[Nonviolenza] Ebdomadario. 14



UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 14 del 2 settembre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. L'associazione "Respirare" esprime gratitudine e apprezzamento per la "girata" dedicata ad Alfio Pannega nel corso del trasporto della Macchina di Santa Rosa il 3 settembre a Viterbo: cessino tutte le guerre, si salvino tutte le vite
2. Enrico Mezzetti, presidente del comitato provinciale dell'ANPI di Viterbo: Il piu' vivo apprezzamento per la decisione dei facchini di Santa Rosa di dedicare la "girata" durante il trasporto della Macchina del 3 settembre 2025 anche ad Alfio Pannega
3. L'Associazione medici per l'ambiente - ISDE di Viterbo saluta con grande gioia la decisione dei facchini di Santa Rosa di dedicare quest'anno una "girata" ad Alfio Pannega, poeta viterbese, custode dell'ambiente e costruttore di Pace, nel centenario della sua nascita
4. Alcune prossime iniziative per ricordare Alfio Pannega, il poeta nonviolento viterbese di cui ricorre il centenario della nascita e che sara' commemorato anche con la dedica della "girata" durante il trasporto della macchina di Santa Rosa la sera del 3 settembre 2025 a Viterbo
5. "E la Luna disse: Alfio Pannega". Il compositore Marco Brama dedica una sua opera al poeta antifascista nonviolento viterbese di cui ricorre il centenario della nascita
6. Ripetiamo ancora una volta...
7. Alcune pubblicazioni di e su Hannah Arendt
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'

1. LA MEMORIA PER LA PACE. L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" ESPRIME GRATITUDINE E APPREZZAMENTO PER LA "GIRATA" DEDICATA AD ALFIO PANNEGA NEL CORSO DEL TRASPORTO DELLA MACCHINA DI SANTA ROSA IL 3 SETTEMBRE A VITERBO: CESSINO TUTTE LE GUERRE, SI SALVINO TUTTE LE VITE

L'associazione "Respirare" che come numerose altre associazioni della societa' civile e del volontariato solidale viterbese partecipa alle commemorazioni di Alfio Pannega nel centenario della nascita del poeta antifascista nonviolento viterbese (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010) esprime il piu' vivo apprezzamento e la piu' viva gratitudine per la decisione dei facchini di Santa Rosa di dedicare la "girata" durante il trasporto della Macchina del 3 settembre 2025 anche ad Alfio Pannega.
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Con questa scelta e questo evento e' come se l'intero popolo di Viterbo - di cui i facchini sono l'espressione piu' emblematica e piu' appassionata - rendesse omaggio ad Alfio Pannega e ne volesse ricordare e condividere l'impegno morale e civile per la pace, i diritti umani, la difesa dell'intero mondo vivente, il bene comune dell'umanita'.
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Ed e' di grande significato anche il fatto che il trasporto della Macchina di Santa Rosa di questo 3 settembre 2025 faccia appello all'impegno di ogni persona per la pace nel mondo; ve ne e' grande necessita' proprio mentre in tanti luoghi del pianeta si consumano eccidi inenarrabili, proprio mentre sembra che poteri scellerati e impazziti stiano trascinando l'umanita' verso una guerra mondiale il cui esito potrebbe essere l'apocalisse atomica, l'annichilimento della civilta', la distruzione dell'intera famiglia umana.
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Nel ricordo di Alfio Pannnega occorre continuare ad opporsi a tutte le guerre e a tutte le uccisioni.
Valga per ognuna ed ognuno di noi l'impegno dichiarato nella Costituzione della Repubblica italiana: "L'Italia ripudia la guerra".
Come ha ripetutamente affermato in queste settimane papa Leone XIV occorre adoperarsi tutte e tutti per costruire la pace disarmata e disarmante.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Grazie di cuore ai facchini di Santa Rosa per il loro ricordo del nostro indimenticabile amico e per il loro impegno per la pace, impegno che e' anche il nostro, come di ogni istituzione democratica, di ogni associazione intesa al bene comune e di ogni persona senziente e pensante.
L'associazione "Respirare" di Viterbo
Viterbo, 30 agosto 2025
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Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.

