[Nonviolenza] Telegrammi. 3357
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- Date: Thu, 11 Apr 2019 21:23:11 +0200
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3357 del 12 aprile 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Piccolo dittico delle armi e del disarmo
2. Una proposta alle persone amiche: sostenere la campagna "Balconi salvagente"
3. Alle persone di volonta' buona una proposta di appello all'Onu (con una bozza di testo ed alcuni indirizzi utili)
4. Proposta di lettera al Presidente della Commissione Europea (con bozza di testo e indirizzi utili)
5. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
6. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
7. Ancora una doppia cantata delle vittime
8. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
9. Sostenere la Casa internazionale delle donne di Roma
10. Salvatore Panu ricorda Gino Stefani
11. Enrico Peyretti ricorda Rosa Luxemburg
12. Bernardino Formiconi
13. Segnalazioni librarie
14. La "Carta" del Movimento Nonviolento
15. Per saperne di piu'
1. REPETITA IUVANT. PICCOLO DITTICO DELLE ARMI E DEL DISARMO
I.
Le armi sanno a cosa servono
le armi non sbagliano la mira
le armi odiano le persone
quando le ammazzano poi vanno all'osteria
a ubriacarsi e a cantare fino all'alba
Le armi bevono il sangue
le armi mettono briglie e sella alle persone
poi le cavalcano fino a sfiancarle
affondano gli speroni per godere dei sussulti
della carne che soffre
Le armi non sentono ragione
una sola cosa desiderano: uccidere
e poi ancora uccidere
uccidere le persone
tutte le persone
Le armi la sanno lunga
fanno bella figura in televisione
sorridono sempre
parlano di cose belle
promettono miliardi di posti di lavoro
e latte e miele gratis per tutti
Le armi hanno la loro religione
hanno la scienza esatta degli orologi
hanno l'arte sottile del pennello
e del bulino e la sapienza grande
di trasformare tutto in pietra e vento
e della loro religione l'unico
articolo di fede dice: nulla
e nulla e nulla e nulla e nulla e nulla
e tutto ha da tornare ad esser nulla
Le armi ci guardano dal balcone
mentre ci affaccendiamo per le strade
ci fischiano e poi fanno finta di niente
ci gettano qualche spicciolo qualche caramella
cerini accesi mozziconi scampoli
di tela e schizzi di vernice e polpette
con dentro minuscole schegge di vetro
Sanno il francese hanno tutti i dischi
raccontano di quando in mongolfiera
e delle proprieta' nelle colonie d'oltremare
e delle ville tutte marmi e stucchi
t'invitano nel loro palco all'opera
ti portano al campo dei miracoli
Sanno le armi come farsi amare
e passo dopo passo addurti dove
hanno allestito la sala del banchetto
II.
Senza disarmo i panni stesi non si asciugano
senza disarmo la pizza diventa carbone
senza disarmo hai freddo anche con tre cappotti
Senza disarmo il fazzoletto ti strappa la mano
senza disarmo la maniglia della porta ti da' la scossa
senza disarmo le scarpe ti mangiano i piedi
Senza disarmo l'aria t'avvelena
senza disarmo il caffe' diventa sterco
senza disarmo dallo specchio uno ti spara
Senza disarmo il letto e' tutto spine
senza disarmo scordi tutte le parole
senza disarmo e' buio anche di giorno
Senza disarmo ogni casa brucia
senza disarmo quel che tocchi ghiaccia
senza disarmo tutto e' aceto e grandine
Senza disarmo la guerra non finisce
Senza disarmo finisce l'umanita'
2. INIZIATIVE. UNA PROPOSTA ALLE PERSONE AMICHE: SOSTENERE LA CAMPAGNA "BALCONI SALVAGENTE"
Carissime e carissimi,
vorremmo invitarvi a sostenere un'iniziativa di testimonianza nonviolenta promossa da alcune persone amiche che si sta estendendo in queste settimane in varie parti d'Italia, la campagna "Balconi salvagente".
La campagna si ispira a quella "Pace da tutti i balconi" che consistette nell'esposizione di bandiere della pace alle finestre e ai balconi, campagna che molti di noi ricordano per avervi a suo tempo aderito.
La campagna "Balconi salvagente" ripropone la stessa modalita' di testimonianza nonviolenta.
