[Nonviolenza] Telegrammi. 2555



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2555 del 7 dicembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. "Dopo il referendum che ha difeso la Costituzione repubblicana, democratica, antifascista". Un incontro di riflessione a Viterbo

2. Alcuni testi del mese di novembre 2014 (parte prima)

3. Salvare le vite, abolire la guerra

4. Movimento Nonviolento, Peacelink, Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, Associazione Antimafie Rita Atria: 4 novembre 2014. Ogni vittima ha il volto di Abele

5. Dinanzi a una lapide il primo novembre a Viterbo

6. Fermare la guerra, fermare le uccisioni

7. Dalla parte di Abele. Una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri

8. Oggi a Viterbo

9. Alle prime luci del giorno di questo 4 novembre

10. Proseguita nel pomeriggio a Viterbo la commemorazione nonviolenta delle vittime della guerra

11. Oggi, mercoledi' 5 novembre, si riunisce il "Tavolo per la pace" di Viterbo

12. Tutti i giorni dell'anno

13. Un resoconto della riunione del 5 novembre 2014 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

14. La festa degli assassini

15. Minimo un promemoria

16. Formare le forze dell'ordine alla nonviolenza

17. Una nota sulla tecnica deliberativa nonviolenta denominata "metodo del consenso" (cosi' come la usiamo nel "Tavolo per la pace" di Viterbo)

18. Ricordato Albert Camus a Viterbo nell'anniversario della nascita

19. Segnalazioni librarie

20. La "Carta" del Movimento Nonviolento

21. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. "DOPO IL REFERENDUM CHE HA DIFESO LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA, DEMOCRATICA, ANTIFASCISTA". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO

 

Si e' svolto la sera di martedi' 6 dicembre 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Dopo il referendum che ha difeso la Costituzione repubblicana, democratica, antifascista".

Nel corso dell'incontro e' stata espressa piena soddisfazione per l'esito del voto che ha respinto la scandalosa riforma degli apprendisti stregoni ed ha difeso la Costituzione repubblicana, la democrazia parlamentare, lo stato di diritto.

Sono stati poi analizzati i possibili sviluppi della situazione attuale, auspicando che non si commettano irreversibili errori e che naturalmente prima di tornare alle urne si attenda il ponderato pronunciamento della Corte costituzionale sull'attuale scandalosa legge elettorale, il cosiddetto "Italicum", che presenta flagranti profili di incostituzionalita' (e che come tutti sanno era strettamente collegata ed omogenea alla riforma costituzionale golpista che e' stata respinta dal voto popolare), profili di incostituzionalita' tali per cui e' del tutto evidente che per andare al voto occorrera' una diversa legge elettorale, che ripristini il principio della rappresentanza proporzionale, cardine della democrazia.

All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

*

Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato tre cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it

 

2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI NOVEMBRE 2014 (PARTE PRIMA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di novembre 2014.

 

3. SALVARE LE VITE, ABOLIRE LA GUERRA

 

Il primo dovere di ogni essere umano e' rispettare e salvare le vite degli altri esseri umani.

E poiche' la guerra consiste nella distruzione delle vite umane, ne consegue che opporsi alla guerra e' dovere primario e ineludibile di ogni persona, e quindi anche di ogni umana istituzione ordinata al bene comune.

E poiche' le guerre le fanno gli armati, per impedire la guerra occorre il disarmo.

*

Il 4 novembre col motto "Ogni vittima ha il volto di Abele" ancora una volta alcuni movimenti nonviolenti, antimafia, di difesa dei diritti umani, realizzeranno in varie citta' italiane commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.

In quella occasione si testimoniera' una volta ancora che ricordare le vittime impone un dovere: adoperarsi affinche' cessino le uccisioni.

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Ogni vittima ha il volto di Abele.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

4. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK, CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO, ASSOCIAZIONE ANTIMAFIE RITA ATRIA: 4 NOVEMBRE 2014. OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

 

4 novembre 2014: non festa, ma lutto

Cento anni dopo: basta guerre. Un'altra difesa e' possibile

Ogni vittima ha il volto di Abele

Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l'Associazione Antimafie Rita Atria, propongono per il 4 novembre la campagna "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinche' in ogni citta' si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.

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Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire. Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

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In particolare quest'anno, a cento anni dal primo conflitto mondiale, vogliamo sostenere la Campagna "Un'altra difesa e' possibile" con la proposta di legge di iniziativa popolare per l'istituzione e il finanziamento del Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta. Un Dipartimento che comprenda i Corpi civili di pace e l'Istituto di ricerche sulla Pace e il Disarmo e che abbia forme di interazione e collaborazione con il Dipartimento della Protezione civile, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ed il Dipartimento della Gioventu' e del Servizio Civile Nazionale.

Si tratta di dare finalmente concretezza a cio' che prefiguravano i Costituenti con il ripudio della guerra, e che gia' oggi e' previsto dalla legge e confermato dalla Corte Costituzionale, cioe' la realizzazione di una difesa civile alternativa alla difesa militare, finanziata direttamente dai cittadini attraverso l'opzione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.

Obiettivo della Campagna e' quello di dare uno strumento in mano ai cittadini per far organizzare dallo Stato la difesa civile, non armata e nonviolenta - ossia la difesa della Costituzione e dei diritti civili e sociali che in essa sono affermati; la preparazione di mezzi e strumenti non armati di intervento nelle controversie internazionali; la difesa dell'integrita' della vita, dei beni e dell'ambiente dai danni che derivano dalle calamita' naturali, dal consumo di territorio e dalla cattiva gestione dei beni comuni - anziche' finanziare cacciabombardieri, sommergibili, portaerei e missioni di guerra, che lasciano il Paese indifeso dalle vere minacce che lo colpiscono e lo rendono invece minaccioso agli occhi del mondo.