2. LA MEMORIA PER LA PACE. ENRICO MEZZETTI, PRESIDENTE DEL COMITATO PROVINCIALE DELL'ANPI DI VITERBO: IL PIU VIVO APPREZZAMENTO PER LA DECISIONE DEI FACCHINI DI SANTA ROSA DI DEDICARE LA "GIRATA" DURANTE IL TRASPORTO DELLA MACCHINA DEL 3 SETTEMBRE 2025 ANCHE AD ALFIO PANNEGA

A nome del Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo e delle due sezioni cittadine "Nello Marignoli" e "Aldo Laterza" desidero esprimere il piu' vivo apprezzamento per la decisione dei facchini di Santa Rosa di dedicare la "girata" durante il trasporto della Macchina del 3 settembre 2025 anche ad Alfio Pannega.
L'Anpi e' associazione portavoce e capofila delle numerose altre associazioni della societa' civile e del volontariato solidale viterbese che nel corso del 2025 stanno promuovendo le commemorazioni di Alfio Pannega, poeta antifascista nonviolento viterbese (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010) nel centenario della sua nascita.
L'omaggio della "girata", tributato dai facchini, che incarnano per storia, tradizione e devozione i sentimenti piu' popolari di solidarieta' e i valori civili della cittadinanza di Viterbo, riconosce, condivide e indica con Alfio Pannega l'importanza del costante impegno morale e civile per la pace, per i diritti umani, per la difesa dei piu' fragili, dei piu' poveri e per la difesa dell'intero mondo vivente.
Davvero grazie per questo riconoscimento colmo di affetto e stima per il nostro illustre concittadino, fulgido esempio da proporre alle nuove generazioni di come dovrebbe essere e come dovrebbe vivere l'umanita' tutta.
Enrico Mezzetti
presidente del Comitato provinciale di Viterbo dell'Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia)
Viterbo, 31 agosto 2025
Mittente: Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo, via della Polveriera 10, 01100 Viterbo.
Per contatti telefonici diretti:
Enrico Mezzetti (presidente del Comitato provinciale dell'Anpi), tel. 3355203866;
Antonella Litta (referente del Comitato provinciale dell'Anpi per l'iniziativa), tel. 3383810091.
Per contatti attraverso posta elettronica:
Enrico Mezzetti: mezzettienrico at libero.it;
anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
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Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.

3. LA MEMORIA PER LA PACE. L'ASSOCIAZIONE MEDICI PER L'AMBIENTE - ISDE DI VITERBO SALUTA CON GRANDE GIOIA LA DECISIONE DEI FACCHINI DI SANTA ROSA DI DEDICARE QUEST'ANNO UNA "GIRATA" AD ALFIO PANNEGA, POETA VITERBESE, CUSTODE DELL'AMBIENTE E COSTRUTTORE DI PACE, NEL CENTENARIO DELLA SUA NASCITA

L'Associazione medici per l'ambiente - ISDE di Viterbo saluta con grande gioia ed emozione la decisione dei facchini di Santa Rosa di dedicare quest'anno una "girata" della Macchina ad Alfio Pannega, poeta viterbese, custode dell'ambiente e costruttore di Pace, nel centenario della sua nascita.
La "girata" rappresenta infatti un pubblico riconoscimento ed un omaggio affettuoso all'umile e al tempo stesso indimenticabile ed esemplare cittadino di Viterbo.
Come associazione impegnata nella difesa dell'ambiente, e di conseguenza della salute delle persone, ricordiamo Alfio Pannega come un amico, una persona profondamente innamorata della natura, conoscitore attento e cultore amorevole di tantissime specie vegetali.
Un maestro di ecologia pratica ante litteram; e' infatti nota a tutti la sua intuizione e attivita' nel raccogliere e riciclare i rifiuti urbani.
Un uomo sempre in prima linea per la difesa dei beni comuni, per l'affermazione dei diritti di tutte le persone a cominciare dai piu' poveri e dai piu' bisognosi di aiuto; un amico della nonviolenza costantemente impegnato per la Pace, prima e fondamentale condizione per la salvaguardia di tutto il genere umano e di ogni specie vivente, della salute, dell'ambiente e del pianeta tutto.
Ai facchini di Santa Rosa tutta la nostra profonda riconoscenza per il meraviglioso momento di memoria collettiva di cui saranno protagonisti ed interpreti.
Nota per la stampa a cura dell'"Associazione medici per l'ambiente - ISDE" di Viterbo
Viterbo, 31 agosto 2025

