[Nonviolenza] Archivi. 233



 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Numero 233 del 7 dicembre 2016

 

In questo numero:

1. Alcuni testi del mese di aprile 2015 (parte prima)

2. Al Sindaco ed alla Presidente del Consiglio Comunale di Viterbo

3. Una lettera all'assessora alle politiche per l'immigrazione del Comune di Viterbo

4. Un incontro di studio su Theodor W. Adorno

5. In memoria di Jean Goss

6. Associazione "Respirare": Il Consiglio comunale di Viterbo esamini al piu' presto due proposte di delibera

7. L'11 aprile a Viterbo una "Giornata per la Pace nell'anniversario della Pacem in Terris" in onore di don Dante Bernini

8. In memoria di don Giuseppe Morosini

9. "Viterbo oltre il muro" a sostegno delle due proposte di delibera formulate dal "Tavolo per la pace"

10. Per Martin Luther King

11. Invito alla "Giornata per la Pace nell'anniversario della Pacem in Terris" in onore di don Dante Bernini l'11 aprile a Viterbo

12. Il gruppo di lavoro su "La nonviolenza in Italia oggi" scrive al Comune di Viterbo

13. Al Sindaco di Viterbo, essendo ancora in attesa di una positiva risposta

14. In ricordo di Ernest Mandel

 

1. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI APRILE 2015 (PARTE PRIMA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di aprile 2015.

 

2. AL SINDACO ED ALLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VITERBO

 

Al Sindaco del Comune di Viterbo

Alla Presidente del Consiglio Comunale di Viterbo

Egregio Sindaco,

Egregia Presidente del Consiglio Comunale di Viterbo,

mi permetto di sollecitare ancora una volta che:

a) siano poste all'ordine del giorno del Consiglio Comunale le due proposte di delibera predisposte lo scorso anno dal "Tavolo per la Pace" di Viterbo (struttura promossa dal Comune di Viterbo ed alla quale prendono parte anche le rappresentanti ed i rappresentanti di varie associazioni impegnate per la pace, la solidarietà, i diritti umani e la nonviolenza) e già depositate dal Consigliere comunale delegato alle attività di Pace, rispettivamente "per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione" e "per la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunità viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa", proposte alle quali il Sindaco espresse il suo persuaso consenso nell'incontro con il "Tavolo per la Pace" che si svolse il 23 luglio 2014;

b) il Sindaco dia immediata concreta applicazione a una importante norma vigente, disponendo che il Comune di Viterbo invii a tutti gli stranieri diciottenni residenti o domiciliati a Viterbo che siano nati in Italia ed in Italia legalmente residenti senza interruzioni fino al compimento del diciottesimo anno di età una lettera con cui li informi che la vigente legislazione prevede che nel lasso di tempo tra il compimento del diciottesimo ed il compimento del diciannovesimo anno di età hanno la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana facendone richiesta davanti all'Ufficiale di Stato Civile del Comune di residenza con una procedura alquanto più semplice e rapida di quella ordinaria per tutte le altre persone aventi diritto.

Distinti saluti.

 

3. UNA LETTERA ALL'ASSESSORA ALLE POLITICHE PER L'IMMIGRAZIONE DEL COMUNE DI VITERBO

 

All'assessora alle politiche per l'immigrazione del Comune di Viterbo

(scilicet: per l'accoglienza e i diritti umani delle persone immigrate)

Gentilissima assessora comunale Valeri,

le scrivo in conseguenza del fatto che da alcuni mesi la delega relativa alle politiche per l'accoglienza e i diritti umani delle persone immigrate è passata a lei.

*

Non so se è già stata adeguatamente informata del fatto che il "Tavolo per la Pace" promosso dal Comune di Viterbo ed al quale prendono parte le rappresentanti ed i rappresentanti di varie associazioni impegnate per la pace, la solidarietà, i diritti umani e la nonviolenza, lo scorso anno ha elaborato e trasmesso al Comune due proposte di delibera:

a) "per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione";

b) "per la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunità viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa".

*

A entrambe le proposte il Sindaco ha già espresso il suo sostegno in un incontro ad hoc con il "Tavolo per la Pace" che si è svolto il 23 luglio 2014, ma esse non sono ancora giunte né all'esame preliminare delle competenti commissioni consiliari, né alla discussione in Consiglio comunale (dove pure Paolo Moricoli, consigliere comunale delegato alle attività di pace e rappresentante del "Tavolo per la Pace", le ha già da tempo illustrate).

*

Le sarei assai grato se lei volesse prendere visione delle proposte - che allego in calce - e farsi promotrice di un sollecito iter amministrativo.

*

La "consulta per l'immigrazione" è infatti un organo indispensabile (ed anzi, a mio avviso, si dovrebbe procedere non solo alla sua istituzione, ma anche all'elezione dei consiglieri stranieri aggiunti - come in altri enti locali avviene fin dagli anni Novanta del secolo scorso).

Quasi un anno fa su iniziativa del consigliere Paolo Moricoli - che ha presentato la proposta anche a nome del "Tavolo per la Pace" cittadino - il Consiglio Comunale ha deliberato di includere la Consulta per l'immigrazione nel novero delle Consulte del Comune, ma poi non è stato deliberato l'atto necessariamente conseguente: ovvero quello che concretamente istituisce la Consulta.

Le sarei assai grato se lei volesse farsi promotrice in prima persona dell'iniziativa.

*

Quanto alla proposta della cittadinanza onoraria per le bambine e i bambini essa si collega a una vasta iniziativa degli enti locali in tal senso, che ha già coinvolto centinaia e centinaia di Comuni in tutta Italia, da Roma a Venezia a Palermo: si tratta di un'iniziativa dal grande valore morale e civile.

Anche in relazione a questa iniziativa le sarei assai grato di un suo impegno in prima persona.

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Per ulteriori informazioni può contattare il consigliere comunale delegato alle attività di pace Paolo Moricoli, che ha già dato un fondamentale contributo all'elaborazione ed alla promozione di entrambe le iniziative.

Grazie fin d'ora dell'attenzione ed auguri di buon lavoro.

Voglia gradire un cordiale saluto...