Lo strumento politico della legge di iniziativa popolare vuole aprire un confronto pubblico per ridefinire i concetti di difesa, sicurezza, minaccia, dando centralita' alla Costituzione che "ripudia la guerra" (art. 11), afferma la difesa dei diritti di cittadinanza ed affida ad ogni cittadino il "sacro dovere della difesa della patria" (art. 52).

Per informazioni sulla Campagna "Un'altra difesa e' possibile"

vai al sito www.difesacivilenonviolenta.org

Segreteria della Campagna c/o il Movimento Nonviolento

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A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Movimento Nonviolento

per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803

e-mail:an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it

PeaceLink

per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo

per contatti: e-mail: nbawac at tin.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Associazione Antimafie Rita Atria

per contatti: e-mail: abruzzo at ritaatria.it, sito: www.ritaatria.it

 

5. DINANZI A UNA LAPIDE IL PRIMO NOVEMBRE A VITERBO

 

La mattina del primo novembre 2014 a Viterbo una delegazione del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ha reso omaggio alle vittime della barbarie omicida sostando in silente raccoglimento dinanzi alla lapide che nel piazzale ora dedicato ad Antonio Gramsci ricorda tre vittime viterbesi della furia nazista.

La lapide recita:

"Qui

l'8 giugno 1944

colpiti dalla rappresaglia tedesca

cadevano

una donna rimasta sconosciuta

Pollastrelli Giacomo

Telli Oreste

vittime d'inumana ferocia

custodi di patria liberta'".

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L'iniziativa ha aperto a Viterbo le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che da anni si svolgono in varie citta' italiane in occasione del 4 novembre con il motto comune "Ogni vittima ha il volto di Abele".

*

Al termine della commemorazione sono stati letti tre testi di Dante, di Hannah Arendt, di Primo Levi.

Successivamente, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese promotrice dell'iniziativa, Peppe Sini, ha dato lettura del testo dell'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" promosso da vari movimenti nonviolenti, antimafia e per i diritti umani...

 

6. FERMARE LA GUERRA, FERMARE LE UCCISIONI

 

Nulla e' piu' necessario ed urgente che fermare la guerra e le uccisioni.

Nulla e' piu' necessario ed urgente che riconoscere che vi e' una sola umanita'.

Nulla e' piu' necessario ed urgente che riconoscere ad ogni essere umano il diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Accoglienza, assistenza, protezione ed asilo per chiunque ne abbia bisogno.

Aiuti umanitari ovunque occorrano.

Difesa popolare nonviolenta, corpi civili di pace.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. DALLA PARTE DI ABELE. UNA LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

 

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

ricorre domani, 4 novembre, l'anniversario della conclusione della scellerata "inutile strage" della prima guerra mondiale.

E ricorre quest'anno altresi' il centenario dell'inizio di quella scellerata "inutile strage".

Alcune movimenti nonviolenti, antimafia, per i diritti umani, il 4 novembre ricorderanno in varie citta' d'Italia tutte le vittime di tutte le guerre con l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", recando omaggi floreali e sostando in silenzio dinanzi alle tombe e alle lapidi che ricordano alcuni degli innumerevoli esseri umani che la guerra ha ucciso.

Queste commemorazioni esprimono una profonda e ineludibile verita': che la guerra e' nemica dell'umanita'; e che quindi e' necessita', diritto e dovere dell'umanita' intera abolire la guerra.

E per abolire la guerra occorre abolire gli eserciti e le armi.

*

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

in questo stesso 4 novembre in cui le persone amiche della nonviolenza esprimono il loro lutto per gli assassinati ed il loro impegno ad opporsi alla continuazione delle stragi, sciaguratamente lo stato italiano "festeggia" la guerra e i poteri assassini: cosi' recando ancora un'estrema infame offesa alle vittime della guerra.

Non solo: lo stato italiano, in flagrante violazione del dettato della Costituzione della Repubblica Italiana che ripudia la guerra, continua a prendere parte a guerre in corso.

Non solo: lo stato italiano continua a consentire che in Italia si producano e si vendano armi che vengono poi utilizzate per minacciare, terrorizzare ed assassinare degli esseri umani in tante parti del mondo.

Non solo: lo stato italiano continua a sperperare immense risorse (70 milioni di euro al giorno) del popolo italiano per le spese militari, per il riarmo assassino, per la partecipazione alle guerre.

Non solo: lo stato italiano continua a far parte di un'organizzazione terrorista e assassina come la Nato.

Non solo: lo stato italiano continua ad essere alleato e quindi complice di paesi e coalizioni internazionali responsabili di crimini di guerra e di crimini contro l'umanita'.

Non solo: lo stato italiano continua ad essere corresponsabile delle stragi nel Mediterraneo provocate dalle misure razziste italiane ed europee che impediscono ad esseri umani che ne hanno estremo bisogno e assoluto diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro e di esservi accolti in pienezza di diritti e dignita'.

*

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri,

il primo dovere di ogni essere umano, e quindi anche di ogni istituzione democratica, e' rispettare e salvare le vite.

