[Nonviolenza] Archivi. 303



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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 303 del 20 settembre 2019

In questo numero:
1. Alcuni testi del mese di gennaio 2019 (parte quinta)
2. Un esposto al Presidente del Parlamento Europeo
3. Una commemorazione di Michele Gesualdi, a un anno dalla scomparsa
4. Chi oggi non si oppone alle violenze razziste
5. Il bambino con la pagella e il silenzio che consente il male
6. Alzi la mano
7. Peter Abrahams
8. Leon Brunschvicg
9. Bruce Chatwin
10. Nicola Chiaromonte
11. Francesca Ciceri
12. Antonino Fava e Vincenzo Garofalo
13. Carlo Frigerio
14. Lido Galletto
15. Michele Gesualdi
16. Vittorio Ghidetti
17. Renato Guttuso
18. Joe Hansen
19. Grazia Livi
20. Cesare Massini
21. Marcello Moretti
22. Massimo Ottolenghi
23. Erminio Pescatori
24. Ugo Pirro
25. George Holland Sabine
26. Jacques Sadoul
27. Michel Tournier
28. Due naufragi
29. Ricordando Jan Palach a cinquant'anni dalla morte. Un breve discorso tenuto a Viterbo
30. Come far cessare immediatamente la strage
31. La parola mostruosa
32. Anastasija Baburova
33. Luigi Bertoni
34. Cesare Brandi
35. Andrea Costa
36. Hrant Dink
37. Nadia Gallico Spano
38. Giorgio Gardiol
39. Françoise Giroud
40. Cesare Gnudi
41. Athe Gracci
42. Jacques Lecoq
43. Anna Leonowens
44. Stanislav Markelov
45. Hans Massaquoi
46. Maria Messina
47. Ottorino Orlandini
48. Rino Pachetti
49. Jan Palach
50. Sol Plaatje
51. Ettore Scola
52. Ernesto Sestan
53. Beppe Socci
54. Gustave Thibon
55. Leopold Trepper
56. Antonello Trombadori
57. Eric Voegelin
58. Diciamo ancora una volta la nuda verita'
59. Claudio Abbado
60. Mario Albertini
61. Bruno Amoroso
62. Nicola Badaloni
63. Henriette Bichonnier
64. Maria Boschetti Alberti
65. Amilcar Cabral
66. Enrica Calabresi
67. Edmonde Charles-Roux
68. Germinal Cimarelli
69. Domenico Comparetti
70. Giacomo Debenedetti
71. Abdul Ghaffar Khan
72. Gianni Giadresco
73. Mario Gomez d'Ayala
74. Massimo Gorla
75. Mario Grisendi
76. Audrey Hepburn
77. Etta James
78. Else Jerusalem
79. Jerry Mulligan
80. Jose' Guadalupe Posada
81. John Ruskin
82. Antonio Santucci
83. Luciano Satta
84. Antonino Siligato
85. Aurelio Spoto
86. Richard Albert Vollenweider

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI GENNAIO 2019 (PARTE QUINTA)

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di gennaio 2019.

2. UN ESPOSTO AL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO

Al Presidente del Parlamento Europeo
Oggetto: ulteriore segnalazione di gravissimi crimini razzisti commessi dal governo italiano, e reiterazione della richiesta di intervento
Egregio Presidente,
facendo seguito alla mia precedente segnalazione del 9 novembre 2018 avente ad oggetto "segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento", confermando pienamente quanto in essa contenuto, con la presente le segnalo inoltre che:
I. i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" recentemente imposto dal governo italiano rechi misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolemente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
II. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista;
III. il governo italiano persiste tuttora nel commettere l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nuovamente sollecito un tempestivo intervento nelle forme appropriate e per quanto di competenza al fine di contribuire a far cessare la commissione di crimini gravissimi che ledono fondamentali diritti umani.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 18 gennaio 2019

