[Nonviolenza] Telegrammi. 3760



TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3760 del 4 giugno 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Sommario di questo numero:
1. Paolo Fabbri
2. Il cinema di Rossellini come contributo alla nonviolenza. Una meditazione in un anniversario
3. Sosteniamo il Movimento Nonviolento
4. Contro mafia ed apartheid
5. Siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019
6. Abrogare gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza"
7. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
8. Proposta di una lettera da inviare al governo
9. Proposta di una lettera da inviare ai Comuni
10. Adriano Alpago-Novello
11. Elisabetta Ambiveri
12. Maria Luisa Anido
13. Marcel Bataillon
14. Simone Benmussa
15. Maurice Blondel
16. Arna Bontemps
17. Alfeo Brandimarte
18. Bruno Buozzi
19. Roberto Burle Marx
20. Giancarlo De Carlo
21. Hermann Diels
22. Edmondo Di Pillo
23. Tommaso Fiore
24. Juan Goytisolo
25. Ruggero Guarini
26. Franca Helg
27. Alexandre Kojeve
28. Steve Lacy
29. Gyorgy Lukacs
30. Umberto Marzocchi
31. Celestino Ombra
32. Dario Paccino
33. Angelo Scala
34. Alfonso Stocchetti
35. Gleb Struve
36. Norina Trombini
37. Alice Voinescu
38. Le scorciatoie dello zoppo
39. Segnalazioni librarie
40. La "Carta" del Movimento Nonviolento
41. Per saperne di piu'

1. LUTTI. PAOLO FABBRI

E' deceduto Paolo Fabbri
illustre studioso di semiotica
con gratitudine lo ricordiamo

