185, legge che pone l'
Italia attualmente all'avanguardia nella legislazione sul commercio delle
armi.

In sintesi non sarà più assicurato il controllo democratico del Parlamento
e cadrebbe qualunque elemento di trasparenza delle transazioni finanziarie.
Dalla Relazione annuale che il Presidente del Consiglio dei Ministri è
tenuto obbligatoriamente a presentare al Parlamento, non sarà più possibile
venire a conoscenza di alcuni dati fondamentali riguardanti i programmi di
coproduzione intergovernativa o interindustriale con paesi dell'Unione
Europea e della Nato. Ad esempio il numero di pezzi, il loro valore , il
certificato di uso finale dell'arma (ossia sapere non solo a chi viene
venduta, ma qual è la reale destinazione dell'arma) e le informazioni sulle
banche d'appoggio relative all'esportazione (e si sa, la via più semplice
per capire dove vanno a finire le armi, spesso è quella di seguire i soldi).

Si fa presente che l'iniziativa del Coord.to si inserisce all'interno di
una forte campagna di pressione promossa nel Febbraio dl 2002 da un vasto
arco di associazioni (Rete Lilliput, Emergency, Amnesty International,
Medici Senza Frontiere, Vita, Missione Oggi, Nigrizia, Pax Christi, solo per
citarne alcune) che ha visto una forte mobilitazione civile  grazie al
sostegno di parecchie decine di migliaia di persone ( 100.000 adesioni
finora) e l'adesione di numerosi enti locali affinché le esigenze di pace,
sicurezza e rispetto dei diritti umani prevalgano su quelle del puro e
semplice profitto.

Per maggiori informazioni:

Il Coordinamento "Insieme un altro mondo è possibile"

  Pax Christi

  Ladispoli chiama Africa

  AESS Movimondo Cerveteri Ladispoli

  Il Fiore... verso un commercio equo e solidale
  Via delle Dalie,11 ( dietro la stazione )
  00055 Ladispoli (RM)
  e-mail <mailto:agendasolidale at libero.it>agendasolidale at libero.it

Lorenzo Bartolucci