[Nonviolenza] Ebdomadario. 11



UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 11 (speciale) del 28 agosto 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Si svolgera' sabato 23 agosto alla "Fattoria di Alice" a Viterbo una riunione delle associazioni promotrici delle commemorazioni per il centenario della nascita di Alfio Pannega
2. La redazione de "La nonviolenza e' in cammino" si associa all'auspicio corale che in occasione del centenario della nascita Alfio Pannega sia ricordato a Viterbo dai facchini di Santa Rosa, espressione di quella Viterbo popolare di cui Alfio e' stato un testimone generoso e luminoso
3. Mi unisco all'auspicio che anche i facchini di Santa Rosa ricordino Alfio Pannega
4. L'incontro di commemorazione di Alfio Pannega previsto per il 23 agosto e' stato rinviato al 30 agosto
5. Il giornalista e saggista viterbese Roberto Pomi ricorda Alfio Pannega
6. Ripetiamo ancora una volta...
7. Segnalazioni librarie
8. La "Carta" del Movimento Nonviolento
9. Per saperne di piu'

1. INCONTRI. SI SVOLGERA' SABATO 23 AGOSTO ALLA "FATTORIA DI ALICE" A VITERBO UNA RIUNIONE DELLE ASSOCIAZIONI PROMOTRICI DELLE COMMEMORAZIONI PER IL CENTENARIO DELLA NASCITA DI ALFIO PANNEGA

