[Nonviolenza] La mattina del 14 marzo a Viterbo un incontro di studio e di testimonianza contro la guerra riflettendo a partire dall'ultimo volume di "Limes"



LA MATTINA DEL 14 MARZO A VITERBO UN INCONTRO DI STUDIO E DI TESTIMONIANZA CONTRO LA GUERRA RIFLETTENDO A PARYIRE DALL'ULTIMO VOLUME DI "LIMES"

La mattina di lunedi' 14 marzo 2022 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", si e' svolto un incontro di studio e di testimonianza contro la guerra riflettendo a partire dall'ultimo volume della prestigiosa rivista "Limes" diretta da Lucio Caracciolo (AA. VV., La Russia cambia il mondo, volume monografico di "Limes. Rivista italiana di geopolitica", n. 2, febbraio 2022, Gedi, Torino 2022, pp. 272 + 16 pp. di tavole fuori testo), euro 15).
L'incontro si e' aperto con un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime della guerra.
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, che ha coordinato l'incontro, ha aperto la riflessione riaffermando che la cosa piu' urgente da fare e' impegnarsi per far cessare la guerra, le stragi, le distruzioni, l'invasione.
Come gia' evidenziato innumerevoli volte, la guerra, che sempre e solo consiste dell'uccisione di esseri umani, e' nemica dell'umanita'; nessuna guerra e' giusta, nessuna guerra e' ammissibile. Solo salvare le vite e' giusto: salvare le vite e' il primo dovere di ogni persona e di ogni umano istituto. Chi prepara, promuove, provoca, organizza, ordina, esegue, favoreggia la guerra si rende nemico dell'umanita'. Ogni vittima ha il volto di Abele.
E quindi occorre un impegno corale dell'umanita' intera per chiedere ed ottenere l'immediata cessazione della guerra.
Sei cose occorre fare subito: 1. ottenere il "cessate il fuoco" immediato e definitivo; 2. ottenere un negoziato vero sotto l'egida dell'Onu; 3. ottenere l'invio da parte dell'Onu di forze di interposizione non armata e nonviolenta; 4. inviare immediati soccorsi umanitari per tutte le vittime della guerra; 5. soccorrere, accogliere ed assistere tutte le persone in fuga dalla guerra; 6. iniziare subito la ricostruzione delle case, delle scuole, degli ospedali, di tutte le strutture della vita civile.
La solidarieta' con il popolo ucraino aggredito e' la solidarieta' con tutti gli esseri umani vittime della guerra, delle uccisioni, delle devastazioni, della violenza.
Salvare le vite e' il primo dovere, e solo la pace salva le vite. Pace, disarmo, smilitarizzazione, devono essere i primi contenuti della politica dell'umanita'. Nell'epoca aperta degli orrori di Auschwitz e di Hiroshima, la scelta della nonviolenza e' la politica necessaria. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
Nel corso dell'incontro sono stati illustrati ed analizzati i contributi di riflessione proposti dalla rivista, ma sono state anche evocate e riproposte le figure, le testimonianze, le riflessioni, le iniziative e le proposte di Svetlana Aleksievic, Hannah Arendt, Guenther Anders, Ernesto Balducci, Anna Bravo, Aldo Capitini, Luce Fabbri, Mohandas Gandhi, Hans Jonas, Primo Levi, Emmanuel Levinas, Lidia Menapace, Anna Politkovskaja, Vandana Shiva, Tzvetan Todorov, Simone Weil, Virginia Woolf.
L'incontro si e' concuso con l'invito ad organizzare nuove manifestazioni pubbliche contro la guerra, a raccogliere ed inviare aiuti umanitari alle vittime, ad accogliere e assistere tutte le persone in fuga dall'orrore.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 14 marzo 2022

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.

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