*
L'appello delle persone promotrici della campagna
Come hanno scritto le persone promotrici dell'iniziativa, "Pace da tutti i balconi" fu una campagna contro la guerra in Iraq che nel 2003 trasformo' i balconi italiani in "balconi di pace", colorati coi colori dell'arcobaleno, al punto che perfino in Parlamento ne dovettero parlare. Fu una campagna di successo: ognuno si senti' di non essere da solo contro la guerra e capi' di poter fare la differenza se l'azione del singolo era ripresa da tanti. "Balconi Salvagente" e' una campagna simile, volta a chiedere la riapertura dei porti e l'accoglienza dei migranti con gesti semplici, richiamando all'impegno civile con piccole azioni concrete, visibili e alla portata di tutti. Appendiamo un salvagente al balcone per dichiarare che non intendiamo essere complici di questa barbarie e perche' diventi un barcone di salvataggio per tante persone in fuga da guerra e miseria. Un gesto semplice, alla portata di tutti, che ci permette di avere visibilita', di contarci e quindi di contare. Ci opponiamo alla barbarie dei porti europei chiusi ai migranti: questa decisione dei nostri governi non ci rappresenta. "Non in nome mio". Non vogliamo essere complici di queste atrocita', vogliamo invece che l'Europa ritrovi la sua natura accogliente.
La pagina Facebook della campagna e': https://www.facebook.com/balconiSALVAGENTE/
Per contatti: balconi.salvagente at gmail.com
Questo l'appello delle persone promotrici.
Ci sembra meriti di essere accolto, sostenuto ed ulteriormente diffuso.
*
Una iniziativa pubblica sabato prossimo
Le persone promotrici stanno anche organizzando un flash-mob per la mattina di sabato 13 aprile in alcune citta' italiane e non solo.
Nell'appello specifico per questa iniziativa scrivono: "Ci piacerebbe avervi con noi, quindi vi chiediamo la cortesia di rispondere a questa e-mail: balconi.salvagente at gmail.com per aderire all'evento e avere i dettagli in modo da poter partecipare. Se inoltre ritenete di poter fare da punto di riferimento nella vostra citta', vi invieremo il materiale e le indicazioni per realizzarlo: bastano 15 persone. Vi ringraziamo per ogni forma di diffusione che riterrete di poter attuare. Per chiedere che l'Europa ritrovi la propria natura accogliente. Per ridare umanita' a chi fugge da guerra e fame. Per contrastare le false notizie che diffondono la paura dell'altro".
Incontri organizzativi sono gia' in corso e in programma in alcune citta', ed altre citta' si stanno aggiungendo.
Per ulteriori informazioni, richieste di materiale (tra cui un "kit" per realizzare l'iniziativa), adesioni e contatti, si puo' scrivere all'indirizzo e-mail: balconi.salvagente at gmail.com o anche visitare la pagina facebook: https://www.facebook.com/balconiSALVAGENTE/
*
Opponiamoci a tutte le uccisioni, a tutte le persecuzioni, a tutte le violenze.
Difendiamo i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Restiamo fedeli alla Costituzione della Repubblica italiana che riconosce e protegge la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano.
Restiamo fedeli alla legalita' che salva le vite.
Solo facendo il bene si contrasta il male.
Opponiamoci alla criminale barbarie dell'omissione di soccorso nei confronti dei naufraghi in pericolo di morte.
Opponiamoci alla criminale barbarie delle persecuzioni razziste e dell'istigazione all'odio razzista.
Opponiamoci alla criminale barbarie della riduzione in schiavitu', dei lager, dei pogrom, delle "pulizie etniche" e delle deportazioni.
Opponiamoci alla criminale barbarie della negazione del diritto d'asilo.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Pace, responsabilita', convivenza, condivisione del bene e dei beni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Sii tu il buon samaritano.
Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
*
Ogni iniziativa che adempie, testimonia o ricorda il dovere di salvare le vite umane in pericolo merita di essere sostenuta.
Sosteniamo quindi la campagna "Balconi salvagente".
