[Nonviolenza] Telegrammi. 3213
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- Date: Sun, 18 Nov 2018 19:32:55 +0100
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3213 del 19 novembre 2018
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, sito: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Sommario di questo numero:
1. Per Giorgio Antonucci, un anno dopo
2. Un crimine e' un crimine (breve un ragionamento con due ragionevoli appendici)
3. Sostenere "Azione nonviolenta"
4. Quid agendum
5. Manifesta illegittimita' costituzionale di vari articoli del Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113 (il cosiddetto "decreto sicurezza")
6. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
7. L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari
8. Otto sonetti ed una variazione - dell'anno 2017
9. Segnalazioni librarie
10. La "Carta" del Movimento Nonviolento
11. Per saperne di piu'
1. MEMORIA. PER GIORGIO ANTONUCCI, UN ANNO DOPO
Un anno fa moriva Giorgio Antonucci, medico, difensore dei diritti umani dei sofferenti psichici.
Era nato a Lucca il 24 febbraio 1933, aveva preso parte all'esperienza di Gorizia con Franco Basaglia, aveva lavorato nei servizi territoriali, promosso esperienze di solidarieta' e scritto molti utili libri contro la violenza, anche istituzionale, su chi e' piu' indifeso. E' deceduto un anno fa, il 18 novembre 2017, a Firenze.
Lo ricordiamo con gratitudine.
2. REPETITA IUVANT. UN CRIMINE E' UN CRIMINE (BREVE UN RAGIONAMENTO CON DUE RAGIONEVOLI APPENDICI)
Il colpo di stato razzista che il governo dell'estrema destra eversiva sta tentando di compiere in Italia via contrastato su tre piani distinti.
Sul piano culturale: riconoscendo, affermando e inverando l'eguaglianza di dignita' e diritti di tutti gli esseri umani.
Sul piano politico: facendo valere la democrazia e lo stato di diritto, al cui fondamento vi e' il riconoscimento per tutti gli esseri umani dei principii di liberta', uguaglianza e fraternita'.
Sul piano del diritto: difendendo l'ordinamento giuridico democratico dall'assalto dei poteri criminali razzisti e totalitari; e processando e condannando secondo le leggi vigenti chi si e' macchiato di orribili crimini.
*
Insistiamo su quest'ultimo decisivo punto: un colpo di stato e' un crimine; il razzismo e' un crimine; un crimine e' un crimine: e va contrastato con la forza della legalita'.
Ripetiamo una volta ancora cio' che tante volte abbiamo gia' ripetuto:
- che il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- che esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda di istigazione al razzismo;
- che il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (il cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Ebbene, questi crimini vanno contrastati in quanto crimini, con la forza della legge.
Ed e' quindi diritto e dovere di ogni persona decente non solo opporsi ad essi con l'impegno nonviolento in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ma anche specificamente denunciarli alle competenti magistrature: i crimini sono crimini, e chi li commette va processato e condannato per essi.
E nel caso di chi e' investito di pubbliche funzioni, nel caso di tutti i pubblici ufficiali, e' non solo preciso diritto, ma anche ineludibile dovere - obbligo intrinseco alla pubblica funzione svolta - denunciare questi crimini alle competenti magistrature: i crimini sono crimini, e chi li commette va processato e condannato per essi.
*
Il tentativo di colpo di stato razzista del governo dell'estrema destra eversiva va infatti contrastato e sconfitto per quello che essenzialmente e': un crimine, un mostruoso crimine.
E per contrastare e sconfiggere un mostruoso crimine occorre che un ordinamento giuridico democratico, uno stato di diritto come e' la repubblica italiana, faccia uso della forza delle leggi: le leggi che sono la difesa del debole dal sopruso del forte; le leggi il cui fine e' salvare le vite; le leggi che garantiscono e promuovono la civile convivenza - ovvero il solidale vivere insieme - di tutti gli esseri umani.
