[Nonviolenza] Archivi. 337



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 337 del 25 ottobre 2019

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di luglio 2019 (parte prima)
2. Razzismo, maschilismo, fascismo
3. Il mondo alla rovescia
4. Simone Veil, nel secondo anniversario della scomparsa
5. Il 3 luglio in digiuno a Roma da piazza San Pietro a piazza Montecitorio
6. Un lutto
7. Prendero' parte al digiuno del 3 luglio. Una lettera ad alcune persone amiche
8. In un giorno di digiuno, ricordando Alexander Langer, continuando in cio' che e' giusto
9. Rileggendo "Un mondo a parte" di Gustaw Herling nel XIX anniversario della scomparsa del grande testimone
10. Giorgio Nebbia
11. Alle ed ai parlamentari non fascisti. Un appello a sfiduciare il governo razzista per salvare vite umane innocenti
12. Giorgio Nebbia ricordato a Viterbo
13. Ugo Gregoretti
14. Eva Kor
15. Il Parlamento sfiduci il governo razzista e golpista. L'Italia ritorni alla legalita' costituzionale. Un semplice ragionamento
16. Insorgere nonviolentemente per salvare le vite
17. Stefano Agosti
18. Joao Gilberto
19. Insorga l'Italia civile e nonviolenta per salvare tutte le vite in pericolo. Si dimetta il governo della disumanita'
20. "L'Italia torni alla legalita' costituzionale. Salvare le vite e' il primo dovere". Una conferenza a Viterbo

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2019 (PARTE PRIMA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2019.

2. RAZZISMO, MASCHILISMO, FASCISMO

Gli abominevoli insulti razzisti, maschilisti e fascisti contro una soccorritrice volontaria che ha salvato decine di vite umane, cosa ci rivelano del nostro paese e dell'attuale momento dell'umanita'?
Che un governo razzista e golpista che mena vanto della sua politica di omissione di soccorso di esseri umani in pericolo di morte; un governo razzista e golpista che mena vanto di aggredire e sabotare e perseguitare chi salva vite umane; un governo razzista e golpista che mena vanto di perseguitare persone innocenti ed inermi; un governo razzista e golpista che mena vanto di violare la Costituzione repubblicana per imporre un regime di apartheid; un governo razzista e golpista che mena vanto di istigare all'odio razzista; ebbene, questo governo pratica la barbarie, propaga la barbarie, suscita la barbarie. E trova e alleva i suoi seguaci.
Ma nella sua grande maggioranza la popolazione italiana non e' cosi' come il governo razzista e golpista vorrebbe che fosse; non e' il mostro razzista, maschilista e fascista che il governo razzista e golpista vorrebbe che fosse.
No. La grande maggioranza della popolazione italiana e' ancora fatta di esseri umani consapevoli di essere esseri umani.
Ma una parte rilevante di questa grande maggioranza ha commesso due errori fatali.
Il primo errore: non ha capito cosa sta avvenendo in Italia, non si e' accorta che il governo passo dopo passo sta imponendo nei confronti dei migranti una politica di segregazione, di persecuzione, di disumanizzazione, di annichilimento. Una politica per cui c'e' una parola precisa: nazista.
Il secondo errore: non avendo percepito cosa sta accadendo e' restata inerte mentre il governo faceva strame della Costituzione della repubblica democratica ed antifascista, mentre il governo faceva strame dei diritti umani.
E questa passivita' ha enormemente aiutato il governo razzista e golpista.
Che fare?
Due cose occorre adesso fare.
La prima: prendere coscienza dell'orrore che abbiamo di fronte.
La seconda: insorgere nonviolentemente per contrastare questa mostruosa mole di male.
Insorgere nonviolentemente per soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani che di aiuto hanno urgente ed estremo bisogno.
Insorgere nonviolentemente per far revocare tutte le misure razziste ed incostituzionali imposte dal governo razzista e golpista.
Insorgere nonviolentemente per far dimettere il governo criminale e criminogeno, fedifrago e fellone, razzista e golpista.
Insorgere nonviolentemente affinche' le competenti magistrature intervengano e siano processati e condannati i ministri responsabili di crimini contro l'umanita' e di attentato alla Costituzione.
Insorgere nonviolentemente occorre.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
L'Italia torni al rispetto della Costituzione che riconosce e difende e sovviene tutti gli esseri umani.
L'Italia torni al rispetto della legalita' che salva le vite.
L'Italia torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
L'Italia torni al rispetto della democrazia, della civilta', dell'umanita'.

3. IL MONDO ALLA ROVESCIA

Chi salva la vita a decine di esseri umani viene arrestato.
Chi omette di soccorrere ed anzi perseguita innumerevoli innocenti governa.

4. SIMONE VEIL, NEL SECONDO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Ricorreva il 30 giugno il secondo anniversario della scomparsa di Simone Veil, superstite di Auschwitz, magistrata, ministra, presidente del Parlamento Europeo, membro dell'Academie.
Con gratitudine la ricordiamo.