Concludiamo ripetendo ancora una volta i riferimenti utili per saperne di piu' e - se si condivide la campagna - per comunicare le adesioni:
- e-mail: balconi.salvagente at gmail.com
- su facebook: https://www.facebook.com/balconiSALVAGENTE/
3. REPETITA IUVANT. ALLE PERSONE DI VOLONTA' BUONA UNA PROPOSTA DI APPELLO ALL'ONU (CON UNA BOZZA DI TESTO ED ALCUNI INDIRIZZI UTILI)
Carissime amiche e carissimi amici, gentili signore e gentili signori,
vi scriviamo per proporvi di scrivere lettere all'Onu affinche' intervenga al piu' presto nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
Di seguito trascriviamo una bozza di lettera che potete utilizzare tal quale o variare come meglio riterrete.
Ancora sotto indichiamo alcuni indirizzi utili cui inviarla.
E' ovvio che scrivere all'Onu per chiederne l'intervento non puo' sostituire altre forme di impegno contro il razzismo e in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ma e' altrettanto evidente che un adeguato intervento dell'Onu potrebbe contribuire in misura decisiva a contrastare la folle violenza razzista del governo in carica, e soprattutto potrebbe contribuire a salvare tante vite umane che quella folle violenza razzista sta mettendo o abbandonando o ricacciando nel piu' estremo pericolo.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Fin d'ora vi ringraziamo per quanto vorrete fare.
*
Bozza di lettera
Egregio Segretario Generale dell'Onu,
rivolgiamo a lei, e tramite lei anche al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, un urgente appello ad intervenire nei confronti del governo italiano per contrastare i crimini razzisti che esso da mesi sta commettendo contro l'umanita'.
In particolare segnaliamo i seguenti crimini:
1. Omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
2. Conclamata volonta', espressa in piu' forme ed occasioni, di far si' che i naufraghi superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
3. Persecuzione razzista ed effettuale favoreggiamento della riduzione in schiavitu' attraverso criminali e criminogene misure contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza della razza".
4. Sequestro di persona aggravato, reato per il quale i complici del governo che siedono in Senato hanno impedito alla magistratura italiana di procedere nei confronti del Ministro dell'Interno reo confesso, garantendo cosi' una scandalosa impunita' al ministro e al governo.
5. Reiterata istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
6. Violazione di convenzioni internazionali, di leggi ordinarie, e della stessa Costituzione della Repubblica italiana, al fine di attuare una criminale politica razzista.
E' in atto in Italia un vero e proprio colpo di stato che mira ad instaurare un regime razzista, violatore dei diritti umani, negatore dei principi fondamenti e dei supremi valori della democrazia, dello stato di diritto, della dignita' umana.
L'Onu, che ha proclamato la Dichiarazione universale dei diritti umani, deve intervenire in difesa delle vittime dei crimini razzisti commessi dal governo italiano, deve intervenire a sostegno dell'ordinamento giuridico costituzionale democratico italiano, deve intervenire per impedire che in Italia s'imponga il razzismo, l'anomia, la barbarie.
Cento anni fa in Italia nasceva il fascismo: averlo lungamente sottovalutato ai suoi esordi e negli anni successivi, ha poi provocato la piu' immane tragedia del XX secolo.
Non si commetta di nuovo lo stesso errore.
Si contrasti subito la criminale politica razzista e golpista del governo italiano.
Ci si opponga subito alle abominevoli violazioni dei diritti umani di cui essa consiste.
Ci si adoperi subito per difendere in Italia la democrazia, la legalita' costituzionale, lo stato di diritto, la civile convivenza.
Nelle forme adeguate ed opportune, ma subito, senza esitazioni e senza ambiguita', l'Onu intervenga nei confronti del governo italiano per far cessare i crimini razzisti in corso.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Firma, luogo e data, recapito postale, telefonico ed e-mail del mittente
*
Alcuni indirizzi utili
italy at unric.org, unicri at unicri.it, unicri.publicinfo at un.org, unicri.romeoffice at un.org, unicri.roma at unicri.it, marina.mazzini at un.org, itaro at unhcr.org, sami at unhcr.org, itaropi at unhcr.org, Edwards at unhcr.org, baloch at unhcr.org, mahecic at unhcr.org, mantoo at unhcr.org, pouilly at unhcr.org, spindler at unhcr.org, throssel at unhcr.org, yaxley at unhcr.org, fleming at unhcr.org, patterso at unhcr.org, fossi at unhcr.org, molinarb at unhcr.org, romerog at unhcr.org, media at ohchr.org, InfoDesk at ohchr.org, civilsociety at ohchr.org, onuitalia at onuitalia.it, comitato at unicef.it, redazione at onuitalia.com, info at undesa.it, florence at unicef.org, wwap at unesco.org, veniceoffice at unesco.org, mail at icj-cij.org, FAO-HQ at fao.org, ilo at ilo.org, secretariat at unccd.int,
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Salvare le vite e' il primo dovere.