Sabato 23 agosto, con inizio alle ore 13, presso la "Fattoria di Alice", alla periferia di Viterbo in strada Tuscanese 20, grazie alla generosa ospitalita' delle amiche e degli amici dell'Afesopsit (Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia), si terra' una riunione delle associazioni promotrici delle commemorazioni per il centenario della nascita di Alfio Pannega.
Due i temi di riflessione principali: il primo, un bilancio delle iniziative gia' realizzate e dello "stato di avanzamento" di quelle tuttora in corso; il secondo, la programmazione delle iniziative che si svolgeranno nei prossimi mesi a conclusione di questo anno di commemorazioni dell'indimenticabile poeta antifascista nonviolento viterbese.
Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.
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Una breve elencazione delle principali iniziative che intenderemmo realizzare nei prossimi mesi
1. La collocazione di una lapide sulla casa a ridosso di Porta Faul in cui Alfio abito' a lungo; tutto il lavoro preliminare e' gia' stato svolto, adesso si e' nella fase in cui gli enti pubblici (Comune di Viterbo e Soprintendenza dell'Etruria Meridionale) stanno effettuando le verifiche richieste affinche' si addivenga all'esito auspicato.
2. E' attualmente in corso di stampa la nuova edizione, molto ampliata, del libro che raccoglie le poesie di Alfio e molti altri materiali; gli incontri di presentazione speriamo possano essere numerosi, sia nelle sedi delle istituzioni democratiche, sia nei centri culturali (biblioteche, scuole, universita', circoli culturali...), nei luoghi di riflessione e di impegno spirituale, morale, civile e sociale (parrocchie, associazionismo di solidarieta', sindacati ed altre organizzazioni del movimento dei lavoratori...), sia nei quartieri della citta', sia nei paesi della provincia, sia altrove. Un ringraziamento particolare va rivolto ancora una volta al curatore, il professor Antonello Ricci, e all'editore Davide Ghaleb, senza i quali non esisterebbe il libro del 2010 e non esisterebbe questa nuova edizione del 2025 enormemente arricchita di nuovi materiali.
3. Il convegno del 21 settembre (centenario della nascita di Alfio) sara' il momento centrale dell'intero anno di iniziative.
Confidiamo che si possa realizzare nella Sala regia di Palazzo dei Priori, il luogo in cui Alfio poche settimane prima di morire tenne la sua memorabile lectio magistralis su invito del Comune.
Ovviamente per il convegno possiamo gia' contare sulle nostre due risorse piu' preziose: Pietro Benedetti con il suo spettacolo teatrale, ed Antonello Ricci che ha curato sia la prima che la seconda edizione del libro e gia' nel 2010 ha saputo organizzare egregiamente le iniziative di presentazione Alfio ancora vivente.
Ma altrettanto ovviamente l'occasione del 21 settembre potrebbe e dovrebbe essere propizia per chiedere l'intervento di altri relatori significativi: pubblici amministratori attuali ed emeriti; studiosi, storici, ricercatori e giornalisti che potrebbero contribuire ad inquadrare la figura di Alfio tra storia, cronaca e mito; scrittori, artisti e musicisti che potrebbero presentare in quella occasione i loro lavori ad Alfio dedicati; testimoni della societa' civile che svolgono attivita' coerenti con i valori incarnati da Alfio; il ricordo delle amiche e degli amici piu' intimi, che con Alfio condivisero per decenni l'esperienza del "centro sociale occupato autogestito Valle Faul".
4. La mostra documentaria interattiva ed itinerante, per la quale sono stati gia' raccolti molti materiali ed alcune parti della quale sono gia' pronte (ad esempio i pannelli realizzati da "Viterbo con amore" e gia' esposti l'8 maggio).
5. La realizzazione dell'"Archivio Alfio Pannega" e la sua collocazione in una sede pubblica in cui sia fruibile da tutte le persone interessate.
6. Il sito - ovvero la rete di siti (hanno gia' dato la loro disponibilita' tra gli altri l'Anpi, Davide Ghaleb Editore, "Viterbo con amore") - in cui collocare in versione digitalizzata tutto il materiale documentario raccolto nell'archivio.
7. l'intitolazione ad Alfio Pannega di un luogo pubblico (una via, un piazzale, un largo, un giardino...), preferenzialmente nell'area di Valle Faul.
8. Un concerto dedicato ad Alfio conclusivo dell'anno di commemorazioni.
9. E' stato anche proposto da piu' parti di formulare un invito ai facchini di Santa Rosa affinche' trovino il modo di ricordare Alfio, di cui molti di loro furono amici, in occasione del trasporto della Macchina o in prossimita' di esso. A tal fine e' stata diffusa una lettera alcuni giorni fa, il cui testo si allega in calce.
10. Vorremmo anche proseguire nella raccolta delle testimonianze su Alfio da parte delle persone che lo conobbero, anche per costituire una base documentaria possibilmente ampia di "storia orale" che potra' utilmente essere intrecciata con i documenti d'archivio che alcuni di noi assai meritoriamente stanno rintracciando e raccogliendo anche nella prospettiva di futuri lavori storiografici sulla figura di Alfio, sulle sue esperienze di impegno morale e civile, sulla vicenda del centro sociale di cui fu anima, sulla storia viterbese del movimento dei lavoratori di cui fu militante consapevole, rigoroso e appassionato.
E volendo quindi proseguire con impegno nella raccolta (che e' ancora all'inizio) dei documenti riguardanti Alfio invitiamo ancora una volta chiunque ne possieda a farne copia e a metterli a disposizione del costituendo "Archivio Alfio Pannega".