4. LA MEMORIA PER LA PACE. ALCUNE PROSSIME INIZIATIVE PER RICORDARE ALFIO PANNEGA, IL POETA NONVIOLENTO VITERBESE DI CUI RICORRE IL CENTENARIO DELLA NASCITA E CHE SARA' COMMEMORATO ANCHE CON LA DEDICA DELLA "GIRATA" DELLA MACCHINA DI SANTA ROSA LA SERA DEL 3 SETTEMBRE 2025 A VITERBO

Mentre esprimiamo ancora una volta il piu' vivo apprezzamento per la decisione dei facchini di Santa Rosa di dedicare la "girata" del trasporto della macchina il 3 settembre 2025 anche al ricordo di Alfio Pannega, un ricordo che in occasione di questo centenario della nascita sta coinvolgendo tutta la citta', segnaliamo alcune altre iniziative che si svolgeranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.
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L'incontro sia di commemorazione che di programmazione di iniziative ulteriori che si svolgera' sabato 6 settembre con inizio alle ore 13 presso la "Fattoria di Alice" in strada Tuscanese 20.
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Domenica 21 settembre a Palazzo dei Priori (sede del Comune di Viterbo) si svolgera' un convegno nel giorno del centesimo anniversario della nascita di Alfio, con autorevoli relatori, testimonianze ed interventi artistici e musicali.
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Sempre in settembre sara' pubblicata la nuova edizione assai ampliata del libro che raccoglie gli scritti di Alfio e una vasta mole di documenti e di testimonianze, edito da Davide Ghaleb Editore per le cure di Antonello Ricci.
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Tra settembre e dicembre sono previste nuove rappresentazioni dell'apprezzatissimo spettacolo teatrale del drammaturgo, regista ed attore Pietro Benedetti "Allora ero giovane pure io", ad Alfio dedicato.
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E' in corso di svolgimento l'iter amministrativo per la collocazione di una lapide che ricordi Alfio sul muro della casa a Porta Faul in cui visse a lungo (quella che tutti i viterbesi chiamano abitualmente "la casa di Alfio").
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Altre iniziative sia di documentazione che artistiche e musicali (mostre e concerti) sono previste di qui alla fine del 2025.
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E' in corso la raccolta di documentazione e la sua catalogazione per realizzare un "Archivio Alfio Pannega" e una rete di siti internet dedicati che mettano a disposizione di tutte le persone sia le opere di Alfio (poesie, interpretazioni e declamazioni dei classici della letteratura italiana che piu' amava, interventi d'impegno morale e civile, testi autobiografici, interviste) che le testimonianze sulla sua vita (i ricordi di tante persone amiche, materiali fotografici, audio e video, opere poetiche, drammaturgiche, musicali ed artistiche a lui dedicate).
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Segnaliamo anche particolarmente un'importante iniziativa di solidarieta' a sostegno dell'attivita' dell'emporio solidale ad Alfio Pannega intitolato: l'evento solidale "A cena insieme..." che si svolgera' in piazza dei caduti dal 5 al 7 settembre, giunto alla sesta edizione, promosso da "Viterbo con Amore", "associazione culturale La Rosa" e "comitato festeggiamenti di Santa Barbara": il ricavato verra' devoluto interamente all'Emporio solidale "Alfio Pannega" che con la sua attivita' benefica sostiene oltre trecento famiglie bisognose offrendo loro cibo, kit scolastici e molto altro.
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Ripetiamo ancora una volta che ricordare Alfio Pannega significa proseguirne l'impegno nonviolento per la pace disarmata e disarmante, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta in difesa di ogni essere vivente e dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo e alla scuola di Alfio Pannega proseguiamo nell'azione nonviolenta per la salvezza, la liberazione, il bene comune dell'umanita' intera.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Prendersi cura tutte e tutti di quest'unico mondo vivente, casa comune dell'umanita' intera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, primo settembre 2025
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Allegato: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.

