[Nonviolenza] La nonviolenza contro il razzismo. 120
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- Date: Wed, 16 Jan 2019 13:57:15 +0100
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 120 del 16 gennaio 2019
In questo numero:
1. Nel quinto anniversario della scomparsa commemorata Carla Ravaioli a Viterbo
2. E' il governo che viola la legge, mentre i sindaci difendono legalita' e umanita'
3. Un esposto al Segretario generale dell'Onu
4. Un esposto al Presidente della Commissione Europea
5. Un esposto al Segretario generale del Consiglio d'Europa
6. Un esposto all'Alta rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza
7. Un esposto all'Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani
8. Peppe Sini: Interrompendo un digiuno
1. MEMORIA. NEL QUINTO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA COMMEMORATA CARLA RAVAIOLI A VITERBO
Ricorrendo il 16 gennaio il quinto anniversario della scomparsa di Carla Ravaioli, si e' svolta a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" una commemorazione dell'illustre studiosa e saggista, militante femminista, pacifista e ambientalista, docente universitaria e parlamentare della sinistra indipendente.
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Carla Ravaioli (Rimini, 15 gennaio 1923 - Roma, 16 gennaio 2014) e' stata un'autorevole giornalista e saggista, docente universitaria e senatrice della sinistra indipendente, femminista, ecologista, pacifista, militante del movimento delle oppresse e degli oppressi, compagna di lotte e maestra di saggezza, amica della nonviolenza in cammino, si e' occupata principalmente di movimenti sociali, dell'oppressione sulle donne, di economia e di ambiente.
Tra le opere di Carla Ravaioli: Perche' mia moglie, Feltrinelli, Milano 1960; La donna contro se stessa, Laterza, Bari 1969; Maschio per obbligo, Bompiani, Milano 1973; La donna e le sinistre storiche in Italia, Feltrinelli, Milano 1973; La mutazione femminile. Conversazioni con Alberto Moravia sulla donna, Bompiani, Milano 1975; La questione femminile. Intervista col Pci, Bompiani, Milano 1976; Il quanto e il quale. La cultura del mutamento, Laterza, Roma-Bari 1982; Tempo da vendere, tempo da usare, Angeli, Milano 1986, 1988, Datanews, Roma 1994; (con Enzo Tiezzi), Bugie, silenzi, grida. La disinformazione ecologica in un'annata di cinque quotidiani, Garzanti, Milano 1989; Il pianeta degli economisti, ovvero l'economia contro il pianeta, Isedi, Torino 1992; La crescita fredda. Occasione storica per la sinistra, Datanews, Roma 1995; (con Mario Agostinelli), Le 35 ore, Editori Riuniti, Roma 1998; (con Bruno Trentin), Processo alla crescita. Ambiente, occupazione, giustizia sociale nel mondo neoliberista, Editori Riuniti, Roma 2000; Lettera aperta agli economisti. Crescita e crisi ecologica, Manifestolibri, Roma 2001; Un mondo diverso e' necessario, Editori Riuniti, Roma 2003; Ambiente e pace, una sola rivoluzione. Disarmare l'Europa per salvare il futuro, Edizioni Punto Rosso, Milano 2008.
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Nel discorso commemorativo il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha ricordato ancora una volta con profonda commozione la studiosa ed attivista protagonista di decisive esperienze e riflessioni per il bene comune dell'umanita' e dell'intero mondo vivente.
Una compagna di lotte e una maestra "la cui lezione morale e civile, il cui lascito di pensiero e d'azione, e' ancora fortemente presente ed attivo in ogni persona che si impegni per la pace e i diritti di tutti gli esseri umani, per la giustizia sociale e la difesa dell'ambiente".
Ed e' proprio collocandoci all'ascolto della sua testimonianza che oggi ancor piu' dobbiamo impegnarci contro la violenza che sta sia uccidendo innumerevoli esseri umani, sia devastando - con ritmo sempre piu' accelerato - l'intera biosfera, la cui folle distruzione implichera' l'annientamento dell'umanita' tutta.
Ed e' proprio proseguendo la riflessione e l'azione di Carla Ravaioli che qui ed ora dobbiamo impegnarci, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per contrastare e fermare un modo di produzione e un modello di sviluppo che opprimono, schiavizzano, rapinano e massacrano l'umanita' e la natura; che dobbiamo impegnarci contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e in difesa dell'intero mondo vivente casa comune dell'umanita'.