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Una segnalazione: il 22 agosto sara' rappresentato a Soriano lo spettacolo di Pietro Benedetti ad Alfio dedicato
Prima di concludere cogliamo l'occasione per segnalare che il 22 agosto a Soriano nel Cimino verra' nuovamente rappresentato lo spettacolo teatrale di Pietro Benedetti "Allora ero giovane pure io", ad Alfio dedicato.
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Indice degli allegati in calce
I: la richiesta di autorizzazione alla collocazione di una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente
II: la richiesta di autorizzazione all'uso della Sala Regia di Palazzo dei Priori il 21 settembre 2025 per un convegno in ricordo di Alfio Pannega nella ricorrenza del centenario della nascita. Richiesta altresi' del patrocinio del Comune di Viterbo
III: una proposta ai facchini di Santa Rosa: ricordare Alfio Pannega
IV: una minima notizia su Alfio Pannega
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Nel ricordo di Alfio proseguiamo nell'impegno comune contro tutte le guerre, contro tutte le stragi, contro tutte le uccisioni
Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la pace, il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci in difesa di tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Nel ricordo di Alfio impegniamoci per la salvaguardia dell'intero mondo vivente.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Chi salva una vita salva il mondo.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 17 agosto 2025
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Allegato primo: richiesta di autorizzazione alla collocazione di una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente
Alla Sindaca del Comune di Viterbo
e per opportuna conoscenza:
alle assessore ed agli assessori competenti
al dirigente dell'Ufficio tecnico comunale
al Segretario generale del Comune
e sempre per opportuna conoscenza:
a tutti i membri della Giunta Municipale
a tutti i membri del Consiglio Comunale
Oggetto: richiesta di autorizzazione alla collocazione di una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente.
Gentilissima sindaca,
egregie signore ed egregi signori,
i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010), di cui il Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo e' associazione capofila, richiedono di poter collocare una lapide in ricordo di Alfio Pannega su una parete esterna della casa adiacente a Porta Faul in cui lo stesso abito' lungamente.
Ai fini del piu' agevole e sollecito svolgimento del processo autorizzativo che metta capo all'auspicato esito positivo, nel pieno rispetto della normativa e dei regolamenti comunali vigenti, si evidenzia quanto segue:
a) L'epigrafe da incidere sulla lapide, elaborata con un processo democratico partecipato di scrittura collettiva che ha coinvolto lungo un mese decine di persone amiche di Alfio Pannega ed alcune associazioni di volontariato della societa' civile viterbese, e' la seguente:
"In questa casa visse Alfio Pannega
figlio di Caterina poeta antifascista
innamorato della natura e dell'umanita'
della bellezza e della liberta'
sempre lotto' per la dignita' di tutte le persone
e in difesa di tutte le vite"
b) Il materiale della lapide sara' il peperino, pietra caratteristica di Viterbo.
c) Le dimensioni della lapide saranno di 140 cm di larghezza per 55 cm di altezza e 3 cm di spessore.
d) La collocazione della lapide sara' sulla parete opposta alle mura cittadine, di fianco alla finestra al pianterreno: questa parete e' l'unica della casa in cui sia possibile collocare la lapide ad un'altezza in cui sia agevolmente leggibile.
e) Per quanto a nostra conoscenza l'edificio e' nella disponibilita' del Comune di Viterbo; la presente vale quindi anche come richiesta di consenso dell'avente titolo come proprietario ovvero possessore dell'immobile su una cui parete esterna la lapide sarebbe collocata.
f) Il costo della lapide e della posa in opera della stessa sara' interamente sostenuto dalle associazioni proponenti.
g) Si segnala altresi' che l'edificio e' gia' noto come "la casa di Alfio", e nella stessa comunicazione del Comune (cosi' come riportata dagli organi di stampa in numerosi articoli del 2024 e del 2025 riferiti ai lavori effettuati per il recupero dell'edificio e la sua utilizzazione per un "check point per i turisti")   definita come tale; cosicche' la collocazione della lapide semplicemente ed opportunamente esplicita quanto gia' riconosciuto non solo dal comune sentire di tutti i viterbesi ma anche dall'istituzione rappresentativa della citta'.
Si richiede al Comune di effettuare tutte le verifiche, tutti gli adempienti e tutti gli atti di competenza al fine dell'autorizzazione alla collocazione della lapide; e si richiede quindi - al termine di tutti i passaggi procedurali previsti - l'autorizzazione stessa.
Restando a disposizione per ogni opportuna comunicazione, vogliate gradire distinti saluti.
per i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega
il Presidente del Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo
avvocato Enrico Mezzetti
Viterbo, 23 luglio 2025
Mittente: Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo, via della Polveriera 10, 01100 Viterbo.
Per contatti telefonici diretti: Enrico Mezzetti (presidente del Comitato provinciale dell'Anpi), tel. 3355203866; Antonella Litta (referente del Comitato provinciale dell'Anpi per l'iniziativa), tel. 3383810091.