4. REPETITA IUVANT. PROPOSTA DI LETTERA AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA (CON BOZZA DI TESTO E INDIRIZZI UTILI)
Carissime e carissimi,
vorremmo pregarvi di scrivere al Presidente della Commissione Europea per sollecitare che l'Unione Europea intervenga nei confronti del governo italiano in relazione ai crimini razzisti che ha commesso e continua a commettere.
Di seguito una bozza di testo e un elenco di indirizzi.
*
Bozza di testo
Egregio Presidente della Commissione Europea,
da molti mesi il governo italiano commette il delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Addirittura nelle circostanze in cui il soccorso sia agevolmente effettuabile ed effettuato, il governo italiano giunge all'orrore di esprimersi e di operare affinche' i superstiti siano respinti in Libia, dove essi tornerebbero con tutta probabilita' ad essere vittime di segregazione in lager, schiavitu', torture e costante pericolo di morte.
Con il cosiddetto "decreto sicurezza" il governo italiano ha imposto misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la stessa Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolmente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid".
Ministri del governo italiano persistono in una propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista e apologia del delitto di omissione di soccorso.
Nel commettere e per commettere i summenzionati crimini razzisti il governo italiano non solo viola convenzioni internazionali dall'Italia sottoscritte, non solo viola leggi ordinarie dello Stato, ma viola la stessa Costituzione della Repubblica Italiana...
Questo e' cio' che accade in un paese dell'Unione Europea.
Chiediamo che l'Unione Europea intervenga nei confronti di un governo che commette flagranti crimini razzisti; chiediamo che l'Unione Europea intervenga in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Ringraziandola per l'attenzione, voglia gradire distinti saluti.
Firma, luogo e data, recapito postale, telefonico ed e-mail del mittente
*
Alcuni indirizzi utili
- Presidente della Commissione Europea: president.juncker at ec.europa.eu, clara.martinez-alberola at ec.europa.eu, richard.szostak at ec.europa.eu, sandra.kramer at ec.europa.eu, luc.tholoniat at ec.europa.eu, paulina.dejmek-hack at ec.europa.eu, michael.shotter at ec.europa.eu, telmo.baltazar at ec.europa.eu, christiane.canenbley at ec.europa.eu, leon.delvaux at ec.europa.eu, antoine.kasel at ec.europa.eu, luiza.bara at ec.europa.eu, charmaine.hili at ec.europa.eu, annabelle.arki at ec.europa.eu, marit.sillavee at ec.europa.eu, virginie.blancher at ec.europa.eu, solenn.geidel at ec.europa.eu, beata.kovalova at ec.europa.eu, john.lageson at ec.europa.eu, adina-elena.apetroi at ec.europa.eu, marta.salmonowicz at ec.europa.eu, sabine.quadflieg at ec.europa.eu, claudia.bergmann at ec.europa.eu, shpresa.ismajlaj at ec.europa.eu, Stephanie.FRIEDRICH at ec.europa.eu, gabriela.dodekova at ec.europa.eu, eleonora.latini at ec.europa.eu, jan.ryckaert at ec.europa.eu, sandrine.dupret at ec.europa.eu, corinne.nachi at ec.europa.eu, elisa.bettelli at ec.europa.eu, constance.hubert at ec.europa.eu, michele.D'ADDETTA at ec.europa.eu,
- Alta rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza: federica.mogherini at ec.europa.eu, stefano.grassi at ec.europa.eu, joanna.HAMBORG at ec.europa.eu, delphine.LEBAS at ec.europa.eu, maja.kocijancic at ec.europa.eu, claire.struss at ec.europa.eu, judith.hebekeuser at ec.europa.eu, lauranne.deville at ec.europa.eu, adam.kaznowski at ec.europa.eu, esther.osorio at ec.europa.eu, daniel.puglisi at ec.europa.eu, christina.wunder at ec.europa.eu, alceo.smerilli at ec.europa.eu, carlos.martin at ec.europa.eu,