3. UNA COMMEMORAZIONE DI MICHELE GESUALDI, A UN ANNO DALLA SCOMPARSA

Venerdi' 18 gennaio 2019, ricorrendo il primo anniversario della scomparsa di Michele Gesualdi, il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha commemorato l'indimenticabile allievo di don Milani custode del suo messaggio e prosecutore del suo impegno, il militante sindacale e politico e il pubblico amministratore sollecito del bene comune, l'amico della nonviolenza.
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Michele Gesualdi (Bovino, 21 dicembre 1943 - Calenzano, 18 gennaio 2018) e' stato allievo di don Milani, sindacalista, pubblico amministratore, costruttore di pace, testimone della dignita' umana. Dopo l'esperienza della scuola di Barbiana lavoro' in Germania, rientrato in Italia ebbe una lunga esperienza di impegno sindacale nella Cisl e fu poi presidente della Provincia di Firenze dal 1995 al 2004. Ha promosso e presieduto la Fondazione Don Lorenzo Milani. Gia' malato di Sla, nel 2017 scrisse una lettera aperta al Parlamento per sollecitare l'approvazione della legge sul testamento biologico.
Tra le opere di Michele Gesualdi: Don Lorenzo Milani, l'esilio di Barbiana, San Paolo Edizioni, 2016; (a cura di), Il ponte di Luciano a Barbiana, Libreria Editrice Fiorentina, 2008; ha inoltre curato varie raccolte di testi di don Milani: (a cura di), Lettere di don Lorenzo Milani priore di Barbiana, Mondadori, Milano 1970 e successive riedizioni, ultima riedizione: San Paolo Edizioni, 2007; (a cura di), Il catechismo di don Lorenzo Milani, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 1983; (a cura di), Don Lorenzo Milani maestro di liberta'. Il prete di Barbiana e le lotte dei lavoratori, suppl. a "Conquiste del lavoro", Roma 1987; (a cura di), Don Lorenzo Milani, Una lezione alla scuola di Barbiana, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2004; (a cura di), Don Lorenzo Milani, La parola fa eguali, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze 2005; (a cura di), Lorenzo Milani, Perche' mi hai chiamato, San Paolo Edizioni, 2013.
Per un avvio alla conoscenza dell'esperienza della scuola di Barbiana: Don Lorenzo Milani, Tutte le opere, Mondadori, Milano 2017; Neera Fallaci, Dalla parte dell'ultimo. Vita del prete Lorenzo Milani, Milano Libri, Milano 1974, poi col titolo lievemente mutato Vita del prete Lorenzo Milani. Dalla parte dell'ultimo, Rcs, Milano 1993.
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L'incontro si e' aperto con un minuto di meditazione silenziosa, poi il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha dato avvio alla commemorazione ricordando con viva commozione quanto abbia contato nella sua personale esperienza, ma anche in quella di tanti altri che si affacciarono all'impegno politico sul finire degli anni Sessanta e nei primi anni Settanta, la lettura delle opere di don Milani e della scuola di Barbiana, da Esperienze pastorali a L'obbedienza non e' piu' una virtu', dalla Lettera a una professoressa alle raccolte allora disponibili delle lettere del priore di Barbiana; quelle letture fecero parte sia della "cassetta degli attrezzi" sia della formazione morale e politica di un'intera generazione di militanti che decisero di opporsi al disordine costituito e di entrare nella lotta affinche' il movimento delle oppresse e degli oppressi realizzasse la pace, la giustizia sociale, l'eguaglianza di diritti, la solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge, la condivisione del bene e dei beni, la difesa della biosfera casa comune dell'umanita'.
E Michele Gesualdi, che col fratello Francuccio al priore era unito da un legame intensamente vissuto in una vicinanza intima e filiale, che aveva curato la prima raccolta delle lettere del priore di Barbiana, che era la figura piu' nota tra quanti portavano avanti la lezione e il lascito di don Milani, e che poi fu autorevole sindacalista e successivamente pubblico amministratore, e' stato tanta parte della diffusione del pensiero e dell'azione di don Milani, testimonianza vivente del messaggio e dell'appello di Barbiana.
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Nell'impegno di Michele Gesualdi e degli altri allievi di don Milani che ne hanno proseguito in varie forme e diversi contesti la riflessione e l'azione (e qui il pensiero va subito anche al "Centro nuovo modello di sviluppo" di Vecchiano, e ad altre feconde esperienze), si rispecchia forse la parte migliore delle idee e delle pratiche dei movimenti sociali di quest'ultimo mezzo secolo, a cominciare dal movimento operaio, dal movimento delle donne, dal movimento pacifista e nonviolento, dal movimento ecologista, fino alle innumerevoli iniziative di solidarieta' concreta, di condivisione del bene e dei beni, di inveramento della democrazia.
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E ricordando Michele Gesualdi non si puo' non fare un esame di coscienza, e chiedersi come proseguire oggi la lotta che e' stata anche la sua per la liberazione dell'intera umanita' da ogni menzogna e da ogni violenza, da ogni oppressione e da ogni miseria.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la giustizia sociale: affinche' ad ogni essere umano sia dato secondo i suoi bisogni, e da ogni essere umano sia dato a seconda delle sue capacita'.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la pace, affinche' cessino tutte le guerre e le uccisioni, e l'umanita' si riconosca una e plurale, ed ogni persona sia libera ed eguale in diritti, fraterna e sororale, sollecita sempre del bene comune.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la democrazia, affinche' nessun essere umano sia escluso, umiliato ed offeso, abbandonato alla solitudine, al dolore, alla paura, alla morte.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta per la difesa della biosfera, casa comune dell'umanita'.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre proseguire oggi la lotta  contro lo sfruttamento e la rapina, contro la schiavitu' e le dittature, contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; in difesa dell'intero mondo vivente.
Nel ricordo di Michele Gesualdi occorre perseverare oggi nella scelta della nonviolenza.
*
E qui e adesso, nell'Italia di questo tragico ultimo anno in cui un governo scellerato e golpista tenta di imporre un regime di apartheid, commette crimini infami come l'omissione di soccorso di chi e' in pericolo di morte, propaganda e pratica razzismo e persecuzioni, ebbene, qui e adesso il nostro primo dovere e' opporci alla violenza razzista del governo della disumanita'.
Non sara' quindi inutile ripetere anche oggi, mentre ricordiamo Michele Gesualdi e ci proponiamo di collocarci al suo ascolto ed in continuita' con il suo impegno di tutta la vita, quale e quanto tragica sia la situazione presente, e quali siano i nostri piu' urgenti e ineludibili doveri.
*
Ripetiamo dunque ancora una volta cio' che va gridato dai tetti.
Che il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Che esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo.
Che il recente cosidddetto "decreto sicurezza" del governo della disumanita' introduce nell'ordinamento italiano misure criminali e criminogene di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
*
E ripetiamo quindi anche quali siano i nostri piu' urgenti doveri.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni affinche' siano riconosciuti tutti i diritti umani, e tra essi in primis il diritto di voto, a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni affinche' sia riconosciuto a tutte le persone il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro, e che sia concretamente garantito il diritto d'asilo come stabilito nell'articolo 10 della Costituzione.
Occorre che ogni persona senziente e pensante, ogni movimento democratico, ogni istituzione fedele al diritto e all'umanita', si impegni affinche' sia finalmente adeguatamente efficacemente contrastata l'economia schiavista ed ogni altro atto di segregazione, di persecuzione e di sopraffazione.
*
Questo sentiamo e pensiamo: che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Questo sentiamo e pensiamo: che vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Questo sentiamo e pensiamo: che salvare le vite e' il primo dovere.
Questo sentiamo e pensiamo: che devi agire nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
*
Nel ricordo di Michele Gesualdi continuiamo nell'impegno della solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge, sostiene e conforta.
Nel ricordo di Michele Gesualdi continuiamo nella lotta nonviolenta contro tutte le menzogne e le oppressioni.
Nel ricordo di Michele Gesualdi la nonviolenza e' in cammino.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell'impegno per la liberazione comune.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell'impegno per il bene comune dell'umanita'.