5. IL 3 LUGLIO IN DIGIUNO A ROMA DA PIAZZA SAN PIETRO A PIAZZA MONTECITORIO

Le persone promotrici un anno fa dell'appello del "digiuno di giustizia in solidarieta' con i migranti" promuovono per mercoledi' 3 luglio 2019 un nuovo giorno di digiuno e un incontro a Roma, con inizio alle ore 13,30 sotto il colonnato di piazza San Pietro e conclusione con un presidio tra le ore 13 e le ore 19 in piazza Montecitorio.
*
Come gia' un anno fa il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo aderisce persuaso a questa testimonianza nonviolenta di solidarieta'.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Siano revocate tutte le scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita'.
Si dimetta il governo della disumanita', dell'omissione di soccorso, delle persecuzioni, dell'apartheid.
Siano processati e condannati i ministri responsabili di crimini contro l'umanita' e di attentato alla Costituzione della Repubblica italiana.
L'Italia torni al rispetto della Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista.
L'Italia torni al rispetto della legalita' che salva le vite.
L'Italia torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

6. UN LUTTO

E' deceduto il padre della nostra amica e collaboratrice Paola Pisterzi.
Era un uomo buono e mite, di squisita gentilezza, di profonda comprensione, generoso e sollecito.
Aveva una straordinaria capacita' di ascolto, empatica e dialogica; sapeva guardare oltre le apparenze e cogliere la sostanza delle cose, la qualita' umana, il valore autentico, il bene comune. Le esperienze dolorose che aveva attraversato non lo avevano schiacciato ne' inaridito, al contrario ne avevano fatto emergere con maggior evidenza l'attitudine benigna, l'attenzione per gli altrui bisogni, la serena fraternita'.
Ripensando agli incontri e ai colloqui che avemmo nelle occasioni in cui veniva a Viterbo, ne sento ancora con viva commozione e gratitudine la calda umanita', la viva solidarieta', l'inesauribile benevolenza.
Anche nel suo ricordo prosegua da parte di chi gli fu vicino e amico l'impegno comune per il bene comune dell'umanita' intera.
Ed ai familiari straziati da una cosi' grave perdita giungano le nostre sentite condoglianze, il conforto del nostro affetto, i sensi della nostra amicizia: il bene che ha donato al mondo continuera' ancora e ancora a dare frutto.

7. PRENDERO' PARTE AL DIGIUNO DEL 3 LUGLIO. UNA LETTERA AD ALCUNE PERSONE AMICHE

Prendero' parte al digiuno del 3 luglio 2019 promosso dal movimento "digiuno di giustizia" che da un anno mensilmente convoca a questa testimonianza nonviolenta di umana solidarieta'.
Prendero' parte al digiuno in solidarieta' con le persone migranti che il governo italiano razzista e golpista non solo omette di soccorrere in mare negando loro approdo in porto sicuro, ma brutalmente perseguita con le mostruose misure di apartheid, filomafiose e filoschiaviste, criminali e criminogene, incostituzionali ed antigiuridiche, di cui il cosiddetto "decreto sicurezza della razza" e' obbrobrioso compendio.
Prendero' parte al digiuno per contrastare il razzismo che nega l'umanita' di tutti gli esseri umani, il razzismo che nega l'eguaglianza di diritti di tutti gli esseri umani, il razzismo che con il colonialismo e l'imperialismo e' una delle fondamentali matrici del totalitarismo che l'intera umanita' minaccia di distruzione, il razzismo che e' oggi scandalosamente, ignobilmente, scelleratamente al governo del nostro paese in flagrante violazione della Costituzione repubblicana democratica ed antifascista.
Prendero' parte al digiuno perche' sono un essere umano e riconosco l'umanita' di tutti gli esseri umani, e so che la mia dignita', liberta' e sicurezza si fonda sul riconoscimento della dignita', della liberta' e della sicurezza di ogni persona.
Il 3 luglio non potro' essere a Roma al corteo che da piazza San Pietro raggiungera' piazza Montecitorio ove si svolgera' un presidio nell'arco dell'intero pomeriggio, ma saro' unito nel digiuno alle persone che li' testimonieranno il primato dell'umanita' che salva le vite sulla disumanita' dei potenti che le vite distruggono.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Possa la giornata del 3 luglio 2019 segnare un punto di svolta: essere l'inizio della riscossa del popolo italiano e dell'umanita', ed avviare quell'insurrezione morale e civile nonviolenta che ottenga i seguenti risultati necessari e urgenti:
- la revoca di tutte le scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita';
- le dimissioni del governo razzista e golpista;
- che i ministri responsabili di crimini contro l'umanita' e di attentato contro la Costituzione siano finalmente processati e condannati per i loro delitti;
- che a tutti gli esseri umani in disperata fuga dall'orrore e dalla morte sia riconosciuto il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente con mezzi di trasporto legali e sicuri, pubblici e gratuiti;
- che a tutti gli esseri umani sia riconosciuto lo stesso diritto di muoversi liberamente nel mondo che ai cittadini italiani e degli altri paesi dell'Unione Europea e' gia' riconosciuto;
- che a tutte le persone che si trovano in Italia siano finalmente concretamente riconosciuti tutti i diritti sanciti dalla Costituzione dela Repubblica italiana, a cominciare dal diritto di voto: "una persona, un voto" e' il fondamento della democrazia e della civile convivenza.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Prendero' parte, ed invito a prendere parte, al digiuno del 3 luglio.
Per comunicare con i promotori del "Digiuno di giustizia": digiunodigiustizia at hotmail.com
Allego in calce l'appello diffuso alcuni giorni fa da padre Alex Zanotelli.
La regola aurea del morale e civile condursi e': agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Peppe Sini
Viterbo, 2 luglio 2019
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Allegato. Alex Zanotelli: "Un anno di digiuno di giustizia"
E' passato un anno da quando l'accorato appello di mons. Raffaele Nogaro, padre Alex Zanotelli, suor Rita Giaretta, don Alessandro Santoro della Comunita' delle Piagge, padre Giorgio Ghezzi e della Comunita' del Sacro Convento di Assisi dava inizio ad una staffetta fatta da persone singole, associazioni, gruppi spontanei, comunita' religiose che per un anno ha portato avanti un piccolo segno di protesta, indignazione e di richiamo alla coscienza di tutti gli uomini e le donne di buona volonta'.
"Avete mai pianto, quando avete visto affondare un barcone di migranti?" cosi' papa Francesco ci interpellava durante la messa da lui celebrata a Lampedusa per le 33.000 vittime accertate perite nel Mediterraneo per le politiche restrittive della "Fortezza Europa".
E' il naufragio dei migranti, dei poveri, dei disperati, ma e' anche il naufragio dell'Europa, e dei suoi ideali di essere la "patria dei diritti umani". La Carta dell'Unione Europea afferma: "La dignita' umana e' inviolabile". Essa deve essere rispettata.
E' un crimine contro l'umanita', un'umanita' impoverita e disperata, perpetrato dall'opulenta Europa che rifiuta chi bussa alla sua porta.
[...] Anche l'Italia, decide ora di non accogliere, di chiudere i porti alle navi delle Ong ed affida invece tale compito alla Guardia Costiera libica, che se salvera' i migranti, li riportera' nell'inferno che e' la Libia".
Dopo un anno queste parole sono amaramente ancora valide, e se da una parte il governo italiano ha inasprito le politiche dell'accoglienza e alimentato un clima di intolleranza con la propaganda della paura e dell'esclusione, e che nulla hanno a che vedere con la nostra cultura giuridica e con la nostra identita' europea, civile e cristiana, dall'altra si sono moltiplicate incredibilmente le voci di dissenso, di coraggiosa opposizione e di pacifica condanna, nonche' le testimonianze di disobbedienza civile per le quali e con le quali ancora oggi torniamo a digiunare.
Mercoledi' 3 luglio ci vedremo alle 13,30 davanti a Piazza San Pietro (inizio del colonnato di via della Conciliazione), e da li' proseguiremo fino a Piazza Montecitorio dove stabiliremo il nostro presidio dalle 15 alle 19.
Vi chiediamo, ora piu' che mai, di partecipare e di diffondere il nostro invito.
p. Alex Zanotelli, Movimento Digiuno di Giustizia