2. MEMORIA. IL CINEMA DI ROSSELLINI COME CONTRIBUTO ALLA NONVIOLENZA. UNA MEDITAZIONE IN UN ANNIVERSARIO

Come tutta la mia generazione sono stato giovane leggendo Umberto Barbaro e Guido Aristarco, Andre' Bazin e Christian Metz, Rudolf Arnheim e Bela Balazs, quel che arrivava nella provincia italiana dei "Cahiers du cinema" e i mattoncini bianchi dei Castori, Goffredo Fofi e Fernaldo Di Giammatteo.
A quel tempo il cinema era una denuncia del male, un appello alla lotta, una testimonianza di liberazione e una promessa di felicita'. Eisenstein e Ford, Kubrick e Truffaut, e naturalmente Rossellini.
E non solo il Rossellini folgorante di "Roma citta' aperta", di "Paisa'", di "Germania anno zero" e di "Europa '51", ma anche quello "didattico" dei film televisivi, che ho sempre trovato di una stupefacente verita' e bellezza, dal "Luigi XIV" agli "Atti", dal "Pascal" all'"Agostino", dal "Socrate" al "Cartesio". Cinema militante, per la liberazione dell'umanita'.
Si puo' trovare banale Rossellini quando nelle interviste o negli scritti d'occasione fa l'esegeta del suo lavoro o l'interprete dell'attualita' o l'enunciatore dei compiti comuni, e mette in parole - parole sovente faticate e lise - le sue idee e i suoi progetti; ma quando filma si squaderna una chiarezza, una verita' che insieme ti commuove e ti convoca: a ragionare sui destini generali, ad entrare nel parlamento dell'umanita', a prendere il tuo posto nel vivo della lotta per la verita' e per l'umanita'; con quella capacita' di convocazione al colloquio corale, all'universale dialeghestai di Buber e Calogero, alla deliberazione in comune che e' chiave e cuore della lotta per l'universale liberazione, di cui una volta disse Raniero Panzieri a proposito di un pezzo teatrale di Brecht (forse "L'opera da tre soldi", forse "L'eccezione e la regola", forse il "Galileo", non ricordo piu').
Cosi' il cinema di Rossellini mi e' sempre parso un contributo saldo e cosciente alla nostra lotta, alla lotta nonviolenta per la liberazione dell'umanita' intera da tutte le menzogne e le oppressioni. Un contributo a contrastare la violenza che e' sempre assassina, l'ignoranza che mutila e strozza, la barbarie che l'umanita' schiavizza ed annichilisce.
Trovo nell'opera rosselliniana vivida l'esortazione a quell'azione necessaria e schiudente di contrasto del male che esseri umani commettono su altri esseri umani; a quell'azione necessaria e feconda di difesa nitida e intransigente della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; quell'azione che chiamiamo civilta'; quell'azione che chiamiamo antifascismo; quell'azione che chiamiamo nonviolenza.
So bene che nella ricerca rosselliniana ci sono stati anche film falliti, vicoli ciechi, lavori realizzati forse per impegni estrinseci o motivi non intimamente sentiti, con la mano sinistra o a fini - come si usa talvolta dire - alimentari, o la cui intenzione non ha trovato poi i modi espressivi adeguati. Succede.
Ma nei film piu' sinceri e persuasi, piu' problematici e piu' rigorosi, Rossellini dispiega in ritmo e figure il valore che Hannah Arendt e Aldo Capitini hanno tematizzato nelle loro riflessioni, che la Resistenza ha testimoniato una volta per sempre, che ogni persona che soffre nell'ingiustizia del suo dolore riconosce e presagisce, che la lotta delle oppresse e degli oppressi sa essere l'orizzonte comune: il bene comune dell'umanita', la condivisione del bene e dei beni, la sobria condivisa felicita' possibile ad esseri fragili e perituri, eppure pensanti, eppure capaci di verita', di fratellanza e di sororita', di giustizia e liberta', di benevolenza e di misericordia, di gioia infinita nell'azione generosa che invera il bene altrui, il bene dell'umanita'. Come ci insegnarono Lucrezio, Erasmo, Diderot, Rosa Luxemburg, Virginia Woolf e Simone Weil (e naturalmente tante e tanti altri: ogni persona buona con il suo stesso esserci e condursi convoca ed educa al bene).
In questo 3 giugno, nella ricorrenza dell'anniversario della morte di Rossellini avvenuta a Roma nell'ormai lontano 1977, questi pensieri venne da scrivere a chi firma queste righe, che nei primi anni '70 fu proiezionista di film in un cinema di paese e che continua ad amare il cinema come un'antica e viva passione, ed ancor piu' continua ad amare il dovere morale e civile racchiuso nella massima adamantina: agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te; inverale tu - per quanto le tue forze te lo consentano - la giustizia e la misericordia; sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
In questi anni di strage degli innocenti nel Mediterraneo per responsabilita' primaria dei governi europei che non hanno mai voluto realizzare un piano di salvataggio e accoglienza che tutti quegli esseri umani strappasse alla morte e liberasse dagli artigli delle mafie schiaviste; in questi mesi di sofferenza e di sdegno per la strage compiuta non solo da un virus ma soprattutto dall'insipienza, dall'irresponsabilita', dall'algida solipsistica ferocia di governanti centrali mezzo-razzisti e regionali del tutto razzisti; in questi giorni in cui in tutto il mondo ci si accorge di come il razzismo continui a mietere vittime con indicibile brutalita'; ebbene, anche la scuola di Rossellini appronta strumenti di comprensione, di consapevolezza, ed esorta alla lotta contro tutte le violenze; esorta alla lotta contro la guerra e tutte le uccisioni; esorta alla lotta contro il razzismo e tutte le persecuzioni; esorta alla lotta contro il maschilismo e tutte le oppressioni; esorta alla lotta in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Cessi la persecuzione delle nostre sorelle e dei nostri fratelli migranti.
Cessi la schiavitu' delle nostre sorelle e dei nostri fratelli braccianti.
Siano aboliti schiavismo ed apartheid in Italia ed ovunque.
Siano abrogate le scellerate misure hitleriane imposte da un criminale governo razzista nel 2018-2019.
Si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica italiana.
Si torni al rispetto della legalita' che salva le vite.
S'inveri la democrazia riconoscendo tutti i diritti umani, e quindi e innanzitutto il diritto di voto, a tutte le persone che vivono in Italia: "Una persona, un voto" e' il fondamento dello stato di diritto, dell'ordinamento democratico, della civile convivenza, del riconoscimento di umanita'.
Si faccia cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo garantendo ad ogni persona in fuga da fame e violenze il diritto d'asilo stabilito dalla Costituzione, riconoscendo a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

3. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Occorre certo sostenere finanziariamente con donazioni tutti i servizi pubblici che stanno concretamente fronteggiando l'epidemia. Dovrebbe farlo lo stato, ma e' tuttora governato da coloro che obbedienti agli ordini di Mammona (di cui "Celochiedonoimercati" e' uno degli pseudonimi) hanno smantellato anno dopo anno la sanita' e l'assistenza pubblica facendo strame del diritto alla salute.
Ed occorre aiutare anche economicamente innanzitutto le persone in condizioni di estrema poverta', estremo sfruttamento, estrema emarginazione, estrema solitudine, estrema fragilita'. Dovrebbe farlo lo stato, ma chi governa sembra piu' interessato a garantire innanzitutto i privilegi dei piu' privilegiati.
Cosi' come occorre aiutare la resistenza alla barbarie: e quindi contrastare la guerra e tutte le uccisioni, il razzismo e tutte le persecuzioni, il maschilismo e tutte le oppressioni. Ovvero aiutare l'autocoscienza e l'autorganizzazione delle oppresse e degli oppressi in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera. Ovvero promuovere l'universale democrazia e la legalita' che salva le vite, solidarieta', la responsabilita' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e conforta e sostiene, la condivisione del bene e dei beni.
In questa situazione occorre quindi anche e innanzitutto sostenere le pratiche nonviolente e le organizzazioni e le istituzioni che la nonviolenza promuovono ed inverano, poiche' solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
E tra le organizzazioni che la nonviolenza promuovono ed inverano in Italia il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini e' per molte ragioni una esperienza fondamentale.
Chi puo', nella misura in cui puo', sostenga quindi il Movimento Nonviolento, anche con una donazione.
*
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, sezione italiana della W.R.I. (War Resisters International - Internazionale dei resistenti alla guerra)
Sede nazionale e redazione di "Azione nonviolenta": via Spagna 8, 37123 Verona (Italy)
Tel. e fax (+ 39) 0458009803 (r.a.)
E-mail: azionenonviolenta at sis.it
Siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it
Per destinare il 5x1000 al Movimento Nonviolento: codice fiscale 93100500235
Per sostegno e donazioni al Movimento Nonviolento: Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455

