[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 222



==============================
OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
==============================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 222 del 19 novembre 2018

In questo numero:
1. Ricordando Erving Goffman, rileggendo "Asylums"
2. Sostenere "Azione nonviolenta"
3. Movimento Nonviolento, PeaceLink, Centro di ricerca per la pace e i diritti umani, Associazione Antimafie Rita Atria: 4 novembre 2018: non festa, ma lutto. "Ogni vittima ha il volto di Abele"
4. Quid agendum
5. Manifesta illegittimita' costituzionale di vari articoli del Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113 (il cosiddetto "decreto sicurezza")
6. Epigrafe per Pellegrino Riccardi, nell'anniversario della scomparsa
7. Per Maria Grazia Cutuli, nell'anniversario dell'uccisione
8. Dovuto a Joao Guimaraes Rosa, nell'anniversario della morte
9. Joe Hill, nell'anniversario dell'assassinio
10. Per questo

1. INCONTRI. RICORDANDO ERVING GOFFMAN, RILEGGENDO "ASYLUMS"

Si e' svolto la mattina di lunedi' 19 novembre 2018 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di commemorazione dell'illustre sociologo Erving Goffman (Mannville, Canada, 11 giugno 1922 - Filadelfia, Usa, 19 novembre 1982) nell'anniversario della scomparsa.
Nel corso dell'incontro sono state ripercorse le principali ricerche e pubblicazioni dello studioso e ci si e' particolarmente concentrati sulla rilettura di uno dei suoi capolavori: "Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza", pubblicato in Italia nel 1968 presso Einaudi nella traduzione di Franca Ongaro Basaglia con un'introduzione della stessa e di Franco Basaglia. Sono state illustrate le linee fondamentali dell'opera e lette e commentate alcune sue dense pagine.
*
Come di consueto, le persone partecipanti all'incontro hanno condiviso l'appello "Quid agendum. Dodici considerazioni contro il razzismo" che di seguito si trascrive.
1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia. 2. Esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo. 3. Il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale. 4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita'. 5. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita'. 6. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti. 7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. 8. Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera. 9. Salvare le vite e' il primo dovere. 10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te. 11. L'altro dell'altro sei tu. 12. Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno anche espresso ancora una volta la loro solidarieta' all'esperienza di accoglienza di Riace, un'esperienza di concreto riconoscimento di umanita' e di coerente civile convivenza di straordinario valore morale e politico.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno inoltre rinnovato l'invito al Parlamento affinche' al piu' presto siano riproposte, calendarizzate ed approvate le varie proposte di legge gia' presentate da due decenni a questa parte per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.
*
E' stata anche condivisa ancora una volta la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari.
*
Le persone partecipanti all'incontro hanno infine sottoscritto e riproposto due lettere al Presidente della Repubblica e al Presidente della Commissione Europea che di seguito si riproducono.
I. Una lettera al Presidente della Repubblica in quanto Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
Egregio Presidente della Repubblica,
in questi mesi, come molte altre persone, abbiamo ripetutamente segnalato con specifici esposti a varie figure istituzionali alcune gravissime violazioni di legge reiteratamente commesse da ministri del governo in carica.
In breve: 1. il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia; 2. esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una ignobile propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo; 3. da ultimo il recente decreto-legge n. 113/2018 (il cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana e il diritto internazionale, con lo stato di diritto e i diritti umani propri di tutti gli esseri umani, con la stessa civilta'.
Alle figure istituzionali cui ci siamo rivolti abbiamo chiesto esplicitamente di promuovere in merito la doverosa azione penale avendone l'obbligo in quanto pubblici ufficiali in presenza di una "notitia criminis".
A tutt'oggi ignoriamo se siano stati avviati i doverosi procedimenti giudiziari per i fatti segnalati.