Ed e' proprio nel ricordo di Carla Ravaioli che qui ed ora, nell'Italia odierna, in questo tragico momento dell'umanita', dobbiamo innanzitutto opporci alla criminale politica razzista del governo golpista, del governo della disumanita'.
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Ripetiamolo quindi una volta ancora cio' che tutti devono sapere.
Che il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Che esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata, folle e criminale propaganda di istigazione al razzismo.
Che il recente cosiddetto "decreto sicurezza" introduce nell'ordinamento italiano misure criminali e criminogene di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
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E ripetiamo quindi una volta ancora cio' che ogni persona sollecita del bene comune deve fare.
Occorre che ogni persona sollecita del bene comune si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'.
Occorre che ogni persona sollecita del bene comune si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'.
Occorre che ogni persona sollecita del bene comune si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Nel ricordo di Carla Ravaioli opponiamoci a tutte le violenze.
Nel ricordo di Carla Ravaioli soccorriamo, accogliamo e assistiamo ogni persona bisognosa di aiuto.
Nel ricordo di Carla Ravaioli difendiamo l'intero mondo vivente e con esso l'intera umanita' presente e futura.
Nel ricordo di Carla Ravaioli la nonviolenza e' in cammino: solo la nonviolenza invera pienamente la democrazia; solo la nonviolenza difende integralmente la vita, la dignita' e i diritti di tutti; solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.
2. REPETITA IUVANT. E' IL GOVERNO CHE VIOLA LA LEGGE, MENTRE I SINDACI DIFENDONO LEGALITA' E UMANITA'
Gli apologeti del razzismo dicono molte scellerate menzogne in questi giorni.
Occorre una volta di piu' replicare con la forza della verita', praticando l'antica virtu' civile della parresia, opponendoci nonviolentemente alla menzogna, alla violenza, alla barbarie.
*
Ripristiniamo la verita'.
1. E' il governo che viola la legge commettendo il reato di omissione di soccorso dei naufraghi negando loro salvezza in un porto sicuro.
2. E' il governo che viola la legge pretendendo di negare diritti costituzionalmente garantiti a tutte le persone che si trovano in Italia.
3. E' il governo che viola la legge con atti e proclami che configurano il reato di istigazione all'odio razziale.
4. E' il governo che viola la legge violando la Costituzione della Repubblica Italiana cui ha giurato fedelta'.
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Ripristiniamo la verita'.
5. I sindaci che rispettano la Costituzione cui hanno giurato fedelta' stanno compiendo il loro dovere, stanno difendendo e applicando la legge a fondamento dell'ordinamento giuridico italiano.
6. I sindaci che nell'applicare per quanto di competenza le leggi ordinarie lo fanno interpretandole alla luce della Costituzione stanno semplicemente compiendo il loro dovere.
7. I sindaci che denunciano la disumanita' di misure disumane e rifiutano di essere complici di crimini, stanno compiendo il loro dovere di cittadini, di pubblici amministratori, di rappresentanti della popolazione.
8. I sindaci e i presidenti delle Regioni che denunciano alla magistratura l'incostituzionalita' del cosiddetto "decreto sicurezza" stanno compiendo il loro dovere di pubblici ufficiali.
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Ripristiniamo la verita'.
9. Per sapere che un crimine e' un crimine - ad esempio un omicidio, ad esempio omettere di soccorrere un naufrago in pericolo di morte, ad esempio spogliare un innocente dei suoi diritti umani fondamentali, ad esempio istigare a commettere persecuzioni razziste - non c'e' bisogno di attendere che si pronunci ogni volta la magistratura: ogni persona pensante, ogni persona civile, ogni persona onesta lo sa.
10. Per sapere che e' un delitto negare i diritti umani fondamentali a degli esseri umani che non hanno compiuto nulla di male, per sapere che e' un delitto gettare delle persone innocenti nella miseria e in un baratro di disperazione e negli artigli dell'economia schiavista e della criminalita' organizzata, non c'e' bisogno del latinorum di Azzeccagarbugli: ogni persona pensante, ogni persona civile, ogni persona onesta lo sa.
11. E' dovere di ogni persona, ed a maggior ragione di ogni pubblico ufficiale, rispettare la legge ed agire per salvare le vite: per rispettare la legge fondamentale del nostro paese, la Costituzione della Repubblica Italiana, e per salvare le vite innocenti che il governo italiano sta esponendo alla morte e alle persecuzioni, occorre che tutte le misure razziste volute dal governo siano revocate; occorre che il governo razzista traditore della Costituzione si dimetta; occorre che i ministri responsabili di gravissimi crimini siano processati e condannati.