*
In Italia le leggi adeguate ad opporsi alla violenza razzista ci sono: che siano applicate.
Le leggi che contrastano le persecuzioni ci sono: che siano applicate.
Le leggi che condannano il crimine infame dell'omissione di soccorso ci sono: che siano applicate.
Le leggi che reprimono l'istigazione all'odio razziale e il tentativo di ricostituire un regime fascista ci sono: che siano applicate.
Le leggi contro i golpisti che violano la Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista ci sono: che siano applicate.
Le leggi per impedire la scellerata imposizione di un regime di brutalita' e di anomia, di nuovo inabissamento nel totalitarismo, ci sono: che siano applicate.
*
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.
*
Appendice prima. Una lettera al Presidente della Repubblica in quanto Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Al Presidente della Repubblica
e per quanto di competenza:
al vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura
al Presidente della Corte Costituzionale
alla Presidente del Senato della Repubblica
al Presidente della Camera dei Deputati
Oggetto: Una lettera al Presidente della Repubblica in quanto Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Egregio Presidente della Repubblica,
in questi mesi, come molte altre persone, ho ripetutamente segnalato con specifici esposti a varie figure istituzionali alcune gravissime violazioni di legge reiteratamente commesse da ministri del governo in carica.
In breve: 1. il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; 2. esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una ignobile propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo; 3. da ultimo il recente decreto-legge n. 113/2018 (il cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana e il diritto internazionale, con lo stato di diritto e i diritti umani propri di tutti gli esseri umani, con la stessa civilta'.
Alle figure istituzionali cui mi sono rivolto ho chiesto esplicitamente di promuovere in merito la doverosa azione penale avendone l'obbligo in quanto pubblici ufficiali in presenza di una "notitia criminis".
A tutt'oggi ignoro se siano stati avviati i doverosi procedimenti giudiziari per i fatti segnalati.
Gli atti di razzismo, le omissioni di soccorso nei confronti di persone in pericolo di morte, le violazioni di fondamentali diritti umani, non sono materia di dibattito politico o culturale, sono crimini, crimini mostruosi; e uno stato di diritto, un ordinamento giuridico democratico rispettoso della dignita' umana, ha il dovere di contrastare questi crimini: le leggi vi sono, che siano applicate.
Augurandole ogni bene,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 17 novembre 2018
*
Appendice seconda. Una segnalazione al Presidente della Commissione Europea
Al Presidente della Commissione Europea
on. Jean-Claude Juncker
Oggetto: segnalazione concernente violazioni dei diritti umani da parte del governo italiano e conseguente richiesta di intervento
Egregio Presidente della Commissione Europea,
la controversia in corso tra il governo italiano pro tempore e l'Unione Europea in merito alle decisioni di programmazione economico-finanziaria non deve far dimenticare che vi e' un'altra ed assai piu' grave questione sulla quale l'Unione Europea ha il dovere di intervenire, non essendo ammissibile protrarre un atteggiamento di effettuale sottovalutazione che diviene infine reale complicita': ovvero la criminale politica razzista del governo dell'estrema destra eversiva italiana.
In verita' purtroppo nessun governo europeo, ne' l'Unione Europea, ne' la stessa Commissione da lei presieduta, hanno dato prova di un impegno adeguato in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, con particolar riferimento al dovere di soccorrere, accogliere ed assistere le persone che in Europa tentano di giungere in fuga da guerre, fame, violenze e disastri ambientali; se i governi europei avessero adottato adeguate politiche per salvare le vite degli esseri umani in pericolo e consentito di giungere in modo legale e sicuro in Europa a quanti ne hanno pieno diritto, ebbene, non vi sarebbe ne' un criminale mercato su cui lucrano le mafie schiaviste dei trafficanti, ne' l'ecatombe nel Mediterraneo, ne' le condizioni di persecuzione e fin di schiavizzazione che subiscono tante persone che vivono oggi in Europa in un regime di segregazione e denegazione di umanita', ne' tante tragedie che coinvolgono tre continenti.
