[Nonviolenza] Si e' svolta oggi la presentazione pubblica della "Lettera aperta alla Ministra dell'Interno"



SI E' SVOLTA OGGI LA PRESENTAZIONE PUBBLICA DELLA "LETTERA APERTA ALLA MINISTRA DELL'INTERNO"

Giovedi' 12 settembre 2019 si e' svolto a Viterbo un incontro di presentazione pubblica della "Lettera aperta alla Ministra dell'Interno" inviata ieri dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" alla nuova responsabile del Viminale.
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1. Cosa chiediamo alla nuova ministra
Nella lettera (il cui testo integrale si allega in calce) si chiede alla Ministra "di ripristinare la vigenza della Costituzione, di fare la politica giusta e necessaria: la politica che salva le vite, che soccorre il bisognoso, che promuove il bene comune". Questa richiesta dettagliando nei seguenti inviti:
- far cessare l'omissione di soccorso dei naufraghi in pericolo di morte;
- far cessare la persecuzione dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo;
- far cessare la persecuzione dei piu' bisognosi della protezione della legge tra quanti si trovano nel nostro paese;
- far cessare l'istigazione all'odio razzista;
- abrogare le scellerate misure razziste contenute nei due cosiddetti "decreti sicurezza della razza";
- aprire i porti a chi e' in fuga da guerre e fame, torture e schiavitu'.
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2. I doveri piu' urgenti di un governo che voglia far tornare l'Italia alla democrazia ed alla legalita' costituzionale dopo l'annus horribilis del razzismo al potere
La struttura nonviolenta viterbese da giorni insiste nel chiedere al nuovo governo di far cessare definitivamente la mostruosa stagione dell'odio e della violenza razzista che ha caratterizzato l'esecutivo caduto lo scorso mese dopo un anno di crimini contro l'umanita' e di attentato contro la Costituzione.
E per far cessare definitivamente l'orrore e l'eversione dall'alto di un governo golpista che per oltre un anno ha seminato barbarie e dolore, e contribuito atrocemente alla strage degli innocenti in corso nel Mediterraneo, occorrono adesso alcuni provvedimenti necessari ed urgenti, che torniamo ad elencare ancora una volta:
- occorre abrogare immediatamente tutte le infami e scellerate misure razziste imposte dal governo della disumanita';
- occorre soccorrere tutte le persone in pericolo, salvare tutte le vite;
- occorre far cessare immediatamente tutte le persecuzioni, lo schiavismo e l'apartheid in Italia;
- occorre tornare alla Costituzione repubblicana antifascista;
- occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro;
- occorre riconoscere il diritto di voto, e tutti i diritti sociali, civili e politici, a tutte le persone che vivono nel nostro paese;
- occorre sempre ricordare che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
- occorre sempre ricordare che salvare le vite e' il primo dovere.
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3. Cessi l'indifferenza dell'Unione Europea mentre gli stati membri violano i diritti umani e commettono crimini razzisti
L'Unione Europea per oltre un anno ha sostanzialmente finto di non vedere che il governo italiano cercava di imporre un regime di apartheid, favoreggiava lo schiavismo, perseguitava innocenti, ometteva di soccorrere esseri umani in pericolo di morte, commetteva crimini razzisti contro l'umanita', istigava all'odio razzista, violava proditoriamente il diritto internazionale oltre che la stessa Costituzione della Repubblica italiana.
Con la sua sostanziale indifferenza l'Unione Europea e' stata quindi effettuale complice di quei crimini piu' volte denunciati. Che questa complicita' ora cessi. Che l'Unione Europea si adoperi in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, e quindi contrasti le violenze razziste e i crimini contro l'umanita' ogni volta che i governi di singoli stati violenze razziste e crimini contro l'umanita' commettono.
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4. Intervengano finalmente le competenti magistrature
Almeno ora che il governo razzista e golpista e' caduto, intervengano le competenti magistrature in relazione ai crimini contro l'umanita' ed all'attentato contro la Costituzione che lungo un anno di delittuosa antipolitica il governo della disumanita' ha commesso.
Ed almeno ora, finalmente, i ministri di quel governo razzista responsabili di gravissimi reati, primi fra tutti l'omissione di soccorso, la persecuzione di innocenti, la violazione di fondamentali diritti e doveri sanciti dalla carta costituzionale, siano chiamati a risponderne nelle aule di giustizia.
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5. Riconoscersi umani, riconoscersi una sola umanita' in un unico mondo vivente
Come tutti i grandi testimoni dell'umanita' dopo Auschwitz ed Hiroshima hanno definitivamente chiarito, tutti i problemi politici e sociali decisivi dell'epoca presente sono ormai su scala planetaria; e quindi la politica necessaria ed urgente quella medesima dimensione planetaria deve avere.
La questione dei mutamenti climatici rende ormai avvertita l'umanita' intera della necessita' e dell'urgenza di una profonda conversione ecologica dell'economia, della politica, delle forme della convivenza.
Da un modello di sviluppo centrato sulla rapina delle risorse e la depredazione del mondo vivente, sull'appropriazione privata e sul consumismo sfrenato, occorre passare a un modello di effettiva giustizia sociale, di solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e difende e sostiene, di responsabilita' per il mondo e di condivisione del bene e dei beni, di attiva protezione e concreto risanamento della biosfera.
E quindi ancor piu' necessario, ancor piu' ineludibile si fa l'impegno per la democrazia che l'intera umanita' includa; per il riconoscimento, la promozione e la difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani comprese le generazioni venture; l'impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, l'impegno contro le armi che sempre servono a uccidere; l'impegno contro il razzismo e tutte le persecuzioni, riconoscendo finalmente che siamo una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera; l'impegno contro il maschilismo e tutte le oppressioni, riconoscendo nella violenza di genere e nell'oppressione maschilista e patriarcale la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze, di tutte le oppressioni; l'impegno in difesa della natura, bene comune e fonte della nostra stessa vita, di cui noi stessi siamo parte.
Democrazia e solidarieta', riconoscimento e difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, rispetto e protezione del mondo vivente, sono una sola cosa, un unico impegno.
L'antifascismo, valore fondativo della Repubblica italiana, implica ormai la scelta non piu' rinviabile della nonviolenza, che a tutte le violenze si oppone.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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6. Una lettera, una speranza, un impegno
Con la lettera alla nuova Ministra dell'Interno la struttura nonviolenta viterbese auspica un impegno condiviso da ogni persona di volonta' buona, da ogni movimento per la giustizia e la solidarieta', e da ogni istituzione democratica, per salvare tutte le vite, per difendere tutti i diritti.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Nessuno sia abbandonato tra gli artigli della violenza, della paura, del dolore, della morte.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Salvare le vite e' il primo dovere.