Ascoltando il monito di questa dolorosa ricorrenza, nel lutto inestinguibile per le vittime della guerra di cui si fa memoria, il Governo e il Parlamento vogliano finalmente far cessare gli abominevoli scandali sopra richiamati ed impegnarsi ad avviare una concreta e coerente politica di pace.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Rispetto per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

8. OGGI A VITERBO

 

Oggi a Viterbo, come in varie altre citta' d'Italia, le persone amiche della nonviolenza commemorano tutte le vittime di tutte le guerre con l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

E commemorano le vittime nel solo modo decente: con l'impegno a far cessare le guerre e le stragi.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

9. ALLE PRIME LUCI DEL GIORNO DI QUESTO 4 NOVEMBRE

 

Alle prime luci del giorno di questo 4 novembre 2014 una delegazione del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha reso omaggio alle vittime di tutte le guerre, in questo giorno di lutto per tutte le persone dalla guerra assassinate.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Alle prime luci del giorno di questo 4 novembre 2014, persuasi di rappresentare l'autentica volonta' dell'umanita' cosciente, nel ricordo di tutti gli assassinati abbiamo rinnovato il nostro impegno a lottare con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, affinche' cessino tutte le guerre, tutte le stragi, tutte le uccisioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Alle prime luci del giorno di questo 4 novembre 2014, col nostro silenzio e con le nostre lacrime abbiamo voluto ancora una volta testimoniare nel luogo che in questa citta' ricorda gli uccisi il nostro impegno ad opporci a tutti i poteri uccisori.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

A conclusione della commemorazione, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha dato lettura di un frammento di Saffo, di un testo eschileo, di una pericope qoheletica, di un brano leopardiano, di un passo di Hannah Arendt.

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E' stato poi letto il testo dell'appello promosso dal Movimento Nonviolento, da Peacelink, dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, dall'Associazione Antimafie Rita Atria: "4 novembre 2014. Ogni vittima ha il volto di Abele", appello che di seguito integralmente si trascrive...

 

10. PROSEGUITA NEL POMERIGGIO A VITERBO LA COMMEMORAZIONE NONVIOLENTA DELLE VITTIME DELLA GUERRA

 

La commemorazione nonviolenta delle vittime della guerra "Ogni vittima ha il volto di Abele" e' proseguita a Viterbo nel pomeriggio del 4 novembre 2014 con un incontro di testimonianza e di studio.

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L'incontro si e' svolto presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ed e' stato in particolare dedicato al commento della "Querela pacis" di Erasmo da Rotterdam e delle "Tre ghinee" di Virginia Woolf, due dei capolavori del pensiero pacifista.

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Al termine dell'incontro il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha riassunto ancora una volta il senso e il fine dell'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" che a Viterbo si svolge dal 2002 ed e' ormai una campagna di dimensione nazionale, con incontri in varie citta' d'Italia, promossa da un appello condiviso dal Movimento Nonviolento, da Peacelink, dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani, dall'Associazione Antimafie Rita Atria.

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Nel ricordo delle vittime di tutte le guerre si rinnovi l'impegno per far cessare le guerre, le stragi e le uccisioni.

Nel ricordo delle vittime di tutte le guerre si agisca oggi per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti; per il riconoscimento e la difesa dei diritti umani; per il rispetto e la tutela della biosfera, unico mondo vivente e casa comune dell'umanita'.

Nel ricordo delle vittime di tutte le guerre si scelga la nonviolenza come criterio epistemologico ed assiologico e come azione concreta e coerente che fondi e guidi la politica necessaria ed urgente per la salvezza dell'umanita' dalla catastrofe.

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Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

11. OGGI, MERCOLEDI' 5 NOVEMBRE, SI RIUNISCE IL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO

 

Il prossimo incontro del "Tavolo per la pace" di Viterbo si terra' mercoledi' 5 novembre con inizio alle ore 17,15, sempre presso il Palazzetto della Creativita' in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni).

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Il programma dei lavori dovrebbe essere all'incirca il seguente:

I. conferma dell'adesione e della partecipazione all'iniziativa di Erinna per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, iniziativa che dovrebbe svolgersi il 26 novembre (per evitare la sovrapposizione con l'iniziativa istituzionale promossa dalla Prefettura il 25);

II. esame ed eventuale approvazione della proposta di delibera per l'istituzione della Consulta per l'immigrazione;

III. verifica e prosecuzione dell'iniziativa per la delibera "per l'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine ed ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunita' viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa";

IV. esame ed eventuale approvazione della proposta di documento programmatico ed organizzativo del Tavolo per la pace;

V. sostegno al percorso amministrativo per la realizzazione dello sportello comunale di informazione ed assistenza per le persone immigrate;

VI. sostegno alla proposta di promuovere incontri di conoscenza e condivisione, di riconoscimento della comune appartenenza alla citta' e quindi alla comunita' viterbese di tutte le persone e le comunita' culturali variamente aggregate che nel territorio vivono;

VII. sostegno al percorso tecnico ed amministrativo per la revoca degli atti amministrativi pregressi che configurino palesi violazioni dei diritti umani ovvero siano in contrasto con le guarentigie stabilite erga omnes nella Costituzione della Repubblica Italiana;

VIII. prosecuzione della discussione degli altri temi su cui nei mesi scorsi e' stata avviata la riflessione senza ancora essere giunti a conclusioni operative;

IX. naturalmente l'incontro sara' anche occasione, come di consueto, per scambiarsi informazioni sulle iniziative realizzate, in corso e in programma da parte dei vari soggetti che partecipano al Tavolo;

X. ed ovviamente sara' anche possibile trattare gli ulteriori argomenti su cui vi fosse la disponibilita' dei partecipanti (e sono naturalmente molti: da un approfondimento del concetto di pace, all'impegno specifico contro la guerra, all'avvio di un percorso di formazione alla nonviolenza, al recupero di altri argomenti accennati in precedenti riunioni ma poi non sviluppati).

