[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 459



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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 459 del 21 maggio 2020

In questo numero:
1. Movimento Nonviolento: 2 giugno nonviolento
2. Sosteniamo il Movimento Nonviolento
3. Proposta di una lettera da inviare al governo
4. Proposta di una lettera da inviare ai Comuni
5. Rinaldo Incampi: Stichi
6. Siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019
7. Abrogare gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza"
8. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
9. Giobbe Santabarbara: Tre pensieri
10. De senectute

1. RES PUBLICA. MOVIMENTO NONVIOLENTO: 2 GIUGNO NONVIOLENTO
[Dal Movimento Nonviolento (per contatti: tel. e fax: 0458009803, siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it) riceviamo e diffondiamo]

La buona notizia e' che non ci sara' la parata militare. Finalmente.
La cattiva notizia e' che non potranno sfilare nemmeno i civili. Purtroppo.
Ma noi vogliamo festeggiare comunque il 2 giugno, compleanno della Repubblica.
Nome: Repubblica
Cognome: Italiana
Nata il: 2 giugno 1946
Luogo: Urna elettorale
Maternita': Resistenza antifascista
Paternita': Referendum istituzionale
Con questi dati anagrafici, figlia della liberta' conquistata, di un voto popolare, e con la bella Costituzione che porta in dote, le siamo debitori per il ripudio della guerra e per la pace che ha garantito con la sua vocazione europea. Noi cittadini abbiamo il compito di difenderla, lo dice la Costituzione stessa, che ci affida questo "sacro dovere" (articolo 52). I cittadini sono civili e disarmati, uno status in contrapposizione a quello militare, per definizione.
E poiche' la Repubblica e' fondata sul lavoro, sui diritti, sulla dignita', sulla cultura, sulla tutela delle minoranze, sulla pace e sulla giustizia, puo' essere difesa solo con strumenti compatibili con questi principi fondamentali (articoli 1-12). E' la difesa civile, non armata e nonviolenta il metodo che i cittadini hanno a disposizione per tutelare la Repubblica.
Oggi gli strumenti simbolo della "difesa della Patria" sono mascherine, guanti, disinfettante, non  cacciabombardieri, blindati, corazzate. La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettivita', e garantisce cure gratuite agli indigenti (articolo 32). Dobbiamo difenderci dalla malattia, dal contagio, tutelare i piu' deboli e i fragili. Dopo la pandemia e l'emergenza sanitaria, le forze da mettere in campo sono quelle del lavoro, medici e infermieri, le categorie delle arti e dei mestieri, gli studenti, gli educatori, gli immigrati, i bambini e le bambine, le madri e i padri, le ragazze e i ragazzi del Servizio civile universale. Questa e' la vera ricchezze della Repubblica che chiede di rimuovere l'ostacolo delle enormi spese militari ed avere a disposizione risorse per garantire il sistema sanitario a tutti. Ecco perche' la parata militare e' ormai anacronistica.
Il 2 giugno festeggiamo la Repubblica democratica, unitaria, parlamentare. Noi vogliamo portare la nostra aggiunta nonviolenta affinche' sia anche disarmata, strumento di pace che ripudia la guerra (articolo 11).

