[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 194



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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 194 del 12 aprile 2019

In questo numero:
1. "Balconi salvagente": Fateli sbarcare. Sabato 13 aprile il flash-mob
2. "Balconi salvagente": Presentazione della campagna
3. Adesione e sostegno alla campagna "Balconi salvagente"
4. Nell'anniversario della "Pacem in terris" ancora una proposta alle persone amiche: sostenere la campagna "Balconi salvagente"
5. Alle persone di volonta' buona una proposta di appello all'Onu (con una bozza di testo ed alcuni indirizzi utili)
6. Proposta di lettera al Presidente della Commissione Europea (con bozza di testo e indirizzi utili)
7. Proposta di lettera al Presidente della Regione Lazio (con bozza di testo, indirizzi utili ed alcune considerazioni ulteriori)
8. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia

1. INIZIATIVE. "BALCONI SALVAGENTE": FATELI SBARCARE. SABATO 13 APRILE IL FLASH-MOB
[Riceviamo, diffondiamo, aderiamo e sosteniamo]

Sabato 13 aprile alle 11 si terra' il flash mob #fateliSbarcare indetto dalla campagna "Balconi SalvaGente" a sostegno dell'accoglienza dei migranti che fuggono da guerra e fame.
Le citta' in cui si svolgera' sono: Bologna, Parma, Pisa, Varese e Torino.
A Varese si terra' anche una conferenza stampa di presentazione della campagna alle ore 10,30 in piazza Podesta'.
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Flashmob #fateliSbarcare
Sabato 13 aprile 2019 alle ore 11
Per chiedere che l'Europa ritrovi la propria natura accogliente.
Per ridare umanita' a chi fugge da guerra e fame.
Per contrastare le false notizie che diffondono la paura dell'altro.
Il flash mob e' indetto dalla campagna "Balconi SalvaGente" e si svolgera' in contemporanea in alcune citta' italiane:
Bologna: in piazza Re Enzo 2, su via Rizzoli,
Parma: in via Mazzini,
Pisa: in piazza XX Settembre,
Torino: in piazza Castello angolo via Garibaldi, di fronte alle fontane,
Varese: in piazza Podesta'.
Il flash mob sara' l'occasione per lanciare a livello nazionale la campagna "Balconi SalvaGente" che richiama all'impegno civile con piccole azioni concrete, visibili e alla portata di tutti. Il segno che si propone e' quello di appendere un salvagente al balcone per dichiarare che non si intende essere complici di chi vuole lasciare in balia delle onde le vite di chi fugge da guerra e miseria: "Non in nome mio". E perche' il balcone di ciascuno diventi un barcone di salvataggio per le tante persone in fuga.
A Varese si terra' anche una conferenza stampa promossa dal Comitato Permanente per i Diritti Umani di Varese, con Nadia Amaroli, referente nazionale della campagna "Balconi SalvaGente", di presentazione della campagna. La conferenza si terra' sempre in piazza Podesta'. Solo in caso di pioggia si terra' presso la sede di "Un'altra storia", in via del Cairo 34.
Aderiscono al flash mob: +Europa PR; Arci (PI); Ass.ne Politico-Culturale "Cittaperta" (PI); ass.ne PrediParte; azione culturale Vivere insieme in pari dignita'; Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera; Circolo Pd Pratello (BO); Comitato permanente per i diritti umani VR (ActionAid; Amnesty Varese; Ballafon; Carpe Somnium; Comboniani; Comitato Chernobyl; Emergency; Movimento Ubuntu; nAzione umana; Presidio Di Giustizia; Sharazade; Un'altra Storia; Varese societa' civile); Coordinamento Uguali Doveri; Diversa/mente; Il portico della pace; Immigrati buona volonta'; L'Italia che R-Esiste; Mantova per la pace; Mestizaje Cecina; Oltre i Confini - Beyond Borderlines; Potere al Popolo VR; Radicali PR; Rete Eurotopia BO (Ami; Anpi Porto sez. Parisini; ass.ne culturale Civico 32; ass.ne culturale Il Barattolo; ass.ne Giovanni XXIII; Casa delle Donne; Circolo culturale Interno 18; Circolo fratelli Rosselli; CostArena; Eco; Giovani Federalisti Europei; Issue; Liberta' e Giustizia; Manifesto in Rete; Movimento Federalista Europeo; Versante ripido); Unione Migranti in Italia.
Referenti locali:
Bologna, Jean, immigratibuonavolonta at gmail.com
Parma, Marco, marcomaria.freddi at gmail.com
Pisa, Wahiba, unitamigrantidipisa at gmail.com
Torino, Silvia, silviafenoglio at gmail.com
Varese, Giuseppe, varese at unaltrastoria.org
Referente nazionale: balconi.salvagente at gmail.com
https://facebook/balconiSALVAGENTE/