4. REPETITA IUVANT. CONTRO MAFIA ED APARTHEID

Nessuno e' libero finche' qualcuno e' schiavo
Nelle campagne italiane da anni si sta riproducendo un regime di schiavitu' e di segregazione, di effettuale apartheid, governato dittatorialmente dai poteri mafiosi, dall'economia illegale, dal caporalato, con la complicita' di pubblici amministratori e pubblici funzionari razzisti e conniventi, con la complicita' di chi governa il paese e delle disumane antileggi hitleriane imposte e mantenute da governi ipso facto violatori della dignita' umana.
E' una tragedia ormai pluridecennale: l'aveva gia' fatta emergere drammaticamente nel 1989 l'atroce omicidio di Jerry Essan Masslo, fuggito dal Sudafrica dell'apartheid per poi morire assassinato in Italia, a Villa Literno.
E troppe altre morti si sono susseguite da allora nel nostro paese, una strage infinita causata da schiavitu' e razzismo, nelle campagne e non solo.
Quando finira' questo scandalo, quando finira' questa vergogna?
Cosa diranno di noi gli storici futuri quando dovranno constatare che a settantacinque anni dalla sconfitta del nazifascismo in Italia continuavano schiavitu' e razzismo?
La lotta contro schiavitu' e razzismo, cosi' come la lotta contro il potere mafioso, ci riguarda tutte e tutti.
La liberta' e' una e indivisibile, nessuno e' libero finche' qualcuno e' schiavo.
*
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'
Occorre quindi regolarizzare immediatamente lo status giuridico e la condizione amministrativa di tutte le persone che si trovano in Italia, a tutte riconoscendo immediatamente tutti i diritti sociali, civili, politici, tutti i diritti umani inerenti a tutti gli esseri umani.
Occorre abrogare immediatamente tutte le folli e scellerate misure razziste ed incostituzionali imposte da governi ebbri e criminali, a cominciare dai due cosiddetti "decreti sicurezza".
Occorre che l'Italia torni alla civilta', al rispetto della legalita' che salva le vite, al rispetto del diritto internazionale, al rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Se non si riconoscono tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese, cio' significa che chi governa l'Italia continua a violare la stessa Costituzione della Repubblica italiana, che e' la legge a fondamento di tutte le altre leggi italiane, la legge che e' il cuore pulsante del nostro ordinamento giuridico, del nostro sistema istituzionale, della nostra civile convivenza.
Se non si riconoscono tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese, cio' significa che chi governa l'Italia continua ad imporre un regime razzista e schiavista incompatibile con lo stato di diritto, incompatibile con la democrazia, incompatibile con la civilta' giuridica e con la dignita' umana.
Se non si riconoscono tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani presenti nel nostro paese, cio' significa che chi governa l'Italia e' un criminale e un complice di criminali.
Si torni quindi al rispetto rigoroso e intransigente della Costituzione repubblicana che riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani, che fa obbligo alle istituzioni di recare aiuto a chi di aiuto ha bisogno, che riconosce il diritto d'asilo a tutte le persone che nel loro paese d'origine non hanno i diritti che la Costituzione garantisce ai cittadini italiani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
*
"Una persona, un voto"
E ci si decida finalmente a riconoscere che chi vive in un luogo e' in quel luogo che deve poter esercitare tutti i suoi umani diritti, e' in quel luogo che deve poter vivere una vita degna, nel rispetto e nell'aiuto reciproco: e che quindi ogni persona deve avere anche il diritto di partecipare democraticamente alle decisioni pubbliche che la sua stessa vita riguardano: "una persona, un voto" e' da sempre il motto e la bandiera della democrazia.
In Italia ancor oggi a milioni e milioni di persone che vivono stabilmente qui e perlopiu' da molti anni, che danno un contributo fondamentale all'economia e alla vita civile, i cui figli hanno studiato e studiano nelle scuole italiane e sono gia' parte dell'Italia di domani come i loro genitori sono gia' parte dell'Italia di oggi, ebbene, a questi milioni e milioni di persone oneste e generose sono ancora assurdamente, scelleratamente negati quei diritti e quella dignita' per il cui universale riconoscimento i martiri della Resistenza diedero la vita; quei diritti e quella dignita' che sono l'umanita' dell'umanita'; quei diritti e quella dignita' che sono il concreto fondamento, la sostanza stessa della repubblica democratica ed antifascista.
E' un dolore immenso e indicibile dover riconoscere che in Italia l'orrore e l'infamia del razzismo, e l'orrore e l'infamia del potere mafioso, ancora non siano stati sconfitti.
*
Le braccianti e i braccianti che ci hanno salvato la vita
Questi mesi di epidemia hanno messo a nudo una volta di piu' la fragilita' intrinseca e il bisogno di mutuo soccorso che caratterizzano ogni umana esistenza, ogni umana comunita', l'intera umana famiglia.
In questi mesi di epidemia se la catastrofe e'stata contenuta e' stato anche e soprattutto grazie alle braccianti e ai braccianti che hanno garantito l'approvvigionamento delle nostre mense, che ci hanno sfamato con il loro lavoro, sovente rischiando la loro vita, sovente subendo abusi indicibili.
Al contrario delle ripugnanti menzogne della retorica razzista, la verita' e' che le braccianti e i braccianti ci hanno salvato la vita.
Il minimo che si possa fare e' riconoscere questa verita', e far cessare quegli abusi.
Il minimo che si possa fare e' riconoscere loro tutti i diritti inerenti ad ogni essere umano.
Il minimo che si possa fare e' far cessare la schiavitu', il caporalato, la dittatura mafiosa nelle campagne e non solo.
Il minimo che si possa fare e' riconoscere a questi nostri fratelli e a queste nostre sorelle la liberta', l'eguaglianza, la solidarieta' che ad ogni essere umano e' dovuta.
Il minimo che si possa fare e' compiere questo atto di riconoscimento, e di riconoscenza.
*
L'ora della verita'
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Il nostro primo dovere di esseri umani e' salvare le vite: soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ogni essere umano e' un essere umano, e in quanto tale ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Siano immediatamente abrogate tutte le obbrobriose misure razziste ed incostituzionali imposte da governanti perversi e disumani.
Sia immediatamente finalmente legiferato il pieno riconoscimento di tutti i diritti sociali, civili e politici a tutte le persone che si trovano in Italia.
S'inveri la volonta' della Resistenza, la verita' della repubblica costituzionale, la sostanza dello stato di diritto, il cuore della democrazia, il valore umano e l'umana giustizia cui e' ordinata ogni legittima umana istituzione.
Si contrasti la mafia e l'apartheid.