* * *

Allegato primo: Proposta di deliberazione del Consiglio comunale di Viterbo per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione

Oggetto: Istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione

Il Consiglio Comunale

Premesso che il Comune di Viterbo riconosce l'importanza della partecipazione della popolazione ai processi decisionali attraverso cui l'ente locale assume gli atti di sua competenza relativi all'amministrazione della città;

considerato che della comunità cittadina di Viterbo fanno parte a pieno titolo migliaia di persone immigrate da altri paesi e regolarmente residenti ovvero domiciliate nel territorio comunale ma che non hanno la cittadinanza italiana;

riaffermato l'impegno a promuovere il dialogo e il confronto democratico fra la popolazione tutta e l'amministrazione comunale valorizzando il ruolo delle associazioni quali componenti essenziali del processo di coinvolgimento della popolazione nei procedimenti decisionali;

ritenuto doveroso promuovere interventi adeguati al fine di garantire la partecipazione popolare all'attività amministrativa e alla vita pubblica nel suo complesso;

vista la propria deliberazione dell'8 luglio 2014 con la quale ha inserito nel novero delle Consulte comunali anche la Consulta comunale per l'immigrazione;

visto il "Regolamento per l'istituzione delle Consulte Comunali" deliberato all'unanimità dal Consiglio Comunale di Viterbo con atto n. 13 del 4 febbraio 2011;

visto l'art. 3 del regolamento citato che dispone che il consiglio Comunale può istituire Consulte di propria iniziativa, con apposita deliberazione;

delibera

I. di istituire la Consulta comunale per l'immigrazione.

Essa sarà regolamentata secondo le modalità previste ai sensi e per gli effetti del "Regolamento per l'istituzione delle Consulte Comunali" (del. C. C. n. 13 del 4 febbraio 2011) tenuto conto delle ovvie specificità. Il testo allegato al presente atto come "Allegato 1. Linee-guida per la Consulta comunale per l'immigrazione" ne costituisce parte integrante e sostanziale.

II. di informare la cittadinanza mediante avviso pubblico, avviso pubblico che abbia anche la funzione di invitare le associazioni interessate a presentare domanda per partecipare alla Consulta.

Il testo allegato al presente atto come "Allegato 2. Testo dell'avviso pubblico" ne costituisce parte integrante e sostanziale.

III. di dare mandato alla Giunta per tutti gli adempimenti amministrativi successivi.

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Allegato 1. Linee-guida per la Consulta comunale per l'immigrazione

Premessa: le seguenti linee-guida per la Consulta comunale per l'immigrazione riprendono ed articolano quanto previsto nel "Regolamento per l'istituzione delle Consulte Comunali" (del. C. C. n. 13 del 4 febbraio 2011) tenuto conto delle ovvie specificità della Consulta stessa; come stabilito dall'art. 7 dell'atto citato, nella prima seduta della Consulta l'assemblea, dopo aver provveduto all'elezione di un coordinatore, procederà alla "approvazione di un regolamento interno che contenga i principi generali appresso indicati. Tale regolamento sarà trasmesso alla Commissione tecnica per le consulte entro 15 giorni dalla sua approvazione, per le eventuali osservazioni in merito".

1. Istituzione, finalità e funzioni della Consulta

E' istituita la Consulta comunale per l'immigrazione.

Essa:

- promuove la partecipazione alla vita collettiva, sociale e culturale;

- promuove la partecipazione della popolazione all'amministrazione locale e al procedimento amministrativo;

- esercita l'iniziativa in riferimento agli atti di competenza del Consiglio Comunale;

- può sollecitare il Sindaco o la Giunta ad adottare atti di propria competenza;

- può esprimere pareri scritti, comunque di carattere consultivo e non vincolante, sui bilanci preventivi e consuntivi, sui piani di investimento, nonché sugli altri atti del Consiglio Comunale per quanto attiene il settore di primario interesse della Consulta, trasmettendoli al Presidente del Consiglio Comunale;

- si pronuncia sulle questioni che gli Organi Comunali ritengono di sottoporle;

- può promuovere assemblee pubbliche su temi di suo specifico interesse;

- può promuovere il coordinamento tra le Consulte per le materie di competenza comune.

2. Composizione della Consulta

Partecipano alla Consulta come membri effettivi con diritto di parola e di voto un rappresentante per ogni associazione che ne faccia richiesta e che dimostri di averne i requisiti ai sensi del regolamento ed attraverso le procedure previste dall'avviso pubblico.

In rappresentanza del Consiglio Comunale partecipano il Presidente della Commissione Comunale competente per materia e due componenti della stessa, di cui uno appartenente ai gruppi di minoranza, nonché l'eventuale Consigliere delegato dal Sindaco ad argomenti o progetti affini alle materie trattate dalla Consulta.

Partecipano inoltre alla Consulta come invitati permanenti con solo diritto di parola un rappresentante rispettivamente dell'Amministrazione Provinciale, della Prefettura, della Questura, della Asl, dell'Ufficio scolastico provinciale, dell'Ufficio provinciale del lavoro, dell'Ater di Viterbo, dell'Inps provinciale, dell'Inail provinciale.

Possono partecipare ai lavori della Consulta, con solo diritto di parola, gli operatori dell'Amministrazione comunale, i funzionari, i Consiglieri comunali, i membri della Giunta.

Per particolari temi da trattare possono essere altresì invitati, con solo diritto di parola, comprovati esperti di settore non facenti parte della Consulta medesima.

3. Organi della Consulta

Gli organi della Consulta sono:

1. l'Assemblea, costituita da un rappresentante di ciascuna associazione, indicato nella istanza di adesione. Tutti i componenti hanno diritto di voto.

2. Il Coordinatore, eletto a maggioranza tra i membri dell'Assemblea nel corso della prima seduta con mandato rinnovabile. Il coordinatore presiede l'Assemblea e la rappresenta nelle sedi istituzionali.

L'Assemblea si riunisce almeno due volte l'anno e il Consiglio Comunale è rappresentato dal Presidente della Commissione Comunale competente per materia e da due componenti della stessa, di cui uno appartenente ai gruppi di minoranza, nonché dall'eventuale Consigliere delegato dal Sindaco ad argomenti o progetti affini alle materie trattate dalla Consulta.

4. Prima seduta della Consulta

Nella prima seduta della Consulta l'Assemblea provvede all'elezione di un Coordinatore quale rappresentante eletto a maggioranza, nonché alla successiva approvazione di un Regolamento interno che contenga i principi generali relativo alla funzione ed al funzionamento della Consulta stessa. Tale regolamento sarà trasmesso alla Commissione Tecnica per le Consulte entro 15 giorni dalla sua approvazione, per le eventuali osservazioni in merito.

5. Scioglimento della Consulta

Vale quanto stabilito all'art. 12 del "Regolamento per l'istituzione delle Consulte Comunali" (del. C. C. n. 13 del 4 febbraio 2011).