2. INIZIATIVE. "BALCONI SALVAGENTE": PRESENTAZIONE DELLA CAMPAGNA
[Riceviamo, diffondiamo, aderiamo e sosteniamo]

La campagna contro la guerra in Iraq del 2003, "Pace da tutti i balconi", trasformo' i balconi italiani in "balconi di pace" colorati coi colori dell'arcobaleno al punto che perfino in Parlamento ne dovettero parlare. Fu una campagna di successo in cui ognuno si senti' di non essere da solo contro la guerra e capi' di poter fare la differenza se l'azione del singolo viene ripresa da tanti.
"Balconi SalvaGente" e' una campagna simile, volta a chiedere la possibilita' di sbarco e l'accoglienza dei migranti richiamando all'impegno civile con piccole azioni concrete.
L'idea della campagna e' di incentivare i piccoli gesti che ognuno puo' fare, dandogli nel contempo visibilita' nell'ottica di "contarsi per contare".
Appendiamo un salvagente al balcone per dichiarare che non intendiamo essere complici di questa barbarie e perche' diventi un barcone di salvataggio per tante persone in fuga da guerra e miseria.
Mostriamo a chiunque passi che la nostra famiglia, il nostro condominio, la nostra associazione, la nostra citta', non vuole essere complice di questa barbarie inumana. Facciamo massa critica.
Promuoviamo le raccolte di firme (anche online) per cambiare le regole Europee di accoglienza dei migranti.
Partecipiamo alle manifestazioni di piazza a sostegno dei migranti, per la loro accoglienza.
Diffondiamo idee di accoglienza, sfatiamo il mito dell'uomo nero, facciamo circolare i gesti di buona volonta' della gente comune. Raccontiamo le storie dei migranti, il loro sentimenti, diamo loro nomi e volti ridandogli cosi' umanita'.
Cerchiamo insomma di contrastare questa sottocultura che si sta diffondendo tra le persone deboli che vedono nel diverso una minaccia anziche' una ricchezza.
Ci opponiamo alla barbarie dei porti europei in cui i migranti non possono sbarcare: questa decisione dei nostri governi non ci rappresenta. "Non in nome mio" per dirla con Camilleri. Non vogliamo essere complici di queste atrocita', vogliamo invece che l'Europa ritrovi la sua natura accogliente. Perche' l'Europa e' dei cittadini, non di chi li governa.
Pagina facebook: https://www.facebook.com/balconiSALVAGENTE/
E-mail: balconi.salvagente at gmail.com