E tuttavia la politica razzista e persecutoria del governo italiano ha raggiunto picchi di abominio tali per cui l'Unione Europea dovrebbe scuotersi dal suo torpore ed intervenire con viva sollecitudine: memore della storia del secolo scorso, quando i regimi razzisti e totalitari hanno perseguitato e massacrato milioni e milioni di innocenti e messo a ferro e fuoco l'intero continente. Affinche' quell'orrore non si ripeta occorre contrastare la violenza razzista fin dal suo primo manifestarsi. Ed in Italia, atrocemente, la persecuzione razzista e' oggi ideologia e prassi di un governo dell'estrema destra eversiva che della sua disumana brutalita' giunge persino a fare oscena ostentazione.
E valga il vero:
- il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Egregio Presidente della Commissione Europea,
queste iniziative e questi pronunciamenti del governo italiano violano la legalita', ledono il diritto di ogni persona alla vita e alla dignita', minacciano la stessa sicurezza comune dell'Unione Europea in quanto costituiscono e fomentano pratiche razziste, sono esempi di disprezzo di leggi universalmente condivise (come il dovere di soccorrere i naufraghi), e proclamando e praticando persecuzioni destabilizzano e infine dissolvono la civile convivenza e promuovono l'anomia e tendenzialmente quindi il bellum omnium contra omnes.
E' necessario e urgente contrastare tali violazioni dei diritti umani e dello stato di diritto, tale destabilizzazione della civile convivenza, tale deriva verso la violenza.
E' necessario non solo richiamare, ma costringere il governo italiano al rispetto della legalita', ed a tal fine ogni istituzione democratica deve intraprendere tutte le iniziative di sua competenza in difesa della legalita', della democrazia, del diritto alla vita di tutti gli esseri umani.
Un suo intervento puo' essere decisivo: sia per promuovere un'iniziativa politica finalmente adeguata e cogente dell'Unione Europea e delle altre istituzioni sovranazionali di cui l'Italia fa parte; sia per richiedere che le competenti magistrature italiane ed europee si attivino per far cessare la commissione di reati gravissimi: il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Egregio Presidente della Commissione Europea,
tutto cio' le segnalo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
Voglia gradire distinti saluti,
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo (Italia), 15 novembre 2018
3. PROPOSTE. SOSTENERE "AZIONE NONVIOLENTA"
La "Casa per la nonviolenza" di Verona ha subito un atto vandalico e un furto.
Tutte le persone amiche della nonviolenza sanno che la "Casa per la nonviolenza" di Verona e' un punto di riferimento fondamentale per l'intero movimento per la pace, oltre che la sede nazionale del Movimento Nonviolento e la sede della redazione di "Azione nonviolenta".
La redazione di "Azione nonviolenta", invitando ad abbonarsi per il 2019 (abbonamento annuo: euro 32), ha anche promosso una sottoscrizione.
Per abbonamenti e sottoscrizioni:
- tramite conto corrente postale: Movimento Nonviolento, ccp 18745455
- tramite bonifico bancario: Movimento Nonviolento, Iban n. IT 35 U 07601 11700 000018745455
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, e-mail: redazione at nonviolenti.org, sito: www.azionenonviolenta.it
4. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM
1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
*
4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
*
7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
*
10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
5. MATERIALI. MANIFESTA ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DI VARI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113 (IL COSIDDETTO "DECRETO SICUREZZA")
Sintetizziamo qui l'elenco degli articoli che presentano profili di manifesta illegittimita' costituzionale riscontrati dall'"Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione" (Asgi) nelle nuove norme concernenti permessi di soggiorno per esigenze umanitarie, protezione internazionale, immigrazione e cittadinanza previste nel Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Il testo integrale del documento dell'Asgi - 28 pagine dense di dottrina giuridica e puntuali riscontri - puo' essere letto nel sempre utilissimo sito dell'Asgi (www.asgi.it).