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 12 settembre 2019

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it

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Allegato: Lettera aperta alla Ministra dell'Interno
Gentilissima Ministra dell'Interno,
mi consenta innanzitutto di congratularmi per la sua nomina a tale incarico. Lei ha sicuramente le competenze giuridiche ed amministrative, e le risorse culturali e morali, per svolgere la sua funzione con la cura e lo scrupolo richiesti.
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Lei sa che il suo predecessore, invece, assuefatto ad una propaganda d'odio cui era gia' dedito da molti anni, ha ricoperto questa medesima carica dimentico di quella pietas che sempre dovrebbe illuminare chi sia investito di pubblici uffici in pro del bene comune; e che da quella delirante propaganda reso ebbro e cieco ha imposto al nostro paese decisioni empie, indegne di un paese civile, di uno stato di diritto, di un ordinamento democratico.
In particolare ha imposto, con la vile complicita' dell'intero governo di cui era magna pars, anzi: vero e proprio dominus, in guisa di ministro plenipotenziario, misure confliggenti non solo con la Costituzione della Repubblica italiana, non solo con il diritto internazionale, ma finanche con le leggi non scritte ma incise nel cuore di ogni essere umano.
Con insensata hybris ha imposto e commesso crimini abominevoli.
Come l'omissione di soccorso dei naufraghi in pericolo di morte.
Come la persecuzione dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo per impedire loro di continuare a salvare vite innocenti.
Come la persecuzione delle persone piu' fragili, piu' esposte al pericolo di violenze inaudite e piu' bisognose della protezione della legge tra quante si trovano nel nostro paese.
Come una costante, crescente, mostruosa istigazione all'odio razzista.
Ora quel ministro non e' piu' tale, il governo da lui subornato non e' piu' in carica; dopo un anno di follia, di violenza, di eversione dall'alto, l'Italia puo' ora tornare alla democrazia, alla legalita' costituzionale, alla civilta'.
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Con specifico riferimento ad alcune misure contenute in due particolari atti legislativi, i due cosiddetti "decreti sicurezza", lo stesso Presidente della Repubblica con due sue lettere aveva segnalato l'abissale gravita' di esse.
Ebbene, quelle misure persecutorie, inammissibili e disumane, devono essere al piu' presto abrogate.
E quell'antipolitica razzista di proclamato odio e di praticata empieta' deve cessare.
Unisco quindi la mia voce a quella delle tante persone che sicuramente gia' l'avranno pregata di restaurare il diritto nel nostro paese, di ripristinare la vigenza della Costituzione, di fare la politica giusta e necessaria: la politica che salva le vite, che soccorre il bisognoso, che promuove il bene comune.
Faccia cessare l'omissione di soccorso dei naufraghi in pericolo di morte.
Faccia cessare la persecuzione dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo.
Faccia cessare la persecuzione dei piu' bisognosi della protezione della legge tra quanti si trovano nel nostro paese.
Faccia cessare l'istigazione all'odio razzista.
Ed innanzitutto apra i porti a chi e' in fuga da guerre e fame, torture e schiavitu'; si adoperi affinche' siano soccorsi, accolti ed assistiti tutti gli esseri umani in pericolo; restituisca umanita' alla politica italiana e restituisca il nostro paese all'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 11 settembre 2019

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