8. IN UN GIORNO DI DIGIUNO, RICORDANDO ALEXANDER LANGER, CONTINUANDO IN CIO' CHE E' GIUSTO

Tante persone oggi in tutta Italia, ed anch'io tra loro, stanno digiunando per la salvezza delle vite dei migranti in fuga dall'orrore, e contro le folli e scellerate politiche razziste del governo italiano di omissione di soccorso e di persecuzione nei confronti di esseri umani innocenti ed inermi.
E molte delle persone che oggi digiunano s'incontreranno a Roma alle ore 13,30 in piazza San Pietro e di li' si recheranno in piazza Montecitorio dove dalle ore 15 alle ore 19 resteranno a testimoniare che ogni essere umano ha diritto alla vita, e che salvare le vite e' il primo dovere.
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Nelle ultime ore due notizie hanno reso ancor piu' evidente la necessita' e l'urgenza di una corale insurrezione nonviolenta del popolo italiano per far cessare gli abominevoli crimini contro l'umanita' che il governo razzista e golpista sta commettendo.
Una notizia positiva: la giusta decisione della competente magistratura di restituire la liberta' alla capitana della nave "Sea Watch" che ha salvato decine di vite umane nel Mediterraneo.
Ed una notizia agghiacciante: il massacro di decine di migranti detenuti in un lager libico causato da un bombardamento nel corso della guerra civile che infuria in quel paese.
E' necessario, e' urgente, che siano revocate tutte le misure razziste, criminali e criminogene, barbare ed incostituzionali, imposte dal governo italiano.
E' necessario, e' urgente, che l'Italia torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, torni al rispetto della Costituzione repubblicana, torni al rispetto della legalita' che salva le vite.
E' necessario, e' urgente, che l'Italia riconosca a tutti gli esseri umani in pericolo il diritto di giungere in salvo nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Il digiuno di oggi sia l'inizio di una insurrezione morale e civile nonviolenta con cui il popolo italiano ripristini la vigenza del diritto e della morale, ripristini la civilta' giuridica, la civilta' tout court: ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; salvare le vite e' il primo dovere.
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Ricorre oggi l'anniversario della tragica scomparsa, il 3 luglio del 1995, di Alexander Langer, un amico, un maestro, un compagno di lotte indimenticabile per chiunque lo abbia conosciuto.
So che se fosse ancora vivo oggi Alex sarebbe con noi in questo digiuno di giustizia in difesa dei diritti delle persone migranti, in difesa dei diritti di tutti gli esseri umani.
Poco prima di morire scrisse: "Continuate in cio' che e' giusto".
Ecco, penso che oggi mentre digiuniamo noi ci poniamo anche e ancora alla sequela della sua testimonianza, noi proseguiamo anche e ancora la sua lotta.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

9. RILEGGENDO "UN MONDO A PARTE" DI GUSTAW HERLING NEL XIX ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DEL GRANDE TESTIMONE