6. Supporto tecnico-amministrativo

Con specifico atto deliberativo alla Consulta verranno assegnati un segretario, una sede e risorse adeguate.

7. Per tutto quanto non previsto

Per tutto quanto non previsto vale quanto stabilito dal "Regolamento per l'istituzione delle Consulte Comunali" (del. C. C. n. 13 del 4 febbraio 2011), dalle leggi vigenti, dai principi generali della pubblica amministrazione.

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Allegato 2. Testo dell'avviso pubblico

Comune di Viterbo

Il Consiglio comunale di Viterbo ha deliberato con atto n. ... del ... di procedere all'istituzione di una Consulta comunale per l'immigrazione.

Tutte le associazioni che intendono farne parte possono presentare domanda entro 60 giorni dalla data del presente avviso. Nella domanda va anche indicato il nome della persona designata dall'associazione a rappresentarla nella Consulta.

Alla domanda vanno allegati i seguenti documenti:

1. atto costitutivo e statuto dell'associazione, ovvero documentazione equipollente;

2. dichiarazione attestante che: a) l'associazione è composta da persone immigrate o ha comunque una prevalente o almeno significativa presenza di persone immigrate; ovvero b) che l'associazione anche se non composta da persone immigrate opera nel campo dell'accoglienza, dell'assistenza, della solidarietà, della mediazione culturale e dell'integrazione delle persone immigrate;

3. ove occorra, ovvero laddove gli atti indicati ai punti 1 e 2 non ne diano già piena ed evidente contezza, ulteriore opportuna documentazione comprovante quanto attestato nella dichiarazione.

Le domande verranno esaminate dalla Commissione tecnica per le consulte e successivamente il Consiglio comunale istituirà formalmente la Consulta in oggetto, approvandone la specifica composizione rappresentativa che potrà essere comunque integrata successivamente come da Regolamento per l'istituzione delle Consulte Comunali (del. C. C. n. 13 del 4 febbraio 2011).

Per ulteriori informazioni: INDICARE QUI L'UFFICIO COMUNALE DI RIFERIMENTO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO.

Il Sindaco

Viterbo, DATA

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Proposta formulata dal Tavolo per la pace di Viterbo

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Allegato secondo: Proposta di deliberazione del Consiglio comunale di Viterbo per l'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunita' viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa

Il Consiglio Comunale di Viterbo

- premesso che le bambine ed i bambini (intendendo qui tutte le persone minorenni, in età da zero a 18 anni) sono l'unica speranza di esistenza futura dell'umanità, e pertanto dell'umanità intera sono il bene più prezioso, ed è quindi dovere delle persone adulte fare tutto quanto è in proprio potere per garantire loro una vita degna, sicura e felice;

- considerato che compito delle istituzioni democratiche della Repubblica Italiana così come di ogni consesso civile è rispettare, difendere e promuovere la vita, la dignità e i diritti di tutte le persone umane, ed in primo luogo delle persone più fragili ed indifese, e tra queste vi sono senz'altro le bambine ed i bambini che per la loro crescita e la loro socializzazione hanno bisogno dell'aiuto, dell'accudimento, del rispetto, dell'amore e della protezione altrui;

- affermato che Viterbo vuole essere città amica delle bambine e dei bambini;

- riconosciuto che della comunità viterbese fanno parte tutte le persone che a Viterbo nascono, vivono, operano, e che tutte recano alla città il dono prezioso dell'infinito valore morale della loro umana presenza;

- evidenziato in particolare che della comunità cittadina fanno quindi parte anche tutte le persone e le famiglie che a Viterbo si trovano e si troveranno, indipendentemente dal fatto di avere o non avere la cittadinanza italiana, di un altro paese o di nessun paese;

- richiamando la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che riconosce che vi è una sola umanità e che tutte le persone umane sono portatrici di inalienabili diritti;

- nel rispetto e nell'impegno a realizzare quanto disposto dal dettato della Costituzione della Repubblica Italiana che all'articolo 2 dichiara che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale" (articolo in cui va notato che non ci si riferisce ai soli cittadini ma a tutte le persone umane usando a tal fine la formula universalistica "uomo" - intesa in senso neutro, effettualmente comprensiva di uomini e donne, in un uso lessicale all'epoca ancora non consapevole della necessità di usare un linguaggio sessuato adeguatamente riconoscente ed inclusivo -); che all'art. 10, comma terzo, dichiara che "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge" (anche in questo caso usando l'espressione "lo straniero" in senso neutro, effettualmente comprensiva di uomini e donne, in un uso lessicale all'epoca ancora non consapevole della necessità di usare un linguaggio sessuato adeguatamente riconoscente ed inclusivo); che agli articoli 13, 14, 15, 19, 21-25 e 27 della Parte Prima, Titolo Primo, "Rapporti civili", agli articoli 29-34 della Parte Prima, Titolo Secondo, "Rapporti etico-sociali", agli articoli 35-37 e 39-47 della Parte Prima, Titolo Terzo, "Rapporti economici", riconosce pari diritti e pari protezione a tutte le persone umane presenti nel territorio italiano indipendentemente dalla loro cittadinanza;

- dando adempimento agli impegni di solidarietà e quindi di civiltà espressi esplicitamente ovvero implicitamente nel proprio Statuto Comunale;

- accogliendo l'invito dell'Organizzazione delle Nazioni Unite espresso fin dalla sua Carta costitutiva e dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e successivamente esposto nella Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia del 1989, e negli atti conseguenti e complementari;

- ed in particolare accogliendo le considerazioni, le proposte ed i suggerimenti dell'Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia;

- sottolineando specificamente che la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia (approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall'Italia con la legge 27 maggio 1991, n. 176) fin dal Preambolo ai commi IV-VI evidenzia che "l'infanzia ha diritto a un aiuto e a un'assistenza particolari", "la famiglia, unità fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli, deve ricevere la protezione e l'assistenza di cui necessita", "il fanciullo ai fini dello sviluppo armonioso della sua personalità deve crescere in un ambiente familiare in un clima di felicità, di amore e di comprensione" (ed è opportuno ricordare che l'Unicef-Italia sottolinea che sarebbe preferibile tradurre il termine inglese "child", anziché con "fanciullo", con "bambino, ragazzo e adolescente" - scilicet, in una formulazione ancor più adeguatamente riconoscente ed inclusiva: "bambina e bambino, ragazza e ragazzo, adolescente" -);

- preso atto che purtroppo attualmente la legislazione italiana non riconosce ancora concreta e adeguata garanzia di effettiva parità e reale pienezza di diritti a tutte le bambine e tutti i bambini presenti in Italia;