3. REPETITA IUVANT. ADESIONE E SOSTEGNO ALLA CAMPAGNA "BALCONI SALVAGENTE"

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo esprime adesione e sostegno alla campagna "Balconi salvagente".
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L'appello dei promotori della campagna
Come scrivono le persone promotrici dell'iniziativa, "Balconi Salvagente" e' una campagna volta a chiedere la riapertura dei porti e l'accoglienza dei migranti con gesti semplici, richiamando all'impegno civile con piccole azioni concrete, visibili e alla portata di tutti. Appendiamo un salvagente al balcone per dichiarare che non intendiamo essere complici di questa barbarie e perche' diventi un barcone di salvataggio per tante persone in fuga da guerra e miseria. Un gesto semplice, alla portata di tutti, che ci permette di avere visibilita', di contarci e quindi di contare. Ci opponiamo alla barbarie dei porti europei chiusi ai migranti: questa decisione dei nostri governi non ci rappresenta. "Non in nome mio". Non vogliamo essere complici di queste atrocita', vogliamo invece che l'Europa ritrovi la sua natura accogliente. La pagina Facebook della campagna e': https://www.facebook.com/balconiSALVAGENTE/ Per contatti: balconi.salvagente at gmail.com
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Una iniziativa pubblica sabato prossimo
Le persone promotrici stanno anche organizzando un flash-mob a sostegno degli sbarchi dei migranti per la mattina di sabato 13 aprile in alcune citta' italiane e non solo.
Nell'appello specifico per questa iniziativa scrivono: "Ci piacerebbe avervi con noi, quindi vi chiediamo la cortesia di rispondere a questa e-mail per aderire all'evento e avere i dettagli in modo da poter partecipare. Se inoltre ritenete di poter fare da punto di riferimento nella vostra citta', vi invieremo il materiale e le indicazioni per realizzarlo: bastano 15 persone. Vi ringraziamo per ogni forma di diffusione che riterrete di poter attuare. Per chiedere che l'Europa ritrovi la propria natura accogliente. Per ridare umanita' a chi fugge da guerra e fame. Per contrastare le false notizie che diffondono la paura dell'altro".
Incontri organizzativi sono gia' in programma a Bologna, Pisa, Varese, Verona, e si stanno aggiungendo altre citta'.
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Le ragioni del nostro sostegno
E' evidente che - sia in relazione all'esposizione di salvagente sui balconi, sia in riferimento al flash-mob proposto per sabato - si tratta di un'iniziativa di testimonianza; ed e' ovvio che per salvare le vite di tante persone innocenti ed inermi abbandonate alla violenza dei lager libici e alla morte per annegamento nel Mediterraneo, brutalmente perseguitate e fin schiavizzate in Italia e in Europa, occorrono innanzitutto azioni concrete; ma in questo tragico momento in cui il governo italiano commette mostruosi crimini razzisti, ogni iniziativa che richiama al primo dovere di ogni essere umano, il dovere di salvare le vite, e' benvenuta e benedetta.
Aderiamo quindi alla campagna "Balconi salvagente" come abbiamo gia' aderito a varie altre iniziative di testimonianza nonviolenta (come il "Digiuno di giustizia  in solidarieta' coi migranti", che proprio per oggi, mercoledi' 10 aprile 2019, dalle ore 15 alle ore 19, da' appuntamento in piazza a Roma, davanti a Montecitorio, sede della Camera dei Deputati) ed invitiamo chi ci legge ad aderire e a diffondere la notizia dell'iniziativa.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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Per contattare i promotori della campagna "Balconi salvagente" per ulteriori informazioni, richieste di materiale e adesioni, inviare una e-mail a: balconi.salvagente at gmail.com
La pagina facebook della campagna e': https://www.facebook.com/balconiSALVAGENTE/

4. REPETITA IUVANT. NELL'ANNIVERSARIO DELLA "PACEM IN TERRIS" ANCORA UNA PROPOSTA ALLE PERSONE AMICHE: SOSTENERE LA CAMPAGNA "BALCONI SALVAGENTE"