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Sarebbe opportuno che tutte e tutti avessero gia' letto la bozza della proposta di delibera del Consiglio comunale per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione.

*

Per ogni comunicazione il punto di riferimento e' come sempre Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it

 

12. TUTTI I GIORNI DELL'ANNO

 

Ogni vittima ha il volto di Abele tutti i giorni dell'anno.

Lottiamo ora contro la guerra e tutte le uccisioni.

Lottiamo ora contro il razzismo e tutte le persecuzioni.

Lottiamo ora contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Vi e' una sola umanita'.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

13. UN RESOCONTO DELLA RIUNIONE DEL 5 NOVEMBRE 2014 DEL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO

 

Un resoconto della riunione del 5 novembre 2014 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo.

Appuntamento il 26 novembre all'iniziativa di Erinna nella Sala Regia del Comune di Viterbo alle ore 16,30 per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Il prossimo incontro del Tavolo si terrà mercoledì 3 dicembre, sempre con inizio alle ore 17,15.

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1. Mercoledì 5 novembre 2014 si è svolta una riunione del "Tavolo per la Pace" promosso dal Comune di Viterbo cui prendono parte le rappresentanti ed i rappresentanti di varie associazioni impegnate per la pace, la solidarietà, i diritti umani e la nonviolenza.

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2. E' stata esaminata, e con l'inserimento di alcune opportune integrazioni approvata la proposta di delibera per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione. In calce si allega il testo definitivo.

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3. Il Tavolo ha unanimemente confermato la partecipazione all'iniziativa promossa da Erinna per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, iniziativa che si svolgerà il 26 novembre presso la Sala Regia del Comune di Viterbo con inizio alle ore 16,30 e che avrà come tema centrale la presentazione della "Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica", nota come "Convenzione di Istanbul", approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa il 7 aprile 2011 e ratificata all'unanimità dal Parlamento italiano nel giugno 2013 (e quindi legge dello Stato italiano dal 19 giugno 2013).

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4. E' stata data notizia di molte rilevanti iniziative che si svolgeranno a Viterbo nelle prossime settimane; tra esse:

- il 25 novembre la celebrazione istituzionale della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, iniziativa promossa dalla Prefettura;

- il 26 novembre la già ricordata iniziativa per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne promossa da Erinna cui il Tavolo per la pace ha dato a sua adesione;

- il 27 novembre la "Giornata della cittadinanza" promossa dalla Prefettura;

- il 2 dicembre presso la Prefettura di Viterbo l'iniziativa dell'Unicef di premiazione delle e dei partecipanti al progetto nazionale "Verso una scuola amica".

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5. Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" ha riferito della commemorazione nonviolenta delle vittime di tutte le guerre svoltasi a Viterbo il 4 novembre.

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6. Il rappresentante del movimento "Gens Nova" ha informato che "Gens Nova" incontrerà prossimamente in tre incontri successivi tutti i consiglieri comunali che nel 2013 sottoscrissero il "patto politico partecipativo".

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7. Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta la loro solidarietà a tutte le vittime delle guerre e delle dittature, del razzismo e delle persecuzioni, dello sfruttamento schiavista e della devastazione della biosfera, della violenza maschilista (che negando pienezza ed eguaglianza di diritti a metà del genere umano spacca in due l'umanità istituendo una relazione oppressiva e deumanizzante che di tutte le altre forme di violenza è radice); le persone partecipanti hanno pertanto altresì espresso ancora una volta il loro impegno in difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani.

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8. E' stato stabilito che il prossimo incontro del "Tavolo per la Pace" di Viterbo si terrà mercoledì 3 dicembre, con inizio alle ore 17,15, sempre presso il Palazzetto della Creatività in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni).

In quella occasione verranno esaminati gli argomenti già posti all'ordine del giorno delle riunioni del Tavolo. Quindi il programma dei lavori sarà all'incirca il seguente:

I. verifica e prosecuzione dell'iniziativa per la delibera per l'istituzione della Consulta per l'immigrazione;

II. verifica e prosecuzione dell'iniziativa per la delibera "per l'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine ed ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunità viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa";

III. esame ed eventuale approvazione della proposta di documento programmatico ed organizzativo del Tavolo per la pace;

IV. sostegno al percorso amministrativo per la realizzazione dello sportello comunale di informazione ed assistenza per le persone immigrate;

V. sostegno alla proposta di promuovere incontri di conoscenza e condivisione, di riconoscimento della comune appartenenza alla città e quindi alla comunità viterbese di tutte le persone e le comunità culturali variamente aggregate che nel territorio vivono;

VI. sostegno al percorso tecnico ed amministrativo per la revoca degli atti amministrativi pregressi che configurino palesi violazioni dei diritti umani ovvero siano in contrasto con le guarentigie stabilite erga omnes nella Costituzione della Repubblica Italiana;

VII. prosecuzione della discussione degli altri temi su cui nei mesi scorsi è stata avviata la riflessione senza ancora essere giunti a conclusioni operative;

VIII. naturalmente l'incontro sarà anche occasione, come di consueto, per scambiarsi informazioni sulle iniziative realizzate, in corso e in programma da parte dei vari soggetti che partecipano al Tavolo;

IX. ed ovviamente sarà anche possibile trattare gli ulteriori argomenti su cui vi fosse la disponibilità dei partecipanti (e sono naturalmente molti: da un approfondimento del concetto di pace, all'impegno specifico contro la guerra, all'avvio di un percorso di formazione alla nonviolenza, al recupero di altri argomenti accennati in precedenti riunioni ma poi non sviluppati).