- Commissario per la migrazione: dimitris.avramopoulos at ec.europa.eu, diane.schmitt at ec.europa.eu, sofia.asteriadi at ec.europa.eu, olivier.bergeau at ec.europa.eu, george.rossides at ec.europa.eu, francesco.luciani at ec.europa.eu, milica.petrovic at ec.europa.eu, ilias.papastamatiou at ec.europa.eu, maria.kafetzidou at ec.europa.eu, carine.cloot at ec.europa.eu, panos.tsouliaridis at ec.europa.eu, annalisa.logoluso at ec.europa.eu, simona.giorgini at ec.europa.eu, mihai.corcodel1 at ec.europa.eu, ulrike.prammer at ec.europa.eu,
- Commissaria per la giustizia: vera-jourova-contact at ec.europa.eu, renate.nikolay at ec.europa.eu, daniel.braun at ec.europa.eu, monika.ladmanova at ec.europa.eu, eduard.hulicius at ec.europa.eu, simona.constantin at ec.europa.eu, kevin.oconnell at ec.europa.eu, wojtek.talko at ec.europa.eu, Miriam.HARTIEL at ec.europa.eu, anezka.machackova at ec.europa.eu, myriam.lemahieu at ec.europa.eu, pavol.virag at ec.europa.eu, martina.del-ministro at ec.europa.eu, marek.dvorsky at ec.europa.eu, panagiota.stylianou at ec.europa.eu, marinela-gabriela.goga at ec.europa.eu, Ana-Claudia.TORRE-UNGUREANU at ec.europa.eu, anna.ledvinkova at ec.europa.eu, julia.schimeta at ec.europa.eu
5. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
6. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.
7. REPETITA IUVANT. ANCORA UNA DOPPIA CANTATA DELLE VITTIME
I. Una conversazione mondana
Chi resta vivo ha sempre ragione
e chi resta vivo e' sempre l'assassino
Le vittime ma si' che ci commuovono
siamo gente civile ci fanno tanta pena
ma presto poi affogano nel fiume
infinito delle infinite vittime
tutte uguali nel lezzo insostenibile
tutte cadaveri in decomposizione
impossibili da intervistare
da compatire
Gli assassini invece hanno il loro blog
il loro fascino una storia interessante
da raccontare ai microfoni e pronta
la battuta e il fisico del ruolo
funzionano bene nei tg e nei talk show
prendono voti a secchiate alle elezioni
diventano presidenti re imperatori
piacciono al pubblico e il pubblico
ha sempre ragione
Le vittime poi muoiono come le mosche
e come le mosche sono fastidiose
pare quasi pretendano chiamarci in causa
pare quasi che pensino sia colpa nostra
ti fanno venire il dubbio che alla fine
se lo siano proprio meritato
di essere soppresse
si sa bene
chi cerca trova
Per fortuna che c'e' chi le mette a posto
per fortuna che vincono i forti
II. Mollica e soffio
E poi le vittime restano vittime
nessuna evoluzione nessuna redenzione le aspetta
il piu' delle volte nel nulla dissolte
la loro roba e' di chi se l'e' pigliata
neppure il loro nome si e' salvato
e chi le ricorda dopo un po' si vergogna
nessuno piu' lo invita alle feste
il lutto e' una merce che deperisce presto
Eccome se funziona la tortura
eccome se funzionano le armi
nulla piu' resta di un essere umano
abraso dalla pressione
di una gomma da cancellare
o altro materiale equivalente
Agli assassini invece
chi nega un giro di valzer
un incarico di fiducia un posto in lista
il pubblico perdono e una pensione
e' gente di mondo e al mondo piace
III. Cala il sipario
Non vinceranno mai le vittime
che restano vittime non sanno fare altro
ed anche chi pretende in loro nome
di agire in verita' non e' dei loro
solo le vittime sono le vittime
e tutte le vittime vittime restano
E questo e' il mondo reale
IV. Ancora un'ombra e il suo viandante
Perche' non hai la forza
di concludere qui?
Perche' senti il bisogno
di dire che non e' vero?
Perche' non lasci in pace
nella sua desolazione
chi legge queste parole?