Carissime e carissimi,
nel giorno in cui ricorre l'anniversario della promulgazione nel 1963 dell'enciclica "Pacem in terris" di Giovanni XXIII, uno dei grandi appelli all'impegno per la pace e la salvezza comune dell'umanita' intera, vorremmo invitarvi a sostenere un'iniziativa di testimonianza nonviolenta promossa da alcune persone amiche che si sta estendendo in queste settimane in varie parti d'Italia, la campagna "Balconi salvagente".
La campagna si ispira a quella "Pace da tutti i balconi" che consistette nell'esposizione di bandiere della pace alle finestre e ai balconi, campagna che molti di noi ricordano per avervi a suo tempo aderito.
La campagna "Balconi salvagente" ripropone la stessa modalita' di testimonianza nonviolenta.
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L'appello delle persone promotrici della campagna
Come hanno scritto le persone promotrici dell'iniziativa, "Pace da tutti i balconi" fu una campagna contro la guerra in Iraq che nel 2003 trasformo' i balconi italiani in "balconi di pace", colorati coi colori dell'arcobaleno, al punto che perfino in Parlamento ne dovettero parlare. Fu una campagna di successo: ognuno si senti' di non essere da solo contro la guerra e capi' di poter fare la differenza se l'azione del singolo era ripresa da tanti. "Balconi Salvagente" e' una campagna simile, volta a chiedere la riapertura dei porti e l'accoglienza dei migranti con gesti semplici, richiamando all'impegno civile con piccole azioni concrete, visibili e alla portata di tutti. Appendiamo un salvagente al balcone per dichiarare che non intendiamo essere complici di questa barbarie e perche' diventi un barcone di salvataggio per tante persone in fuga da guerra e miseria. Un gesto semplice, alla portata di tutti, che ci permette di avere visibilita', di contarci e quindi di contare. Ci opponiamo alla barbarie dei porti europei chiusi ai migranti: questa decisione dei nostri governi non ci rappresenta. "Non in nome mio". Non vogliamo essere complici di queste atrocita', vogliamo invece che l'Europa ritrovi la sua natura accogliente.
La pagina Facebook della campagna e': https://www.facebook.com/balconiSALVAGENTE/
Per contatti: balconi.salvagente at gmail.com
Questo l'appello delle persone promotrici.
Ci sembra meriti di essere accolto, sostenuto ed ulteriormente diffuso.
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Una iniziativa pubblica sabato prossimo
Le persone promotrici stanno anche organizzando un flash-mob per la mattina di sabato 13 aprile in alcune citta' italiane e non solo.
Nell'appello specifico per questa iniziativa scrivono: "Ci piacerebbe avervi con noi, quindi vi chiediamo la cortesia di rispondere a questa e-mail: balconi.salvagente at gmail.com per aderire all'evento e avere i dettagli in modo da poter partecipare. Se inoltre ritenete di poter fare da punto di riferimento nella vostra citta', vi invieremo il materiale e le indicazioni per realizzarlo: bastano 15 persone. Vi ringraziamo per ogni forma di diffusione che riterrete di poter attuare. Per chiedere che l'Europa ritrovi la propria natura accogliente. Per ridare umanita' a chi fugge da guerra e fame. Per contrastare le false notizie che diffondono la paura dell'altro".
Incontri organizzativi sono gia' in corso e in programma in alcune citta', ed altre citta' si stanno aggiungendo.
Per ulteriori informazioni, richieste di materiale (tra cui un "kit" per realizzare l'iniziativa), adesioni e contatti, si puo' scrivere all'indirizzo e-mail: balconi.salvagente at gmail.com o anche visitare la pagina facebook: https://www.facebook.com/balconiSALVAGENTE/
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Opponiamoci a tutte le uccisioni, a tutte le persecuzioni, a tutte le violenze.
Difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Restiamo fedeli alla Costituzione della Repubblica italiana che riconosce e protegge la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano.
Restiamo fedeli alla legalita' che salva le vite.
Solo facendo il bene si contrasta il male.
Opponiamoci alla criminale barbarie dell'omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi in pericolo di morte.
Opponiamoci alla criminale barbarie delle persecuzioni razziste e dell'istigazione all'odio razzista.
Opponiamoci alla criminale barbarie della riduzione in schiavitu', dei lager, dei pogrom, delle "pulizie etniche" e delle deportazioni.
Opponiamoci alla criminale barbarie della negazione del diritto d'asilo.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Pace, responsabilita', convivenza, condivisione del bene e dei beni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu il buon samaritano.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
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Ogni iniziativa che adempie, testimonia o ricorda il dovere di salvare le vite umane in pericolo merita di essere sostenuta.
Sosteniamo quindi la campagna "Balconi salvagente".
Concludiamo ripetendo ancora una volta i riferimenti utili per saperne di piu' e - se si condivide la campagna - per comunicare le adesioni:
- e-mail: balconi.salvagente at gmail.com
- su facebook: https://www.facebook.com/balconiSALVAGENTE/
*
Augurandovi ogni bene,
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 11 aprile 2019, anniversario della "Pacem in terris" promulgata da Giovanni XXIII l'11 aprile 1963

5. REPETITA IUVANT. ALLE PERSONE DI VOLONTA' BUONA UNA PROPOSTA DI APPELLO ALL'ONU (CON UNA BOZZA DI TESTO ED ALCUNI INDIRIZZI UTILI)