4. CHI OGGI NON SI OPPONE ALLE VIOLENZE RAZZISTE

Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
non pretenda di cantare il gregoriano

Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
non pretenda di celebrare il Giorno della Memoria

Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
non pretenda di dirsi democratico

Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
non pretenda di dichiararsi persona civile

Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
non pretenda di ritenersi persona onesta

Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
non pretenda di sentirsi un animo non vile

Chi oggi non si oppone alle violenze razziste del governo della disumanita'
di quelle violenze e' complice

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'
salvare le vite e' il primo dovere

5. IL BAMBINO CON LA PAGELLA E IL SILENZIO CHE CONSENTE IL MALE

Chi si commuove per il bambino con la pagella
affogato nel Mediterraneo
perche' consente con il suo silenzio
che oggi il governo ometta di soccorrere i naufraghi
negando loro approdo in porto sicuro?

Chi si commuove per le persone costrette senza un tetto
morte assiderate in queste fredde notti
perche' consente con il suo silenzio
che oggi il governo neghi protezione umanitaria
a migliaia di vittime innocenti
tutte al dolore alla paura alla violenza alla morte esponendole?

Chi si commuove a sentire in televisione
delle violenze mostruose inferte dai caporali schiavisti
perche' consente con il suo silenzio
che oggi il governo perseguiti le vittime
e favoreggi quindi i criminali?

Chi si commuove al ricordo delle vittime
della Shoah ridotte a fumo e cenere
perche' consente con il suo silenzio
che oggi il governo lasci torturare e morire
nei lager libici vittime innocenti
che tutte sarebbero salve
riconoscendo finalmente diritto d'asilo
ed ingresso legale e sicuro
in Italia e in Europa
a chiunque fugge da guerre e da fame
da dittature e da devastazioni?

Insorgere occorre contro il razzismo
insorgere occorre contro la disumanita'
insorgere occorre con la scelta della nonviolenza
insorgere occorre con la forza della verita'
insorgere occorre per salvare tutte le vite

Ogni essere umano ha diritto alla vita alla dignita' alla solidarieta'
occorre soccorrere accogliere assistere ogni persona bisognosa di aiuto
salvare le vite e' il primo dovere

6. ALZI LA MANO

Chi e' contrario alla tortura alzi la mano.
L'ergastolo non e' forse una tortura?
Abolire l'ergastolo. Adesso.
*
Chi e' contrario ad uccidere alzi la mano.
L'ergastolo non e' forse un'uccisione lenta e inesorabile?
Abolire l'ergastolo. Adesso.
*
Chi e' contrario a tenere un essere vivente rinchiuso in una gabbia per tutta la vita alzi la mano.
L'ergastolo non e' tenere un essere umano rinchiuso in una gabbia per tutta la vita?
Abolire l'ergastolo. Adesso.