Perche' l'unico motivo per cui scrivo
e' chiamare alla lotta contro l'ingiustizia
e' chiamare alla lotta contro la violenza
e' chiamare le oppresse e gli oppressi a resistere al male
ad opporsi al fascismo che sempre torna
V. A chi legge
Anche se tutto ti dice che tutto
e' orrore
tu all'orrore non arrenderti
strappagli la maschera e gli artigli
reca tu sollievo al sofferente
soccorri tu il rapinato in fin di vita
che incontri sulla strada per Gerico
tu continua a chiamare alla lotta
le oppresse e gli oppressi sii tu
l'umanita' come dovrebbe essere
ogni essere umano ha diritto alla vita
alla dignita' alla solidarieta'
salvare le vite e' il primo dovere
questa immane mole di male
non accrescerla con la tua indifferenza
a questo regime dei lupi non recare
il vile tributo della tua resa
persona che mi leggi mia simile e sorella
finche' tu resisti
non ha vinto il fascismo
finche' tu resisti
contro tutte le violenze
contro tutte le menzogne
la nonviolenza e' in cammino
non si e' estinta l'umanita'.
8. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
9. APPELLI. SOSTENERE LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE DI ROMA
L'esperienza della "Casa internazionale delle donne" di Roma e' da decenni di importanza fondamentale per tutte le donne e gli uomini di volonta' buona.
In questo momento la "Casa internazionale delle donne" ha urgente bisogno di un particolare sostegno.
Per informazioni e contatti: siti: www.lacasasiamotutte.it, www.casainternazionaledelledonne.org, e-mail: info at casainternazionaledelledonne.org
10. LUTTI. SALVATORE PANU RICORDA GINO STEFANI
[Riceviamo e diffondiamo, unendoci al cordoglio]
Sono contento di aver reincontrato Gino in questi ultimi anni, almeno una volta all'anno, gli sono grato per la sua maieutica, per il filo che non ho mai perso della sua umanita', del suo elogio continuo per la consapevolezza e della coscienza, per i suoi insegnamenti, per il suo coraggio, per le sue grandi conversioni nella vita, per la sua determinazione schietta ed essenziale, per la sua apertura alla cultura popolare come alla sperimentazione piu' ardita, per la sua capacita' di ascoltare, perche' mi ha iniziato alle pratiche dell'autogestione collettiva, alla vera partecipazione responsabile, perche' amava aprire i cancelli, amava la Banda Roncati, la Scuola Popolare di Musica Ivan Illich, le pratiche di autoeducazione, perche' era capace di immaginare sempre un altro mondo possibile e migliore, perche' c'era quella sera a Bologna insieme a Georges Lapassade e Ivan Illich, perche' si emozionava alzandosi in piedi fino alle lacrime sentendo e cantando insieme "Dove vola l'avvoltoio" e "Oltre il ponte" di Italo Calvino.
Nella speranza di reincontrare presto persone interessate a riflettere insieme sull'eredita' umana e intellettuale che ci ha lasciato, voglio condividere un abbraccio e un saluto a un mio raro maestro di vita.
11. MEMORIA. ENRICO PEYRETTI RICORDA ROSA LUXEMBURG
[Dal sito del "Centro studi Sereno Regis" di Torino riprendiamo questo intervento originariamente pubblicato su "il foglio. Mensile di alcuni cristiani torinesi" n. 459 del febbraio 2019 (www.ilfoglio.info)]
In tema di ricorrenze centenarie, mi ha commosso il ricordo di Rosa Luxemburg, uccisa a freddo dalla polizia a Berlino il 15 gennaio 1919, fallito il tentativo di rivoluzione spartachista. Ho amato questa figura di donna e di lottatrice quando lessi i suoi scritti che Lelio Basso ci fece conoscere. Specialmente le sue lettere, e quelle dal carcere (per lei frequente residenza), sono testimonianza di viva umanita', che e' il bene politico piu' prezioso, pur insieme ad altri aspetti che puoi non accettare.
Raccolgo a caso, dal mio archivio digitale, qualche suo pensiero, senza pretese di completezza. Per Rosa "La liberta' e' sempre solo la liberta' di quelli che la pensano in modo diverso". Questo e' il suo pensiero piu' famoso, sempre citato. Lei, marxista, vi sembra dunque leninista e stalinista?