5. LA MEMORIA PER LA PACE. "E LA LUNA DISSE: ALFIO PANNEGA". IL COMPOSITORE MARCO BRAMA DEDICA UNA SUA OPERA AL POETA ANTIFASCISTA NONVIOLENTO VITERBESE DI CUI RICORRE IL CENTENARIO DELLA NASCITA

Ringraziamo di cuore Marco Brama, compositore, videoartista e saggista di fama internazionale, per aver dedicato ad Alfio Pannega una sua opera dal titolo "... E la Luna disse: 'Alfio Pannega'".
Per ascoltare l'opera e' sufficiente cliccare sul seguente link:
https://youtu.be/f_xMgzK2zTQ
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Nel mettere a disposizione di tutte le persone amiche di Alfio la sua opera, Marco Brama ha anche aggiunto la sua personale testimonianza sul poeta antifascista nonviolento viterbese di cui ricorre il centenario della nascita.
"ho incontrato piu' volte Alfio Pannega al centro sociale quando ero adolescente.
Ricordo quelle sere come momenti magici, in cui si respirava un'atmosfera speciale e un'energia che ancora oggi riesco a percepire.
In queste settimane ho pensato e ripensato molto a quel periodo della mia vita e ho cercato di riaprire qualche cassetto della memoria.
Una sera in particolare e' riemersa vivida: nell'aria risuonava la musica di un'arpa eolica, creando in me un senso di meraviglia e magia. Il chiarore della Luna nel cortile disordinato ma vivo, i suoni e gli odori densi e speziati trasportati dal vento, tutto e' ancora al suo posto, nella mia memoria.
Una mia composizione musicale, intitolata "... e la Luna disse ...", nata per celebrare le Fiabe di Italo Calvino nella mia collaborazione con Lidia Scalzo, mi ricorda profondamente Alfio in quella sera al gazometro e per questo ho deciso di aggiungere al titolo il suo nome, trasformandolo in "... e la Luna disse: 'Alfio Pannega'".
Alfio fu protagonista del centro sociale occupato a Viterbo fino alla fine della sua vita, consapevole di essere un monumento vivente della Viterbo popolare. La sua storia e il suo spirito che sopravvive nella memoria di molti viterbesi, mi hanno profondamente colpito ed e' per questo che oggi presento questa nuova veste del brano come tributo a un uomo straordinario, capace di far risuonare chiunque incontrasse la sua presenza".
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Nel ringraziare di cuore Marco Brama ricordiamo anche le prossime iniziative che si svolgeranno a Viterbo in memoria di Alfio Pannega.
- Il 3 settembre 2025 durante il trasporto della Macchina di Santa Rosa la tradizionale "girata" in piazza del Comune sara' dedicata dai facchini anche ad Alfio Pannega.
- Dal 5 al 7 settembre in piazza dei caduti si svolgera' l'evento solidale "A cena insieme...", giunto alla sesta edizione, promosso da "Viterbo con Amore", "associazione culturale La Rosa" e "comitato festeggiamenti di Santa Barbara": il ricavato verra' devoluto interamente all'Emporio solidale "Alfio Pannega" che con la sua attivita' benefica sostiene oltre trecento famiglie bisognose offrendo loro cibo, kit scolastici e molto altro.
- Sabato 6 settembre con inizio alle ore 13 presso la "Fattoria di Alice" in strada Tuscanese 20 si svolgera' un incontro di commemorazione di Alfio Pannega che sara' anche occasione di programmazione di iniziative ulteriori.
- Domenica 21 settembre a Palazzo dei Priori (sede del Comune di Viterbo) si svolgera' un convegno nel giorno del centesimo anniversario della nascita di Alfio, con autorevoli relatori, testimonianze ed interventi artistici e musicali.
- Sempre in settembre sara' pubblicata la nuova edizione assai ampliata del libro che raccoglie gli scritti di Alfio e una vasta mole di documenti e di testimonianze, edito da Davide Ghaleb Editore per le cure di Antonello Ricci.
- Tra settembre e dicembre sono previste nuove rappresentazioni dell'apprezzatissimo spettacolo teatrale del drammaturgo, regista ed attore Pietro Benedetti "Allora ero giovane pure io", ad Alfio dedicato.
- E' in corso di svolgimento l'iter amministrativo per la collocazione di una lapide che ricordi Alfio sul muro della casa a Porta Faul in cui visse a lungo (quella che tutti i viterbesi chiamano abitualmente "la casa di Alfio").
- Altre iniziative sia di documentazione che artistiche e musicali (mostre e concerti) sono previste di qui alla fine del 2025.
- E' in corso la raccolta di documentazione e la relativa catalogazione per realizzare un "Archivio Alfio Pannega" e una rete di siti internet dedicati che mettano a disposizione di tutte le persone sia le opere di Alfio (poesie, interpretazioni e declamazioni dei classici della letteratura italiana che piu' amava, interventi d'impegno morale e civile, testi autobiografici, interviste) che le testimonianze sulla sua vita (i ricordi di tante persone amiche, materiali fotografici, audio e video, opere poetiche, drammaturgiche, musicali ed artistiche a lui dedicate).
*
Nel ricordo di Alfio Pannega opponiamoci a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 2 settembre 2025

6. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. ALCUNE PUBBLICAZIONI DI E SU HANNAH ARENDT

- Hannah Arendt, Il concetto d'amore in Agostino, Se, Milano 1992, pp. 168.
- Hannah Arendt, La banalita' del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, 1993, pp. 318.
- Hannah Arendt, La vita della mente, Il Mulino, Bologna 1987, 1993, pp. 630.
- Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo, Comunita', Milano 1967, 1999, Einaudi, Torino 2004, Mondadori, Milano 2010, pp. LXXXIV + 710.
- Hannah Arendt, Rahel Varnhagen, Il Saggiatore, Milano 1988, 2004, pp. XLVI + 292 (+ un inserto fotografico di 16 pp.).
- Hannah Arendt, Sulla rivoluzione, Comunita', Milano 1983, 1996, pp. LXXVIII + 342.
- Hannah Arendt, Tra passato e futuro, Garzanti, Milano 1991, pp. 312.
- Hannah Arendt, Vita Activa. La condizione umana, Bompiani, Milano 1964, 1994, pp. XXXIV + 286.
- Hannah Arendt, Antologia, Feltrinelli, Milano 2006, pp. XXXVIII + 246.
- Hannah Arendt, Il pensiero secondo. Pagine scelte, Rcs, Milano 1999, pp. II + 238.
- Hannah Arendt, Archivio Arendt. 1. 1930-1948, Feltrinelli, Milano 2001, pp. 272.
- Hannah Arendt, Archivio Arendt 2. 1950-1954, Feltrinelli, Milano 2003, pp. XXVI + 230.
- Hannah Arendt, Alcune questioni di filosofia morale, trad. it., Einaudi, Torino 2003, pp. X + 116.
- Hannah Arendt, Che cos'e' la politica, Comunita', Milano 1995, 1997, Einaudi, Torino 2001, 2006, pp. XIV + 194.
- Hannah Arendt, Disobbedienza civile, Chiarelettere, Milano 2017, 2019, pp. XXIV + 72.
- Hannah Arendt, Ebraismo e modernita', Unicopli, Milano 1986, Feltrinelli, Milano 1993, pp. 232.
- Hannah Arendt, Humanitas mundi. Scritti su Karl Jaspers, Mimesis, Milano-Udine 2015, pp. 102.
- Hannah Arendt, Il futuro alle spalle, Il Mulino, Bologna 1981, 1995, pp. X + 166.
- Hannah Arendt, Illuminismo e questione ebraica, Cronopio, Napoli 2009, pp. 48.
- Hannah Arendt, Il pescatore di perle. Walter Benjamin 1892-1940, Mondadori, Milano 1993, pp. VI +  106.
- Hannah Arendt, Il razzismo prima del razzismo, Castelvecchi, Roma 2018, pp. 80.
- Hannah Arendt, La lingua materna, Mimesis, Milano-Udine 1993, 2005, 2019, pp. 114.
- Hannah Arendt, La menzogna in politica, Marietti 1820, Bologna 2006, 2018, 2019, pp. XXXVIII + 88.
- Hannah Arendt, L'ebreo come paria. Una tradizione nascosta, Giuntina, Firenze 2017, pp. 68.
- Hannah Arendt, L'umanita' in tempi bui, Cortina, Milano 2006, 2019, pp. 90.
- Hannah Arendt, Marx e la tradizione del pensiero politico occidentale, Raffaello Cortina Editore, Milano 2016, pp. 168.
- Hannah Arendt, Per un'etica della repsonsabilita'. Lezioni di teoria politica, Mimesis, Milano-Udine 2017, pp. 152.
- Hannah Arendt, Politica ebraica, Cronopio, Napoli 2013, pp. 312.
- Hannah Arendt, Politica e menzogna, Sugarco, Milano 1985, pp. 288.
- Hannah Arendt, Responsabilita' e giudizio, Einaudi, Torino 2004, pp. XXXII + 238.
- Hannah Arendt, Ritorno in Germania, Donzelli, Roma 1996, pp. 64.
- Hannah Arendt, Socrate, Raffaello Cortina Editore, Milano 2015, pp. 126.