Carissime amiche e carissimi amici, gentili signore e gentili signori,
vi scriviamo per proporvi di scrivere lettere all'Onu affinche' intervenga al piu' presto nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
Di seguito trascriviamo una bozza di lettera che potete utilizzare tal quale o variare come meglio riterrete.
Ancora sotto indichiamo alcuni indirizzi utili cui inviarla.
E' ovvio che scrivere all'Onu per chiederne l'intervento non puo' sostituire altre forme di impegno contro il razzismo e in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ma e' altrettanto evidente che un adeguato intervento dell'Onu potrebbe contribuire in misura decisiva a contrastare la folle violenza razzista del governo in carica, e soprattutto potrebbe contribuire a salvare tante vite umane che quella folle violenza razzista sta mettendo o abbandonando o ricacciando nel piu' estremo pericolo.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Fin d'ora vi ringraziamo per quanto vorrete fare.
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Bozza di lettera
Egregio Segretario Generale dell'Onu,
rivolgiamo a lei, e tramite lei anche al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un urgente appello ad intervenire nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
In particolare segnaliamo i seguenti crimini:
1. Omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
3. Persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
4. Sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
5. Reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
6. Violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
E' in atto in Italia un vero e proprio colpo di stato che mira ad instaurare un regime razzista, violatore dei diritti umani, negatore dei principi fondamenti e dei supremi valori della democrazia, dello stato di diritto, della dignita' umana.
L'Onu, che ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, deve intervenire in difesa delle vittime dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, deve intervenire a sostegno dell'ordinamento giuridico costituzionale democratico italiano, deve intervenire per impedire che in Italia s'imponga il razzismo, l'anomia, la barbarie.
Cento anni fa in Italia nasceva il fascismo: averlo lungamente sottovalutato ai suoi esordi e negli anni successivi, ha poi provocato la piu' immane tragedia del XX secolo.
Non si commetta di nuovo lo stesso errore.
Si contrasti subito la criminale politica razzista e golpista del governo italiano.
Ci si opponga subito alle abominevoli violazioni dei diritti umani di cui essa consiste.
Ci si adoperi subito per difendere in Italia la democrazia, la legalita' costituzionale, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Nelle forme adeguate ed opportune, ma subito, senza esitazioni e senza ambiguita', l'Onu intervenga nei confronti del governo italiano per far cessare i crimini razzisti in corso.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Firma, luogo e data, recapito postale, telefonico ed e-mail del mittente
*
Alcuni indirizzi utili
italy at unric.org, unicri at unicri.it, unicri.publicinfo at un.org, unicri.romeoffice at un.org, unicri.roma at unicri.it, marina.mazzini at un.org, itaro at unhcr.org, sami at unhcr.org, itaropi at unhcr.org, Edwards at unhcr.org, baloch at unhcr.org, mahecic at unhcr.org, mantoo at unhcr.org, pouilly at unhcr.org, spindler at unhcr.org, throssel at unhcr.org, yaxley at unhcr.org, fleming at unhcr.org, patterso at unhcr.org, fossi at unhcr.org, molinarb at unhcr.org, romerog at unhcr.org, media at ohchr.org, InfoDesk at ohchr.org, civilsociety at ohchr.org, onuitalia at onuitalia.it, comitato at unicef.it, redazione at onuitalia.com, info at undesa.it, florence at unicef.org, wwap at unesco.org, veniceoffice at unesco.org, mail at icj-cij.org, FAO-HQ at fao.org, ilo at ilo.org, secretariat at unccd.int,
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Salvare le vite e' il primo dovere.

6. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI LETTERA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA (CON BOZZA DI TESTO E INDIRIZZI UTILI)