Per contatti attraverso posta elettronica: Enrico Mezzetti: mezzettienrico at libero.it; Antonella Litta: anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
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Allegato secondo: richiesta di autorizzazione all'uso della Sala Regia di Palazzo dei Priori il 21 settembre 2025 per un convegno in ricordo di Alfio Pannega nella ricorrenza del centenario della nascita. Richiesta altresi' del patrocinio del Comune di Viterbo
Alla Sindaca del Comune di Viterbo
e per opportuna conoscenza:
alle assessore ed agli assessori competenti
al dirigente dell'Ufficio tecnico comunale
al Segretario generale del Comune
e sempre per opportuna conoscenza:
a tutti i membri della Giunta Municipale
a tutti i membri del Consiglio Comunale
Oggetto: richiesta di autorizzazione all'uso della Sala Regia di Palazzo dei Priori il 21 settembre 2025 per un convegno in ricordo di Alfio Pannega nella ricorrenza del centenario della nascita. Richiesta altresi' del patrocinio del Comune di Viterbo.
Gentilissima sindaca,
egregie signore ed egregi signori,
i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010), di cui il Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo e' associazione capofila, richiedono di poter utilizzare la Sala Regia di Palazzo dei Priori il 21 settembre 2025 per un convegno in ricordo di Alfio Pannega nella ricorrenza del centenario della nascita.
Richiedono altresi' il patrocinio del Comune di Viterbo.
Come si ricordera', nel 2010 la Sala Regia di Palazzo dei Priori, per iniziativa dell'Amministrazione Comunale, ospito' una lectio magistralis di Alfio Pannega in occasione della pubblicazione del libro Allora ero giovane pure io.
Nella ricorrenza del centenario della nascita di Alfio Pannega, ed anche per presentare la nuova edizione notevolmente ampliata del libro, si intende realizzare un convegno commemorativo con la partecipazione di autorevoli studiosi, artisti e testimoni, e con la preghiera di un intervento di apertura da parte sia della Sindaca che dell'Assessora che in questi mesi sta seguendo per il Comune con grande impegno e profonda comprensione le iniziative commemorative dell'indimenticabile poeta viterbese.
Restando a disposizione per ogni opportuna comunicazione, vogliate gradire distinti saluti.
per i promotori delle iniziative commemorative per il centenario della nascita di Alfio Pannega
il Presidente del Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo
avvocato Enrico Mezzetti
Viterbo, 8 agosto 2025
Mittente: Comitato provinciale dell'Anpi di Viterbo, via della Polveriera 10, 01100 Viterbo.
Per contatti telefonici diretti: Enrico Mezzetti (presidente del Comitato provinciale dell'Anpi), tel. 3355203866; Antonella Litta (referente del Comitato provinciale dell'Anpi per l'iniziativa), tel. 3383810091.
Per contatti attraverso posta elettronica: Enrico Mezzetti: mezzettienrico at libero.it; Antonella Litta: anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
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Allegato terzo: una proposta ai facchini di Santa Rosa: ricordare Alfio Pannega
Al Sodalizio dei facchini di Santa Rosa
All'Associazione ex-facchini di Santa Rosa
e per opportuna conoscenza:
alla Sindaca del Comune di Viterbo
al Vescovo della diocesi di Viterbo
al Presidente della Provincia di Viterbo
al Presidente della Regione Lazio
al Prefetto di Viterbo
Oggetto: Ricordare il poeta viterbese Alfio Pannega nel centenario della nascita
Egregi signori e gentilissima sindaca,
ricorre quest'anno, il 21 settembre 2025, il centenario della nascita di Alfio Pannega, il poeta viterbese che per tutta la vita fu esempio di dignita' e di generosita', di impegno per la pace, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per il bene comune, per la salvaguardia del mondo vivente.
Nel corso di quest'anno Alfio Pannega e' gia' stato piu' volte ricordato a Viterbo, con dichiarazioni ed iniziative pubbliche partecipate e commosse, da parte di istituzioni e personalita' istituzionali, esperienze della societa' civile tra cui rilevanti associazioni di volontariato, innumerevoli persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
Nel corso delle iniziative commemorative che si sono gia' svolte nei mesi scorsi e' emersa molto spesso la speranza che anche i facchini di Santa Rosa, che nel sentire comune costituiscono l'esperienza associativa piu' rappresentativa della citta' e del popolo di Viterbo, trovino il modo di ricordare Alfio, che molti di loro conoscevano personalmente e al quale erano legati da affettuosi vincoli di amicizia.
Vi saremmo assai grati se cio' accadesse, nelle forme e nei modi che riterrete possibili, adeguati ed opportuni.
Grazie per l'attenzione e vogliate gradire un cordiale saluto.
Alcune amiche ed alcuni amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 15 agosto 2025
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
Per contattare telefonicamente le associazioni promotrici delle commemorazioni di Alfio Pannega il punto di riferimento e' l'avvocato Enrico Mezzetti (presidente del Comitato provinciale dell'Anpi), tel. 3355203866; si puo' contattare anche la dottoressa Antonella Litta (referente per l'iniziativa), tel. 3383810091.
Per contatti attraverso posta elettronica: Enrico Mezzetti: mezzettienrico at libero.it; Antonella Litta: anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
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Allegato quarto: una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.