Giovedi' 4 luglio 2019, nel XIX anniversario della scomparsa di Gustaw Herling (deceduto a Napoli il 4 luglio 2000, era nato a Kielce, in Polonia, il 20 maggio 1919), presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo si e' svolto un incontro di commemorazione del grande scrittore, testimone e militante in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Nel corso dell'incontro oltre a ricordare lo scrittore polacco - che fu deportato nel gulag, fu eroico combattente contro il fascismo, fu saggista e narratore legato all'Italia da un intenso rapporto avendo sposato una delle figlie di Benedetto Croce, e fu strenuo difensore dei diritti umani - sono state lette e commentate alcune pagine del suo capolavoro "Un mondo a parte", testimonianza della sua esperienza di deportato nel sistema concentrazionario sovietico.
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Concludendo l'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha espresso il sentimento comune e l'appello corale delle persone presenti: nel ricordo di Gustaw Herling impegniamoci oggi qui contro il razzismo, contro il totalitarismo, contro ogni violazione dei diritti umani.
E quindi hic et nunc denunciamo ancora una volta la criminale disumanita' del governo italiano che nega soccorso e accoglienza ai naufraghi in pericolo di morte nel Mediterraneo, ai superstiti dei lager libici, e addirittura perseguita chi salva le vite.
E quindi esprimiamo ancora una volta pieno sostegno ai sindaci e a quanti hanno denunciato l'incostituzionalita' delle scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita' con il mostruoso "decreto sicurezza della razza".
Ed esprimiamo ancora una volta pieno sostegno all'appello "Una persona, un voto" per il riconoscimento del diritto di voto a tutte le persone residenti in Italia, cosi' come all'appello affinche' sia riconosciuto a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
E condividiamo e sosteniamo ancora una volta altresi' gli appelli all'Unione Europea, al Consiglio d'Europa ed all'Onu affinche' intervengano nei confronti del governo italiano per farne cessare le criminali politiche razziste; cosi' come condividiamo e sosteniamol'appello al Presidente della Repubblica promosso da Lidia Menapace, da padre Alex Zanotelli e da numerose altre persone per un intervento che faccia cessare l'ecatombe in corso nel Mediterraneo.
Esprimiamo infine piena solidarieta' alle magistrate insultate e aggredite da un tracotante barbaro ministro che follemente pretendendo che la magistratura si sottometta alla sua brutale volonta' anziche' essere al servizio della legge, con cio' stesso rivela quale obbrobrioso modello di stato, quale scellerato regime, in cuor suo prediliga.
Difendiamo, soccorriamo, accogliamo, assistiamo ogni essere umano bisognoso di aiuto.
Difendiamo la Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista.
Difendiamo la legalita' che salva le vite.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

10. GIORGIO NEBBIA

E' deceduto Giorgio Nebbia, una delle figure piu' grandi dell'ambientalismo scientifico e dell'impegno morale, civile e politico per i diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa dell'intero mondo vivente.
Docente universitario, parlamentare, e' stato un maestro e un compagno di lotte per intere generazioni di militanti per il bene comune dell'umanita'.
E per molti di noi non solo un maestro e un compagno, ma un amico generoso e affettuoso, sollecito e acuto, ironico e paziente, che alle virtu' della comprensione e della gentilezza univa la fermezza nel bene, l'intransigente opposizione alla menzogna e al male, la solidarieta' con chiunque di aiuto avesse bisogno.
Con gratitudine che non si estingue qui lo salutiamo.

11. ALLE ED AI PARLAMENTARI NON FASCISTI. UN APPELLO A SFIDUCIARE IL GOVERNO RAZZISTA PER SALVARE VITE UMANE INNOCENTI

Gentilissime e gentilissimi parlamentari,
non si puo' restare inerti mentre il governo italiano persevera nella sua disumana omissione di soccorso nei confronti di naufraghi innocenti ed inermi negando loro approdo in porto sicuro nel nostro paese, ed addirittura sabota e perseguita i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo.
Non si puo' restare inerti dinanzi all'orrore dei lager libici: quegli esseri umani vittime di efferate violenze devono essere soccorsi e portati in salvo.
E non si puo' restare inerti dinanzi alle incostituzionali ed abominevoli misure di segregazione e persecuzione razzista contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
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Gentilissime e gentilissimi parlamentari,
con la sua antipolitica razzista il governo italiano sta commettendo veri e propri crimini contro l'umanita'.
E poiche' il governo resta in carica in quanto ha la fiducia del Parlamento, siamo a chiedervi di togliere quella fiducia, siamo a chiedervi di sfiduciare il governo.
Siamo a chiedervi di sfiduciare il governo per salvare vite umane innocenti.
Siamo a chiedervi di sfiduciare il governo per ripristinare la vigenza della legalita' costituzionale dal governo infranta.
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Gentilissime e gentilissimi parlamentari,
che cosa e' infatti necessario fare in questo tragico frangente?
Ovviamente soccorrere, accogliere e assistere tutti i naufraghi e tutti i superstiti dai lager libici.
Ovviamente abrogare tutte le misure criminali e criminogene, palesemente incostituzionali, contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Ovviamente riconoscere che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Ovviamente riconoscere che salvare le vite e' il primo dovere.
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Gentilissime e gentilissimi parlamentari,
tutto questo, e' evidente, significa revocare la fiducia del Parlamento a un Governo che con la sua folle antipolitica razzista si e' reso responsabile di crimini contro l'umanita' e di attentato alla Costituzione.
Tutto questo, e' evidente, significa tornare al rispetto della Costituzione della Repubblica italiana e della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Tutto questo, e' evidente, significa tornare ad essere umani.
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Gentilissime e gentilissimi parlamentari,
il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
L'Italia e' una repubblica democratica che riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Chi salva una vita salva il mondo.
Augurandovi ogni bene,
il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 5 luglio 2019