7. PETER ABRAHAMS

Il 18 gennaio 2017 moriva Peter Abrahams, scrittore e militante antirazzista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

8. LEON BRUNSCHVICG

Il 18 gennaio 1944 moriva Leon Brunschvicg, filosofo illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.

9. BRUCE CHATWIN

Il 18 gennaio 1989 moriva Bruce Chatwin, viaggiatore e scrittore.
Con gratitudine lo ricordiamo.

10. NICOLA CHIAROMONTE

Il 18 gennaio 1972 moriva Nicola Chiaromonte, antifascista, socialista libertario, saggista, persona di straordinario acume intellettuale e rigore morale.
Con gratitudine lo ricordiamo.

11. FRANCESCA CICERI

Il 18 gennaio 1988 moriva Francesca Ciceri, antifascista, partigiana, militante del movimento operaio.
Con gratitudine la ricordiamo.

12. ANTONINO FAVA E VINCENZO GAROFALO

Il 18 gennaio 1994 la mafia assassinava
Antonino Fava e Vincenzo Garofalo carabinieri
nel fiore degli anni stroncati

Li ricordiamo e con essi ricordiamo
tutte le vittime del potere mafioso
e tutti coloro che alla mafia si opposero

13. CARLO FRIGERIO

Il 18 gennaio 1966 moriva Carlo Frigerio, pubblicista e militante anarchico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

14. LIDO GALLETTO

Il 18 gennaio 2011 moriva Lido Galletto, partigiano e storico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

15. MICHELE GESUALDI

Il 18 gennaio 2018 moriva Michele Gesualdi, allievo di don Milani, custode del suo messaggio e prosecutore del suo impegno.
Con gratitudine lo ricordiamo.

16. VITTORIO GHIDETTI

Il 18 gennaio 1972 moriva Vittorio Ghidetti, antifascista, partigiano, costituente.
Con gratitudine lo ricordiamo.

17. RENATO GUTTUSO

Il 18 gennaio 1987 moriva Renato Guttuso, pittore, antifascista, militante comunista, parlamentare.
Con gratitudine lo ricordiamo.

18. JOE HANSEN

Il 18 gennaio 1979 moriva Joe Hansen, pubblicista e militante del movimento operaio.
Con gratitudine lo ricordiamo.

19. GRAZIA LIVI

Il 18 gennaio 2015 moriva Grazia Livi, giornalista e scrittrice.
Con gratitudine la ricordiamo.

20. CESARE MASSINI

Il 18 gennaio 1967 moriva Cesare Massini, antifascista, costituente, militante del movimento operaio.
Con gratitudine lo ricordiamo.

21. MARCELLO MORETTI

Il 18 gennaio 1961 moriva Marcello Moretti, attore, indimenticabile Arlecchino.
Con gratitudine lo ricordiamo.

22. MASSIMO OTTOLENGHI

Il 18 gennaio 2016 moriva Massimo Ottolenghi, antifascista, resistente, scrittore.
Con gratitudine lo ricordiamo.

23. ERMINIO PESCATORI

Il 18 gennaio 1905 moriva Erminio Pescatori, garibaldino, repubblicano, socialista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

24. UGO PIRRO

Il 18 gennaio 2008 moriva Ugo Pirro, scrittore e sceneggiatore di film di forte impegno civile.
Con gratitudine lo ricordiamo.

25. GEORGE HOLLAND SABINE

Il 18 gennaio 1961 moriva George Holland Sabine, docente di filosofia e storico della politica, sul cui manuale tutti studiammo.
Con gratitudine lo ricordiamo.

26. JACQUES SADOUL

Il 18 gennaio 2013 moriva Jacques Sadoul, scrittore, critico e storico della fantascienza.
Con gratitudine lo ricordiamo.

27. MICHEL TOURNIER

Il 18 gennaio 2016 moriva Michel Tournier, scrittore.
Con gratitudine lo ricordiamo.

28. DUE NAUFRAGI

Questa notte un altro naufragio
nel braccio di mare tra Libia ed Italia
questa notte un altro massacro
di superstiti dei lager libici
questa notte
questa nostra notte

E insieme il secondo naufragio
il nostro naufragio
dell'Italia che continua a negare salvezza alle vittime
dell'Italia il cui cuore e' tornato di sasso
dell'Italia in cui e' tornato al governo il fascismo
che nega la Costituzione e i doveri ch'essa stabilisce
che nega il diritto d'asilo a chi e' perseguitato
che nega soccorso a chi e' in pericolo di morte
che nega il diritto alla vita inerente ad ogni essere umano

il naufragio dell'Italia che non insorge
per salvare le vite innocenti
per opporsi alle persecuzioni naziste
per cacciare il governo razzista
per tornare un paese civile
un popolo umano