2. INIZIATIVE. LA REDAZIONE DE "LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO" SI ASSOCIA ALL'AUSPICIO CORALE CHE IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA NASCITA ALFIO PANNEGA SIA RICORDATO A VITERBO DAI FACCHINI DI SANTA ROSA, ESPRESSIONE DI QUELLA VITERBO POPOLARE DI CUI ALFIO E' STATO UN TESTIMONE GENEROSO E LUMINOSO

La redazione del notiziario telematico "La nonviolenza e' in cammino" si associa all'auspicio corale che in occasione del centenario della nascita Alfio Pannega (Viterbo, 21 settembre 1925 - 30 aprile 2010) sia ricordato a Viterbo dai facchini di Santa Rosa, espressione di quella Viterbo popolare di cui Alfio e' stato un testimone generoso e luminoso.
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In occasione di questo anno 2025 in cui ricorre il centenario della nascita (e il quindicesimo anniversario della scomparsa) del poeta e militante nonviolento costantemente impegnato nella solidarieta' concreta, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, per la salvaguardia dell'intero mondo vivente, per la pace e per il bene comune dell'umanita', gia' molte iniziative commemorative sono state realizzate, e dichiarazioni di ricordo ed omaggio sono state enunciate dalla sindaca attuale come da sindaci precedenti, a dare espressione al comune sentire dell'intera citta'; le associazioni di volontariato gli hanno anch'esse reso omaggio dedicandogli un commosso ricordo in occasione del Festival del volontariato cittadino; personalita' dell'impegno spirituale, intellettuale, morale e civile hanno fatto altrettanto; "Viterbo con Amore" gli ha intitolato l'Emporio solidale in piazzale Porsenna; e nei prossimi mesi si realizzeranno altre iniziative ancora, particolarmente qualificate, tra cui un convegno in una prestigiosa sede, la collocazione di una lapide sull'edificio adiacente Porta Faul che tutti i viterbesi abitualmente gia' chiamano "la casa di Alfio", la pubblicazione di un libro, la realizzazione di una mostra documentaria e la costituzione di un "Archivio Alfio Pannega" che verra' messo a disposizione di tutti gli studiosi e di tutti i cittadini - anche digitalizzato, attraverso una rete di siti dedicati -.
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Ma non vi e' dubbio che il ricordo piu' bello, e che Alfio avrebbe immensamente gradito, puo' essere quello dei facchini di Santa Rosa, che di Viterbo, del popolo di Viterbo, delle tradizioni di Viterbo, al pari di Alfio sono un simbolo verace e una vivente testimonianza per riconoscimento unanime.
Cosicche' bene e' stato che nelle precedenti occasioni di commemorazione sia emerso l'auspicio che anche i facchini di Santa Rosa, nelle forme e nei modi che riterranno adeguati, ricordino Alfio in questo centenario.
A questo auspicio anche noi, che ad Alfio siamo stati legati da una pluridecennale amicizia e dall'aver condiviso innumerevoli esperienze, riflessioni e lotte nonviolente, aggiungiamo la nostra voce.
In calce alleghiamo l'appello diffuso alcuni giorni fa da alcune amiche ed alcuni amici di Alfio, appello che pienamente condividiamo.
La redazione del notiziario telematico "La nonviolenza e' in cammino"
Viterbo, 18 agosto 2025
Mittente: "La nonviolenza e' in cammino", c/o "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
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Allegato: Una proposta ai facchini di Santa Rosa: ricordare Alfio Pannega
Al Sodalizio dei facchini di Santa Rosa
All'Associazione ex-facchini di Santa Rosa
e per opportuna conoscenza:
alla Sindaca del Comune di Viterbo
al Vescovo della diocesi di Viterbo
al Presidente della Provincia di Viterbo
al Presidente della Regione Lazio
al Prefetto di Viterbo
Oggetto: Ricordare il poeta viterbese Alfio Pannega nel centenario della nascita
Egregi signori e gentilissima sindaca,
ricorre quest'anno, il 21 settembre 2025, il centenario della nascita di Alfio Pannega, il poeta viterbese che per tutta la vita fu esempio di dignita' e di generosita', di impegno per la pace, per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per il bene comune, per la salvaguardia del mondo vivente.
Nel corso di quest'anno Alfio Pannega e' gia' stato piu' volte ricordato a Viterbo, con dichiarazioni ed iniziative pubbliche partecipate e commosse, da parte di istituzioni e personalita' istituzionali, esperienze della societa' civile tra cui rilevanti associazioni di volontariato, innumerevoli persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
Nel corso delle iniziative commemorative che si sono gia' svolte nei mesi scorsi e' emersa molto spesso la speranza che anche i facchini di Santa Rosa, che nel sentire comune costituiscono l'esperienza associativa piu' rappresentativa della citta' e del popolo di Viterbo, trovino il modo di ricordare Alfio, che molti di loro conoscevano personalmente e al quale erano legati da affettuosi vincoli di amicizia.
Vi saremmo assai grati se cio' accadesse, nelle forme e nei modi che riterrete possibili, adeguati ed opportuni.
Grazie per l'attenzione e vogliate gradire un cordiale saluto.
Alcune amiche ed alcuni amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 15 agosto 2025
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
Per contattare telefonicamente le associazioni promotrici delle commemorazioni di Alfio Pannega il punto di riferimento e' l'avvocato Enrico Mezzetti (presidente del Comitato provinciale dell'Anpi), tel. 3355203866; si puo' contattare anche la dottoressa Antonella Litta (referente per l'iniziativa), tel. 3383810091.
Per contatti attraverso posta elettronica: Enrico Mezzetti: mezzettienrico at libero.it; Antonella Litta: anpi.cpvt.comunicazione at gmail.com
Una minima notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna a ridosso ed entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Molte fotografie di Alfio scattate da Mario Onofri, artista visivo profondo e generoso compagno di lotte che gli fu amico e che anche lui ci ha lasciato anni fa, sono disperse tra vari amici di entrambi, ed altre ancora restano inedite nell'immenso, prezioso archivio fotografico di Mario, che tuttora attende curatela e pubblicazione.
Negli ultimi anni il regista ed attore Pietro Benedetti, che gli fu amico, ha con forte empatia sovente rappresentato - sulle scene teatrali, ma soprattutto nelle scuole e nelle piazze, nei luoghi di aggregazione sociale e di impegno politico, di memoria resistente all'ingiuria del tempo e alla violenza dei potenti - un monologo dal titolo "Allora ero giovane pure io" dalle memorie di Alfio ricavato, personalmente interpretandone e facendone cosi' rivivere drammaturgicamente la figura.
La proposta di costituire un "Archivio Alfio Pannega" per raccogliere, preservare e mettere a disposizione della collettivita' le tracce della sua vita e delle sue lotte, e' restata per molti anni disattesa; in questi mesi si sta finalmente avviando la sua realizzazione.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909, 1172, 1260, 1261, 1272, 1401, 1622-1624, 1763, 1971, 2108-2113, 2115, 2329, 2331, 2334-2335, 2476-2477, 2479, 2694, 2833, 3049, 3051-3052, 3369-3373, 3448, 3453, 3515-3517, 3725, 4089-4091, 4235-4236, 4452, 4455-4458, 4599-4601, 4819-4821, 4962-4965, 5184-5187, 5328, 5331, 5470, 5477, 5485, 5487, 5489, 5501-5503, 5505, 5507, 5513-5514, 5516-5518, 5523, 5526, 5528, 5530-5531, 5534, 5538, 5540-5543, 5545-5570, 5573, 5576-5580, 5582-5585, 5588-5590, 5593-5594, 5598, 5600-5601, 5603-5607, 5609-5612, i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e 548-552, e "Voci e volti della nonviolenza" nn. 687-691, 754-755, 881, il fascicolo di "Ogni vittima ha il volto di Abele" n. 170, i fascicoli di "Una persona, un voto" nn. 88-90, 206, 209, i fascicoli de "La domenica della nonviolenza" nn. 420 e 511, i fascicoli de "La nonviolenza contro il razzismo" nn. 202-206, 213, 437-438, 445-446, i fascicoli de "La biblioteca di Zorobabele" nn. 430-433.