2. REPETITA IUVANT. SOSTENIAMO IL MOVIMENTO NONVIOLENTO

Occorre certo sostenere finanziariamente con donazioni tutti i servizi pubblici che stanno concretamente fronteggiando l'epidemia. Dovrebbe farlo lo stato, ma e' tuttora governato da coloro che obbedienti agli ordini di Mammona (di cui "Celochiedonoimercati" e' uno degli pseudonimi) hanno smantellato anno dopo anno la sanita' e l'assistenza pubblica facendo strame del diritto alla salute.
Ed occorre aiutare anche economicamente innanzitutto le persone in condizioni di estrema poverta', estremo sfruttamento, estrema emarginazione, estrema solitudine, estrema fragilita'. Dovrebbe farlo lo stato, ma chi governa sembra piu' interessato a garantire innanzitutto i privilegi dei piu' privilegiati.
Cosi' come occorre aiutare la resistenza alla barbarie: e quindi contrastare la guerra e tutte le uccisioni, il razzismo e tutte le persecuzioni, il maschilismo e tutte le oppressioni. Ovvero aiutare l'autocoscienza e l'autorganizzazione delle oppresse e degli oppressi in lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani e la difesa della biosfera. Ovvero promuovere l'universale democrazia e la legalita' che salva le vite, solidarieta', la responsabilita' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e conforta e sostiene, la condivisione del bene e dei beni.
In questa situazione occorre quindi anche e innanzitutto sostenere le pratiche nonviolente e le organizzazioni e le istituzioni che la nonviolenza promuovono ed inverano, poiche' solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
E tra le organizzazioni che la nonviolenza promuovono ed inverano in Italia il Movimento Nonviolento fondato da Aldo Capitini e' per molte ragioni una esperienza fondamentale.
Chi puo', nella misura in cui puo', sostenga quindi il Movimento Nonviolento, anche con una donazione.
*
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, sezione italiana della W.R.I. (War Resisters International - Internazionale dei resistenti alla guerra)
Sede nazionale e redazione di "Azione nonviolenta": via Spagna 8, 37123 Verona (Italy)
Tel. e fax (+ 39) 0458009803 (r.a.)
E-mail: azionenonviolenta at sis.it
Siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it
Per destinare il 5x1000 al Movimento Nonviolento: codice fiscale 93100500235
Per sostegno e donazioni al Movimento Nonviolento: Iban IT35 U 07601 11700 0000 18745455

3. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI UNA LETTERA DA INVIARE AL GOVERNO

Gentilissima Ministra dell'Interno,
vorremmo sollecitare tramite lei il governo ad adottare con la massima tempestivita' le seguenti misure:
a) garantire immediati aiuti in primo luogo alle persone che piu' ne hanno urgente bisogno, e che invece vengono sovente scandalosamente dimenticate perche' emarginate ed abbandonate alla violenza, al dolore e alla morte, quando non addirittura perseguitate;
b) abrogare immediatamente le scellerate misure razziste contenute nei due cosiddetti "decreti sicurezza della razza" imposti dal precedente governo nel 2018-2019, scellerate misure razziste che violano i diritti umani e mettono in ancor piu' grave pericolo la vita di tanti esseri umani;
c) riconoscere a tutte le persone che vivono in Italia tutti i diritti che ad esse in quanto esseri umani sono inerenti, facendo cessare un effettuale regime di apartheid che confligge con il rispetto dei diritti umani, con la democrazia, con i principi fondamentali e i valori supremi della Costituzione della Repubblica italiana.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Ringraziandola per l'attenzione ed augurandole ogni bene,
Firma, luogo e data, indirizzo del mittente
*
Gli indirizzi di posta elettronica cui inviare la lettera sono i seguenti:
segreteriatecnica.ministro at interno.it
caposegreteria.ministro at interno.it
Vi preghiamo altresi' di diffondere questo appello nei modi che riterrete opportuni.

4. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI UNA LETTERA DA INVIARE AI COMUNI

Egregio sindaco,
le scriviamo per sollecitare l'amministrazione comunale ad immediatamente adoperarsi affinche' a tutte le persone che vivono nel territorio del comune sia garantito l'aiuto necessario a restare in vita.
Attraverso i suoi servizi sociali il Comune si impegni affinche' tutti i generi di prima necessita' siano messi gratuitamente a disposizione di tutte le persone che non disponendo di altre risorse ne facciano richiesta.
Crediamo sia un dovere - un impegnativo ma ineludibile dovere - che il Comune puo' e deve compiere con la massima tempestivita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Occorre soccorrere, accogliere e assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Confidando nell'impegno suo e dell'intera amministrazione comunale, voglia gradire distinti saluti
Firma, luogo e data
Indirizzo del mittente
*
Gli indirizzi di posta elettronica di tutti i Comuni d'Italia sono reperibili nei siti internet degli stessi.
Vi preghiamo altresi' di diffondere questo appello nei modi che riterrete opportuni.