5. REPETITA IUVANT. SIANO FINALMENTE PROCESSATI I MINISTRI DEL GOVERNO RAZZISTA PER I CRIMINI CONTRO L'UMANITA' COMMESSI NEL 2018-2019

Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019.
Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per le flagranti violazioni del diritto internazionale e della legalita' costituzionale commesse nel 2018-2019.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
La strage degli innocenti nel Mediterraneo e' un crimine contro l'umanita'.
La schiavitu', le persecuzioni e l'apartheid in Italia sono un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. REPETITA IUVANT. ABROGARE GLI SCELLERATI ED INCOSTITUZIONALI "DECRETI SICUREZZA DELLA RAZZA"

Nonostante che il governo razzista sia caduto ormai dalla scorsa estate, restano assurdamente, scandalosamente, obbrobriosamente ancora in vigore alcune delle sue scellerate ed incostituzionali misure razziste che violano fondamentali diritti umani, il diritto internazionale e la stessa Costituzione della Repubblica italiana.
Come ad esempio le misure razziste contenute negli infami "decreti sicurezza della razza".
Cosi' come e' giusto, necessario e urgente che finalmente tutti i ministri di allora siano tratti in tribunale a rispondere dei reati razzisti commessi, ugualmente e' giusto, necessario e urgente che quelle misure razziste ed incostituzionali siano abrogate.
*
E' evidente che essendo restato al governo uno dei due partiti che diedero vita al criminale governo razzista nel 2018-2019, e che anzi lo stesso presidente del consiglio dei ministri attuale e' ancora quello che presiedette quel gabinetto razzista, ancora non e' stata pienamente ripristinata la democrazia e la legalita' costituzionale.
Ma e' altrettanto evidente che la democrazia e la legalita' costituzionale devono essere infine ripristinate; che deve cessare la violenza razzista; che quelle misure disumane devono essere abolite, e quei disumani ministri ed i complici loro devono essere allontanati dalle istituzioni democratiche.
*
Contrastare il razzismo e il fascismo, ripristinare la vigenza dei diritti umani e della legalita' democratica, non sono compiti da subordinare a calcoli tattici e a giochi di palazzo, sono invece obbligo morale e civile, dovere fondativo dell'ordinamento democratico e della civile convivenza, sono indispensabile inveramento della Costituzione, sono la politica prima che si oppone alla folle barbarie, che si oppone alle stragi degli innocenti.
Cosicche' non si perda piu' tempo: siano immediatamente abrogati gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza".
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Sia soccorsa, accolta e assistita ogni persona bisognosa di aiuto.
Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

8. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI UNA LETTERA DA INVIARE AL GOVERNO

Gentilissima Ministra dell'Interno,
vorremmo sollecitare tramite lei il governo ad adottare con la massima tempestivita' le seguenti misure:
a) garantire immediati aiuti in primo luogo alle persone che piu' ne hanno urgente bisogno, e che invece vengono sovente scandalosamente dimenticate perche' emarginate ed abbandonate alla violenza, al dolore e alla morte, quando non addirittura perseguitate;
b) abrogare immediatamente le scellerate misure razziste contenute nei due cosiddetti "decreti sicurezza della razza" imposti dal precedente governo nel 2018-2019, scellerate misure razziste che violano i diritti umani e mettono in ancor piu' grave pericolo la vita di tanti esseri umani;
c) riconoscere a tutte le persone che vivono in Italia tutti i diritti che ad esse in quanto esseri umani sono inerenti, facendo cessare un effettuale regime di apartheid che confligge con il rispetto dei diritti umani, con la democrazia, con i principi fondamentali e i valori supremi della Costituzione della Repubblica italiana.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Firma, luogo e data, indirizzo del mittente
*
Gli indirizzi di posta elettronica cui inviare la lettera sono i seguenti:
segreteriatecnica.ministro at interno.it
caposegreteria.ministro at interno.it
Vi preghiamo altresi' di diffondere questo appello nei modi che riterrete opportuni.

9. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI UNA LETTERA DA INVIARE AI COMUNI

Egregio sindaco,
le scriviamo per sollecitare l'amministrazione comunale ad immediatamente adoperarsi affinche' a tutte le persone che vivono nel territorio del comune sia garantito l'aiuto necessario a restare in vita.
Attraverso i suoi servizi sociali il Comune si impegni affinche' tutti i generi di prima necessita' siano messi gratuitamente a disposizione di tutte le persone che non disponendo di altre risorse ne facciano richiesta.
Crediamo sia un dovere - un impegnativo ma ineludibile dovere - che il Comune puo' e deve compiere con la massima tempestivita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Confidando nell'impegno suo e dell'intera amministrazione comunale, voglia gradire distinti saluti
Firma, luogo e data
Indirizzo del mittente
*
Gli indirizzi di posta elettronica di tutti i Comuni d'Italia sono reperibili nei siti internet degli stessi.
Vi preghiamo altresi' di diffondere questo appello nei modi che riterrete opportuni.

10. MEMORIA. ADRIANO ALPAGO-NOVELLO

Il 4 giugno 2005 moriva Adriano Alpago-Novello
storico dell'architettura e difensore delle culture e della natura
con gratitudine lo ricordiamo

11. MEMORIA. ELISABETTA AMBIVERI

Il 4 giugno 1962 moriva Elisabetta Ambiveri
antifascista e filantropa
con gratitudine la ricordiamo

12. MEMORIA. MARIA LUISA ANIDO

Il 4 giugno 1996 moriva Maria Luisa Anido
musicista che incantava gli angeli
con gratitudine la ricordiamo

13. MEMORIA. MARCEL BATAILLON

Il 4 giugno 1977 moriva Marcel Bataillon
illustre storico della cultura
con gratitudine lo ricordiamo

14. MEMORIA. SIMONE BENMUSSA

Il 4 giugno 2001 moriva Simone Benmussa
scrittrice e drammaturga
con gratitudine la ricordiamo

15. MEMORIA. MAURICE BLONDEL

Il 4 giugno 1949 moriva Maurice Blondel
filosofo
con gratitudine lo ricordiamo

16. MEMORIA. ARNA BONTEMPS

Il 4 giugno 1973 moriva Arna Bontemps
illustre scrittore studioso e militante antirazzista
con gratitudine lo ricordiamo

17. MEMORIA. ALFEO BRANDIMARTE

Il 4 giugno 1944 assassinato dai nazisti
moriva Alfeo Brandimarte
partigiano
con gratitudine lo ricordiamo

18. MEMORIA. BRUNO BUOZZI

Il 4 giugno 1944 assassinato dai nazisti
moriva Bruno Buozzi
militante del movimento operaio
martire antifascista
con gratitudine lo ricordiamo

19. MEMORIA. ROBERTO BURLE MARX

Il 4 giugno 1994 moriva Roberto Burle Marx
architetto del paesaggio
con gratitudine lo ricordiamo

20. MEMORIA. GIANCARLO DE CARLO

Il 4 giugno 2005 moriva Giancarlo De Carlo
antifascista libertario architetto urbanista
con gratitudine lo ricordiamo

21. MEMORIA. HERMANN DIELS

Il 4 giugno 1922 moriva Hermann Diels
filologo illustre
con gratitudine lo ricordiamo

22. MEMORIA. EDMONDO DI PILLO

Il 4 giugno 1944 assasinata dai nazisti
moriva Edmondo Di Pillo
partigiano
con gratitudine lo ricordiamo

23. MEMORIA. TOMMASO FIORE

Il 4 giugno 1973 moriva Tommaso Fiore
illustre meridionalista e militante antifascista
con gratitudine lo ricordiamo

24. MEMORIA. JUAN GOYTISOLO

Il 4 giugno 2017 moriva Juan Goytisolo
scrittore e antifascista
con gratitudine lo ricordiamo

25. MEMORIA. RUGGERO GUARINI

Il 4 giugno 2013 moriva Ruggero Guarini
era una gioia leggere sull'"Espresso"
i suoi articoli scintillanti di stile e d'intelligenza
con gratitudine lo ricordiamo