- Hannah Arendt, Sulla violenza, Guanda, Parma 1996, pp. 96.
- Hannah Arendt, Verita' e politica, Bollati Boringhieri, Torino 1995, pp. 98.
- Hannah Arendt, Verita' e umanita', Mimesis, Milano-Udine 2014, pp. 76.
- Hannah Arendt, Quaderni e diari, Neri Pozza, 2007, pp. 656.
- Hannah Arendt - Karl Jaspers, Carteggio 1926-1969. Filosofia e politica, Feltrinelli, Milano 1989, pp. XXIV + 248.
- Hannah Arendt - Mary McCarthy, Tra amiche. La corrispondenza di Hannah Arendt e Mary McCarthy 1949-1975, Sellerio, Palermo 1999, pp. 720.
- Hannah Arendt - Kurt Blumenfeld, Carteggio 1933-1963, Ombre corte, Verona 2015, pp. 280.
- Hannah Arendt - Martin Heidegger, Lettere 1925-1975, Einaudi, Torino 2000, 2007, pp. VI + 320 (+ un inserto fotografico di 16 pp.).
- Hannah Arendt - Joachim Fest, Eichmann o la banalita' del male. Interviste, lettere, documenti, Giuntina, Firenze 2013, 2014, pp. 222.
- Hannah Arendt - Walter Benjamin, L'angelo della storia. Testi, lettere, documenti, Giuntina, Firenze 2017, 2018, pp. 270.
- Hannah Arendt - Guenther Anders, Scrivimi qualcosa di te. Lettere e documenti, Carocci, Roma 2017, pp. XII + 194.
- Hannah Arendt, L'amicizia e la Shoah. Corrispondenza con Leni Yahil, Edb, Bologna 2017, pp. 112.
- Hannah Arendt, Guenther Stern-Anders, Le Elegie duinesi di R. M. Rilke, Asterios, Trieste 2014, 2019, pp. 80.
- AA. VV., Hannah Arendt e la questione sociale, a cura di Ilaria Possenti, volume monografico di "aut aut", n. 386, giugno 2020, Il Saggiatore, Milano 2020.
- Guenther Anders, La battaglia delle ciliege, Donzelli, Roma 2015.
- Laura Boella, Hannah Arendt. Agire politicamente. Pensare politicamente, Feltrinelli, Milano 1995.
- Laura Boella, Hannah Arendt. Un umanesimo difficile, Feltrinelli, Milano 2020.
- Adriana Cavarero, Arendt e la banalita' del male, Gedi, Roma 2019.
- Roberto Esposito, L'origine della politica: Hannah Arendt o Simone Weil?, Donzelli, Roma 1996.
- Elzbieta Ettinger, Hannah Arendt e Martin Heidegger. Una storia d'amore, Garzanti, Milano 2000.
- Paolo Flores d'Arcais, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1995.
- Simona Forti (a cura di), Hannah Arendt, Milano 1999.
- Augusto Illuminati, Esercizi politici: quattro sguardi su Hannah Arendt, Manifestolibri, Roma 1994.
- Friedrich G. Friedmann, Hannah Arendt, Giuntina, Firenze 2001.
- Ingeborg Gleichauf, Hannah Arendt, Dtv, Muenchen 2000.
- Olivia Guaraldo, Arendt, Rcs, Milano 2014.
- Wolfgang Heuer, Hannah Arendt, Rowohlt, Reinbek bei Hamburg 1987, 1999.
- Julia Kristeva, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 2005.
- Ana Nuno, Hannah Arendt, Rba, Milano 2019.
- Alois Prinz, Io, Hannah Arendt, Donzelli, Roma 1999, 2009.
- Paul Ricoeur, Hannah Arendt, Morcelliana, Brescia 2017.
- Cristina Sanchez, Arendt. La politica in tempi bui, Hachette, Milano 2015.
- Agustin Serrano de Haro, Hannah Arendt, Rba, Milano 2018.
- Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt, Bollati Boringhieri, Torino 1994.

8. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- AA. VV., Europei brava gente, volume monografico di "Domino. Rivista sul mondo che cambia", n. 8, agsto 2025, Gommonica, Roma 2025, pp. 144, euro 10.
- Vittorino Andreoli, Fragilita' e debolezza, Rcs, Milano 2025, pp. 128, euro 6,99 (in supplemento al "Corriere della sera").
*
Riletture
- Christian F. Feest (ed.), Indians and Europe. An Interdisciplinary collection of Essays, Edition Herodot - Rader Verlag, Aachen 1987, pp. 646.
- Daniele Fiorentino, Gli indiani sioux, Bonacci, Roma 1991, pp. 188.
- Franco Meli (a cura di), Piste perdute, piste ritrovate, Jaca Book, Milano 1996, pp. 316.
- Una donna Bianca tra gli indiani. La vita di Mary Jemison scritta da James E. Seaver, Pierluigi Lubrina Editore, Bergamo 1991, pp. VI + 160.
*
Riedizioni
- Franco Cardini, L'avventura di un povero crociato, Mondadori, Milano 1997, 2015, Rcs, Milano 2025, pp. 414, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
- Alka Joshi, L'arte dell'henne' a Jaipur, Neri Pozza, Vicenza 2021, Gedi, Torino 2025, pp. 382, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
- Shazia Omar, Come un diamante nel cielo, Metropoli d'Asia, Milano 2009, Gedi, Torino 2025, pp. 254, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
- Antonio Pennacchi, Mammut, Mondadori, Milano 211, 2015, Il sole 24 ore, Milano 2025, pp. 192, euro 12,90.
- Lisa See, Fiore di Neve e il ventaglio segreto, Longanesi, Milano 2006, Gedi, Torino 2025, pp. 352, euro 9,90 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica").
- Jay Shetty, Pensa come un monaco, Mondadori, Milano 2020, Rcs, Milano 2025, pp. 382, euro 9,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

10. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 14 del 2 settembre 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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