Condanno' l'appoggio della Spd alla guerra. "Voi dite: o mitragliatrici o parlamentarismo. Noi vogliamo un radicalismo un po' piu' raffinato. Non soltanto questo grossolano aut-aut. E' piu' comodo, piu' semplice, ma e' una semplificazione che non serve alla formazione e all'educazione delle masse" (in Sciopero di massa, partito, sindacati, citato da Lelio Basso, Introduzione a Per conoscere Rosa Luxemburg, Oscar Mondadori, 1977, p. XXXVI).
"La dittatura consiste nel modo in cui la democrazia e' usata e non nella sua abolizione" (La rivoluzione russa, pubblicata postuma nel 1921, su appunti stesi da Rosa nel 1918, contenuta in Scritti politici, Editori Riuniti 1976, a c. di Lelio Basso, p. 593. La frase e' citata a p. 382-383 di Paul Froelich, Rosa Luxemburg, prefazione di Rossana Rossanda, Bur 1987).
Rosa Luxemburg dichiara che la dittatura e' inevitabile: "Gia', dittatura! Ma questa dittatura consiste nel modo di applicare la democrazia, non nella sua abolizione, in interventi energici e decisivi nei diritti acquisiti e nei rapporti economici della societa' borghese, interventi senza i quali la trasformazione socialista non puo' essere realizzata. (...) Noi abbiamo sempre svelato il duro nocciolo della disuguaglianza e della schiavitu' sociale che si nasconde sotto la dolce buccia dell'uguaglianza e liberta' formale, non per rigettare queste ultime, ma per spronare la classe operaia a non contentarsi della buccia, e a conquistare il potere politico per riempirlo di un nuovo contenuto sociale. E' la missione storica del proletariato giunto al potere di creare al posto della democrazia borghese una democrazia socialista, non di distruggere ogni forma di democrazia".
La stessa problematica la troviamo qui: "Se per la borghesia la democrazia e' diventata un elemento in parte superfluo, in parte di ostacolo, essa per la classe operaia, invece, e' diventata necessaria e indispensabile". Nel seguito dice che non le barricate, non la Comune di Parigi, ma la "lotta legale" e' l'unica possibilita' per la conquista del potere politico da parte del proletariato" (Per conoscere Rosa Luxemburg, op. cit., p. 136 e ss, spec. 137 in basso. E anche p. LXX e p. L).
Fino dall'aprile 1917 (!) "in varie lettere Rosa non nasconde le sue profonde perplessita' in merito all'esito finale della rivoluzione russa, che aveva tuttavia suscitato il suo entusiasmo". In particolare sono "note le sue critiche sull'atteggiamento dei bolscevichi dopo la presa del potere [ottobre 1917] e sulla concezione della dittatura del proletariato" (ivi).
Ma e' nelle lettere che appare soprattutto l'umanita' di Rosa. "Ne hai ora abbastanza come auguri per l'anno nuovo? Procura allora di rimanere un essere umano. Rimanere un essere umano e' la cosa principale. E questo vuol dire rimanere saldi e chiari e sereni, si' sereni malgrado tutto, perche' lagnarsi e' segno di debolezza. Rimanere umani significa gettare con gioia la propria vita "sulla grande bilancia del destino" quando e' necessario farlo, ma nel contempo gioire di ogni giorno di sole e di ogni bella nuvola; ah, non so scrivere una ricetta per essere umani, so soltanto come si e' umani" (dal carcere, 28 dicembre 1916, a Mathilde Wurm, in Lettere 1893-1919, e in traduzione leggermente diversa in R. Luxemburg, Dappertutto e' la felicita'. Lettere di gioia e barricate, L'Orma, gennaio 2019, p. 45). Chi non vede l'attualita' di queste parole?
E un brano del 1916: "Restare un essere umano, cioe' gettare, se necessario, gioiosamente tutta la propria vita "sulla grande bilancia del destino", ma allo stesso tempo rallegrarsi per ogni giornata di sole, per ogni bella nuvola".
Per me, sono rivelazioni di una persona molto viva. Si giudichi come si vuole la sua attivita' rivoluzionaria, la sua concezione marxiana meccanica della storia destinata alla vittoria del proletariato, ma non si dimentichi la sua differenza da Lenin, la sua concezione della liberta', citata all'inizio.