Carissime e carissimi,
vorremmo pregarvi di scrivere al Presidente della Commissione Europea per sollecitare che l'Unione Europea intervenga nei confronti del governo italiano in relazione ai crimini razzisti che ha commesso e continua a commettere.
Di seguito una bozza di testo e un elenco di indirizzi.
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Bozza di testo
Egregio Presidente della Commissione Europea,
da molti mesi il governo italiano commette il delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Con il cosiddetto "decreto sicurezza" il governo italiano ha imposto misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la stessa Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid".
Ministri del governo italiano persistono in una propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Nel commettere e per commettere i summenzionati crimini razzisti il governo italiano non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana...
Questo e' cio' che accade in un paese dell'Unione Europea.
Chiediamo che l'Unione Europea intervenga nei confronti di un governo che commette flagranti crimini razzisti; chiediamo che l'Unione Europea intervenga in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire distinti saluti.
Firma, luogo e data, recapito postale, telefonico ed e-mail del mittente
*
Alcuni indirizzi utili
- Presidente della Commissione Europea: president.juncker at ec.europa.eu, clara.martinez-alberola at ec.europa.eu, richard.szostak at ec.europa.eu, sandra.kramer at ec.europa.eu, luc.tholoniat at ec.europa.eu, paulina.dejmek-hack at ec.europa.eu, michael.shotter at ec.europa.eu, telmo.baltazar at ec.europa.eu, christiane.canenbley at ec.europa.eu, leon.delvaux at ec.europa.eu, antoine.kasel at ec.europa.eu, luiza.bara at ec.europa.eu, charmaine.hili at ec.europa.eu, annabelle.arki at ec.europa.eu, marit.sillavee at ec.europa.eu, virginie.blancher at ec.europa.eu, solenn.geidel at ec.europa.eu, beata.kovalova at ec.europa.eu, john.lageson at ec.europa.eu, adina-elena.apetroi at ec.europa.eu, marta.salmonowicz at ec.europa.eu, sabine.quadflieg at ec.europa.eu, claudia.bergmann at ec.europa.eu, shpresa.ismajlaj at ec.europa.eu, Stephanie.FRIEDRICH at ec.europa.eu, gabriela.dodekova at ec.europa.eu, eleonora.latini at ec.europa.eu, jan.ryckaert at ec.europa.eu, sandrine.dupret at ec.europa.eu, corinne.nachi at ec.europa.eu, elisa.bettelli at ec.europa.eu, constance.hubert at ec.europa.eu, michele.D'ADDETTA at ec.europa.eu,
- Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza: federica.mogherini at ec.europa.eu, stefano.grassi at ec.europa.eu, joanna.HAMBORG at ec.europa.eu, delphine.LEBAS at ec.europa.eu, maja.kocijancic at ec.europa.eu, claire.struss at ec.europa.eu, judith.hebekeuser at ec.europa.eu, lauranne.deville at ec.europa.eu, adam.kaznowski at ec.europa.eu, esther.osorio at ec.europa.eu, daniel.puglisi at ec.europa.eu, christina.wunder at ec.europa.eu, alceo.smerilli at ec.europa.eu, carlos.martin at ec.europa.eu,
- Commissario per la migrazione: dimitris.avramopoulos at ec.europa.eu, diane.schmitt at ec.europa.eu, sofia.asteriadi at ec.europa.eu, olivier.bergeau at ec.europa.eu, george.rossides at ec.europa.eu, francesco.luciani at ec.europa.eu, milica.petrovic at ec.europa.eu, ilias.papastamatiou at ec.europa.eu, maria.kafetzidou at ec.europa.eu, carine.cloot at ec.europa.eu, panos.tsouliaridis at ec.europa.eu, annalisa.logoluso at ec.europa.eu, simona.giorgini at ec.europa.eu, mihai.corcodel1 at ec.europa.eu, ulrike.prammer at ec.europa.eu,
- Commissaria per la giustizia: vera-jourova-contact at ec.europa.eu, renate.nikolay at ec.europa.eu, daniel.braun at ec.europa.eu, monika.ladmanova at ec.europa.eu, eduard.hulicius at ec.europa.eu, simona.constantin at ec.europa.eu, kevin.oconnell at ec.europa.eu, wojtek.talko at ec.europa.eu, Miriam.HARTIEL at ec.europa.eu, anezka.machackova at ec.europa.eu, myriam.lemahieu at ec.europa.eu, pavol.virag at ec.europa.eu, martina.del-ministro at ec.europa.eu, marek.dvorsky at ec.europa.eu, panagiota.stylianou at ec.europa.eu, marinela-gabriela.goga at ec.europa.eu, Ana-Claudia.TORRE-UNGUREANU at ec.europa.eu, anna.ledvinkova at ec.europa.eu, julia.schimeta at ec.europa.eu

7. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO (CON BOZZA DI TESTO, INDIRIZZI UTILI ED ALCUNE CONSIDERAZIONI ULTERIORI)