26. MEMORIA. FRANCA HELG

Il 4 giugno 1989 moriva Franca Helg
architetta designer docente
con gratitudine la ricordiamo

27. MEMORIA. ALEXANDRE KOJEVE

Il 4 giugno 1968 moriva Alexandre Kojeve
filosofo e docente
con gratitudine lo ricordiamo

28. MEMORIA. STEVE LACY

Il 4 giugno 2004 moriva Steve Lacy
musicista
con gratitudine lo ricordiamo

29. MEMORIA. GYORGY LUKACS

Il 4 giugno 1971 moriva Gyorgy Lukacs
aspro e fecondo maestro di color che sanno
con gratitudine lo ricordiamo

30. MEMORIA. UMBERTO MARZOCCHI

Il 4 giugno 1986 moriva Umberto Marzocchi
militante anarchico e combattente antifascista
tra i fondatori della Lega per il disarmo unilaterale
con gratitudine lo ricordiamo

31. MEMORIA. CELESTINO OMBRA

Il 4 giugno 1984 moriva Celestino Ombra
militante del movimento operaio e partigiano
con gratitudine lo ricordiamo

32. MEMORIA. DARIO PACCINO

Il 4 giugno 2005 moriva Dario Paccino
partigiano militante del movimento operaio ecologista
con gratitudine lo ricordiamo

33. MEMORIA. ANGELO SCALA

Il 4 giugno 1974 moriva Angelo Scala
militante del movimento operaio e partigiano
con gratitudine lo ricordiamo

34. MEMORIA. ALFONSO STOCCHETTI

Il 4 giugno 2004 moriva Alfonso Stocchetti
architetto e studioso degli "spazi per la vita degli uomini"
con gratitudine lo ricordiamo

35. MEMORIA. GLEB STRUVE

Il 4 giugno 1985 moriva Gleb Struve
critico e storico della letteratura
con gratitudine lo ricordiamo

36. MEMORIA. NORINA TROMBINI

Il 4 giugno 2009 moriva Norina Trombini
partigiana
con gratitudine la ricordiamo

37. MEMORIA. ALICE VOINESCU

Il 4 giugno 1961 moriva Alice Voinescu
pensatrice e scrittrice
femminista antirazzista e antitotalitaria
duramente perseguitata
con gratitudine la ricordiamo

38. PAROLIBERI ALL'OSPIZIO. LE SCORCIATOIE DELLO ZOPPO

Cosi' come la vita, la verita' e' un diritto di tutti.
Ogni essere umano in quanto essere umano e' capace di comprendere.
Mentire e' gia' negare l'altrui umanita'.
*
Non ricordo chi abbia scritto che il modo migliore di rendere omaggio alle persone buone e' agire come loro.
Ma ricordo la massima, ed e' quel che conta.
*
Un uomo perde tutto.
E ritrova se stesso.
*
Dopo avere ascoltato tutte le storie non se ne sa piu' raccontare nessuna.
*
Ogni atto di generosita' compiuto, dopo ti sembra falso.
Ogni cosa giusta fatta, dopo ti sembra recare un'ingiustizia.
Ogni opera buona, dopo spalanca un abisso.
*
Non e' una buona risposta, quella che non reca con se' nuove, piu' ardue domande.
*
Stilistica e linguistica minima (una botola con spettri e poeti)

Quel fantasma che vide Rilke sul greto
ed ebbe un sussulto e penso'
ho visto un poeta e ora so
le astuzie proibite ed ammesse
come il passaggio segreto
dall'SVO all'OVS.
*
Giocando con le parole
non liberi le persone oppresse

39. SEGNALAZIONI LIBRARIE

Letture
- Ilaria Ferramosca, Chiara Abastanotti, Lea Garofalo. Una madre contro la 'ndrangheta, PaperFirst, Roma 2020, pp. 128, euro 9,20 (in supplemento a "Il fatto quotidiano").
*
Riletture
- Dante, Tutte le opere, Newton Compton, Roma 1993, pp. 1216.

40. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

41. PER SAPERNE DI PIU'

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3760 del 4 giugno 2020
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XXI)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei  dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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