3. INIZIATIVE. MI UNISCO ALL'AUSPICIO CHE ANCHE I FACCHINI DI SANTA ROSA RICORDINO ALFIO PANNEGA

Ad Alfio Pannega mi ha legato una lunga amicizia e un'altrettanto lunga militanza politica caratterizzata dalla scelta della nonviolenza; dall'affermazione dell'eguale diritto di ogni essere umano alla vita, alla dignita' e alla condivisione del bene e dei beni; dall'impegno per la pace, la giustizia sociale e la solidarieta' che nessuna persona abbandona tra gli artigli dell'asservimento, dell'alienazione, della paura, della sofferenza, della solitudine e della morte; dall'azione costante e tenace per la salvaguardia del mondo vivente; dall'opposizione concreta e coerente alla menzogna e alla violenza.
Con Alfio ho preso parte a Viterbo ad alcune fondamentali esperienze nonviolente di solidarieta' concreta, di lotta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, di educazione come pratica di liberazione, ovvero di formazione intellettuale e morale - ergo politica - protesa alla cultura del dono e alla cultura come dono, all'accostamento al vero e al bene nel vivo del conflitto sociale e dell'incontro accudente con l'altro, alla scuola di Hannah Arendt e di Albert Camus, di Bianca Guidetti Serra e di Lidia Menapace, di Hans Jonas e di Emmanuel Levinas, di George Orwell e di Victor Serge, di Piero Gobetti e di Antonio Gramsci, di Guenther Anders e di Primo Levi, di Franco Basaglia e di Franca Ongaro Basaglia, di Mohandas Gandhi e di Nelson Mandela, di Mirella Karpati e di Danilo Dolci, di Luce Fabbri e di Anna Bravo, di Simone Weil e di Virginia Woolf.
So che in questi mesi ripetutamente varie associazioni e personalita' cittadine hanno espresso l'auspicio che in questo anno 2025 in cui ricorre il centenario della nascita di Alfio (nacque infatti a Viterbo il 21 settembre 1925, ed a Viterbo e' deceduto il 30 aprile 2010), il nostro indimenticabile amico venisse ricordato dai facchini di Santa Rosa, che del popolo viterbese sono voce e volto.
Credo che ad Alfio avrebbe fatto piacere.
E credo che per la citta' tutta sarebbe una cosa buona e bella.
Mi unisco quindi anch'io all'auspicio che nelle forme e nei modi che riterranno possibili, adeguati, opportuni, anche i facchini di Santa Rosa ricordino Alfio, che in questa citta' che immensamente amava e' stato una di quelle persone che con la loro esistenza rendono il mondo migliore, l'umanita' meno infelice, piu' luminosa la vita.
Peppe Sini
Viterbo, 19 agosto 2025

4. INCONTRI. L'INCONTRO DI COMMEMORAZIONE DI ALFIO PANNEGA PREVISTO PER IL 23 AGOSTO E' STATO RINVIATO AL 30 AGOSTO

L'incontro di commemorazione di Alfio Pannega previsto per sabato 23 agosto presso la "Fattoria di Alice" a Viterbo e' stata rinviata a sabato 30 agosto a causa di un improvviso lutto familiare che ha colpito Vito Ferrante, al quale tutte e tutti attestiamo la nostra vicinanza e porgiamo le nostre sentite condoglianze.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 19 agosto 2025