Rosa "ha molto amato", per dirlo con parole di Gesu' (Luca 7,47). Ha amato anche diversi uomini. Rosa ha fede nella vita, cioe' in Dio non nominato. Marxista, non credente, custode della liberta' insieme alla giustizia, scrive queste parole dal carcere nel 1917: "Ed io sto qui ravvolta in questo manto nero delle ombre, della noia e della schiavitu' dell'inverno, eppure il mio cuore palpita per una incomprensibile e sconosciuta allegria come se stessi camminando su un prato in fiore sotto un sole risplendente. E sorrido nell'oscurita' della vita come se conoscessi un qualche magico segreto che smentisce la malvagita' e la tristezza per trasformarle in luce e felicita'". (parole citate da O. Bayer nel discorso sulla tomba di Elisabeth Kaesemann, pubblicato in "Latinoamerica", n. 15/16, luglio-dicembre 1984).
Non sembra di leggere Etty Hillesum? Questa giovane ebrea-cristiana olandese, sotto il martello della violenza nazista, gioiva di speranza e di coscienza del bene. Aveva la grazia di "trasformare il dolore in forza" (Nadia Neri) e di vedere il bene al di la' del male. Questa era la sua potente resistenza, tutta interiore. E pregava Dio: "Cerchero' di aiutarti affinche' tu non venga distrutto dentro di me". E parlava delle "sorgenti originarie che abbiamo dentro di noi e che io chiamero' "Dio"" (Diario 1941-1943, Adelphi 1985, pp. 169, 220).
C'e' anche chi, come Rosa Luxemburg, ha quel dono pur senza conoscerne esplicitamente l'origine, il dono di attraversare col proprio corpo, come Gesu' risorto, il muro del male e di attendere e pregustare la vita nel bene. Non e' questa una forma di fede, comunque la chiamino i teologi, una esperienza reale di Dio? Una esperienza che e' forza buona per amare e promuovere il mondo, e salvarlo insieme a Dio.
Esperienze come queste, sotto qualunque nome e latitudine ideale e culturale, i cristiani devono riconoscerle, onorarle, condividerle con la propria fede nel Cristo vivente, perche' queste luci sono la forza piu' forte e piu' pura per le opere di giustizia nella storia umana.
12 MEMORIA. BERNARDINO FORMICONI
Il 30 dicembre 2018 e' deceduto Bernardino Formiconi, fratello francescano, rivoluzionario sandinista, fondatore dell'Associazione Italia-Nicaragua, amico dell'umanita'.
Con gratitudine lo ricordiamo.
13. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Rachel Bespaloff, Sull'Iliade, Adelphi, Milano 2018, pp. 124, euro 12.
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Riletture
- William Butler Yeats, Fiabe irlandesi, Einaudi, Torino 1981, 1982, pp. VI + 472. Traduzioni di Mariagiovanna Andreolli e Melita Cataldi.
- William Butler Yeats, Fiabe irlandesi, Newton Compton, Roma 1994, pp. 384. Cura e traduzione di Pietro Meneghelli.
- William Butler Yeats, Fiabe irlandesi, Einaudi, Torino 1981, 1989, L'Unita', Roma 1996, pp. 146. Scelta (dall'edizione Einaudi citata) e nota critica di Carmine De Luca.
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Riedizioni
- German Cano, Freud, Rba, Milano 2019, pp. 154, euro 9,99.
- Karl Jaspers, La chiarificazione dell'esistenza, Utet, Torino 1978 (come parte di Idem, Filosofia), Rcs, Milano 2019, pp. VI + 520, euro 8,90 (in supplemento al "Corriere della sera").
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Classici
- Annette von Droste Huelshoff, Die Judenbuche. Erzaehlungen, Die Deutschen Klassiker, Muenchen 1994, pp. 256.
- Annette von Droste Huelshoff, La casa nella brughiera (Poesie 1840-1846), Rizzoli, Milano 1988, pp. 244.
14. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
15. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3357 del 12 aprile 2019
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
Alla luce delle nuove normative europee in materia di trattamento di elaborazione dei dati personali e' nostro desiderio informare tutti i lettori del notiziario "La nonviolenza e' in cammino" che e' possibile consultare la nuova informativa sulla privacy: https://www.peacelink.it/peacelink/informativa-privacy-nonviolenza
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