Rassegna stampa 18/9/01




    Tratto dal  Corriere della sera    del 18 Sett.2001

        * USATA  A  SPROPOSITO  LA PAROLA  GUERRA
     Stupisce la leggerezza con la quale, da alcuni giorni, si fa uso della
       parola guerra.  per esempio : come non renderci conto che si toglie
       all'attentato dell'11 settembre, in questo modo, gran parte della sua
mostruosità? Di azioni distruttive contro civili inermi ne abbiamo viste
       nel secolo scorso, moltissime, e di proporzioni non meno spaventose,
       da Coventry a Dresda e Hiroscima. Ma erano atti di guerra( o tali,
       comunque,sono stati per lo più ritenuti); mentre questo è un crimine
follemente " privato " compiuto da fanatici assassini ai quali non possiamo
       davvero permetterci di regalare, per nostre esigenze retoriche o
       propagandistiche, dignità e statuto di belligeranti.


      LAVORARE  PER LA  PACE

     Capisco il dolore delle famiglie delle vittime ma, scusatemi, non arrivo
     a capire a cosa serve buttare sangue su sangue. Non servirà a far tornare
vivi i morti, non torneranno in piedi le torri. Uomo del Terzo millennio sii virtuoso : tira fuori l'intelligenza che da qualche parte, sono sicura, c'è. Te lo chiedo a nome di tutti quelli che sono troppo giovani per parlare, ma troppo grandi per restare zitti, e vorrebbero fare qualcosa, e cambiare il
     mondo, e vivere in pace. Sono sicura che nessuno in fondo al cuore la
     vuole una guerra, soprattutto oggi : vi prego, fate qualcosa !
Elena Bazzoli gianluca. <mailto:cittadini at finecoleasing.it>cittadini at finecoleasing.it

     Il grande rischio di essere tutti più liberi
Il mondo bipolare, basato cioè sull'equilibrio tra USA e URSS, dava maggiori garanzie di sicurezza di quello attuale. A metà degli anni novanta è uscito negli Stati Uniti un libro di Samuel P. Huntington, più volte evocato in questi giorni, " LO scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale " (Garzanti 1977),
     che spiega come, caduto il bastione comunista, l'Islam avrebbe dilagato.
E annunziava per l'Occidente sarebbero stati problemi seri. A dire il vero, Huntington prevedeva in tempi relativamente brevi un conflitto da apocalisse tra il mondo islamico e quello che fa capo agli Stati Uniti. E ancor oggi,
     nonostante il grande passo avanti in quella direzione, non è detto che la
     sua infausta profezia si avveri.
        Paolo  Mieli   Direttore del Corriere della Sera


    " Ci sono teste calde e se si dà loro ascolto si finisce in un
       conflitto con tutto il mondo arabo. Ma credo che gli USA
       abbiano imparato la giusta lezione dal passato : i responsabili
       devono essere puniti, in modo duro e preciso ".
            Mikhail  Gorbaciov


      " Mi sono chiesto se in un momento così tragico l'arte fosse
         una risposta sufficiente alle follie del mondo : mi sono risposto
         che l'arte è pace e profezia . E quindi dopo la morte c'è la
          rinascita ".
            Mimmo Rotella, artista


     " dato che i campi di Bin laden sono sparsi in impervie regioni
        montuose, come volete che la reazione americana possa avere
        il minimo impatto sull'attività terroristica ? La gente che da anni
        combatte in Afganistan dovrebbe essere presa più sul serio "
           Abdullah  ministro afgano in esilio


    " Bisogna fare qualcosa per punire i mostri che hanno ordinato
       la strage. Ma i talebani e Bin Laden non sono l'Afganistan.
       I talebani sono come i nazisti, Bin Laden come Hitler e gli
       afgani come gli ebrei nei campi di concentramento ".
         Tamin Ansary   scrittore afgano


     " Stiamo consigliando e stimolando i talebani a considerare
        i pro e i contro del non voler cooperare nella lotta al terrorismo.
        Senza un comportamento logico ed equilibrato, per l'Afganistan
        e per il suo popolo saranno problemi ".
           Moinuddin Haider, ministro Interno pachistano



     " Gli americani non si danno per vinti, si riprendono sempre.
        La nostra economia si riprende sempre e continuerà ad
        essere motivo d'invidia per il mondo perchè avrà la più alta
        produttività e il più rapido sviluppo del benessere " .
            Paul O' Neill, segretario Tesoro USA


" Il ministro dell'Istruzione Moratti scrive a insegnanti e alunni invitandoli
          a parlare degli attentati.
        STUDENTI, PER SUPERARE L' ANGOSCIA
                  DISCUTETE  IN  CLASSE
       " Ragazzi, non chiudetevi in voi stessi, ma chiedete ai vostri
          genitori, ai vostri insegnanti di approfondire ciò che è
          accaduto, di analizzare tutti gli aspetti umani, sociali,
           storici ed economici ".
           Letizia Moratti, ministro P.I.


      "   Corriere della sera, pag. 1,  di Angelo Panebianco
           Si apre un capitolo delicatissimo : come si fa a salvaguardare
            le libertà mettendoci però anche in grado di colpire un nemico,
            pronto a tutto contro di noi e già operante entro i nostri
territori ? Ciò che ha di terribile la logica della guerra è la sua
            essenzialità : tutto si riduce a sopravvivere o morire, uccidere
            o essere uccisi. Nell'ipotesi più spaventosa, e purtroppo
            plausibile, di minacce a milioni di persone, magari portate
            da nuove bombe umane, nucleari o batteriologiche, non
            saremmo forse tutti lì a dire : fermateli a tutti i costi, con
            qualunque mezzo, non essendoci alcun prezzo, compreso il
             più ferreo controllo militare , che non siamo disposti a
             pagare ? Come salvare il più possibile della civiltà liberale,
             è forse, fra i dilemmi che l'Occidente dovrà affrontare, il più
              difficile ".
                Angelo Panebianco, giornalista
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Fernando Rini, <mailto:fernandorini at libero.it>fernandorini at libero.it