Questa notte un altro naufragio
nel braccio di mare tra Libia ed Italia
questa notte un altro massacro
di superstiti dei lager libici
questa notte
questa nostra notte

29. RICORDANDO JAN PALACH A CINQUANT'ANNI DALLA MORTE. UN BREVE DISCORSO TENUTO A VITERBO

Il 19 gennaio 1969, cinquant'anni fa, dopo tre giorni di agonia cessava di vivere Jan Palach, che il 16 gennaio in piazza San Venceslao a Praga si era cosparso di benzina e dato alle fiamme per protestare contro l'occupazione militare che aveva stroncato la primavera di Praga, facendo di se stesso una torcia umana per risvegliare le coscienze. Era un giovane studente antiautoritario, socialista libertario, amico della nonviolenza, che si era ispirato per il suo gesto estremo alla lotta nonviolenta dei monaci buddhisti in Vietnam.
*
Lo ricordo ancor oggi, cinquant'anni dopo la sua morte, con la stessa emozione di quando, allora, mi raggiunse la notizia di quel rogo, ed ero un ragazzo.
La vicenda della Primavera di Praga e della sua brutale repressione, quella vicenda di speranza e sofferenza che con forza inaudita Jan Palach testimonia ancora, e' una vicenda che molto ha contato nella mia vita, nelle scelte che ho fatto e che mi hanno reso la persona che sono. Pochi anni dopo entrai nell'impegno politico e vi entrai divenendo un militante comunista antitotalitario, trovando un punto di riferimento nel gruppo del "Manifesto" che sulla rivista da cui prese il nome aveva pubblicato un testo che non ho piu' dimenticato, il cui titolo era: "Praga e' sola".
Affinche' Praga non fosse piu' sola, affinche' il socialismo dal volto umano di Dubcek potesse infine realizzarsi, affinche' Jan Palach non fosse morto invano, anch'io mi decisi alla lotta.
Sono restato un militante politico per il resto della mia vita, un militante politico del movimento delle oppresse e degli oppressi in lotta contro tutte le violenze e le oppressioni, per la liberazione dell'umanita'; un militante politico persuaso dell'eguaglianza di dignita' e diritti di tutti gli esseri umani; un militante politico impegnato affinche' fra tutti gli esseri umani sia messo in comune tutto il bene e tutti i beni; un militante politico comunista antitotalitario, ovvero socialista e libertario, e quindi necessariamente una persona amica della nonviolenza.
Anch'io fui illuminato dal tragico grido di quella terribile torcia.
*
La vicenda della Pimavera di Praga e della sua brutale repressione, la figura di Jan Palach che e' uno dei simboli indimenticabili di quell'ora di verita', ancora ci interpella.
Ci convoca alla scelta della nonviolenza, che sola si oppone a tutte le violenze.
Ci convoca a realizzare il socialismo dal volto umano di Dubcek, il liberalsocialismo di Capitini, a realizzare la politica e la societa' che pensarono e agirono e testimoniarono Rosa Luxemburg e Simone Weil, Virginia Woolf e Hannah Arendt, Laura Conti e Franca Ongaro Basaglia, Ginetta Sagan e Wangari Maathai, Margarete Buber-Neumann e Germaine Tillion, Assia Djebar e Berta Caceres, Simone de Beauvoir e Luce Fabbri.
Ci convoca a lottare affinche' nessun essere umano mai piu' si trovi in condizioni in cui ritenga necessario o preferibile o inevitabile rinunciare alla vita, ne' nella forma del suicidio, ne' in quella del "digiuno fino alla morte", ne' in alcun altro modo: ogni essere umano ha diritto alla vita, nessun essere umano deve essere abbandonato alla morte.
Ci convoca a fare i conti con il totalitarismo in tutte le sue forme e a dedicare tutte le nostre forze ad opporci ad ogni regime che nega la vita, la dignita' e diritti degli esseri umani.
Ci convoca alla lotta per la pace e i diritti umani, per la legalita' che salva le vite, per una societa' giusta e rispettosa di ogni singolo essere umano e dell'intero mondo vivente.
Ci convoca alla comprensione del fatto che siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ci convoca a ricordarci sempre che solo facendo il bene si puo' contrastare il male.
Ci convoca a ricordarci sempre che salvare le vite e' il primo dovere.
*
Vado svolgendo nell'animo mio queste meditazioni nelle ore in cui giunge la notizia di un altro naufragio nel Mediterraneo, una nuova strage degli innocenti.
Vado svolgendo nell'animo mio queste meditazioni mentre in Libia, a un braccio di mare dall'Italia, innumerevoli esseri umani innocenti soffrono inaudite violenze nei lager delle mafie schiaviste.
Vado svolgendo nell'animo mio queste meditazioni mentre in Italia un governo razzista e golpista, un governo che non fa mistero delle sue pulsioni totalitarie, sta commettendo crimini abominevoli, crimini nazisti.
Un governo razzista e golpista che da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Un governo razzista e golpista di cui esponenti di primario rilievo da anni conducono una forsennata propaganda di istigazione al razzismo.
Un governo razzista e golpista di cui il recente cosiddetto "decreto sicurezza" introduce nell'ordinamento italiano misure di discriminazione, segregazione e persecuzione razzista, misure disumane, criminali e criminogene che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico", palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
E mentre assisto a questo orrore so cosa avrebbe pensato Jan Palach.
*
Lo ripeto una volta ancora.
Io credo che ogni persona che ha un cuore dovrebbe insorgere per ottenere che a tutti gli esseri umani in fuga da guerre e fame, da dittature e devastazioni, dalla rapina e dallo sfruttamento schiavista e dall'oppressione di poteri violenti, sia riconosciuto il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro per salvare la propria vita.
Io credo che ogni persona che ha un cuore dovrebbe insorgere per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'.
Io credo che ogni persona che ha un cuore dovrebbe insorgere per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'.
Io credo che ogni persona che ha un cuore dovrebbe insorgere per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
Io credo che ogni persona che ha un cuore dovrebbe insorgere per ottenere che siano riconosciuti tutti i diritti umani ed innanzitutto il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
Io credo che ogni persona che ha un cuore dovrebbe insorgere per ottenere che cessi in Italia la schiavitu', cessi in Italia la segregazione razziale, cessi in Italia la violenza razzista e fascista.
Io credo che ogni persona che ha un cuore dovrebbe insorgere per salvare tutte le vite.
Io credo che ogni persona che ha un cuore dovrebbe insorgere per difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Io credo che ogni persona che ha un cuore dovrebbe insorgere in difesa della Costituzione repubblicana, della democrazia, dello stato di diritto, della civilta', dell'umanita'.
Io credo che ogni persona che ha un cuore dovrebbe insorgere per restare umana, perche' tutti gli esseri umani restino umani.
Insorgere con la forza della verita'.
Insorgere con la scelta della nonviolenza.
Insorgere per la legalita' che salva le vite.
*
Non potei impedire che Jan Palach incendiasse il suo corpo.
Ma posso ascoltare e cercare di inverare oggi il suo messaggio.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.