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Nel documento si evidenzia preliminarmente che non sussistono i casi di straordinaria necessita' e urgenza prescritti dall'art. 77 Cost. per l'adozione del decreto-legge, e che "la mancanza dei requisiti costituzionali del decreto-legge e' oggi ritenuto dalla Corte costituzionale come vizio di legittimita' costituzionale dell'intero decreto-legge, non sanato neppure dall'approvazione della legge di conversione in legge".
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1. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 1 (Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario).
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2. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 3 (trattenimento per la determinazione o la verifica dell'identita' e della cittadinanza dei richiedenti asilo).
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3. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 4 (Disposizioni in materia di modalita' di esecuzione dell'espulsione).
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4. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 9 (Disposizioni in materia di domanda reiterata e di domanda presentata alla frontiera).
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5. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 10 (Procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale).
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6. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 12 (Disposizioni in materia di accoglienza dei richiedenti asilo).
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7. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 13 (Disposizioni in materia di iscrizione anagrafica).
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8. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 14 (disposizioni in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza).
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9. L'irragionevole previsione dell'inclusione del reato di blocco stradale quale causa ostativa all'ingresso e soggiorno regolari.
6. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
7. REPETITA IUVANT. L'ITALIA SOTTOSCRIVA E RATIFICHI IL TRATTATO ONU PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI
L'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Salvare le vite e' il primo dovere.
8. MATERIALI. OTTO SONETTI ED UNA VARIAZIONE - DELL'ANNO 2017
I. Ancora per la critica della societa' dello spettacolo
Non aver fretta, tanto tutto e' immobile
giace la neve morbida e compatta
se tu vi poni sopra un soprammobile
vedrai come sprofonda eppur non gratta.
Non aver furia, tanto tutto e' ignobile
la Selva Nera, Notre-Dame, la chiatta
il fiume il nastro il velo l'aeromobile
la fame disperata e quella matta.
Gioca anche tu a questo gioco raro
che ferma il tempo e ti avvilisce ancora
bevi anche tu un sorso dell'amaro
fiele che stilla dalla greve mora
e ridi se si spegne infine il faro
e resta solo il buio che dolora.
*
II. Per Nanni Salio
Ieri a Torino della nonviolenza
gli amici un anno dopo han ricordato
una persona di cuore e di scienza
che molto seppe ed ancor piu' ha donato.
Lotto' senza mai perder l'innocenza
il male contrastando e l'insensato
cosciente sempre dell'impermanenza
difese ogni persona ed il creato.
Di buona vita luminoso esempio
maestro di mitezza e di pieta'
sempre si oppose allo strazio e allo scempio.
Che sappia essere l'umanita'
di verita' e giustizia vivo tempio
nel fare il bene e' la felicita'.
*
III. Storia di Gelsomina
La ferma luna il silenzioso mare
colmo il gommone di occhi di respiri
e di ricordi che dimenticare
e' necessario se a scampare miri
poi giungi qui e trovi il lupanare
sul ciglio della strada altri martiri
la schiavitu' nei campi le erbe amare
di Babilonia ancora gli empi giri
la bestia che ti stringe nelle chele
la gerarchia fascista ed assassina
le vesti di catene e ragnatele
nel pianto il tremolar della marina
la zuppa di scorpioni il vin di fiele
la coltellata che via ti trascina.
*
IV. Tu guardi l'orrore del mondo e ti dici
Tu guardi l'orrore del mondo e ti dici
lo so, lo so bene da cosa dipende
lo so, lo so bene da quali matrici
tant'odio e furore e vergogna discende.
Tu no, non ignori le prime radici
di tanto dolore che ovunque si estende
tu sai, tu lo sai quali sono i nemici
e gia' ti strappasti dagli occhi le bende.
E strappa le bende dagli occhi di tutte
le vittime di oggi e di ieri e domani
e quando saranno le lacrime asciutte
in alto levando la voce e le mani
esorta e combatti finche' sian distrutte
e armi e catene e aboliti i sovrani.
