MENTRE PORTIAMO I NOSTRI CARI ALLA SEPOLTURA..... di Gassan Andoni



MENTRE PORTIAMO I NOSTRI CARI ALLA SEPOLTURA DIVENTIAMO ESPERTI NEL
DISTORCERE LE IMMAGINI.

di Gassan Andoni, direttore del "The Palestinian Centre for Rapprochement
between People" Beit Sahour - Palestina
traduzione a cura di InfoPalestina
Ciò che succede in Palestina-Israele giornalmente è terribile perché
entrambe le parti sanno che alla fine devono divedersi la stessa terra.
Tutte le perdite materiali ed umane non cambieranno ciò. E' inumano perché
la guerra corre tra le zone residenziali e, come è facile attendersi, la
maggior parte delle vittime da entrambe le parti sono "Civili Innocenti".
E' stupido perché confonde l'abilità di ferire e danneggiare con l'abilità
di accumulare "guadagni".

E' cieco perché è guidato dal desiderio di rivendicare le perdite di ieri.
E' inutile perché è ispirato dal sogno delle ideologie. E' insano perché è
senza scopo. E'ingannevole perché acceca la gente con le sue cause reali,
amplificandole nel processo di lotta. E' senza scopo perché non aiuta
nessuno, su entrambi i fronti, a capire il conflitto o a prendere una
posizione diversa, più positiva. E' tribale perché unifica coloro che
vogliono la pace a coloro che vogliono la guerra su entrambi i fronti, ma è
reciproca perché entrambe le parti sono impegnate negli stessi eventi anche
se le immagini presentate sono distorte. Anche un rapido sguardo al numero
delle vittime di entrambe le parti, prova che entrambe mirano a colpire la
parte più indifesa dell'altro. Dato che i gruppi militanti palestinesi non
riescono a sopraffare il ben equipaggiato esercito israeliano ed il suo
personale ben protetto, mirano soprattutto ai meno protetti e facilmente
vulnerabili civili israeliani. Israele, con il
suo drastico fallimento nel combattere contro i gruppi militanti,
fortemente motivati, mira all'Autorità Palestinese e alla popolazione
civile con assalti e punizioni collettive.

Quando i gruppi militanti palestinesi attaccano obiettivi civili
israeliani, dichiarano chiaramente le loro intenzioni e, soprattutto,
giustificano il loro diritto a rivendicare gli attacchi sui civili
palestinesi. Quando Israele prende di mira i civili palestinesi,
normalmente lo maschera come atto non intenzionale e come risultato di una
guerra contro il "terrorismo". Che confusione!!!

Nel mezzo di questa terribile guerra, che sembra protrarsi all'infinito,
quando i palestinesi negoziano come porre dei limiti alle loro capacità di
colpire il nemico con attacchi unilaterali dentro le zone israeliane,
anziché prenderlo come un gesto positivo, come un passo nella giusta
direzione, da parte israeliana, a diversi livelli, (politici,intellettuali,
popolo dei media, ecc.) viene considerato come una legittimazione di
attacchi ai coloni ed ai soldati.

Strano!! Come se non fosse successo negli ultimi due anni. L'idea del tutto
o niente sta diventando l'ideologia israeliana dopo esserlo lungamente
stata per i palestinesi.

Qualcuno ha la bacchetta magica per metter fine a tutto ciò subito? E, se è
così, perché stiamo ancora aspettando così a lungo. Ma non c'è qualcuno che
si preoccupa per le vite perse o che vengono usate solo come carburante
perché il conflitto ne produca ancora di più?

Io sono rimasto estremamente sorpreso ascoltando il rapporto d'Israele
sull'ultimo attacco ad Hebron. Dice così: "Innocenti civili israeliani si
recavano a pregare sulla Tomba dei Patriarchi quando terroristi spietati li
hanno attaccati uccidendo 12 innocenti israeliani". Subito dopo sono stati
elencati i nomi degli israeliani uccisi nell'attacco così: Generale...,
sergente..., ufficiale..., soldato..., l'ufficiale della sicurezza di
Kiriat Arba... eccetera, mentre io ero addolorato per la perdita di tutte
le vite comprese quelle dei soldati e dei guerriglieri palestinesi. Mi pare
che il concetto di innocente o non-impegnato si è esteso, da un lato, fino
ad includere tutti gli israeliani e, dall'altro, il concetto di terrorista
si è esteso fino ad includere tutti i palestinesi.

Questa è un'immagine davvero distorta e per noi, per riuscire a mettere
fine a questo sanguinoso conflitto tale immagine deve essere corretta.