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9. Per ogni comunicazione il punto di riferimento è come sempre Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it

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Come di consueto questo minimo resoconto della riunione è stato redatto a memoria da una delle persone partecipanti, e non impegna le altre persone presenti; si confida tuttavia che esso riporti correttamente - per quanto sinteticamente - l'essenziale di ciò che è stato esposto e concordato nel corso della riunione; ovviamente si esprime fin d'ora sincera gratitudine a tutte le persone che volessero correggere o aggiungere qualcosa.

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Allegato: PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VITERBO PER L'ISTITUZIONE DELLA CONSULTA COMUNALE PER L'IMMIGRAZIONE

Oggetto: Istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione

Il Consiglio Comunale

Premesso che il Comune di Viterbo riconosce l'importanza della partecipazione della popolazione ai processi decisionali attraverso cui l'ente locale assume gli atti di sua competenza relativi all'amministrazione della città;

considerato che della comunità cittadina di Viterbo fanno parte a pieno titolo migliaia di persone immigrate da altri paesi e regolarmente residenti ovvero domiciliate nel territorio comunale ma che non hanno la cittadinanza italiana;

riaffermato l'impegno a promuovere il dialogo e il confronto democratico fra la popolazione tutta e l'amministrazione comunale valorizzando il ruolo delle associazioni quali componenti essenziali del processo di coinvolgimento della popolazione nei procedimenti decisionali;

ritenuto doveroso promuovere interventi adeguati al fine di garantire la partecipazione popolare all'attività amministrativa e alla vita pubblica nel suo complesso;

vista la propria deliberazione dell'8 luglio 2014 con la quale ha inserito nel novero delle Consulte comunali anche la Consulta comunale per l'immigrazione;

visto il "Regolamento per l'istituzione delle Consulte Comunali" deliberato all'unanimità dal Consiglio Comunale di Viterbo con atto n. 13 del 4 febbraio 2011;

visto l'art. 3 del regolamento citato che dispone che il consiglio Comunale può istituire Consulte di propria iniziativa, con apposita deliberazione;

delibera

I. di istituire la Consulta comunale per l'immigrazione.

Essa sarà regolamentata secondo le modalità previste ai sensi e per gli effetti del "Regolamento per l'istituzione delle Consulte Comunali" (del. C. C. n. 13 del 4 febbraio 2011) tenuto conto delle ovvie specificità. Il testo allegato al presente atto come "Allegato 1. Linee-guida per la Consulta comunale per l'immigrazione" ne costituisce parte integrante e sostanziale.

II. di informare la cittadinanza mediante avviso pubblico, avviso pubblico che abbia anche la funzione di invitare le associazioni interessate a presentare domanda per partecipare alla Consulta.

Il testo allegato al presente atto come "Allegato 2. Testo dell'avviso pubblico" ne costituisce parte integrante e sostanziale.

III. di dare mandato alla Giunta per tutti gli adempimenti amministrativi successivi.

*

Allegato 1. Linee-guida per la Consulta comunale per l'immigrazione

Premessa: le seguenti linee-guida per la Consulta comunale per l'immigrazione riprendono ed articolano quanto previsto nel "Regolamento per l'istituzione delle Consulte Comunali" (del. C. C. n. 13 del 4 febbraio 2011) tenuto conto delle ovvie specificità della Consulta stessa; come stabilito dall'art. 7 dell'atto citato, nella prima seduta della Consulta l'assemblea, dopo aver provveduto all'elezione di un coordinatore, procederà alla "approvazione di un regolamento interno che contenga i principi generali appresso indicati. Tale regolamento sarà trasmesso alla Commissione tecnica per le consulte entro 15 giorni dalla sua approvazione, per le eventuali osservazioni in merito".

1. Istituzione, finalità e funzioni della Consulta

E' istituita la Consulta comunale per l'immigrazione.

Essa:

- promuove la partecipazione alla vita collettiva, sociale e culturale;

- promuove la partecipazione della popolazione all'amministrazione locale e al procedimento amministrativo;

- esercita l'iniziativa in riferimento agli atti di competenza del Consiglio Comunale;

- può sollecitare il Sindaco o la Giunta ad adottare atti di propria competenza;

- può esprimere pareri scritti, comunque di carattere consultivo e non vincolante, sui bilanci preventivi e consuntivi, sui piani di investimento, nonché sugli altri atti del Consiglio Comunale per quanto attiene il settore di primario interesse della Consulta, trasmettendoli al Presidente del Consiglio Comunale;

- si pronuncia sulle questioni che gli Organi Comunali ritengono di sottoporle;

- può promuovere assemblee pubbliche su temi di suo specifico interesse;

- può promuovere il coordinamento tra le Consulte per le materie di competenza comune.

2. Composizione della Consulta

Partecipano alla Consulta come membri effettivi con diritto di parola e di voto un rappresentante per ogni associazione che ne faccia richiesta e che dimostri di averne i requisiti ai sensi del regolamento ed attraverso le procedure previste dall'avviso pubblico.

In rappresentanza del Consiglio Comunale partecipano il Presidente della Commissione Comunale competente per materia e due componenti della stessa, di cui uno appartenente ai gruppi di minoranza, nonché l'eventuale Consigliere delegato dal Sindaco ad argomenti o progetti affini alle materie trattate dalla Consulta.