12. GIORGIO NEBBIA RICORDATO A VITERBO

La sera di venerdi' 5 luglio 2019 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" e' stato ricordato Giorgio Nebbia, l'illustre scienziato, docente, parlamentare, amico della nonviolenza deceduto due giorni fa.
La commemorazione e' stata tenuta dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini che ha ricordato con profonda commozione la figura e l'opera di Giorgio Nebbia, recando anche una personale testimonianza delle luminose qualita' dell'indimenticabile maestro, compagno di lotte ed amico.
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Una breve notizia su Giorgio Nebbia
Giorgio Nebbia, nato a Bologna 23 aprile 1926, docente universitario di merceologia, gia' parlamentare, impegnato nei movimenti ambientalisti e pacifisti, e' una delle figure di riferimento della riflessione e dell'azione ecologista nel nostro paese. E' deceduto il 3 luglio 2019. Dal sito di Peacelink riprendiamo la seguente piu' ampia scheda di alcuni anni fa: "Giorgio Nebbia, nato a Bologna nel 1926, professore ordinario di merceologia dell'Universita' di Bari dal 1959 al 1995, poi professore emerito, e' stato deputato e senatore della sinistra indipendente. Giorgio Nebbia si e' dedicato all'analisi del ciclo delle merci, cioe' dei materiali utilizzati e prodotti nel campo delle attivita' umane, agricole e industriali. Nel settore dell'utilizzazione delle risorse naturali ha condotto ampie ricerche sull'energia solare, sulla dissalazione delle acque e ha contribuito all'elaborazione dell'analisi del flusso di acqua e materiali nell'ambito di bacini idrografici. Nel corso delle sue ricerche, di ambito nazionale e internazionale, ha studiato il rapporto fra le attivita' umane e il territorio, con particolare riferimento al metabolismo delle citta', allo smaltimento dei rifiuti e al loro recupero, ai consumi di energia. Giorgio Nebbia e' autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche e di alcuni libri divulgativi: L'energia solare e le sue applicazioni (Feltrinelli); Risorse merci materia (Cacucci); Il problema dell'acqua (Cacucci); Sete (Editori Riuniti); La merce e i valori. Per una critica ecologica del capitalismo (Jaca Book). Si e' occupato inoltre di storia della tecnica ed ha fatto parte di commissioni parlamentari sulle condizioni di lavoro nell'industria. E' unanimemente considerato tra i fondatori e i principali esponenti dell'ambientalismo in Italia". Tra le sue molte pubblicazioni segnaliamo particolarmente: Lo sviluppo sostenibile, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1991; La merce e i valori. Per una critica ecologica del capitalismo, Jaca Book, Milano 2002; cfr. anche: Il problema dell'acqua, Cacucci, Bari 1965, 1969; La societa' dei rifiuti, Edipuglia, Bari 1990; Sete, Editori Riuniti, Roma 1991; Alla ricerca di un'Italia sostenibile, Tam tam libri, Mestre 1997; La violenza delle merci, Tam tam libri, Mestre 1999; tra le opere recenti: con Virginio Bettini (a cura di), Il nucleare impossibile. Perche' non conviene tornare al nucleare, Utet Libreria, Torino 2009; Ambientiamoci, Nuovi Equilibri, Viterbo 2011. Si veda anche l'intervista nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 360 (che contiene anche la seguente risposta a una domanda sulla sua biografia: "Sono nato nel 1926 in una famiglia piccolo borghese, ho il diploma di liceo classico, sono laureato in chimica. Dopo la laurea sono stato assunto come assistente di Merceologia, una disciplina che si insegna (sempre meno) nelle Facolta' di Economia, ho avuto quindi l'occasione di vivere una strana esperienza di una persona di educazione naturalistica fra docenti di cultura umanistica (economisti, storici, giuristi). A 32 anni ho "vinto il concorso" alla cattedra di Merceologia nella Facolta' di Economia e Commercio dell'Universita' di Bari dove ho insegnato fino alla pensione, nel 1995. Ho una laurea honoris causa in Discipline economiche e sociali nell'Universita' del Molise e due laurea in Economia e Commercio delle Universita' di Bari e di Foggia. Sono stato coinvolto nei movimenti di difesa dei consumatori, di difesa dell'ambiente, nelle lotte contro l'inquinamento, la caccia e l'energia nucleare, nella protesta contro tutte le forme di armi, a cominciare da quelle nucleari, e contro la guerra. Sono stato impegnato nella diffusione delle conoscenze sulle fonti di energia rinnovabili, soprattutto solare, e mi sono impegnato nell'insegnamento del carattere violento di molte tecnologie, di molte macchine, di molte forme urbane. Sono stato candidato ed eletto al Parlamento come indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano e ho fatto parte del gruppo della Sinistra Indipendente alla Camera (1983-1987, collegio di Bari) e al Senato (1987-1992, collegio di Brindisi). Mi sono sposato nel 1955 con una donna che mi ha accompagnato per tutto la vita con una presenza silenziosa e continua anche nelle scelte scomode e che e' morta dopo 54 anni di matrimonio felice nell'agosto 2009. Ho un figlio nato nel 1956, laureato in architettura, impiegato nel campo dell'informatica. Sono un cattolico credente e turbato").
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Con la scomparsa di Giorgio Nebbia perdiamo una delle figure piu' grandi dell'ambientalismo scientifico e dell'impegno morale, civile e politico per i diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa dell'intero mondo vivente.
Docente universitario, parlamentare, e' stato un maestro e un compagno di lotte per intere generazioni di militanti per il bene comune dell'umanita'.
E per molti di noi non solo un maestro e un compagno, ma un amico generoso e affettuoso, sollecito e acuto, ironico e paziente, che alle virtu' della comprensione e della gentilezza univa la fermezza nel bene, l'intransigente opposizione alla menzogna e al male, la solidarieta' con chiunque di aiuto avesse bisogno.
Con gratitudine che non si estingue lo ricordiamo, e ricordandolo sentiamo il dovere di proseguirne l'impegno, di mettere a frutto quanto ci ha insegnato, di continuarne la ricerca e l'azione.
Ricordando Giorgio Nebbia proseguiamo nell'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa dell'intero mondo vivente.
Ricordando Giorgio Nebbia proseguiamo nel cammino della pace e della giustizia, della solidarieta' e della responsabilita', della condivisione e della nonviolenza.