- intendendo con il presente atto dare riconoscimento dell'esistenza presente e futura nel territorio italiano delle bambine e dei bambini anche non cittadine e cittadini italiani, ovvero esprimere riconoscenza per la loro esistenza che rinnova il miracolo della vita e garantisce un futuro alla civiltà umana ed alla sua possibilità di bene;

- intendendo altresì dare un esempio, sia pure in forma eminentemente simbolica, di tale riconoscimento e riconoscenza, attraverso un atto che rappresenta e compendia altresì la manifestazione e l'attribuzione - sia pure, stanti i limiti delle proprie competenze di ente locale, solo simbolica - della assoluta parità e pienezza di diritti di tutte le bambine e di tutti i bambini;

- intendendo infine sollecitare il Governo e il Parlamento Italiani, così come al loro livello e secondo le loro competenze il Parlamento Europeo, il Consiglio dell'Unione Europea e la Commissione Europea, così come il Consiglio d'Europa, ad assumere tutti i provvedimenti atti a garantire ope legis pienezza e protezione di diritti per tutte le bambine e tutti i bambini;

- dichiarando infine e decisivamente la propria persuasione nella seguente evidente verità: che tutte le persone umane nascono libere ed eguali in diritti, e che quindi tutte le bambine e tutti i bambini nate, nati e presenti ora e in futuro in Italia hanno diritto agli stessi diritti di tutte le altre bambine e tutti gli altri bambini nate, nati e presenti ora e in futuro in Italia;

- nell'ambito delle proprie prerogative e competenze, nel rispetto e nell'applicazione di quanto previsto dalla vigente legislazione, certo di interpretare il comune sentire della popolazione viterbese e la voce ferma e profonda dell'umanità intera così come espressa dalle più alte coscienze, testimonianze e tradizioni di pensiero nel corso della storia:

delibera di

1. attribuire la Cittadinanza Onoraria di Viterbo:

a) a tutte le bambine e a tutti i bambini nate e nati a Viterbo da genitori non cittadini italiani;

b) a tutte le bambine e a tutti i bambini non cittadine e cittadini italiani che vivono a Viterbo;

c) a tutte le bambine e a tutti i bambini i cui genitori non cittadini italiani vivono a Viterbo ed intendono ricongiungere le famiglie affinché alle bambine ed ai bambini sia riconosciuto il diritto all'affetto ed alla protezione della propria famiglia, ed affinché i genitori possano adeguatamente adempiere ai doveri del mantenimento e dell'educazione delle figlie e dei figli (ovviamente laddove a ciò non ostino cogenti motivi di necessaria particolare protezione e tutela, da parte delle istituzioni pubbliche, delle persone minori come di altre persone componenti il nucleo familiare).

2. Organizzare una pubblica cerimonia - da ripetersi con cadenza annuale per le nuove bambine ed i nuovi bambini che si aggiungeranno nel corso del tempo - di consegna degli attestati alle bambine ed ai bambini, alle ragazze ed ai ragazzi, ed ai loro genitori, cerimonia che sia occasione di riconoscimento e di riconoscenza, di festa e di incontro, di condivisione del bene comune della vita associata, della legalità democratica, della civile convivenza. A tal fine dà mandato alla Giunta Comunale di adempiere a tutti gli opportuni e necessari atti amministrativi conseguenti.

3. Realizzare e diffondere attraverso il sito web del Comune, attraverso locandine da collocarsi negli uffici pubblici e nelle scuole, attraverso un apposito manifesto da affiggere per le vie cittadine, attraverso comunicati ai mezzi d'informazione ed in tutte le altre forme abitualmente usate per le comunicazioni istituzionali, un testo che riproduca (in italiano e nelle lingue delle varie comunità alloglotte presenti nel territorio comunale, e con gli opportuni accorgimenti grafici per la miglior comprensione e diffusione) la presente deliberazione e la porti a conoscenza dell'intera comunità cittadina. A tal fine dà mandato alla Giunta Comunale di adempiere a tutti gli opportuni e necessari atti amministrativi conseguenti.

4. Chiedere al Governo e al Parlamento Italiani nell'ambito delle loro rispettive competenze di procedere all'assunzione di atti legislativi e regolamentari che riconoscano a tutte le bambine e tutti i bambini nate, nati, o viventi, o i cui genitori sono viventi in Italia, gli stessi diritti di tutte le altre bambine e di tutti gli altri bambini nate, nati, o viventi, o i cui genitori sono viventi in Italia. A tal fine dà mandato alla Giunta Comunale di adempiere a tutti gli opportuni e necessari atti amministrativi conseguenti.

5. Proporre agli altri Comuni della provincia di Viterbo di assumere deliberazioni analoghe. A tal fine dà mandato alla Giunta Comunale di adempiere a tutti gli opportuni e necessari atti amministrativi conseguenti.

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Proposta formulata dal Tavolo per la pace di Viterbo

 

4. UN INCONTRO DI STUDIO SU THEODOR W. ADORNO

 

Si e' svolto la sera di mercoledi' primo aprile 2015 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su Theodor W. Adorno.

All'incontro ha preso parte Marco Graziotti.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni aforismi da uno dei capolavori del filosofo francofortese, Minima moralia.

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Marco Graziotti e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Paolo Arena ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Laureato in Scienze della comunicazione, e' autore di un apprezzato lavoro su "Nuove tecnologie e controllo sociale nella ricerca di David Lyon"; recentemente ha realizzato una rilevante ricerca su "Riflessi nella letteratura e nel cinema della boxe come realta' complessa e specchio della societa' della solitudine di massa e della sopraffazione e mercificazione universale", interpretando con adeguate categorie desunte dalle scienze umane e filologiche numerose opere letterarie e cinematografiche; piu' recentemente ancora ha realizzato una ricerca sulle istituzioni e le politiche finanziarie europee facendo specifico riferimento alle analisi di Luciano Gallino e di Francuccio Gesualdi.