Partecipano inoltre alla Consulta come invitati permanenti con solo diritto di parola un rappresentante rispettivamente dell'Amministrazione Provinciale, della Prefettura, della Questura, della Asl, dell'Ufficio scolastico provinciale, dell'Ufficio provinciale del lavoro, dell'Ater di Viterbo, dell'Inps provinciale, dell'Inail provinciale.

Possono partecipare ai lavori della Consulta, con solo diritto di parola, gli operatori dell'Amministrazione comunale, i funzionari, i Consiglieri comunali, i membri della Giunta.

Per particolari temi da trattare possono essere altresì invitati, con solo diritto di parola, comprovati esperti di settore non facenti parte della Consulta medesima.

3. Organi della Consulta

Gli organi della Consulta sono:

1. l'Assemblea, costituita da un rappresentante di ciascuna associazione, indicato nella istanza di adesione. Tutti i componenti hanno diritto di voto.

2. Il Coordinatore, eletto a maggioranza tra i membri dell'Assemblea nel corso della prima seduta con mandato rinnovabile. Il coordinatore presiede l'Assemblea e la rappresenta nelle sedi istituzionali.

L'Assemblea si riunisce almeno due volte l'anno e il Consiglio Comunale è rappresentato dal Presidente della Commissione Comunale competente per materia e da due componenti della stessa, di cui uno appartenente ai gruppi di minoranza, nonché dall'eventuale Consigliere delegato dal Sindaco ad argomenti o progetti affini alle materie trattate dalla Consulta.

4. Prima seduta della Consulta

Nella prima seduta della Consulta l'Assemblea provvede all'elezione di un Coordinatore quale rappresentante eletto a maggioranza, nonché alla successiva approvazione di un Regolamento interno che contenga i principi generali relativo alla funzione ed al funzionamento della Consulta stessa. Tale regolamento sarà trasmesso alla Commissione Tecnica per le Consulte entro 15 giorni dalla sua approvazione, per le eventuali osservazioni in merito.

5. Scioglimento della Consulta

Vale quanto stabilito all'art. 12 del "Regolamento per l'istituzione delle Consulte Comunali" (del. C. C. n. 13 del 4 febbraio 2011).

6. Supporto tecnico-amministrativo

Con specifico atto deliberativo alla Consulta verranno assegnati un segretario, una sede e risorse adeguate.

7. Per tutto quanto non previsto

Per tutto quanto non previsto vale quanto stabilito dal "Regolamento per l'istituzione delle Consulte Comunali" (del. C. C. n. 13 del 4 febbraio 2011), dalle leggi vigenti, dai principi generali della pubblica amministrazione.

*

Allegato 2. Testo dell'avviso pubblico

Comune di Viterbo

Il Consiglio comunale di Viterbo ha deliberato con atto n. ... del ... di procedere all'istituzione di una Consulta comunale per l'immigrazione.

Tutte le associazioni che intendono farne parte possono presentare domanda entro 60 giorni dalla data del presente avviso. Nella domanda va anche indicato il nome della persona designata dall'associazione a rappresentarla nella Consulta.

Alla domanda vanno allegati i seguenti documenti:

1. atto costitutivo e statuto dell'associazione, ovvero documentazione equipollente;

2. dichiarazione attestante che: a) l'associazione è composta da persone immigrate o ha comunque una prevalente o almeno significativa presenza di persone immigrate; ovvero b) che l'associazione anche se non composta da persone immigrate opera nel campo dell'accoglienza, dell'assistenza, della solidarietà, della mediazione culturale e dell'integrazione delle persone immigrate;

3. ove occorra, ovvero laddove gli atti indicati ai punti 1 e 2 non ne diano già piena ed evidente contezza, ulteriore opportuna documentazione comprovante quanto attestato nella dichiarazione.

Le domande verranno esaminate dalla Commissione tecnica per le consulte e successivamente il Consiglio comunale istituirà formalmente la Consulta in oggetto, approvandone la specifica composizione rappresentativa che potrà essere comunque integrata successivamente come da Regolamento per l'istituzione delle Consulte Comunali (del. C. C. n. 13 del 4 febbraio 2011).

Per ulteriori informazioni: INDICARE QUI L'UFFICIO COMUNALE DI RIFERIMENTO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO.

Il Sindaco

Viterbo, DATA

 

14. LA FESTA DEGLI ASSASSINI

 

La festa degli assassini

anche quest'anno e' andata molto bene.

Il signor presidente ha commosso l'uditorio

estraendo una pulce dall'orecchio

il generale ha mangiato un canarino vivo

il ministro ha guidato l'automobile

il pubblico cantava giovinezza.

 

Dinanzi alla tomba degli assassinati

si e' fatta una buona merenda

si e' giocato a bocce

e a chi sputava piu' lontano.

 

Tutti avevano il telefonino

e si facevano fotografie

e il governo infine ha fatto omaggio

di pane e salame a tutti i presenti.

 

Questo nostro felice paese

queste giornate di sole e di gloria

una terra, un popolo, una guida.

 

E' andata molto bene anche quest'anno

la festa degli assassini.

 

15. MINIMO UN PROMEMORIA

 

Lo stato italiano sperpera settanta milioni di euro al giorno in spese militari, in riarmo, in partecipazione alle guerre.

Tu non lo dimenticare.

*

Lo stato italiano sperpera settanta milioni di euro al giorno in spese militari, in riarmo, in partecipazione alle guerre.

Tu non lo accettare.

*

Lo stato italiano sperpera settanta milioni di euro al giorno in spese militari, in riarmo, in partecipazione alle guerre.

Tu impegnati perche' questa criminale infamia cessi.