Gli atti di razzismo, le omissioni di soccorso nei confronti di persone in pericolo di morte, le violazioni di fondamentali diritti umani, non sono materia di dibattito politico o culturale, sono crimini, crimini mostruosi; e uno stato di diritto, un ordinamento giuridico democratico rispettoso della dignita' umana, ha il dovere di contrastare questi crimini: le leggi vi sono, che siano applicate.
II. Una segnalazione al Presidente della Commissione Europea
Egregio Presidente della Commissione Europea,
la controversia in corso tra il governo italiano pro tempore e l'Unione Europea in merito alle decisioni di programmazione economico-finanziaria non deve far dimenticare che vi e' un'altra ed assai piu' grave questione sulla quale l'Unione Europea ha il dovere di intervenire, non essendo ammissibile protrarre un atteggiamento di effettuale sottovalutazione che diviene infine reale complicita': ovvero la criminale politica razzista del governo dell'estrema destra eversiva italiana.
In verita' purtroppo nessun governo europeo, ne' l'Unione Europea, ne' la stessa Commissione da lei presieduta, hanno dato prova di un impegno adeguato in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani, con particolar riferimento al dovere di soccorrere, accogliere ed assistere le persone che in Europa tentano di giungere in fuga da guerre, fame, violenze e disastri ambientali; se i governi europei avessero adottato adeguate politiche per salvare le vite degli esseri umani in pericolo e consentito di giungere in modo legale e sicuro in Europa a quanti ne hanno pieno diritto, ebbene, non vi sarebbe ne' un criminale mercato su cui lucrano le mafie schiaviste dei trafficanti, ne' l'ecatombe nel Mediterraneo, ne' le condizioni di persecuzione e fin di schiavizzazione che subiscono tante persone che vivono oggi in Europa in un regime di segregazione e denegazione di umanita', ne' tante tragedie che coinvolgono tre continenti.
E tuttavia la politica razzista e persecutoria del governo italiano ha raggiunto picchi di abominio tali per cui l'Unione Europea dovrebbe scuotersi dal suo torpore ed intervenire con viva sollecitudine: memore della storia del secolo scorso, quando i regimi razzisti e totalitari hanno perseguitato e massacrato milioni e milioni di innocenti e messo a ferro e fuoco l'intero continente. Affinche' quell'orrore non si ripeta occorre contrastare la violenza razzista fin dal suo primo manifestarsi. Ed in Italia, atrocemente, la persecuzione razzista e' oggi ideologia e prassi di un governo dell'estrema destra eversiva che della sua disumana brutalita' giunge persino a fare oscena ostentazione.
E valga il vero:
- il governo italiano da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
- esponenti di primario rilievo del governo italiano da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
- il recente decreto-legge n. 113/2018 del governo italiano (cosiddetto "decreto sicurezza") intende introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
Egregio Presidente della Commissione Europea,
queste iniziative e questi pronunciamenti del governo italiano violano la legalita', ledono il diritto di ogni persona alla vita e alla dignita', minacciano la stessa sicurezza comune dell'Unione Europea in quanto costituiscono e fomentano pratiche razziste, sono esempi di disprezzo di leggi universalmente condivise (come il dovere di soccorrere i naufraghi), e proclamando e praticando persecuzioni destabilizzano e infine dissolvono la civile convivenza e promuovono l'anomia e tendenzialmente quindi il bellum omnium contra omnes.
E' necessario e urgente contrastare tali violazioni dei diritti umani e dello stato di diritto, tale destabilizzazione della civile convivenza, tale deriva verso la violenza.
E' necessario non solo richiamare, ma costringere il governo italiano al rispetto della legalita', ed a tal fine ogni istituzione democratica deve intraprendere tutte le iniziative di sua competenza in difesa della legalita', della democrazia, del diritto alla vita di tutti gli esseri umani.
Un suo intervento puo' essere decisivo: sia per promuovere un'iniziativa politica finalmente adeguata e cogente dell'Unione Europea e delle altre istituzioni sovranazionali di cui l'Italia fa parte; sia per richiedere che le competenti magistrature italiane ed europee si attivino per far cessare la commissione di reati gravissimi: il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.
Egregio Presidente della Commissione Europea,
tutto cio' le segnaliamo formulando la richiesta di un suo tempestivo intervento in difesa dei diritti umani e del diritto internazionale che le citate iniziative del governo italiano palesemente violano.
*
Nel ricordo e alla scuola di Erving Goffman proseguiamo nel'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Salvare le vite e' il primo dovere.