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Theodor W. Adorno, nato l'11 settembre 1903 a Francoforte sul Meno, costretto all'esilio dall'avvento del nazismo, acutissimo osservatore della societa' contemporanea, filosofo e musicologo, e' deceduto il 6 agosto 1969. E' una delle figure di massimo spicco della "scuola di Francoforte". Opere di Theodor W. Adorno: nella sua vastissima produzione segnaliamo almeno, per un primo approccio, Dialettica dell'illuminismo (con Max Horkheimer), Minima moralia, Dialettica negativa, tutti presso Einaudi, Torino. Opere su Theodor W. Adorno: si veda almeno, per un primo orientamento, Tito Perlini, Che cosa ha veramente detto Adorno, Ubaldini, Roma 1971; Marzio Vacatello, Th. W. Adorno. Il rinvio della prassi, La Nuova Italia, Firenze 1972; Sergio Moravia, Adorno e la teoria critica della societa', Sansoni, Firenze 1974; Enzo Rutigliano, Teoria o critica. Saggio sul marxismo di Adorno, Dedalo, Bari 1977; Carlo Pettazzi, Th. W. Adorno: linee di origine e di sviluppo del pensiero (1903-1949), La Nuova Italia, Firenze 1979; Martin Jay, Theodor W. Adorno, Il Mulino, Bologna 1987; Massimo Nardi, Pensare nella verita'. L'itinerario della ragione dialettica in Th. W. Adorno, Studium, Roma 1993; Fredric Jameson, Tardo marxismo, Manifestolibri, Roma 1994; Elena Tavani, L'apparenza da salvare. Saggio su Th. W. Adorno, Guerini e associati, Milano 1994; Angelo Cicatello, Dialettica negativa e logica della parvenza. Saggio su Th. W. Adorno, Il melangolo, Genova 2001; Stefan Mueller-Doohm, Theodor W. Adorno. Biografia di un intellettuale, Carocci, Roma 2003; Lucio Cortella, Una dialettica nella finitezza. Adorno e il programma di una dialettica negativa, Meltemi, Roma 2006; Stefano Petrucciani, Introduzione a Adorno, Laterza, Roma-Bari 2007; Pastore Luigi, Gebur Thomas (a cura di), Theodor W. Adorno. Il maestro ritrovato, Manifestolibri, Roma 2008; di particolare importanza sono gli scritti dedicati ad Adorno in Renato Solmi, Autobiografia documentaria. Scritti 1950-2004, Quodlibet, Macerata 2007.

 

5. IN MEMORIA DI JEAN GOSS

 

Ricorre il 3 aprile l'anniversario della scomparsa, avvenuta a Parigi il 3 aprile 1991, di Jean Goss, una delle figure piu' grandi della nonviolenza.

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Jean Goss, insieme alla moglie Hildegard Mayr, e' stato segretario itinerante del Movimento Internazionale della Riconciliazione (in sigla: Mir) e partecipe e suscitatore di numerose esperienze di azione liberatrice nonviolenta in varie parti del mondo.

Jean Goss e' nato a Lione nel 1912 ed e' scomparso a Parigi nel 1991; Hildegard Mayr e' nata a Vienna nel 1930 ed e'  tuttora vivente (il padre, Kaspar Mayr, e' stato uno dei fondatori del Movimento Internazionale della Riconciliazione).

Tra le opere di Jean Goss e Hildegard Goss-Mayr: Une autre revolution, Cerf, Paris 1969; La nonviolenza evangelica, Edizioni La Meridiana, Molfetta (Bari) 1991; in francese cfr. anche (con Jean Lasserre), Une revolution pour tous les hommes, Centre d'Information pour l'ouverture au tiers-monde, Tolosa 1969; Evangile et luttes pour la paix, Les Bergers et les Mages, Parigi 1989; tra le opere di Jean Goss: Fede e nonviolenza, L'Epos, 2006; tra le opere di Hildegard Goss-Mayr: Come i nemici diventano amici, Emi, Bologna 1997.

Tra le opere su Jean Goss e Hildegard Goss-Mayr: si veda il libro-intervista curato da Gerard Houver, Jean e Hildegard Goss. La nonviolenza e' la vita, Cittadella, Assisi 1984, nuova edizione accresciuta, Edizioni Qualevita, Torre dei Nolfi (Aq) 1994.

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Nel ricordo di Jean Goss proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

6. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": IL CONSIGLIO COMUNALE DI VITERBO ESAMINI AL PIU' PRESTO DUE PROPOSTE DI DELIBERA

 

L'associazione "Respirare" ancora una volta si associa alla richiesta che il Consiglio comunale di Viterbo esamini al più presto le due proposte di delibera elaborate e promosse fin dallo scorso anno dal "Tavolo per la pace" viterbese:

1. "per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione";

2. "per la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunità viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa".

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Sottolineiamo che:

a) queste due proposte sono frutto della riflessione del "Tavolo per la pace" promosso dal Comune di Viterbo ed al quale prendono parte le rappresentanti ed i rappresentanti di varie associazioni ed istituzioni impegnate per la pace, la solidarietà, i diritti umani e la nonviolenza; il "Tavolo per la pace" le ha elaborate collegialmente e le ha approvate all'unanimità, ed auspica che all'unanimità il Consiglio comunale voglia accoglierle e farle proprie;

b) il Sindaco di Viterbo in un incontro svoltosi il 23 luglio 2014 ha espresso il suo persuaso sostegno alle due proposte di delibera;

c) relativamente alla prima proposta lo stesso Consiglio comunale di Viterbo già un anno fa ha deliberato l'inclusione della "Consulta per l'immigrazione" nel novero delle Consulte comunali: sarebbe quindi tempo che deliberasse l'atto necessariamente conseguente, ovvero l'istituzione vera e propria della Consulta;

d) relativamente alla seconda proposta centinaia di Comuni in tutta Italia (da Roma a Milano, da Venezia a Palermo) hanno già approvato delibere analoghe;

e) si tratta, conclusivamente, di due proposte di delibera che promuovono la democrazia e la legalità, contribuiscono ad inverare fondamentali diritti umani, a realizzare la civile convivenza, e - last, but not least - a difendere e promuovere i diritti delle bambine e dei bambini.

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Pertanto ci uniamo alla richiesta alla Presidente del Consiglio comunale di inserire al più presto le due proposte di delibera all'ordine del giorno di una prossima seduta consiliare; chiediamo a tutti i consiglieri comunali di voler esprimere un meditato e sincero sostegno a queste due proposte; chiediamo al Sindaco e alla Giunta di volersi impegnare a tal fine.

 

7. L'11 APRILE A VITERBO UNA "GIORNATA PER LA PACE NELL'ANNIVERSARIO DELLA PACEM IN TERRIS" IN ONORE DI DON DANTE BERNINI

 

Sabato 11 aprile 2015 si svolgerà a Viterbo la prima parte della "Giornata per la Pace nell'anniversario della Pacem in Terris e nel centenario della prima guerra mondiale".

L'iniziativa, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Viterbo, è promossa dal "Tavolo per la Pace" e da "Nonni e Nipoti" emanazione della Caritas Diocesana di Viterbo, con l'adesione e la partecipazione di numerose associazioni impegnate per la pace, la solidarietà, i diritti umani e la nonviolenza.