12. La legalita' salva le vite. Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'. L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile. Un governo razzista che viola la Costituzione e i diritti umani non e' ne' democratico ne' legittimo: e' un'associazione a delinquere.
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Ripristiniamo la verita'.
13. E' dovere di ogni persona difendere l'umanita' e opporsi alla barbarie.
14. Bene fanno i sindaci e i presidenti delle Regioni ad avviare le procedure affinche' la Corte Costituzionale si pronunci sulla flagrante incostituzionalita' delle scandalose misure razziste contenute nel cosiddetto "decreto sicurezza".
15. Si adoperi subito e senza esitazioni ogni persona di buona volonta', ogni associazione democratica, ogni istituzione fedele alla Costituzione della Repubblica Italiana, per far cessare i disumani crimini razzisti che il governo pretende di realizzare e imporre nel nostro paese.
16. Salvare le vite e' il primo dovere.
3. REPETITA IUVANT. UN ESPOSTO AL SEGRETARIO GENERALE DELL'ONU
Al Segretario generale dell'Onu
Oggetto: ulteriore segnalazione di gravissimi crimini razzisti commessi dal governo italiano, e reiterazione della richiesta di intervento
Egregio Segretario generale delle Nazioni Unite,
facendo seguito alla mia precedente segnalazione del 20 novembre 2018 avente ad oggetto "segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di urgente intervento", confermando pienamente quanto in essa contenuto, con la presente le segnalo inoltre che:
I. i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" recentemente imposto dal governo italiano rechi misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolemente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
II. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista;
III. il governo italiano persiste tuttora nel commettere l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nuovamente sollecito un tempestivo intervento nelle forme appropriate e per quanto di competenza al fine di contribuire a far cessare la commissione di crimini gravissimi che ledono fondamentali diritti umani.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 15 gennaio 2019
4. REPETITA IUVANT. UN ESPOSTO AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Al Presidente della Commissione Europea
Oggetto: ulteriore segnalazione di gravissimi crimini razzisti commessi dal governo italiano, e reiterazione della richiesta di intervento
Egregio Presidente della Commissione Europea,
facendo seguito alla mia precedente segnalazione del 15 novembre 2018 avente ad oggetto "segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento", confermando pienamente quanto in essa contenuto, con la presente le segnalo inoltre che:
I. i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" recentemente imposto dal governo italiano rechi misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolemente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
II. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista;
III. il governo italiano persiste tuttora nel commettere l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nuovamente sollecito un tempestivo intervento nelle forme appropriate e per quanto di competenza al fine di contribuire a far cessare la commissione di crimini gravissimi che ledono fondamentali diritti umani.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 11 gennaio 2019
5. REPETITA IUVANT. UN ESPOSTO AL SEGRETARIO GENERALE DEL CONSIGLIO D'EUROPA
Al Segretario generale del Consiglio d'Europa
Oggetto: ulteriore segnalazione di gravissimi crimini razzisti commessi dal governo italiano, e reiterazione della richiesta di intervento
Egregio on. Jagland,
facendo seguito alla mia precedente segnalazione del 3 novembre 2018 avente ad oggetto "segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento", confermando pienamente quanto in essa contenuto, con la presente le segnalo inoltre che:
I. i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" recentemente imposto dal governo italiano rechi misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolemente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
II. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista;
III. il governo italiano persiste tuttora nel commettere l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nuovamente sollecito un tempestivo intervento nelle forme appropriate e per quanto di competenza al fine di contribuire a far cessare la commissione di crimini gravissimi che ledono fondamentali diritti umani.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 10 gennaio 2019
6. REPETITA IUVANT. UN ESPOSTO ALL'ALTA RAPPRESENTANTE DELL'UNIONE EUROPEA PER GLI AFFARI ESTERI E LA POLITICA DI SICUREZZA
All'Alta rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza
Oggetto: ulteriore segnalazione di gravissimi crimini razzisti commessi dal governo italiano, e reiterazione della richiesta di intervento
Gentilissima on. Mogherini,
