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Petizioneper la pace - Università di Chicago
- Subject: Petizioneper la pace - Università di Chicago
- From: Ettore Masina <ettore.mas at libero.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Thu, 20 Sep 2001 00:06:05 +0200
Care amiche, cari amici, l'Università di Chicago vuole rivolgere ai "Grandi" della Terra una petizione che ieri sera aveva già raccolto quasi 200 mila firme. Mi pare che si tratti di un documento che esprime bene la nostra angoscia e le nostre speranze e quindi vi invito a firmarlo SUBITO perché è evidente che la risposta armata all'attentato sta per ferire nuovamente la Terra. Cari saluti Ettore Masina La PETIZIONE si trova al sito http://home.uchicago.edu/~dhpicker/petition. Qui di seguito, per facilitare le cose, ho posto la traduzione italiana del documento ma la vostra firma deve essere registrata nel sito web stesso. Cliccate sul sito sopra indicato e poi sulla scritta, in alto, "traduzione in italiano"; quindi completate le caselle come richiesto. - La Petizione Noi, cittadini degli Stati Uniti d'America e di altri Stati del mondo, chiediamo al Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush; al Segretario Generale della NATO, Lord Robertson;al presidente dell'Unione Europea, Romano Prodi; e a tutti i leaders internazionali di usare moderazione e cautela nel rispondere ai recenti attacchi terroristici contro gli Stati Uniti. Imploriamo che il loro potere ricorra, dove possibile, alle istituzioni giudiziarie internazionali e alle leggi internazionali sui diritti umani, piuttosto che a strumenti di guerra, violenza e distruzione. Inoltre, affermiamo che il governo di una nazione deve essere considerato distinto e diverso da qualunque gruppo terroristico che operi dal suo interno, e dunque non possa essere irragionevolmente considerato responsabile di crimini commessi da questi gruppi. Ne consegue che il governo di una particolare nazione non può essere condannato per i recenti attacchi senza una convincente evidenza di una sua cooperazione e complicità con gli individui che hanno effettivamente commesso i crimini in questione. Civili innocenti che vivono in una qualunque nazione ritenuta colpevole, in parte o totalmente, per i crimini recentemente perpetrati contro gli Stati Uniti, non possono essere ritenuti in alcun modo responsabili per le azioni dei loro governi, e devono quindi essere garantiti nella loro sicurezza ed immunità da ogni azione militare o giudiziaria presa contro lo stato in cui essi risiedono. Da ultimo e con la massima energia, chiediamo che non venga fatto alcun ricorso ad armi nucleari, chimiche o biologiche né ad altro tipo di arma che produca distruzione indiscriminata, e riteniamo che sia un nostro inalienabile diritto umano il vivere in un mondo privo di tali armi.
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