30. COME FAR CESSARE IMMEDIATAMENTE LA STRAGE

Riconoscendo finalmente a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro.
Cosi' si salverebbero innumerevoli vite.
Cosi' si annienterebbero le mafie schiaviste dei trafficanti.
Cosi' si tornerebbe ad essere un paese civile e democratico e non un paese asservito a uno scellerato governo razzista.
Cosi' torneremmo ad essere esseri umani e non draghi.

31. LA PAROLA MOSTRUOSA

Un essere umano uscira' dalla cella solo da cadavere.
Il solo dire, il solo pensare questa frase, dovrebbe sgomentare ogni persona.
Abolire l'ergastolo. Adesso.

32. ANASTASIJA BABUROVA

Il 19 gennaio 2009 moriva assassinata Anastasija Baburova, giornalista e militante ambientalista e antifascista.
Con gratitudine la ricordiamo.

33. LUIGI BERTONI

Il 19 gennaio 1947 moriva Luigi Bertoni, giornalista, sindacalista, militante anarchico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

34. CESARE BRANDI

Il 19 gennaio 1988 moriva Cesare Brandi, storico dell'arte, critico e saggista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

35. ANDREA COSTA

Il 19 gennaio 1910 moriva Andea Costa, militante del movimento operaio, primo parlamentare socialista in Italia.
Con gratitudine lo ricordiamo.

36. HRANT DINK

Il 19 gennaio 2007 moriva assassinato Hrant Dink, giornalista e scrittore.
Con gratitudine lo ricordiamo.

37. NADIA GALLICO SPANO

Il 19 gennaio 20 moriva Nadia Gallico Spano, resistente, costituente, militante del movimento operaio e del movimento delle donne.
Con gratitudine la ricordiamo.

38. GIORGIO GARDIOL

Il 19 gennaio 2014 moriva Giorgio Gardiol, giornalista, militante ambientalista, parlamentare.
Con gratitudine lo ricordiamo.

39. FRANCOISE GIROUD

Il 19 gennaio 2003 moriva Françoise Giroud, giornalista, scrittrice, parlamentare e ministra.
Con gratitudine la ricordiamo.

40. CESARE GNUDI

Il 19 gennaio 20 moriva Cesare Gnudi, antifascista, storico dell'arte, direttore della pinacoteca nazionale di Bologna.
Con gratitudine lo ricordiamo.

41. ATHE GRACCI

Il 19 gennaio 2013 moriva Athe Gracci, insegnante, scrittrice, volontaria carceraria.
Con gratitudine la ricordiamo.

42. JACQUES LECOQ

Il 19 gennaio 1999 moriva Jacques Lecoq, attore e studioso di teatro, mimo e insegnante.
Con gratitudine lo ricordiamo.