Carissime e carissimi,
scusandoci per l'insistenza vorremmo pregarvi di voler inviare al piu' presto una lettera al Presidente della Regione Lazio affinche' la Regione presenti ricorso alla Corte costituzionale contro le misure mostruosamente razziste, criminali e criminogene contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Di seguito una traccia di testo che potete utilizzare, e una serie di indirizzi cui inviare la lettera.
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Traccia di testo
Gentilissimo Presidente della Regione Lazio,
l'ente da lei presieduto ha annunciato alcune settimane fa la disponibilita' a presentare un ricorso alla Corte Costituzionale contro il cosiddetto "decreto sicurezza" in relazione ai suoi profili di flagrante incostituzionalita'.
Apprezzando l'intenzione espressa, vorremmo sollecitare la realizzazione dell'iniziativa.
Anche la tempestivita' e' importante: e' infatti noto che i tempi del lavoro della Corte Costituzionale sono necessariamente non brevi, mentre gli effetti (che sono stati autorevolmente definiti "disumani, criminali e criminogeni") del cosiddetto "decreto sicurezza" si stanno gia' brutalmente dispiegando in danno di molte persone innocenti.
Con sollecitudine, voglia gradire distinti saluti.
Firma, luogo e data, recapito postale, telefonico e di posta elettronica del mittente
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Indirizzi utili
a) indirizzo del Presidente della Regione Lazio: presidente at regione.lazio.it,
b) indirizzi delle strutture che direttamente collaborano con il Presidente: MVELOCCIA at REGIONE.LAZIO.IT, SEGRETERIA.PRESIDENTE at REGIONE.LAZIO.IT, GABINETTO.GIUNTA at REGIONE.LAZIO.IT, abonamoneta at regione.lazio.it, mborelli at regione.lazio.it, ccatena at regione.lazio.it, ichiavarini at regione.lazio.it, rtavani at regione.lazio.it,
c) altri indirizzi cui e' opportuno inviare per conoscenza la lettera: vicepresidenza at regione.lazio.it, MABALDINI at REGIONE.LAZIO.IT, asscasaurbanisticaerifiuti at regione.lazio.it, SVILUPPOECONOMICO at REGIONE.LAZIO.IT, assagricolturaeambiente at regione.lazio.it, ass.sanita at regione.lazio.it,
assbilancio at regione.lazio.it, asslavoripubblici at regione.lazio.it, asspolitichesociali at regione.lazio.it, mpalozzi at regione.lazio.it, s.ercolani at regione.lazio.it, SEGRETERIAGIUNTA at REGIONE.LAZIO.IT, UFFICIOLEGISLATIVO at REGIONE.LAZIO.IT, VGAGLIANICAPUTO at REGIONE.LAZIO.IT, ACAPPELLI at REGIONE.LAZIO.IT, UFFICIOSTAMPA at REGIONE.LAZIO.IT, ELANFRANCHI at REGIONE.LAZIO.IT, PTAGARIELLO at REGIONE.LAZIO.IT, GCERASI at REGIONE.LAZIO.IT, ESERPIERI at REGIONE.LAZIO.IT, VICEPRESIDENZA at REGIONE.LAZIO.IT, SGUGLIELMO at REGIONE.LAZIO.IT, SEGRETERIA.LAVORO at REGIONE.LAZIO.IT, EPARIBONI at REGIONE.LAZIO.IT, FPRONI at REGIONE.LAZIO.IT, CDEBARDI at REGIONE.LAZIO.IT, ESCHIAVETTI at REGIONE.LAZIO.IT, CPONZO at REGIONE.LAZIO.IT, MABALDINI at REGIONE.LAZIO.IT, RMURRA at REGIONE.LAZIO.IT, RAGHAI at REGIONE.LAZIO.IT, GALPESTRI at REGIONE.LAZIO.IT, RLAZZARI at REGIONE.LAZIO.IT, EPETRUCCIOLI at REGIONE.LAZIO.IT, ATARDIOLA at REGIONE.LAZIO.IT, AGALLUZZO at REGIONE.LAZIO.IT, GCARDARELLI at REGIONE.LAZIO.IT, LFERRARA at REGIONE.LAZIO.IT, ISCARSO at REGIONE.LAZIO.IT, SDORINZI at REGIONE.LAZIO.IT, VMANTINI at REGIONE.LAZIO.IT, RLONGO at REGIONE.LAZIO.IT, ANMASSIMI at REGIONE.LAZIO.IT, INCLUSIONE at REGIONE.LAZIO.IT, VMORACE at REGIONE.LAZIO.IT, TBIOLGHINI at REGIONE.LAZIO.IT,
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Riteniamo di fondamentale importanza sollecitare le Regioni che ancora non l'abbiano fatto a presentare al piu' presto ricorsi alla Corte costituzionale. Le Regioni hanno infatti la facolta' di poter presentare tali ricorsi, facolta' che i cittadini, le associazioni, gli stessi enti locali non hanno.
La presentazione dei ricorsi alla Corte costituzionale puo' e deve anche essere un'importante occasione di informazione e coscientizzazione dell'opinione pubblica.