13. UGO GREGORETTI

E' deceduto Ugo Gregoretti, regista, umorista, acuto indagatore delle derive dell'umanita' nel tempo dei mass-media, moralista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

14. EVA KOR

E' deceduta Eva Kor, superstite di Auschwitz, testimone, guaritrice delle piu' profonde ferite, militante per l'umanizzazione dell'umanita'.
Con gratitudine la ricordiamo.

15. IL PARLAMENTO SFIDUCI IL GOVERNO RAZZISTA E GOLPISTA. L'ITALIA RITORNI ALLA LEGALITA' COSTITUZIONALE. UN SEMPLICE RAGIONAMENTO

Di cosa stiamo parlando
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo (una struttura nonviolenta attiva dagli anni Settanta del secolo scorso, che coordino' per l'Italia negli anni Ottanta la piu' vasta campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano) ha inviato una lettera "a tutti i parlamentari non fascisti" chiedendo loro di sfiduciare il governo razzista e golpista, per salvare molti esseri umani da immani sofferenze e fin dalla morte, per ripristinare in Italia la piena vigenza della Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista.
Qui vorremmo articolare il semplice ed ineludibile ragionamento che quella richiesta sostiene.
*
Uscire dalla subalternita'
Occorre uscire dalla subalternita' alle strategie retoriche ed agli ideologici paralogismi del governo razzista e golpista: retoriche e sofismi che hanno come scopo di occultare quale sia l'esito concreto delle criminali politiche razziste dell'esecutivo: la commissione di flagranti crimini contro l'umanita', l'attentato alla Costituzione, l'imposizione di un regime di apartheid.
*
Il nocciolo della questione
Il nocciolo della questione oggi in Italia e':
- che un governo razzista e golpista omette di soccorrere, negando loro un porto sicuro, naufraghi in pericolo di morte;
- che un governo razzista e golpista omette di soccorrere, e quindi condanna a sofferenze inaudite e pericoli estremi, le vittime dei lager libici;
- che un governo razzista e golpista aggredisce e sabota i soccorritori volontari che stanno salvando vite umane nel Mediterraneo;
- che un governo razzista e golpista ha imposto con il cosiddetto "decreto sicurezza della razza" scellerate misure criminali e criminogene che perseguitano persone innocenti ed inermi gettandole nella miseria e nel terrore, nella sofferenza e nella disperazione, tra gli artigli dei poteri criminali schiavisti in agguato;
- che un governo razzista e golpista sta imponendo un regime di persecuzione e segregazione, un regime di apartheid;
- che un governo razzista e golpista sta violando la Costituzione della Repubblica italiana e sta imponendo anomia e barbarie, ovvero la disumanita' eretta a regime che nella storia d'Italia abbiamo tragicamente gia' conosciuto.
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Intervenga la magistratura
Ma in un paese democratico il governo non e' "legibus solutus", e quando un ministro o l'intero gabinetto violano le leggi, e soprattutto quando violano la stessa Costituzione, devono intervenire le competenti magistrature; devono intervenire qui e  adesso le competenti magistrature per far cessare la commissione di flagranti delitti e processare e condannare i ministri responsabili di crimini gravissimi, di crimini contro l'umanita', di attentato alla Costituzione.
*
Il parlamento sfiduci il governo
Mesi addietro la maggioranza di uno dei due rami del parlamento ha impedito alla magistratura di sottoporre a giudizio un ministro per il reato di "sequestro di persona aggravato".
Non solo: la maggioranza dell'intero parlamento ha espresso voti favorevoli alle misure palesemente razziste ed incostituzionali imposte dal governo.
Infine: e' ben noto che il governo resta in carica in quanto gode della fiducia del parlamento.
Ergo: chiediamo a tutti i parlamentari non fascisti di assumersi le loro responsabilita' e di togliere la fiducia al governo.
Come abbiamo scritto nel nostro appello: "poiche' il governo resta in carica in quanto ha la fiducia del Parlamento, siamo a chiedervi di togliere quella fiducia, siamo a chiedervi di sfiduciare il governo. Siamo a chiedervi di sfiduciare il governo per salvare vite umane innocenti. Siamo a chiedervi di sfiduciare il governo per ripristinare la vigenza della legalita' costituzionale dal governo infranta".
*
Che l'Italia torni alla legalita' che salva le vite
E chiediamo alle persone di volonta' buona di impegnarsi per questo fine: che il parlamento sfiduci il governo razzista e golpista, che il governo razzista e golpista rassegni le dimissioni, che le competenti magistrature processino i ministri responsabili di crimini contro l'umanita' e di attentato alla Costituzione, che l'Italia torni alla legalita' che salva le vite.
*
Il primo dovere
L'Italia e' una repubblica democratica.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 6 luglio 2019
* * *
Allegato: la lettera alle ed ai parlamentari non fascisti del 5 luglio 2019
(...)