 

16. FORMARE LE FORZE DELL'ORDINE ALLA NONVIOLENZA

 

Formare le forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Ancora una volta chiediamo al Parlamento di esaminare le proposte di legge gia' presentate a tal fine e di legiferare in tal senso.

Salvare le vite: e' il primo dovere.

 

17. UNA NOTA SULLA TECNICA DELIBERATIVA NONVIOLENTA DENOMINATA "METODO DEL CONSENSO" (COSI' COME LA USIAMO NEL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO)

 

Il metodo del consenso e' una tecnica deliberativa nonviolenta che valorizza la capacita' di discernimento e di cooperazione di ogni persona: con esso si prendono solo le decisioni su cui si raggiunge la convinzione unanime di tutte le persone partecipanti al processo decisionale, riconoscendo ad ogni singola persona il potere di bloccare il processo ed impedire la decisione; ovviamente questa attribuzione di potere in capo ad ogni singola persona favorisce l'impegno (ma naturalmente non costituisce un obbligo) di ogni partecipante ad accompagnare la sua opposizione ad una proposta con la formulazione di un'altra proposta sulla quale pensa si possa raggiungere il consenso, in un percorso di chiarimento reciproco, di approfondimento comune e di avvicinamento progressivo delle opinioni che puo' sfociare nella costruzione della decisione come esito collettivo attraverso un esercizio critico condiviso e nella certezza della sincera persuasione da parte di tutte le persone partecipanti.

Vi sono varie metodologie attraverso cui il metodo del consenso puo' essere agito; di solito si lavora per gruppi di affinita', talvolta puo' essere utile una fase intermedia di brainstorming, in alcuni casi si procede attraverso un processo di discussione che comincia per piccoli gruppi che poi si aggregano progressivamente (si divide il gruppo dei deliberanti in microgruppi di due persone che confrontano le proprie opinioni e raggiungono il consenso su una proposta, poi si aggregano i gruppi di due persone in gruppi di quattro e si segue lo stesso procedimento, poi si procede con gruppi di otto e cosi' via fino a  ricomporre il plenum dell'assemblea deliberante).

Nell'esperienza del Tavolo per la pace di Viterbo abbiano esplorato ed usato via via sempre piu' consapevolmente una forma piuttosto semplificata, utilizzando la tecnica del circolo (a turno tutte le persone prendono la parola seguendo la disposizione sequenziale dello "stare in cerchio") ed utilizzando talora la figura (overo le figure) della persona facilitatrice (ovvero delle persone facilitatrici) che aiuta (aiutano) a superare i punti morti e le trappole aporetiche, ad interrompere le dinamiche oppositive, ad avviare processi de-escalativi delle tensioni, a ricondurre alla distinzione tra aspetti di contenuto ed aspetti relazionali, a richiamare ai termini essenziali della questione, eccetera.

Inoltre usiamo il metodo del consenso in forma rafforzata, ovvero verificando l'unanimita' in due riunioni successive (che e' una buona garanzia della correttezza delle posizioni e della consapevolezza delle responsabilita').

Il metodo del consenso, come tutte le tecniche nonviolente, da' spesso buoni risultati; e se non altro aiuta a migliorare l'autostima di ogni persona e la fiducia tra le persone partecipanti, che si sentono rassicurate sul rispetto delle proprie opinioni e della propria dignita'; inoltre e' un buon esercizio di confronto con la gestione del potere: proprio perche' ogni persona puo' mettere un veto (potestas negativa) in quanto tale insormontabile da tutte le altre persone, si sente incoraggiata a formulare proposte (potestas positiva) ed a formularle in modalita' aperte ed atte a costruire scelte condivise.

 

18. RICORDATO ALBERT CAMUS A VITERBO NELL'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

 

Si e' svolto venerdi' 7 novembre 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro in memoria di Albert Camus nel centounesimo anniversario della nascita del grande resistente antifascista e testimone della dignita' umana.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni brani dall'opera teatrale Caligola, dal romanzo La peste, dal saggio L'uomo in rivolta.

La commemorazione e' stata tenuta dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini.

Al termine della commemorazione, nel ricordo di Albert Camus, le persone partecipanti hanno confermato il loro impegno a sostegno dell'appello "Ogni vittima ha il volto di Abele" contro tutte le guerre e le uccisioni; il loro impegno per la realizzazione dei principi contenuti nella "Carta di Lampedusa" per i diritti delle e dei migranti; il loro impegno per la piena applicazione della "Convenzione di Istanbul" (che e' legge dello Stato italiano dal 19 giugno 2013) contro la violenza sulle donne.

Contro la guerra e tutte le uccisioni.

Contro il razzismo e tutte le persecuzioni.

Contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

La nonviolenza e' in cammino.