Presso l'Auditorium S. Leonardo, in via Cavour, dalle ore 10 alle ore 12,15, si svolgerà un incontro sul tema: "Canti di guerra e semi di pace". Ai saluti delle autorità seguirà una riflessione di Monsignor Dante Bernini.

Alle ore 11 il Coroanaroma (Coro dell'Associazione Nazionale Alpini di Roma) darà seguito al Concerto diretto dal Maestro Andrea D'Aloise. Si tratta di un viaggio nella prima guerra mondiale attraverso la memoria dei canti nati durante il conflitto o scritti in ricordo di esso, affinché il ricordo della guerra sia di monito alle giovani generazioni e di stimolo a far germogliare semi di pace.

La mattinata si concluderà con un momento simbolico e il messaggio di papa Giovanni XXIII sulla Pacem in Terris.

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Una breve nota su monsignor Dante Bernini

"Vescovo emerito della diocesi di Albano, già presidente della Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Episcopale Italiana e già membro della "Comecé" (Commission des Episcopats de la Communauté Européenne), una delle figure più illustri dell'impegno di pace, solidarietà, nonviolenza, che nell'arco dell'intera sua vita come sacerdote e come docente è stato costantemente impegnato per la pace e per la giustizia, nella solidarietà con i sofferenti e gli oppressi, nell'impegno per la salvaguardia del creato, nella promozione della nonviolenza, unendo all'adempimento scrupoloso dei prestigiosi incarichi di grande responsabilità un costante ascolto di tutti coloro che a lui venivano a rivolgersi per consiglio e per aiuto, a tutti sempre offrendo generosamente il suo conforto e sostegno, la sua parola buona e luminosa e l'abbraccio suo saldo e fraterno" (Dalla motivazione del riconoscimento attribuitogli il 2 ottobre 2014 dalla Città di Viterbo con una solenne cerimonia nella Sala Regia di Palazzo dei Priori).

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La segreteria organizzativa è curata da "Tavolo per la pace" e "Nonni e Nipoti" Caritas Diocesana di Viterbo, per contatti: Pigi Moncelsi, tel. 0761348590, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it

 

8. IN MEMORIA DI DON GIUSEPPE MOROSINI

 

Il 3 aprile ricorre l'anniversario della morte di don Giuseppe Morosini. Sacerdote e partigiano, arrestato dai nazisti, resistette eroicamente alle torture, e fu assassinato dai fascisti il 3 aprile 1944 a Forte Bravetta, a Roma. Era nato a Ferentino il 19 marzo 1913.

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Nel ricordo di don Giuseppe Morosini proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

La Resistenza continua nella nonviolenza.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

9. INIZIATIVE. "VITERBO OLTRE IL MURO" A SOSTEGNO DELLE DUE PROPOSTE DI DELIBERA FORMULATE DAL "TAVOLO PER LA PACE"

 

Il gruppo di formazione e informazione nonviolenta "Viterbo oltre il muro" esprime il suo pieno sostegno alle due proposte di delibera formulate lo scorso anno dal "Tavolo per la pace" ed ancora incredibilmente neppure esaminate dal Consiglio Comunale di Viterbo, l'una "per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione", e l'altra "per la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunità viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa".

Segnaliamo la grande importanza delle due proposte.

Segnaliamo altresì l'impegno espresso pubblicamente dal sindaco il 23 luglio 2014 a sostenerle entrambe: sono passati molti mesi e le due proposte di delibera non sono ancora giunte alla discussione del Consiglio comunale.

Segnaliamo anche che quasi un anno fa il Consiglio comunale ha deliberato di includere la "Consulta per l'immigrazione" tra le Consulte del Comune: ma da allora ad oggi la Consulta non è stata ancora istituita.

Segnaliamo ancora che l'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunità locale ha una relazione significativa e quindi impegnativa è già stata deliberata da centinaia e centinaia di Comuni italiani, da Venezia a Palermo, da Roma a Milano, e che questa iniziativa degli enti locali è di grande valore nel contrastare il razzismo e nel riconoscere, difendere e promuovere i diritti delle bambine e dei bambini.

E segnaliamo infine che il "Tavolo per la Pace" di Viterbo, promotore di entrambe le proposte di delibera, è stato promosso dal Comune, che il Comune ne fa parte, e che i rappresentanti del Comune in esso hanno pienamente condiviso entrambe le proposte già nel 2014.

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Concludendo: dal 2014 sono state indirizzate al Consiglio comunale di Viterbo due proposte di delibera di grande valore morale e civile; due proposte di delibera che costituiscono un effettuale contributo al riconoscimento, al rispetto, alla promozione e all'inveramento dei diritti umani; due proposte di delibera che rappresentano atti di concreta e coerente democrazia, di concreto e coerente impegno di promozione della legalità, della solidarietà, e quindi della sicurezza e del benessere per l'intera comunità viterbese; due proposte di delibera analoghe alle delibere già approvate - sovente da molti anni - da centinaia e centinaia di enti locali in tutta Italia.

Dal 2014 il "Tavolo per la Pace" unanime ha proposto al Consiglio comunale di Viterbo queste due delibere; siamo ormai giunti all'aprile del 2015: cosa si sta ancora aspettando?

Ci uniamo quindi alla richiesta che entrambe le proposte di delibera, già presentate ufficialmente da mesi in Consiglio comunale dal consigliere delegato alle attività di pace, siano poste all'ordine del giorno della prossima seduta consiliare.

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Vi è una sola umanità.

Tutti gli esseri umani sono esseri umani.

Tutti gli esseri umani sono titolari di tutti i diritti umani.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà.

Il razzismo è un crimine contro l'umanità...

 

10. PER MARTIN LUTHER KING

 

Ricorre il 4 aprile l'anniversario della morte di Martin Luther King.

Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo commemora come una delle figure piu' grandi dell'umanita'.

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Martin Luther King, nato ad Atlanta in Georgia nel 1929, laureatosi all'Universita' di Boston nel 1954 con una tesi sul teologo Paul Tillich, lo stesso anno si stabilisce, come pastore battista, a Montgomery nell'Alabama. Dal 1955 (e' il primo dicembre quando Rosa Parks da' inizio alla lotta contro la segregazione sui mezzi di trasporto) guida la lotta nonviolenta contro la discriminazione razziale, intervenendo in varie parti degli Usa. Premio Nobel per la pace nel 1964, piu' volte oggetto di attentati e repressione, muore assassinato nel 1968.