Ad esempio sul fatto che tra le misure razziste e persecutorie del cosiddetto "decreto sicurezza della razza" vi e' l'abolizione della protezione umanitaria, misura che letteralmente criminalmente getta nella piu' terribile emarginazione, nel piu' grave pericolo e nella disperazione piu' profonda centinaia di migliaia di persone che non hanno commesso alcun reato, persone oneste, persone gia' vittime di gravi sofferenze che in Italia avevano trovato legale e doverosa accoglienza, persone che ora diventano vittime innocenti ed inermi di una persecuzione razzista semplicemente barbara e abominevole, la persecuzione razzista imposta dal folle e scellerato "decreto sicurezza della razza".
Ebbene, la presentazione dei ricorsi alla Corte costituzionale puo' e deve essere parte e fulcro di un piu' ampio impegno in difesa della Costituzione, della democrazia, dei diritti umani di tutti gli esseri umani. Un impegno che deve essere per quanto possibile tempestivo ed esteso.
Inoltre si consideri che se i ricorsi alla Corte costituzionale favoriranno una adeguata informazione ed una conseguente presa di coscienza, nulla impedisce che lo stesso Parlamento possa rendersi conto del colossale, sciagurato errore commesso accondiscendendo alla richiesta governativa di approvare il "decreto sicurezza della razza", e possa quindi revocare in tempi rapidi con una nuova legge le incostituzionali, disumane, criminali e criminogene misure razziste che esso contiene.
Se i ricorsi alla Corte costituzionale favoriranno una adeguata informazione ed una conseguente presa di coscienza, i sindaci che gia' hanno colto quei profili di incostituzionalita' saranno confortati nel loro impegno in difesa della legalita' costituzionale, in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, contro il razzismo criminale e le criminali persecuzioni.
Se i ricorsi alla Corte costituzionale favoriranno una adeguata informazione ed una conseguente presa di coscienza le vittime innocenti che ne hanno diritto soggettivo e legittimo interesse saranno confortate nel rivolgersi alla magistratura ordinaria in difesa delle proprie esistenze, e la magistratura ordinaria adita sara' a sua volta confortata nel chiedere il pronunciamento della Corte costituzionale sui profili di flagrante incostituzionalita' del cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
Se i ricorsi alla Corte costituzionale favoriranno una adeguata informazione ed una conseguente presa di coscienza tutti i pubblici ufficiali che verranno raggiunti dalla palese "notitia criminis" dell'incostituzionalita' del cosiddetto "decreto sicurezza della razza" saranno confortati nel farne doverosa segnalazione alla magistratura ordinaria affinche' essa possa chiedere il pronunciamento della Corte costituzionale.
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Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Grazie fin d'ora per l'attenzione e per quanto vorrete fare.
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... E cinque cose da ricordare
I. Il governo italiano da mesi e tuttora commette l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
II. addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte; e non e' chi non veda come con tale agire il governo italiano si renda e si riveli pertanto effettuale complice delle mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani, effettuale complice della riduzione in schiavitu' delle loro vittime, effettuale complice delle violenze e torture loro inflitte;
III. come anche i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato, il cosiddetto "decreto sicurezza" imposto dal governo italiano reca misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
IV. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso;
V. nel commettere e per commettere i crimini razzisti il governo non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana cui tutti i ministri hanno giurato fedelta' all'atto di assumere il loro incarico.

8. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 194 del 12 aprile 2019
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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