Petizioneper la pace - Università di Chicago




Care amiche, cari amici, l'Università di Chicago vuole rivolgere ai "Grandi"
della Terra una petizione che ieri sera aveva già raccolto quasi 200 mila
firme.
Mi pare che si tratti di un documento che esprime bene la nostra angoscia e
le nostre speranze e quindi vi invito a firmarlo SUBITO perché è evidente
che la risposta armata all'attentato sta per ferire nuovamente la Terra.
Cari saluti
Ettore Masina
La  PETIZIONE  si trova al sito http://home.uchicago.edu/~dhpicker/petition.
Qui di seguito, per facilitare le cose, ho posto la traduzione italiana del
documento ma la vostra firma deve essere registrata nel sito web stesso.
Cliccate sul sito  sopra indicato e poi sulla scritta, in alto, "traduzione
in italiano"; quindi completate le caselle come richiesto.
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La Petizione
Noi, cittadini degli Stati Uniti d'America e di altri Stati del mondo,
chiediamo al Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush; al Segretario
Generale della NATO, Lord Robertson;al presidente dell'Unione Europea,
Romano Prodi; e a tutti i leaders internazionali di usare moderazione e
cautela nel rispondere ai recenti attacchi terroristici contro gli Stati
Uniti. Imploriamo che il loro potere ricorra, dove possibile, alle
istituzioni giudiziarie internazionali e alle leggi internazionali sui
diritti umani, piuttosto che a strumenti di guerra, violenza e distruzione.
      Inoltre, affermiamo che il governo di una nazione deve essere
considerato  distinto e diverso da qualunque gruppo terroristico che
operi dal suo interno, e dunque non possa essere irragionevolmente
considerato responsabile di crimini commessi da questi gruppi. Ne consegue
che il governo di una particolare nazione non può essere condannato per i
recenti attacchi senza una convincente evidenza di una sua cooperazione e
complicità con gli individui che hanno effettivamente commesso i crimini
in questione.

      Civili innocenti  che vivono in una qualunque nazione ritenuta
colpevole, in parte o totalmente, per i crimini recentemente perpetrati
contro gli Stati Uniti, non possono essere ritenuti in alcun modo
responsabili per le azioni dei loro governi, e devono quindi essere
garantiti nella loro sicurezza ed immunità da ogni azione militare o
giudiziaria presa contro lo stato in cui essi  risiedono.

      Da ultimo e con la massima energia, chiediamo che non venga fatto
alcun ricorso ad armi nucleari, chimiche o biologiche né ad altro tipo di
arma che produca distruzione indiscriminata, e riteniamo che sia un nostro
inalienabile diritto umano il vivere in un mondo privo di tali armi.