Opere di Martin Luther King: tra i testi piu' noti: La forza di amare, Sei, Torino 1967, 1994 (edizione italiana curata da Ernesto Balducci); Lettera dal carcere di Birmingham - Pellegrinaggio alla nonviolenza, Movimento Nonviolento, Verona 1993; L'"altro" Martin Luther King, Claudiana, Torino 1993 (antologia a cura di Paolo Naso); "I have a dream", Mondadori, Milano 2001; Il sogno della nonviolenza. Pensieri, Feltrinelli, Milano 2006; cfr. anche: Marcia verso la liberta', Ando', Palermo 1968; Lettera dal carcere, La Locusta, Vicenza 1968; Il fronte della coscienza, Sei, Torino 1968; Perche' non possiamo aspettare, Ando', Palermo 1970; Dove stiamo andando, verso il caos o la comunita'?, Sei, Torino 1970. Presso la University of California Press e' in via di pubblicazione l'intera raccolta degli scritti di Martin Luther King, a cura di Clayborne Carson (che lavora alla Stanford University). Sono usciti sinora sei volumi (di quattordici previsti): 1. Called to Serve (January 1929 - June 1951); 2. Rediscovering Precious Values (July 1951 - November 1955); 3. Birth of a New Age (December 1955 - December 1956); 4. Symbol of the Movement (January 1957 - December 1958); 5. Threshold of a New Decade (January 1959 - December 1960); 6. Advocate of the Social Gospel (September 1948 - March 1963); ulteriori informazioni nel sito: www.stanford.edu/group/King/

Tra le opere su Martin Luther King: Lerone Bennett, Martin Luther King. L'uomo di Atlanta, Claudiana, Torino 1969, 1998, Nuova iniziativa editoriale, Roma 2008; Gabriella Lavina, Serpente e colomba. La ricerca religiosa di Martin Luther King, Edizioni Citta' del Sole, Napoli 1994; Arnulf Zitelmann, Non mi piegherete. Vita di Martin Luther King, Feltrinelli, Milano 1996; Sandra Cavallucci, Martin Luther King, Mondadori, Milano 2004; Paolo Naso (a cura di), Il sogno e la storia. Il pensiero e l'attualita' di Martin Luther King (1929-1968), Claudiana, Torino 2008; cfr. anche Paolo Naso, Come una citta' sulla collina. La tradizione puritana e il movimento per i diritti civili negli Usa, Claudiana, Torino 2008. Esistono altri testi in italiano (ad esempio Hubert Gerbeau, Martin Luther King, Cittadella, Assisi 1973), ma quelli a nostra conoscenza sono perlopiu' di non particolare interesse. Una introduzione sintetica e' in "Azione nonviolenta" dell'aprile 1998 (alle pp. 3-9), con una bibliografia essenziale.

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Nel ricordo e alla scuola di Martin Luther King proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

11. INVITO ALLA "GIORNATA PER LA PACE NELL'ANNIVERSARIO DELLA PACEM IN TERRIS" IN ONORE DI DON DANTE BERNINI L'11 APRILE A VITERBO

 

L'11 aprile 1963 veniva promulgata la lettera enciclica Pacem in Terris di Giovanni XXIII, uno dei monumenti della cultura della pace.

Nella celebrazione dell'anniversario della "Pacem in Terris", e ricorrendo altresi' quest'anno il centenario dell'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale, promuoviamo a Viterbo una Giornata per la Pace con una riflessione di Monsignor Dante Bernini, maestro d'impegno per la pace e la giustizia, di solidarieta' e di condivisione, di verita' che libera, testimone della dignita' umana, del bene che si oppone al male, della nonviolenza in cammino.

Sono invitati gli studenti delle scuole medie e superiori e tutte le persone di volonta' buona.

In successiva data da stabilirsi si svolgera' la seconda parte che comprendera' un Convegno di Studi con la partecipazione di illustri relatrici e relatori di cui si dara' notizia...

 

12. IL GRUPPO DI LAVORO SU "LA NONVIOLENZA IN ITALIA OGGI" SCRIVE AL COMUNE DI VITERBO

 

Al Sindaco del Comune di Viterbo

agli assessori del Comune di Viterbo

alla Presidente del Consiglio comunale di Viterbo

ai consiglieri comunali di Viterbo

e per opportuna conoscenza:

ai dirigenti del Comune di Viterbo

Oggetto: richiesta che il Consiglio comunale esamini al più presto le due proposte di delibera dallo scorso anno proposte dal "Tavolo per la Pace" di Viterbo ed alle quali il Sindaco ha già espresso il suo sostegno la scorsa estate, la prima delle quali è atto necessariamente conseguente a una precedente delibera dello stesso Consiglio comunale, e la seconda è analoga alle delibere sul medesimo argomento già votate da centinaia e centinaia di Comuni in tutta Italia come atto di civiltà a promozione dei diritti umani di bambine e bambini.

Egregio Sindaco, egregi Assessori, egregia Presidente, egregi Consiglieri, egregi Dirigenti,

ci uniamo alla richiesta che il Consiglio comunale esamini al più presto le due proposte di delibera dallo scorso anno proposte dal "Tavolo per la Pace" di Viterbo concernenti rispettivamente l'una "l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione", e l'altra "la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunità viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa".

Ricordiamo che la prima di esse dà compimento a quanto già deliberato un anno fa dal Consiglio comunale con l'inclusione della "Consulta per l'immigrazione" nel novero delle Consulte comunali.

Ricordiamo che la seconda di esse è analoga a quelle già approvate da centinaia e centinaia di Comuni italiani come contributo all'impegno per i diritti di tutte le bambine e tutti i bambini.

Ricordiamo che il Sindaco di Viterbo già il 23 luglio 2014 espresse pubblicamente l'impegno dell'Amministrazione comunale a deliberare entrambe le proposte.

Ricordiamo che il "Tavolo per la Pace", che le due proposte di delibera ha formulato e presentato, è una struttura promossa dal Comune di Viterbo, e che le due proposte hanno avuto l'unanimità dei consensi di tutte le associazioni e le istituzioni che del "Tavolo per la Pace" fanno parte.

Un anno è trascorso invano; procrastinare ulteriormente sarebbe uno scandalo inammissibile: siano finalmente immediatamente poste all'ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio comunale di Viterbo le due proposte di delibera, delle quali si allega in calce il testo.

 

13. AL SINDACO DI VITERBO, ESSENDO ANCORA IN ATTESA DI UNA POSITIVA RISPOSTA

 

Si rinnova l'invio della seguente lettera del 26 marzo 2015, essendo ancora in attesa di una positiva risposta.