16. INSORGERE NONVIOLENTEMENTE PER SALVARE LE VITE

Non si fermera' la strage nel Mediterraneo finche' i governi europei continueranno ad appaltare alle mafie schiaviste dei trafficanti il trasporto delle persone in fuga dalla fame e dalla guerra, dall'orrore e della morte.
Non si fermera' la strage nel Mediterraneo finche' i governi europei continueranno a negare soccorso, accoglienza ed assistenza ad esseri umani inermi e innocenti vittime di violenze inaudite.
Non si fermera' la strage nel Mediterraneo finche' i governi europei non consentiranno a tutti gli esseri umani in estremo pericolo di giungere in salvo con mezzi di trasporto legali e sicuri.
*
I soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo stanno facendo quello che le leggi di tutti gli stati civili del mondo riconoscono essere il primo dovere: salvare le vite.
I soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo stanno facendo quello che tutti gli stati civili dovrebbero fare: salvare le vite.
*
La strage nel Mediterrano puo' cessare immediatamente.
Basta che i governi europei lo decidano.
Ma poiche' i governi europei persistono in una politica razzista dagli esiti stragisti, occorre che insorga la popolazione europea per imporre ai governi il dovere di salvare le vite.
Insorga nonviolentemente la popolazione europea in difesa della vita degli esseri umani innocenti ed inermi che i governo stanno lasciando morire.
Insorga nonviolentemente la popolazione europea in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, in difesa della democrazia che ogni essere umano riconosce e raggiunge, in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa della civilta' che riconosce che una e' l'umanita'.
Insorga nonviolentemente la popolazione europea in difesa di chi e' in pericolo di morte, di chi sta subendo violenze inaudite, ed anche in verita' di chi sta perdendo la propria umanita' poiche' follemente sceglie di essere cieco ed inerte dinanzi al dolore degli altri.
*
Si cominci in Italia: insorgendo nonviolentemente per ottenere l'abrogazione di tutte le misure razziste e golpiste imposte dal governo della disumanita'.
Si cominci in Italia: insorgendo nonviolentemente per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'.
Si cominci in Italia: insorgendo nonviolentemente per ottenere l'avvio dell'azione giudiziaria nei confronti dei ministri responsabili di crimini contro l'umanita' e di attentato contro la Costituzione della Repubblica.
Si cominci in Italia: insorgendo nonviolentemente per ottenere che sia consentito a tutte le persone in fuga dall'orrore di giungere in salvo qui con mezzi di trasporto legali e sicuri.
Si cominci in Italia: insorgendo nonviolentemente per ottenere il pieno riconoscimento di tutti i diritti a tutte le persone che vivono qui, a cominciare dal diritto di voto: "una persona, un voto".
Si cominci in Italia: insorgendo nonviolentemente per ottenere che si torni al rispetto della Costituzione della Repubblica italiana, democratica ed antifascista, che riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.

17. STEFANO AGOSTI

E' deceduto Stefano Agosti, della parola poetica studioso e psicagogo illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.

18. JOAO GILBERTO

E' deceduto Joao Gilberto, musicista, evocatore col suo canto di un mondo di numinosa iperurania nostalgia e di dolente luminosa felicita' in cui gli esseri umani possano finalmente riconoscersi.
Con gratitudine lo ricordiamo.

19. INSORGA L'ITALIA CIVILE E NONVIOLENTA PER SALVARE TUTTE LE VITE IN PERICOLO. SI DIMETTA IL GOVERNO DELLA DISUMANITA'

Ogni vittima ha il volto di Abele.
Faccia sentire la sua voce l'Italia civile.
Intervenga il Presidente della Repubblica per far cessare la strage nel Mediterraneo, per far cessare la criminale omissione di soccorso ai naufraghi da parte del governo italiano che nega loro approdo in porto sicuro, per far cessare il sabotaggio e la persecuzione da parte del governo italiano nei confronti dei soccorritori volontari che salvano vite umane.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il parlamento revochi tutte le antileggi razziste e golpiste e sfiduci il governo della disumanita'.
Siano processati e condannati i ministri razzisti e golpisti responsabili di crimini contro l'umanita' e di attentato contro la Costituzione della Repubblica italiana.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
L'Italia e' una repubblica democratica ed antifascista.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