2. PROPOSTE. SOSTENERE "AZIONE NONVIOLENTA"

La "Casa per la nonviolenza" di Verona ha subito un atto vandalico e un furto.
Tutte le persone amiche della nonviolenza sanno che la "Casa per la nonviolenza" di Verona e' un punto di riferimento fondamentale per l'intero movimento per la pace, oltre che la sede nazionale del Movimento Nonviolento e la sede della redazione di "Azione nonviolenta".
La redazione di "Azione nonviolenta", invitando ad abbonarsi per il 2019 (abbonamento annuo: euro 32), ha anche promosso una sottoscrizione.
Per abbonamenti e sottoscrizioni:
- tramite conto corrente postale: Movimento Nonviolento, ccp 18745455
- tramite bonifico bancario: Movimento Nonviolento, Iban n. IT 35 U 07601 11700 000018745455
Per informazioni e contatti: Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, e-mail: redazione at nonviolenti.org, sito: www.azionenonviolenta.it

3. REPETITA IUVANT. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK, CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI, ASSOCIAZIONE ANTIMAFIE RITA ATRIA: 4 NOVEMBRE 2018: NON FESTA, MA LUTTO. "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"
[Riproponiamo ancora. Per non dimenticare]

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
*
Per questo sosteniamo la campagna "Un'altra difesa e' possibile" e chiediamo che il Parlamento approvi finalmente la proposta di legge d'iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
Per questo chiediamo una politica di disarmo, poiche' le armi sempre e solo uccidono gli esseri umani.
Per questo sosteniamo la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che secondo autorevoli stime gravano sul bilancio dello stato italiano per l'enorme importo di settanta milioni di euro al giorno.
Per questo chiediamo che i fondi pubblici oggi destinati a strutture e strumenti di morte siano invece utilizzati in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del mondo vivente.
Per questo chiediamo un impegno particolare a contrastare la violenza maschilista, prima radice e primo paradigma di ogni violenza.
Per questo ci opponiamo al razzismo, crimine contro l'umanita', e chiediamo che siano immediatamente revocate tutte le sciagurate decisioni governative che configurano omissione di soccorso, pratiche segregative e persecutorie, flagranti violazioni dei diritti umani e della stessa Costituzione della Repubblica italiana.
*
Movimento Nonviolento
per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, e-mail:an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it
PeaceLink
per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
"Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
per contatti: e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Associazione Antimafie "Rita Atria"
per contatti: e-mail: abruzzo at ritaatria.it, sito: www.ritaatria.it

4. REPETITA IUVANT. QUID AGENDUM

1. Il governo della disumanita' da mesi sta attuando una politica di omissione di soccorso nei confronti di naufraghi in pericolo di morte, e di sabotaggio dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, negando loro approdo in porti sicuri in Italia;
2. esponenti di primario rilievo del governo della disumanita' da anni conducono una forsennata propaganda xenofoba e di istigazione al razzismo;
3. il recente decreto-legge n. 113 del 4 ottobre 2018 del governo della disumanita' (il cosiddetto "decreto sicurezza") mira a introdurre nell'ordinamento italiano misure di discriminazione razzista - che sono state autorevolmente definite "apartheid giuridico" - palesemente incompatibili con la Costituzione della Repubblica Italiana, con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, con la Dichiarazione universale dei diritti umani, con lo stato di diritto, con la civilta' giuridica e il diritto internazionale.
*
4. Occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere l'immediata cessazione di ogni atto criminale, persecutorio, razzista ed incostituzionale da parte del governo della disumanita';
5. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere le dimissioni del governo della disumanita';
6. occorre che ogni persona decente si impegni per ottenere che i ministri del governo della disumanita' responsabili di crimini abominevoli siano processati e condannati secondo le leggi vigenti.
*
7. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta';
8. vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera;
9. salvare le vite e' il primo dovere.
*
10. Agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che esse agissero verso di te;
11. l'altro dell'altro sei tu;
12. sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

5. MATERIALI. MANIFESTA ILLEGITTIMITA' COSTITUZIONALE DI VARI ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE 4 OTTOBRE 2018, N. 113 (IL COSIDDETTO "DECRETO SICUREZZA")