5. GEREMIADI. RINALDO INCAMPI: STICHI

I.
La grande industria del vuoto, di cui parlo' una volta don Benedetto, rinnova oggi i suoi nefasti fasti.
Si ripresenta una volta ancora quell'autobiografia della nazione che e' la tabe che il nostro paese consuma.
Gli apocalittici e integrati dell'ultima ora si saldano ai loro maggiori a far strame di ogni civile virtu'.
Sono vecchio, presto saro' morto, mi corrode lo sdegno per quello che accade, l'amarezza per il nostro fallimento.

II.
Ma forse e' vero che ogni fatto ha un senso
ogni minima cosa un nome e un nomo
ogni parola un suono ed un significato
forse e' vero che anche il piu' piccolo gesto
argina il caos e si fa tenda e fuoco
forse la felicita' possibile non e' altro
che il bene compiuto tra lo strazio
forse nessuna particola di bene va sprecata
tutte fecondano ancora la terra
forse questa disperazione e' solo un altro nome
della speranza
che fa crescere le piante
che muove i mari e i cieli
che nessuno abbandona al dolore e alla morte
forse e' vero che la nonviolenza
e' in cammino e' il cammino e' un altro nome
dell'umanita' dell'umanita'

III.
Tu non cedere all'orco padrone delle mille discoteche
tu non cedere all'orco dai mile missili e schermi
tu non cedere all'ordine degli scorpioni e delle frustate
tu non cedere alla voce meccanica che dice
che tutto e' niente e nulla niente vale
tu non cedere al virus della menzogna e della violenza
non permettere che nessuna persona sia uccisa
non permettere che nessuna persona sia abbandonata
non permettere che nessuna persona sia umiliata e offesa
non permettere che nessuna persona sia ridotta
a merce a macchina a scarto a sasso a polvere a fumo

Difendila tu l'umanita' oppressa
sii tu il prossimo del tuo prossimo
sii tu tutta l'umanita'
prenditi a cuore ogni persona e il mondo

Oppresse e oppressi di tutti i paesi
unitevi nella lotta per la liberazione comune
per la vita la dignita' i diritti di ogni essere umano
per la difesa del mondo vivente tutto
solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'
solo la nonviolenza resiste alla violenza che tutto annienta

6. REPETITA IUVANT. SIANO FINALMENTE PROCESSATI I MINISTRI DEL GOVERNO RAZZISTA PER I CRIMINI CONTRO L'UMANITA' COMMESSI NEL 2018-2019

Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per i crimini contro l'umanita' commessi nel 2018-2019.
Che siano finalmente processati i ministri del governo razzista per le flagranti violazioni del diritto internazionale e della legalita' costituzionale commesse nel 2018-2019.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
La strage degli innocenti nel Mediterraneo e' un crimine contro l'umanita'.
La schiavitu', le persecuzioni e l'apartheid in Italia sono un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.