43. ANNA LEONOWENS

Il 19 gennaio 1915 moriva Anna Leonowens, educatrice, scrittrice, attivista sociale, suffragista.
Con gratitudine la ricordiamo.

44. STANISLAV MARKELOV

Il 19 gennaio 2009 moriva assassinato Stanislav Markelov, avvocato, giornalista, difensore dei diritti umani.
Con gratitudine lo ricordiamo.

45. HANS MASSAQUOI

Il 19 gennaio 2013 moriva Hans Massaquoi, testimone e militante contro il razzismo, giornalista e scrittore.
Con gratitudine lo ricordiamo.

46. MARIA MESSINA

Il 19 gennaio 1944 moriva Maria Messina, scrittrice.
Con gratitudine la ricordiamo.

47. OTTORINO ORLANDINI

Il 19 gennaio 1971 moriva Ottorino Orlandini, antifascista, partigiano.
Con gratitudine lo ricordiamo.

48. RINO PACHETTI

Il 19 gennaio 2000 moriva Rino Pachetti che era stato eroico partigiano.
Con gratitudine lo ricordiamo.

49. JAN PALACH

Il 19 gennaio 1969 moriva a Praga Jan Palach, giovane combattente nonviolento per la democrazia e i diritti umani, che tre giorni prima aveva fatto di se' stesso un rogo per protestare contro l'occupazione militare del suo paese, una torcia per illuminare le coscienze.
Il suo messaggio ci e' giunto.
Che nessuno mai piu' si tolga la vita.
Lo ricordiamo con dolore che non si estingue.

50. SOL PLAATJE

Il 19 gennaio 1932 moriva Sol Plaatje, scrittore e militante antirazzista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

51. ETTORE SCOLA

Il 19 gennaio 2016 moriva Ettore Scola, sceneggiatore e regista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

52. ERNESTO SESTAN

Il 19 gennaio 1986 moriva Ernesto Sestan, storico illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.

53. BEPPE SOCCI

Il 19 gennaio 1998 moriva don Beppe Socci, prete operaio, costruttore di pace, amico della nonviolenza, presidente del Movimento Internazionale della Riconciliazione, animatore di tenaci e luminose esperienze di solidarieta' e di pace.
Con gratitudine lo ricordiamo.

54. GUSTAVE THIBON

Il 19 gennaio 2001 moriva Gustave Thibon, contadino, filosofo, scrittore, e' l'amico cui Simone Weil affido' i manoscritti che divennero La pesanteur et la grace.
Con gratitudine lo ricordiamo.

55. LEOPOLD TREPPER

Il 19 gennaio 1982 moriva Leopold Trepper, militante antinazista, a capo dell'"Orchestra Rossa".
Con gratitudine lo ricordiamo.

56. ANTONELLO TROMBADORI

Il 19 gennaio 1993 moriva Antonello Trombadori, antifascista, resistente, militante del movimento operaio, parlamentare, giornalista e critico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

57. ERIC VOEGELIN

Il 19 gennaio 1985 moriva Eric Voegelin, esule antinazista, filosofo e storico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

58. DICIAMO ANCORA UNA VOLTA LA NUDA VERITA'

Diciamo ancora una volta la nuda verita': e' possibile salvarle tutte le vittime innocenti che oggi muoiono nei lager libici, che oggi muoiono nel Mediterraneo: e' sufficiente riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto a muoversi nel mondo in modo legale e sicuro, diritto che gia' hanno tutti i cittadini italiani.
Sono i governi europei che negando all'umanita' di tre continenti (l'umanita' nata nei continenti rapinati dall'Europa in mezzo millennio di razzismo, colonialismo, schiavismo, imperialismo fin genocida) il fondamentale diritto a muoversi liberamente nel mondo, hanno gettato chi e' in fuga da guerre e fame, da devastazioni e dittature, tra gli artigli delle mafie schiaviste dei trafficanti.
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto, che noi italiani gia' abbiamo, a muoversi in modo legale e sicuro, a vivere una vita degna, annienterebbe di colpo le mafie dei trafficanti, e salverebbe innumerevoli vite umane.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Abbiamo il dovere di soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.

59. CLAUDIO ABBADO

Il 20 gennaio 2014 moriva Claudio Abbado, direttore d'orchestra.
Con gratitudine lo ricordiamo.

60. MARIO ALBERTINI

Il 20 gennaio 1997 moriva Mario Albertini, docente, pensatore e militante federalista europeo.
Con gratitudine lo ricordiamo.

61. BRUNO AMOROSO

Il 20 gennaio 2017 moriva Buno Amoroso, economista, docente, saggista, impegnato per il bene comune dell'umanita'.
Con gratitudine lo ricordiamo.

62. NICOLA BADALONI

Il 20 gennaio 2005 moriva Nicola Badaloni, filosofo e militante del movimento operaio.
Con gratitudine lo ricordiamo.