Sintetizziamo qui l'elenco degli articoli che presentano profili di manifesta illegittimita' costituzionale riscontrati dall'"Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione" (Asgi) nelle nuove norme concernenti permessi di soggiorno per esigenze umanitarie, protezione internazionale, immigrazione e cittadinanza previste nel Decreto-Legge 4 ottobre 2018, n. 113.
Il testo integrale del documento dell'Asgi - 28 pagine dense di dottrina giuridica e puntuali riscontri - puo' essere letto nel sempre utilissimo sito dell'Asgi (www.asgi.it).
*
Nel documento si evidenzia preliminarmente che non sussistono i casi di straordinaria necessita' e urgenza prescritti dall'art. 77 Cost. per l'adozione del decreto-legge, e che "la mancanza dei requisiti costituzionali del decreto-legge e' oggi ritenuto dalla Corte costituzionale come vizio di legittimita' costituzionale dell'intero decreto-legge, non sanato neppure dall'approvazione della legge di conversione in legge".
*
1. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 1 (Abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari e disciplina di casi speciali di permessi di soggiorno temporanei per esigenze di carattere umanitario).
*
2. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 3 (trattenimento per la determinazione o la verifica dell'identita' e della cittadinanza dei richiedenti asilo).
*
3. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 4 (Disposizioni in materia di modalita' di esecuzione dell'espulsione).
*
4. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 9 (Disposizioni in materia di domanda reiterata e di domanda presentata alla frontiera).
*
5. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 10 (Procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale).
*
6. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 12 (Disposizioni in materia di accoglienza dei richiedenti asilo).
*
7. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 13 (Disposizioni in materia di iscrizione anagrafica).
*
8. Profili di manifesta illegittimita' costituzionale dell'art. 14 (disposizioni in materia di acquisizione e revoca della cittadinanza).
*
9. L'irragionevole previsione dell'inclusione del reato di blocco stradale quale causa ostativa all'ingresso e soggiorno regolari.

6. MEMORIA. EPIGRAFE PER PELLEGRINO RICCARDI, NELL'ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA

Fu magistrato e fu antifascista
Salvo' vite umane riposa tra i Giusti

Servire la legge e' servire
L'umanita'

7. MEMORIA. PER MARIA GRAZIA CUTULI, NELL'ANNIVERSARIO DELL'UCCISIONE

Passano gli anni eppure il ricordo
di quella giovane donna assassinata
su una strada di polvere e di sogni
e' un dolore che non si rimargina
morde ancora e ancora le carni.

Abolire la guerra occorre
abolire tutte le armi.

Che nessuna persona sia piu' uccisa.

8. MEMORIA. DOVUTO A JOAO GUIMARAES ROSA, NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE

Vi e' un luogo che ogni persona
non reca nell'anima - e' la sua anima
quel luogo e' il Grande Sertao
e chi lo abita ci abita
siamo noi che lo abitiamo
quel luogo che ci abita e ossessiona
immensa solitudine disperata speranza
dolore di tutti i dolori
di tutte le ricerche ricerca

Questo autore ci rivelo' a noi stessi

9. MEMORIA. JOE HILL, NELL'ANNIVERSARIO DELL'ASSASSINIO

Nel tempo della menzogna
volle dire la verita'

Nel tempo dell'oppressione
lotto' per la liberta'

Canto' lotto' fu ucciso
soffri' e godette la vita

fu perseguitato dagli sfruttatori
e dai loro sgherri messo a morte

risorge ogni notte nei sogni degli oppressi
nelle lotte degli oppressi ogni giorno torna vivo

10. INTENZIONI. PER QUESTO

Poiche' ogni giorno da tutti i mezzi
d'informazione e di manipolazione
proposti vengono scilicet imposti
modelli infami cui conformarsi
e maschera dopo maschera inabissarsi
nella torpida accettazione
nella zelante condivisione
della barbarie

almeno tu ricorda
ed a seguire chiama
chi volle resistere al male
chi volle fare il bene
chi volle recare aiuto
donare un respiro e il mondo
all'umanita' piagata

==============================
OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
==============================
Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIX)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 222 del 19 novembre 2018