5. TESTIMONIANZE. IL GIORNALISTA E SAGGISTA VITERBESE ROBERTO POMI RICORDA ALFIO PANNEGA

Ringraziamo di cuore il giornalista e saggista Roberto Pomi, una delle voci piu' vive del giornalismo e della cultura viterbese, per questo luminoso ricordo di Alfio Pannega, di cui ricorre quest'anno l'anniversario della nascita.
Riportiamo in calce il testo integrale del ricordo.
Le amiche e gli amici di Alfio Pannega impegnati nelle commemorazioni in occasione del centenario della nascita
Viterbo, 20 agosto 2025
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Roberto Pomi ricorda Alfio Pannega
“C’è Alfio”. “Dove?”. “Grande!”. Cinquantasei anni separano la mia nascita da quella di Alfio Pannega. Nonostante questo posso dire di averlo conosciuto, di amare la città che lui ha amato e anche di “averci fatto serata insieme”. Non eravamo amici, non intendo raccontare storie. Con Antonello Ricci sì, e forse la persona che meglio mi ha aiutato a comprendere Alfio è stata proprio Antonello. Anche Pietro Benedetti, in realtà. Così il mio ricordo, che scrivo con gratitudine verso chi me lo ha chiesto, è un gioco di sponde.
Sì, qualche parola me l’ha detta anche lui. E’ capitato, ma ero un ragazzino e non ho mai avuto uno scambio reale. Per me e per quelli che erano con me, quando lo incontravamo al centro sociale di Valle Faul, era una sorta di personaggio mitologico. Uno di quelli che appunto attivava la catena di parole con cui ho voluto aprire questo ricordo. Per noi, ragazzini che andavano tranquilli al centro sociale di Viterbo sulla scorta del mito dei 99 Posse e dei centri sociali occupati, con gli amici che ci suonavano del buon reggae, Alfio era “un grande”. Ma non perché sapessimo qualcosa di lui, non a quel tempo. La sua grandezza stava nel fatto che da vecchio, termine che gli sarebbe piaciuto crediamo, era lì in mezzo ai suoi ragazzi, ai suoi compagni.
All’epoca scrivevo anche io testi in rima, e fu quella roba lì a fare incrociare la mia strada con quella di Ricci. Dall’ottava della Maremma, ma anche del Viterbese, ad Alfio Pannega fu un attimo. Così mi ritrovai nei primi anni duemila a scoprire l’Alfio poeta. Ma anche a capire l’uomo dei grandi valori umani: la pace, la semplicità. Qualcuno, non ricordo chi, passò ore a raccontarmi di una poesia, o qualcosa del genere, in cui Alfio parlava dei pomodori. Faccio fatica a ricordare il contesto ma sento ancora la profondità e l’essenza umana di quella conversazione.
Più che con Alfio sono tra quelli che possono dire di avere parlato di Alfio. Però l’ho osservato, quando è capitato, rimanendo colpito dalla profonda fierezza umana. Quel piccolo signore, così mite ma anche forte, mi ha sempre trasmesso un senso di rispettabilità. E questo, voglio essere onesto, era piuttosto stridente con quello che normalmente la gente pensa. Forze anche per ciò, per noi ragazzi (almeno per quelli con cui sono cresciuto io), Alfio era “un grande”.
E il tempo ci sta dando ragione. A cento anni dalla sua nascita è largo il movimento di viterbesi che vuole ricordarlo. Non proprio un omaggio da persona comune. Una “notorietà” che se mi fermo a pensare mi viene da attribuire a un carattere umano bellissimo: l’autenticità. Quando un uomo o una donna, o qualsiasi altra categoria possiamo usare per definire una persona, è autentico è destinato a essere riconosciuto nel suo senso, nella sua bellezza di essere umano.
Alfio il nonviolento, il pacifista, il viterbese, lo scrittore, il figlio, il poeta. Trovo ognuna di queste definizioni così reale e autentica. Scavando nella memoria di chi mi ha parlato di lui lo ritrovo al lavoro per tappare le buche all’aeroporto di Viterbo, durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Non riesco a ricordare chi mi ha regalato questa storia e non so quanto sia nota tra i suoi amici e in chi l’ha conosciuto. Penso di averla “intercettata” durante il lavoro che ho affrontato per la scrittura del libro “L’ho buttato giù con un destro” su Gigetto Malè. Altro grande viterbese, altro uomo autentico.
Alfio che ripara le buche di un mondo che stava andando in pezzi, sotto la tragedia sciocca della guerra. Poi Alfio che ripulisce la città dai cartoni. Alfio che “mette a posto”. E se lo guardiamo dalla linea dei cento la cifra di questo piccolo grande uomo è forse proprio questa: il sapere mettere a posto. Con la mitezza, con la calma, con la parola e la poesia. Perché quell’aggiustare l’anima degli altri è quanto ho trovato di lui nelle parole di chi me lo ha raccontato. E i miei occhi ne sono stati testimoni quando anche io ero lì - ragazzino, davanti all’impianto a tutto volume del centro sociale - e Alfio era lì; con i suoi ragazzi, in uno scambio silenzioso e potente di pace, che mi piace pensare ognuno di loro possa portare ancora oggi nel mondo.
Roberto Pomi