63. HENRIETTE BICHONNIER

Il 20 gennaio 2018 moriva Heriette Bichonnier, scrittrice per l'infanzia.
Con gratitudine la ricordiamo.

64. MARIA BOSCHETTI ALBERTI

Il 20 gennaio 1951 moriva Maria Boschetti Alberti, educatrice e pedagogista.
Con gratitudine la ricordiamo.

65. AMILCAR CABRAL

Il 20 gennaio 1973 moriva assassinato Amilcar Cabral, militante antirazzista, anticolonialista ed antimperialista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

66. ENRICA CALABRESI

Enrica Calabresi
scienziata e docente universitaria
perseguitata e imprigionata dai fascisti
destinata alla deportazione
si tolse la vita il 20 gennaio 1944

Sempre volle il bene dell'umanita'
mai si arrese dinanzi alla barbarie

qui con immedicabile dolore
e gratitudine che non si estingue
la ricordiamo ancora

67. EDMONDE CHARLES-ROUX

Il 20 gennaio 2016 moriva Edmonde Charles-Roux, resistente, giornalista, scrittrice.
Con gratitudine la ricordiamo.

68. GERMINAL CIMARELLI

Il 20 gennaio 1944 moriva combattendo
per la liberazione dell'umanita'
Germinal Cimarelli
operaio antifascista partigiano martire

Con gratitudine lo ricordiamo

69. DOMENICO COMPARETTI

Il 20 gennaio 1927 moriva Domenico Comparetti, filologo insigne.
Con gratitudine lo ricordiamo.

70. GIACOMO DEBENEDETTI

Il 20 gennaio 1967 moriva Giacomo Debenedetti, critico, scrittore, docente, testimone della dignita' umana, una delle figure piu' vive dell'Italia civile.
Con gratitudine lo ricordiamo.

71. ABDUL GHAFFAR KHAN

Il 20 gennaio 1988 moriva Abdul Ghaffar Khan, figura illustre della nonviolenza.
Con gratitudine lo ricordiamo.

72. GIANNI GIADRESCO

Il 20 gennaio 2005 moriva Gianni Giadresco, partigiano, militante del movimento operaio, giornalista, saggista e memorialista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

73. MARIO GOMEZ D'AYALA

Il 20 gennaio 2008 moriva Mario Gomez d'Ayala, giurista e parlamentare.
Con gratitudine lo ricordiamo.

74. MASSIMO GORLA

Il 20 gennaio 2004 moriva Massimo Gorla, militante del movimento operaio e parlamentare dela nuova sinistra.
Con gratitudine lo ricordiamo.

75. MARIO GRISENDI

Il 20 gennaio 1945 moriva ucciso Mario Grisendi, partigiano.
La liberta' che abbiamo, l'abbiamo per suo dono.
Con gratitudine lo ricordiamo.

76. AUDREY HEPBURN

Il 20 gennaio 1993 moriva Audrey Hepburn, attrice ed ambasciatrice dell'Unicef.
Con gratitudine la ricordiamo.

77. ETTA JAMES

Il 20 gennaio 2012 moriva Etta James, indimenticabile cantante.
Con gratitudine la ricordiamo.

78. ELSE JERUSALEM

Il 20 gennaio 1943 moriva Else Jerusalem, scrittrice e militante femminista.
Con gratitudine la ricordiamo.

79. JERRY MULLIGAN

Il 20 gennaio 1996 moriva Jerry Mullligan, sassofonista e compositore jazz.
Con gratitudine lo ricordiamo.

80. JOSE' GUADALUPE POSADA

Il 20 gennaio 1913 moriva Jose' Guadalupe Posada, l'eponimo incisore delle calaveras.
Con gratitudine lo ricordiamo.

81. JOHN RUSKIN

Il 20 gennaio 1900 moriva John Ruskin, intellettuale e artista, la lettura del cui libro Unto this last rivelo' a Gandhi se stesso.
Con gratitudine lo ricordiamo.

82. ANTONIO SANTUCCI

Il 20 gennaio 2006 moriva Antonio Santucci, filosofo e storico della filosofia, autore di libri preziosi.
Con gratitudine lo ricordiamo.

83. LUCIANO SATTA

Il 20 gennaio 1998 moriva Luciano Satta, studioso della lingua italiana, brillante giornalista e saggista.
Con gratitudine lo ricordiamo.

84. ANTONINO SILIGATO

Il 20 gennaio 1945
combattendo in difesa dell'umanita'
moriva Antonino Siligato
partigiano

Con gratitudine lo ricordiamo

85. AURELIO SPOTO

Il 20 gennaio 1976 moriva Aurelio Spoto, militante del movimento operaio, partigiano, medico.
Con gratitudine lo ricordiamo.

86. RICHARD ALBERT VOLLENWEIDER

Il 20 gennaio 2007 moriva Richard Albert Vollenweider, idrobiologo, limnologo, ecologo illustre.
Con gratitudine lo ricordiamo.

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Numero 303 del 20 settembre 2019
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