facendo seguito alla mia precedente segnalazione del 2 novembre 2018 avente ad oggetto "segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento", confermando pienamente quanto in essa contenuto, con la presente le segnalo inoltre che:
I. i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" recentemente imposto dal governo italiano rechi misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolemente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
II. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista;
III. il governo italiano persiste tuttora nel commettere l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nuovamente sollecito un tempestivo intervento nelle forme appropriate e per quanto di competenza al fine di contribuire a far cessare la commissione di crimini gravissimi che ledono fondamentali diritti umani.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 9 gennaio 2019
7. REPETITA IUVANT. UN ESPOSTO ALL'ALTA COMMISSARIA DELLE NAZIONI UNITE PER I DIRITTI UMANI
All'Alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani
Oggetto: ulteriore segnalazione di gravissimi crimini razzisti commessi dal governo italiano, e reiterazione della richiesta di intervento
Gentilissima on. Bachelet,
facendo seguito alla mia precedente segnalazione del 15 ottobre 2018 avente ad oggetto "segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento", confermando pienamente quanto in essa contenuto, con la presente le segnalo inoltre che:
I. i Sindaci di importanti Comuni italiani e i Presidenti di importanti Regioni italiane hanno evidenziato come il cosiddetto "decreto sicurezza" recentemente imposto dal governo italiano rechi misure di persecuzione razzista nei confronti di persone del tutto innocenti, misure palesemente in contrasto sia con la Costituzione della Repubblica Italiana, sia con il diritto internazionale, sia con la Dichiarazione universale dei diritti umani; tale decreto e' stato autorevolemente definito "disumano, criminale e criminogeno" e tale da configurare elementi di "apartheid";
II. l'effettivo "dominus" del governo italiano ed i suoi caudatari persistono in una delirante e scellerata propaganda che costituisce flagrante istigazione all'odio razzista;
III. il governo italiano persiste tuttora nel commettere l'abominevole delitto di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia.
Nuovamente sollecito un tempestivo intervento nelle forme appropriate e per quanto di competenza al fine di contribuire a far cessare la commissione di crimini gravissimi che ledono fondamentali diritti umani.
Voglia gradire distinti saluti ed auguri di buon lavoro,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 8 gennaio 2019
8. REPETITA IUVANT. PEPPE SINI: INTERROMPENDO UN DIGIUNO
Interrompo oggi un digiuno.
Per invigilare me stesso, per leggere meglio nell'animo mio, ho digiunato alcuni giorni, e con fatica superiore a precedenti esperienze.
Il digiuno che oggi interrompo l'avevo cominciato il 7 gennaio, accompagnandolo con le righe che di seguito ripropongo.
"Dinanzi all'orrore e all'infamia dei governanti di un intero continente che rifiutano di soccorrere una cinquantina di naufraghi nel Mediterraneo, uomini, donne e bambini innocenti sopravvissuti alle violenze dei lager libici, vorrei associarmi alla preghiera del papa e di innumerevoli altre persone di volonta' buona: siano salvate queste vite innocenti, si aprano i porti, siano accolte queste persone, esseri umani come noi.
Provo orrore del governo italiano che da mesi commette il reato di omissione di soccorso.
Provo orrore del governo italiano che da anni come altri governi europei nega di fatto a chi e' in fuga da guerre e fame di poter giungere in salvo in modo legale e sicuro, e cosi' getta tanti inermi fuggiaschi tra gli artigli delle scellerate mafie schiaviste dei trafficanti.
Provo orrore del governo italiano che per bocca del suo vero dominus reitera impunemente il reato di istigazione all'odio razziale, come il partito razzista di cui e' a capo fa da decenni.
Provo orrore del governo italiano che con una delirante e disumana antilegge razzista pretende imporre in Italia un regime di apartheid, una delirante e disumana antilegge razzista che intende perseguitare migliaia e migliaia di vittime innocenti, una delirante e disumana antilegge razzista che viola la Costituzione della Repubblica Italiana.
Provo orrore del governo italiano che tradisce e infrange la Costituzione cui ha giurato fedelta' all'atto del suo insediamento: violare la Costituzione per imporre un regime razzista e' un crimine che costituisce altresi' un tentativo di colpo di stato.
Provo orrore di tanta violenza; e come tante persone di volonta' buona ho cercato e cerco di oppormi ad essa, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.
Per questo sto digiunando.
Un gesto minimo (che so essere miserrima cosa dinanzi all'orrore) per testimoniare il dolore che provo di fronte alla barbara violenza razzista commessa dal governo italiano che non soccorre i naufraghi e che perseguita tanti esseri umani innocenti.