20. "L'ITALIA TORNI ALLA LEGALITA' COSTITUZIONALE. SALVARE LE VITE E' IL PRIMO DOVERE". UNA CONFERENZA A VITERBO

Si e' svolta lunedi' 8 luglio 2019 a Viterbo, presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", una conferenza di presentazione pubblica dell'appello al Parlamento affinche' sfiduci il governo razzista e golpista, e l'Italia ritorni alla legalita' costituzionale.
L'appello al Parlamento si aggiunge a - ed intende sostenere - l'appello al Presidente della Repubblica promosso dalla partigiana, femminista e senatrice emerita Lidia Menapace, dal missionario e costruttore di pace padre Alex Zanotelli e da centinaia e centinaia di altre persone di tutta Italia, appello con cui si chiede al capo dello stato di intervenire per fermare l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, al dovere di salvare le vite umane in pericolo.
*
La struttura nonviolenta viterbese fin dalle prime iniziative razziste e golpiste del governo in carica ha sollecitato altresi' l'intervento delle competenti magistrature per contrastare i crimini contro l'umanita' e l'attentato contro la Costituzione che il governo continua a commettere.
Cosi' come si e' rivolta alle istituzioni internazionali di cui l'Italia fa parte.
Ma a tutt'oggi il governo persiste nel commettere delitti gravissimi, dall'omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi superstiti dei lager libici, al sabotaggio ed alla persecuzione dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, fino alle mostruose misure persecutorie e barbare, criminali e criminogene, contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza", ed alla incessante scellerata istigazione all'odio razzista.
Intervengano le competenti magistrature.
Intervengano le istituzioni internazionali di cui l'Italia fa parte.
Intervenga il Presidente della Repubblica.
Intervenga il Parlamento.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
* * *
Allegato primo: l'appello a tutte e tutti i parlamentari non fascisti del 5 luglio 2019
Gentilissime e gentilissimi parlamentari,
non si puo' restare inerti mentre il governo italiano persevera nella sua disumana omissione di soccorso nei confronti di naufraghi innocenti ed inermi negando loro approdo in porto sicuro nel nostro paese, ed addirittura sabota e perseguita i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo.
Non si puo' restare inerti dinanzi all'orrore dei lager libici: quegli esseri umani vittime di efferate violenze devono essere soccorsi e portati in salvo.
E non si puo' restare inerti dinanzi alle incostituzionali ed abominevoli misure di segregazione e persecuzione razzista contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Gentilissime e gentilissimi parlamentari,
con la sua antipolitica razzista il governo italiano sta commettendo veri e propri crimini contro l'umanita'.
E poiche' il governo resta in carica in quanto ha la fiducia del Parlamento, siamo a chiedervi di togliere quella fiducia, siamo a chiedervi di sfiduciare il governo.
Siamo a chiedervi di sfiduciare il governo per salvare vite umane innocenti.
Siamo a chiedervi di sfiduciare il governo per ripristinare la vigenza della legalita' costituzionale dal governo infranta.
Gentilissime e gentilissimi parlamentari,
che cosa e' infatti necessario fare in questo tragico frangente?
Ovviamente soccorrere, accogliere e assistere tutti i naufraghi e tutti i superstiti dai lager libici.
Ovviamente abrogare tutte le misure criminali e criminogene, palesemente incostituzionali, contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Ovviamente riconoscere che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Ovviamente riconoscere che salvare le vite e' il primo dovere.
Gentilissime e gentilissimi parlamentari,
tutto questo, e' evidente, significa revocare la fiducia del Parlamento a un Governo che con la sua folle antipolitica razzista si e' reso responsabile di crimini contro l'umanita' e di attentato alla Costituzione.
Tutto questo, e' evidente, significa tornare al rispetto della Costituzione della Repubblica italiana e della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Tutto questo, e' evidente, significa tornare ad essere umani.
Gentilissime e gentilissimi parlamentari,
il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
L'Italia e' una repubblica democratica che riconosce e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Chi salva una vita salva il mondo.
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Allegato secondo: l'appello al Presidente della Repubblica promosso da Lidia Menapace, padre Alex Zanotelli e molte altre persone di volonta' buona
Egregio Presidente della Repubblica,
fermi l'ecatombe in corso nel Mediterraneo richiamando il governo al dovere di soccorrere i naufraghi, di salvare le vite umane in pericolo.
E' il governo italiano, che da un anno sta facendo di tutto per impedire che i naufraghi siano soccorsi e recati in salvo nel nostro paese, il primo responsabile della mattanza di esseri umani nel Mediterraneo: potrebbe salvarli tutti, ed invece decide di farli morire.
Chiunque lo vede, chiunque lo sa. Tacere significa essere complici di un immane massacro.
Lei e' il Presidente della Repubblica, il primo magistrato del nostro paese: nelle forme previste dall'ordinamento, nel pieno adempimento dei suoi doveri istituzionali, intervenga per far cessare la strage, intervenga per impedire altre morti di esseri umani innocenti ed inermi.
Dal profondo del cuore la preghiamo.
Per adesioni: centropacevt at gmail.com
Per scrivere direttamente al Presidente della Repubblica: dalla home page del sito www.quirinale.it cliccare sull'icona della busta postale in alto al centro e successivamente compilare il format.
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Allegato terzo: Un'esortazione all'Italia civile
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Faccia sentire la sua voce l'Italia civile.
Intervenga il Presidente della Repubblica per far cessare la strage nel Mediterraneo, per far cessare la criminale omissione di soccorso ai naufraghi da parte del governo italiano che nega loro approdo in porto sicuro, per far cessare il sabotaggio e la persecuzione da parte del governo italiano nei confronti dei soccorritori volontari che salvano vite umane.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il parlamento revochi tutte le antileggi razziste e golpiste e sfiduci il governo della disumanita'.
Siano processati e condannati i ministri razzisti e golpisti responsabili di crimini contro l'umanita' e di attentato contro la Costituzione della Repubblica italiana.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
L'Italia e' una repubblica democratica ed antifascista.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 337 del 25 ottobre 2019
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