7. REPETITA IUVANT. ABROGARE GLI SCELLERATI ED INCOSTITUZIONALI "DECRETI SICUREZZA DELLA RAZZA"

Nonostante che il governo razzista sia caduto ormai dalla scorsa estate, restano assurdamente, scandalosamente, obbrobriosamente ancora in vigore alcune delle sue scellerate ed incostituzionali misure razziste che violano fondamentali diritti umani, il diritto internazionale e la stessa Costituzione della Repubblica italiana.
Come ad esempio le misure razziste contenute negli infami "decreti sicurezza della razza".
Cosi' come e' giusto, necessario e urgente che finalmente tutti i ministri di allora siano tratti in tribunale a rispondere dei reati razzisti commessi, ugualmente e' giusto, necessario e urgente che quelle misure razziste ed incostituzionali siano abrogate.
*
E' evidente che essendo restato al governo uno dei due partiti che diedero vita al criminale governo razzista nel 2018-2019, e che anzi lo stesso presidente del consiglio dei ministri attuale e' ancora quello che presiedette quel gabinetto razzista, ancora non e' stata pienamente ripristinata la democrazia e la legalita' costituzionale.
Ma e' altrettanto evidente che la democrazia e la legalita' costituzionale devono essere infine ripristinate; che deve cessare la violenza razzista; che quelle misure disumane devono essere abolite, e quei disumani ministri ed i complici loro devono essere allontanati dalle istituzioni democratiche.
*
Contrastare il razzismo e il fascismo, ripristinare la vigenza dei diritti umani e della legalita' democratica, non sono compiti da subordinare a calcoli tattici e a giochi di palazzo, sono invece obbligo morale e civile, dovere fondativo dell'ordinamento democratico e della civile convivenza, sono indispensabile inveramento della Costituzione, sono la politica prima che si oppone alla folle barbarie, che si oppone alle stragi degli innocenti.
Cosicche' non si perda piu' tempo: siano immediatamente abrogati gli scellerati ed incostituzionali "decreti sicurezza della razza".
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Sia soccorsa, accolta e assistita ogni persona bisognosa di aiuto.
Siano rispettati tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

8. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

9. L'ORA. GIOBBE SANTABARBARA: TRE PENSIERI

Mi capita di leggere contemporaneamente un vecchio ciclo di conferenze di Ravasi sull'apocalittica, il libro di Vivarelli su Fascismo e storia d'Italia e una raccolta di articoli e interviste uscite su "Repubblica" nei giorni scorsi sul "mondo che sara'" dopo l'epidemia di coronavirus.
Di molti pensieri che queste letture m'inducono ancora una volta a rivolgere nell'animo qui tre ne segnalo.
Il primo: l'apocalittica come pensiero pensato da prigionieri che talora o sovente nuove prigioni prepara. Apocalittici e integrati a un tempo sono coloro che ci governano oggi, e ci traggono al baratro.
Il secondo: La verita' della definizione gobettiana del fascismo: "l'autobiografia della nazione". Ogni giorno ce ne porta nuove prove.
Il terzo: Dopo l'epidemia (ma oggi dobbiamo dire ancora: durante l'epidemia) si ripropone l'alternativa di Rosa Luxemburg: socialismo o barbarie; o si sceglie la nonviolenza (e il progetto politico, economico, sociale della nonviolenza: femminista ed ecologista, socialista e libertario) o la catastrofe ci inghiottira'.
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Il segretario generale delle Nazioni Unite alcune settimane fa, riprendendo l'ispirazione originaria dell'istituzione che rappresenta, ha convocato tutti gli stati del mondo a cessare di fare le guerre. Ed affinche' le guerre cessino occorre cessare di fabricare armi. Occorre smantellare gli arsenali esistenti. Occorre sciogliere gli eserciti e sostituirli con forze nonviolente di pace che rechino aiuto alle popolazioni ovunque di aiuto vi sia bisogno; sostituirli con la difesa popolare nonviolenta che ad ogni persona garantisca assistenza reale ed autentica sicurezza di non essere abbandonata all'abuso, al dolore, al terrore, alla morte.
Questo appello del segretario generale dell'Onu, cosa attende l'umanita' ad accoglierlo e inverarlo?
*
Mi sembra che fu Bobbio che una volta ricordo' che la democrazia si regge sulle buone leggi e sui buoni costumi. La Costituzione della repubblica italiana a me sembra una buona legge, e sarebbe bene decidersi finalmente ad applicarla; invece viene violata continuamente, e innanzitutto dai governanti che avevano giurato di esserle fedeli. Quanto ai buoni costumi non ci farei molto conto finche' non ci si decide a dire alcune semplici ma decisive verita': ad esempio che l'orgia consumista che i poteri dominanti e le loro agenzie della manipolazione e della sottomissione propongono come universale aspirazione e stile di vita e' incompatibile con i limiti della biosfera e con la dignita' umana. Che occorre far cessare la rapina che ad un tempo consente ai privilegiati una dissipazione obbrobriosa e condanna la stragrande maggioranza dell'umanita' alla sofferenza e all'infelicita'. Che soltanto la ragionata persuasa condivisione del bene e dei beni piu' rendere effettive la liberta' comune, l'eguaglianza di diritti nel rispetto della preziosa diversita' di ogni essere umano, la fraternita' e la sororita' che si prendono cura di ogni persona e del mondo vivente tutto.
Non e' chiaro, ad esempio, che e' giunta l'ora di spegnere i televisori? Di tornare a leggere i libri, di ascoltare il silenzio, di pensare seriamente i propri pensieri, di dialogare e non di darsi sulla voce o darsi la baia a vicenda, di parlarsi e ascoltarsi guardandosi negli occhi, di discutere in comune e di deliberare in comune su cio' che tutte e tutti riguarda?
Non e' chiaro, ad esempio, che l'automobilismo privato e' insostenibile? Non e' chiaro che e' insostenibile il trasporto aereo che non sia per ben definiti scopi di acclarata pubblica utilita' (ad esempio domare un vasto incendio, salvare delle vite)?
Non e' chiaro che le frontiere non hanno piu' senso e che tutte e tutti siamo cittadine e cittadini di quest'unico mondo vivente che abbiamo per casa comune e di cui siamo insieme parte e custodi?
Non e' chiaro che occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto?
E cosi' via, direbbe Kilgore Trout.
Vi e' una sola universale repubblica di cui tutti gli esseri umani fanno parte; vi e' un solo mondo vivente di cui tutti gli esseri viventi fanno parte.
Salvare le vite e' il primo dovere. E' il tuo adempimento del tuo dovere di universale solidarieta' che invera il diritto di ogni persona alla vita, alla dignita', alla felicita'.
Siamo sempre sulla strada tra Gerusalemme e Gerico.
*
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Condivisione del bene e dei beni.
Alla barbarie del fascismo opponiamo la civilta' umana, all'ordine dei rapinatori opponiamo la civilta' della condivisione, alla violenza che tutto annienta opponiamo la nonviolenza che tutte e tutti salva.
E' l'ora della responsabilita', l'ora della decisione. E questa responsabilita', questa decisione, e' la nonviolenza.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

10. REPETITA IUVANT. DE SENECTUTE

I.

E cosa vuoi chiedergli a un vecchio compagno
le previsioni del tempo?
se ha cento lire o una sigaretta?

Ma qualunque cosa gli chiedi a un vecchio compagno
rischi di trovarlo troppo dolce o troppo amaro
e di vedere come lavora il martello del tempo.

Pero' i vecchi compagni sanno perdonare
gli errori veniali di un tempo e riderne ormai
non sanno perdonare invece le ingiustizie
che durano ancora.

Per questo lottano ancora.
Per questo lottano sempre.

II.

Mi guardo indietro e vedo che l'intera
mia vita e' stata nulla. E nulla. E nulla.
E mescolata di menzogna e male.
Mi guardo indietro e non mi riconosco.

Potessi ancora resuscitare i morti.

III.

Non altro che questo credo di sapere
che occorre opporsi ad ogni ingiustizia
ad ogni menzogna ad ogni violenza
ad ogni oppressione - non altro che questo.

Salvare le vite e' il primo dovere
se non ti opponi tu chi si opporra' al fascismo?

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XXI)
Numero 459 del 21 maggio 2020
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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