*

Una breve notizia su Albert Camus

Albert Camus, nato a Mondovi (Algeria) nel 1913, nel 1940 a Parigi, impegnato nella Resistenza con il movimento "Combat" (dopo la liberazione sara' redattore-capo del quotidiano con lo stesso titolo), premio Nobel per la letteratura nel 1957, muore nel 1960 per un incidente automobilistico. Lo caratterizzo' un costante impegno contro il totalitarismo e per i diritti umani, che espresse sia nell'opera letteraria e saggistica, sia nel giornalismo e nelle lotte civili (oltre che nella partecipazione alla Resistenza). In un articolo a lui dedicato ha scritto Giovanni Macchia (citiamo da "Camus e la letteratura del dissenso", in Giovanni Macchia, Il mito di Parigi, Einaudi): "L'assurdo fu per Camus un punto di partenza... Poiche' non si puo' immaginare una vita senza scelta, e tutto ha un significato nel mondo, anche il silenzio, e vivere 'en quelque maniere' significa pur riconoscere l'impossibilita' della negazione assoluta, la prima cosa che noi non possiamo negare e' la vita degli altri. Nell'interno dell'esperienza assurda nasce come prima evidenza (credere al proprio grido) la rivolta: slancio irragionevole contro una condizione incomprensibile e ingiusta, e che pur rivendica l'ordine nel caos. E ricordo la gioiosa impressione che provoco' la formula cartesiana di Camus, con la sua aria di limpido giuoco, quando la leggemmo la prima volta. Non 'je me revolte, donc je suis': ma 'je me revolte, donc nous sommes'. Risollevare gli uomini dalla loro solitudine, dare una ragione ai loro atti; mettersi non dalla parte degli uomini che fanno la storia ma di coloro che la subiscono... Rivolta come fraternita'". Opere di Albert Camus: tra le opere di Camus particolarmente significative dal nostro punto di vista ci sembrano Il mito di Sisifo, Caligola, La peste, L'uomo in rivolta, tutti piu' volte ristampati da Bompiani. Utile anche la lettura dei Taccuini (sempre presso Bompiani) e delle corrispondenze per "Combat" 1944-1947 raccolte col titolo Questa lotta vi riguarda (ancora Bompiani). Si veda anche (con Arthur Koestler), La pena di morte, Newton Compton, Roma 1981. Opere su Albert Camus: numerose sono le monografie su Camus; si vedano almeno la testimonianza di Jean Grenier, Albert Camus, souvenirs, Gallimard, e per una sommaria introduzione: Pol Gaillard, Camus, Bordas; Roger Grenier, Albert Camus, soleil et ombre, Gallimard; Francois Livi, Camus, La Nuova Italia; una recente vasta biografia e' quella di Olivier Todd, Albert Camus, una vita, Bompiani.

*

Tre riflessioni da una commemorazione del 2013

1. Albert Camus non e' solo un grande scrittore e drammaturgo, non e' solo un grande attivista per i diritti umani: e' uno dei piu' grandi pensatori politici del XX secolo, e lo e' per due motivi.

Il primo: perche' e' uno dei grandi pensatori morali, che mai le scelte morali prostitui' alla contingenza tattica dell'agire politico, ne' al tornaconto personale o del gruppo dei prossimi ai danni di altri esseri umani. Che mai le scelte morali - e quindi altresi' quelle politiche - disgiunse dall'ascolto della voce delle vittime, dalla visione del volto muto e sofferente delle vittime. Che sempre senti' che a quella richiesta di aiuto che i sofferenti e gli estinti lanciano occorre rispondere con la propria responsabilita'. Recare aiuto a chi soffre oppressione, paura, bisogno: e' il primo dovere.

Il secondo: perche' mentre pensava agiva, e cosi' non solo ha protestato, ma ha coerentemente e concretamente combattuto contro il colonialismo, ha combattuto contro il fascismo, ha combattuto contro il totalitarismo, ha combattuto contro le guerre e le dittature, contro le ingiustizie e le violenze. Ha sempre combattuto contro tutte le ideologie e le prassi assassine. Ed ha lottato sempre senza perdere la consapevolezza del rispetto della vita, della dignita' e dei diritti altrui, anche nelle situazioni piu' tragiche.

2. Chi ha letto La peste - a nostro avviso uno dei capolavori di sapienza umana della letteratura universale - sa cosa e' la Resistenza. Chi ha letto La peste sa cosa e' la nonviolenza.

Chi ha letto Lo straniero, Caligola, Il malinteso, La caduta, Il mito di Sisifo, sa cosa e' l'assurdita' della nostra condizione esistenziale e quale sia la radice della rivolta contro ogni egoismo, contro ogni sopraffazione, contro ogni menzogna.

Chi ha letto L'uomo in rivolta - uno dei libri di riflessione morale e politica piu' illuminanti - e gli editoriali di "Combat", sa cosa e' il dovere morale, il dovere politico, vi apprende cosa sia fraternita'.

Ma tutto Camus va letto. Dai Taccuini ad Actuelles, da tutto il teatro a tutta la pubblicistica militante, all'intera opera narrativa, lirica e descrittiva, saggistica. Leggere Camus ti nutre sempre.

3. E' l'artista e il pensatore della bellezza del mondo e del dovere di amare, del senso del limite e della responsabilita', della coscienza della solitudine e del dovere della solidarieta' in inscindibile compresenza, dell'intreccio della giustizia e della liberta', dell'io e del noi, del riconoscimento di umanita' e della riconoscenza per l'umanita', della pieta' che opera contro il male.

Ed e' il lottatore fermo e costante in difesa della civilta' umana che nel dialogo e nella condivisione, nell'ascolto e nell'aiuto reciproco consiste; l'oppositore intransigente che si batte contro tutti i fascismi, contro la guerra, contro la pena di morte, contro ogni persecuzione ed uccisione.

Il filosofo e il militante della nonviolenza in cammino.

 

19. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Andrea Beccaro (a cura di), Guerra Iran-Iraq, Rcs, Milano 2016, pp. 168, euro 5,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

*

Riletture

- Pietro Rossi (a cura di), Lo storicismo contemporaneo, Loescher, Torino 1968, 1981, pp. XL + 368.

*

Riedizioni

- David Maria Turoldo, Il diavolo sul pinnacolo, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2016, pp. 158, euro 7,90 (in supplemento al settimanale "Famiglia cristiana).

 

20. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

21. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2555 del 7 dicembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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