*
V. Deserta la stazione ed e' gia' notte
Deserta la stazione ed e' gia' notte
naufraghe ombre guatano tremanti
di freddo e di paura e voci rotte
incomprensibili da altoparlanti
abissi e rupi evocano e grotte
che abitano solo strida e pianti
ove si annientano i patti e le lotte
e tutto e' vuoto cumulo di schianti
e tutto e' solo questo essere qui
ombra tra ombre all'ultima frontiera
che attendi un treno e nulla d'altro sai
che attendi un treno tra lo ieri e il mai
e gia' piu' non ricordi la tua sera
come inizio' come passo' e fini'.
*
VI. Per le rime all'amico suo Ricciardo
Mio buon Ricciardo, e' sempre mezzanotte
e tutte sono stanche e doloranti
le anime qui giunte o qui tradotte
siano silenti siano in ploro o in canti
e certo molte in gravi inganni indotte
e molte in duri ceppi e grevi ammanti
e tutte a una catena galeotte
e nel deserto tutte sempre erranti
ma tutte degne di pieta' e cosi'
sappi tu dirla la parola vera
reca soccorso a chi leva alti lai
ferma la mano a tutti i macellai
opponiti ad ogni camicia nera
fa' che l'umanita' cominci qui.
*
VII. Cosi' accecato allora era il governo
Cosi' accecato allora era il governo
che non sapendo contrastare il male
perseguitava con violenza e scherno
le vittime scampate all'alto sale
per esse disponeva un nuovo inferno
di schiavitu' di lager di bestiale
ferocia ed il ministro dell'interno
pontificava essere normale
recludere innocenti in una gabbia
riconsegnare vittime ai carnefici
i supplici ridurre a piaghe e scabbia
e orrori cesellar da folli orefici
e alimentare l'orgia della rabbia
e di tormenti immani essere artefici.
*
VIII. Il professionista annoiato
Per tutto il giorno piovve ed io non dissi
una parola e molte ne ascoltai
e sentii dire molte volte mai
ed evocar eclissi e apocalissi
per tutto il giorno a bestia e a biribissi
giocammo a soldi al caffe' dei cordai
non altro che pidocchi vi lasciai
e legionari e schiavi crocifissi
per tutto il giorno attesi fosse notte
cosi' da abbandonare la citta'
e rifugiarmi tra rovine e grotte
finche' passasse qualche baccala'
e dargli col rasoio un par di botte
con precisione ed imparzialita'.
*
IX. Un ricordo di Nanni Salio
Di Nanni Salio gli occhi calmi e buoni
ricordo, ed il sorriso lieve e mite;
era un sapiente che recava doni
preziosi e che guariva le ferite.
Tesseva nessi, incontri, comunioni,
lottava per salvar tutte le vite;
e all'odio, alle menzogne, alle oppressioni
si opponeva con forze infinite.
Anch'io ne sento grave la mancanza
della parola saggia e generosa
e dell'azione, forte e lieve danza.
In questa breve vita e dolorosa
nella fugacita' di nostra stanza
resta il ricordo, rosa luminosa.
9. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Marc Auge', Migrazioni, Castelvecchi, Roma 2018, pp. 48, euro 5.
*
Riletture
- Giuseppe Garibaldi, Lettere e proclami, Universale Economica, Milano 1954, pp. XLVIII + 134.
*
Riedizioni
- Lewis Mumford, Storia dell'utopia, Donzelli, Roma 1997, 2008, Feltrinelli, Milano 2017, pp. XIV + 228, euro 10.
*
Classici
- Jane Austen, Romanzi, Garzanti - Gruppo Editoriale L'Espresso, Milano-Roma 2005, pp. XXVIII + 1346. Contiene: Mansfield Park, Orgoglio e pregiudizio, Emma.
10. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
11. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 3213 del 19 novembre 2018
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Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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Nuova informativa sulla privacy
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