6. REPETITA IUVANT. RIPETIAMO ANCORA UNA VOLTA...

... ripetiamo ancora una volta che occorre un'insurrezione nonviolenta delle coscienze e delle intelligenze per contrastare gli orrori piu' atroci ed infami che abbiamo di fronte, per affermare la legalita' che salva le vite, per richiamare ogni persona ed ogni umano istituto ai doveri inerenti all'umanita'.
Occorre opporsi al maschilismo, e nulla e' piu' importante, piu' necessario, piu' urgente che opporsi al maschilismo - all'ideologia, alle prassi, al sistema di potere, alla violenza strutturale e dispiegata del maschilismo: poiche' la prima radice di ogni altra violenza e oppressione e' la dominazione maschilista e patriarcale che spezza l'umanita' in due e nega piena dignita' e uguaglianza di diritti a meta' del genere umano e cosi' disumanizza l'umanita' intera; e solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale si puo' sconfiggere la violenza che opprime, dilania, denega l'umanita'; solo abolendo la dominazione maschilista e patriarcale l'umanita' puo' essere libera e solidale.
Occorre opporsi al razzismo, alla schiavitu', all'apartheid. Occorre far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani; semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro. Occorre abolire la schiavitu' in Italia semplicemente riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio "una persona, un voto"; un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e' privato di fondamentali diritti non e' piu' una democrazia. Occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese: si torni al rispetto della legalita' costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Occorre formare tutti i pubblici ufficiali e in modo particolare tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza: poiche' compito delle forze dell'ordine e' proteggere la vita e i diritti di tutti gli esseri umani, la conoscenza della nonviolenza e' la piu' importante risorsa di cui hanno bisogno.
Occorre opporsi a tutte le uccisioni, a tutte le stragi, a tutte le guerre. Occorre cessare di produrre e vendere armi a tutti i regimi e i poteri assassini; abolire la produzione, il commercio, la disponibilita' di armi e' il primo necessario passo per salvare le vite e per costruire la pace, la giustizia, la civile convivenza, la salvezza comune dell'umanita' intera. Occorre abolire tutte le organizzazioni armate il cui fine e' uccidere. Occorre cessare immediatamente di dissipare scelleratamente ingentissime risorse pubbliche a fini di morte, ed utilizzarle invece per proteggere e promuovere la vita e il benessere dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Occorre opporsi alla distruzione di quest'unico mondo vivente che e' la sola casa comune dell'umanita' intera, di cui siamo insieme parte e custodi. Non potremo salvare noi stessi se non rispetteremo e proteggeremo anche tutti gli altri esseri viventi, se non rispetteremo e proteggeremo ogni singolo ecosistema e l'intera biosfera.
Opporsi al male facendo il bene.
Opporsi alla violenza con la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione e la salvezza del'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Francesca Albanese, con Christian Elia, J'accuse. Gli attacchi del 7 ottobre, Hamas, il terrorismo, Israele, l'apartheid in Palestina e la guerra, Fuoriscena, Milano 2023, 2025, pp. 176, euro 16.
- Bashir Bashir, Amos Goldberg (a cura di), Olocausto e Nakba. Narrazioni tra storia e trauma. Zikkaron, Bologna 2023, pp. 464, euro 20.
- Rosalba Belmonte, Senza Stato. Il fallimento del progetto nazionale palestinese, Meltemi, Milano 2024, pp. 162. euro 16.
- Ahron Bregman La vittoria maledetta. Storia di Israele e dei Territori occupati, Einaudi, Torino 2017, 2023, pp. XXXVII + 346.
- Paola Caridi, Hamas. Dalla resistenza al regime, Feltrinelli, Milano 2009, 2023, 2024, pp. 400, euro 20.
- James Crawford, Il muro della Palestina, Bollati Boringhieri, Torino 2023, 2025, pp. 78, euro 6.
- Jean-Pierre Filiu, Perche' la Palestina e' perduta ma Israele non ha vinto. Storia di un conflitto (XIX-XXI secolo), Einaudi, Torino 2025, pp. XXVIII + 426, euro 32.
- Chris Hedges, Un genocidio annunciato. Storie di sopravvivenza e resistenza nella Palestina occupata, Fazi, Roma 2025, pp. XVI + 224, euro 18.
- Tahar Ben Jelloun, L'urlo. Israele e Palestina. La necessità del dialogo nel tempo della guerra, La nave di Teseo, Milano 2023, pp. 94, euro 9.
- Gilles Kepel, Olocausti: Israele, Gaza e lo sconvolgimento del mondo dopo il 7 ottobre, Feltrinelli, Milano 2024, pp. 188, euro 18.
- Rashid Khalidi, Palestina. Cento anni di colonialismo, guerra e resistenza, Laterza, Roma-Bari 2025, pp. X + 406, euro 24.
- Bernard-Henri Levy, Solitudine di Israele, La nave di Teseo, Milano 2024, pp. 174, euro 17.
- Antony Loewenstein, Laboratorio Palestina. Come Israele esporta la tecnologia dell'occupazione in tutto il mondo, Fazi, Roma 2024, pp. XII + 324, euro 20.
- Carlo Panella, Il libro nero di Hamas, Lindau, 2024, pp. 376, euro 24.
- Somdeep Sen, Decolonizzare la Palestina, Meltemi, Milano 2023, pp. 264, euro  22.
- Claudio Vercelli, Israele. Una storia in 10 quadri, Laterza, Roma-Bari 2022, 2023, pp. VIII + 182, euro 15.
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Riletture
- Ian Black, Nemici e vicini. Arabi ed ebrei in Palestina e Israele, Einaudi, Torino 2018, pp. XXII + 610 (+ un inserto di 36 fotografie).
- Thomas G. Fraser, Il conflitto arabo-israeliano, Il Mulino, Bologna, 2002, 2015, pp. 270.
- Benny Morris, Ian Black, Mossad. Le guerre segrete di Israele, Rizzoli, Milano 2003, pp. 672.
- Ilan Pappe', 10 miti su Israele, Tamu, Napoli 2022, 2024, pp. 288.
- Claudio Vercelli, Storia del conflitto israelo-palestinese, Laterza, Roma-Bari, 2010, 2020, pp. VIII + 238.
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Riedizioni
- Benny Morris, Medio Oriente dentro la guerra. Le guerre di confine d'Israele 1949-1956, Leg, Gorizia, 2011, 2018, pp. 672.
- Shlomo Sand, L'invenzione del popolo ebraico, Rizzoli, Milano 2010, Mimesis, Milano-Udine 2024, pp. 376.

8. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

9. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo i siti del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it ; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

UN EBDOMADARIO DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 11 (speciale) del 28 agosto 2025
Notiziario settimanale della nonviolenza in cammino proposto dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXVI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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