Un gesto minimo che vuole valere altresi' come invito a me stesso e ad ogni persona senziente e pensante ad agire in difesa della legalita' che salva le vite, in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Occorre infatti agire, come vuole la legalita', come vuole la democrazia, come vuole la morale, come vuole la civilta', affinche' le persone vittime di orrende violenze in Libia e di naufragio in mare siano finalmente salvate e accolte in Italia come vuole la legge e la morale.
Occorre infatti agire, come vuole la legalita', come vuole la democrazia, come vuole la morale, come vuole la civilta', affinche' siano revocate tutte le misure razziste, criminali e criminogene imposte dal governo della disumanita'.
Occorre infatti agire, come vuole la legalita', come vuole la democrazia, come vuole la morale, come vuole la civilta', affinche' il governo della disumanita' si dimetta ed i ministri responsabili di crimini abominevoli ne rispondano nelle aule di giustizia secondo la legge.
L'Italia e' una repubblica democratica, uno stato di diritto, un paese civile.
Salvare le vite e' il primo dovere".
*
Interrompo oggi il digiuno.
E ringrazio tutte le persone amiche che mi hanno aiutato a veder chiaro in me stesso e che mi hanno espresso un affetto che mi colma il cuore.
E in particolare ringrazio chi (primo fra tutti Enrico Peyretti, il maestro e l'amico di sempre, la persona che tutti vorremmo avere al nostro fianco nell'ora della prova) ha voluto anche riproporre l'idea di un digiuno collettivo a staffetta, come gia' ne abbiamo fatti in passato, a testimoniare ancora il nostro comune sentire, il dolore dinanzi alla violenza, l'opposizione nonviolenta al male, la solidarieta' con le vittime innocenti abbandonate alla violenza e alla morte, e peggio: nelle fauci della violenza e dela morte gettate con piena consapevolezza e lucido disegno dagli scellerati poteri dominanti.
Le vittime innocenti: umiliate, terrorizzate, segregate, schiavizzate, perseguitate e assassinate da poteri criminali barbari e disumani; le vittime innocenti: che ci convocano a soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto; che ci convocano a restare umani, ci convocano al bene, al bene comune, al solo bene che esista al mondo: il bene condiviso, il bene di tutti.
Si', invitiamo ogni persona di volonta' buon ad unirsi a un corale digiuno, e prepariamo questa azione nonviolenta nel modo migliore, chiarificando e coinvolgendo, estendendo ovunque l'iniziativa. Nulla e' piu' forte del bene quando l'umanita' lo riconosce e riconosce se stessa.
*
Di tutte le forme di azione della nonviolenza il digiuno e' quella che sempre piu' mi ha interrogato.
Esso puo' essere il culmine nella progressione delle tecniche di lotta contro l'ingiustizia, e cosi' lo pratico' Gandhi piu' volte.
Ma puo' essere anche il momento di riflessione e chiarificazione - e per cosi' dire di redde rationem interiore - che precede e da' avvio a una lotta impegnativa, e cosi' lo praticarono Danilo Dolci e i suoi compagni col digiuno preparandosi - ovvero dando inizio - a indimenticabili azioni nonviolente.
*
Vorrei credere che esco oggi da questi giorni di digiuno come preparazione all'avvio di un rinnovato e piu' adeguato e spero efficace impegno per contrastare il razzismo del governo che sta riducendo il nostro paese a un regime di apartheid, a un luogo in cui regna l'anomia e l'immoralita', a un luogo malvagio in cui esseri umani innocenti vengono perseguitati fino all'annichilimento.
Le cose che credo sia necessario fare le ripeto praticamente ogni giorno: agire sul piano culturale, sociale, morale per contrastare la barbarie; agire sul piano politico per denunciare e contrastare le scellerate misure governative ed ottenerne la revoca; agire sul piano giudiziario perche' le iniziative criminali del governo vanno anche denunciate come tali affinche' le competenti magistrature intervengano.
E ovunque possibile, in tutti i modi possibili, aiutare le vittime.
Si tratta di mettere in campo tutte le risorse disponibili: personali, associative, istituzionali; si tratta di non commettere di nuovo l'errore di sotovalutazione che l'umanita' commise quando s'imposero i regimi fascisti.
Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Per contrastare il razzismo nulla di onesto, di degno, di buono sia lasciato intentato.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
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LA NONVIOLENZA CONTRO IL RAZZISMO
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XX)
Numero 120 del 16 gennaio 2019
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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