*

Al Sindaco del Comune di Viterbo

Egregio Sindaco,

il "Tavolo per la Pace" promosso dal Comune di Viterbo ed al quale prendono parte le rappresentanti ed i rappresentanti di varie associazioni impegnate per la pace, la solidarietà, i diritti umani e la nonviolenza, chiede all'Amministrazione Comunale che siano finalmente consegnati al Centro antiviolenza "Erinna" i fondi ad esso destinati dalla Regione Lazio per l'attività svolta nell'anno 2012, trasmessi al Comune nel 2013 e tuttora dal Comune trattenuti.

Voglia gradire distinti saluti,

il "Tavolo per la Pace" di Viterbo

Viterbo, 26 marzo 2015

*

Una minima documentazione:

I. un estratto dal resoconto della riunione del 25 febbraio 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

II. un estratto dal resoconto della riunione dell'11 marzo 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

III. un estratto dal resoconto della riunione del 25 marzo 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

IV. Una minima notizia sul "Tavolo per la Pace" di Viterbo

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I. Un estratto dal resoconto della riunione del 25 febbraio 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

... l'adeguato sostegno al centro antiviolenza "Erinna" (con riferimento anche alla doverosa richiesta che il Comune di Viterbo superando un lungo, iniquo ed incomprensibile ritardo consegni finalmente al centro antiviolenza "Erinna" i fondi per esso stanziati dalla Regione Lazio nel 2012, fondi a suo tempo già trasmessi al Comune ed ancora non consegnati al Centro antiviolenza cui erano diretti per la realizzazione delle sue indispensabili attività già realizzate e debitamente rendicontate).

*

II. Un estratto dal resoconto della riunione dell'11 marzo 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

... Al secondo punto all'ordine del giorno il concreto sostegno del Tavolo al centro antiviolenza "Erinna", con particolar riferimento alla doverosa richiesta che il Comune di Viterbo superando un lungo, iniquo ed incomprensibile ritardo consegni finalmente al centro antiviolenza "Erinna" i fondi per esso stanziati dalla Regione Lazio nel 2012, fondi a suo tempo già trasmessi al Comune ed ancora non consegnati al Centro antiviolenza cui erano diretti per la realizzazione delle sue indispensabili attività già realizzate e debitamente rendicontate. V. ha illustrato la situazione con una esauriente ricostruzione dei fatti e segnalando il rischio che l'esperienza della "casa rifugio" realizzata da "Erinna" possa essere costretta a interrompere la sua attività in un prossimo futuro, con drammatiche conseguenze per le persone assistite.

Il Tavolo unanime ha espresso pieno sostegno ad "Erinna" e ribadito la richiesta che il Comune di Viterbo - che del Tavolo è promotore e parte - consegni finalmente al centro antiviolenza "Erinna" i fondi che ad "Erinna" appartengono.

Una delegazione del Tavolo guidata dalle rappresentanti del centro antiviolenza "Erinna" (che del Tavolo è parte rilevantissima) incontrerà al più presto l'amministrazione comunale per risolvere la questione.

Il Tavolo predisporrà un documento che verrà sottoscritto da tutte le associazioni, le istituzioni e le persone che del Tavolo fanno parte e che sarà anche ovviamente posizione ufficiale dell'intero Tavolo; documento cui si darà ampia diffusione.

Dal documento verrà successivamente ricavata anche una interpellanza consiliare qualora si rendesse necessario esperire anche questa modalità di intervento; così come si ricaveranno ulteriori atti di rilevanza giuridica ed istituzionale qualora anch'essi si rendessero necessari.

In mancanza di una rapida positiva adeguata soluzione, il Tavolo predisporrà sia ulteriori iniziative di informazione, di coscientizzazione, di mobilitazione della società civile, sia ulteriori iniziative in ambito istituzionale, nella nitida e coerente progressione dei mezzi tipica delle campagne nonviolente per ottenere giustizia.

E' stato proposto altresì che il Tavolo si attrezzi per sostenere direttamente anche sul piano della solidarietà materiale nella misura delle sue possibilità le attività di "Erinna" a rischio di interruzione: se potesse essere decisiva a tal fine una raccolta di fondi da parte del Tavolo e dei soggetti che ne fanno parte, è non solo opportuno ma doveroso che si esplori e si adotti questa modalità di intervento concreto in tempo utile.

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III. Un estratto dal resoconto della riunione del 25 marzo 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

... Al secondo punto all'ordine del giorno il "Tavolo per la pace" ha nuovamente espresso il suo pieno sostegno al centro antiviolenza "Erinna", con particolar riferimento all'urgente necessità che il Comune di Viterbo superando un lungo, iniquo ed incomprensibile ritardo consegni finalmente al centro antiviolenza "Erinna" i fondi ad esso destinati dalla Regione Lazio per l'attività svolta nel 2012, fondi già trasmessi al Comune dal 2013 ed ancora non consegnati al Centro antiviolenza "Erinna" cui erano diretti per lo svolgimento delle sue attività già realizzate e debitamente rendicontate. V. ha nuovamente illustrato la vicenda con dovizia di inoppugnabile documentazione; il Tavolo unanime ha ribadito l'assunzione dell'impegno a chiedere al sindaco di Viterbo che il Comune proceda con la massima tempestività a consegnare al Centro antiviolenza "Erinna" i fondi ad esso destinati dalla Regione per il 2012. Una lettera del Tavolo al Sindaco a tal fine verrà predisposta e inviata al più presto.

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IV. Una minima notizia sul "Tavolo per la Pace" di Viterbo

Il "Tavolo per la Pace" è promosso dal Comune di Viterbo e vi prendono parte singole persone così come rappresentanti di varie istituzioni ed associazioni impegnate per la pace, la solidarietà, i diritti umani e la nonviolenza.

Il "Tavolo per la Pace" è impegnato contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

La partecipazione al "Tavolo per la pace" è aperta a tutte le persone, le associazioni e le istituzioni interessate a contribuire all'impegno per la pace e i diritti umani.

Il "Tavolo per la Pace" prende le sue decisioni con la tecnica nonviolenta del "metodo del consenso", ed in forma rafforzata: ovvero tutte le decisioni vengono prese all'unanimità ed all'unanimità confermate in due riunioni successive.

Pertanto, facendo parte del Tavolo (ed anzi essendone promotore) ed essendo il suo rappresentante naturalmente presente alle riunioni sopra richiamate, lo stesso Comune di Viterbo ha condiviso l'impegno a chiedere a sé stesso Comune che siano al più presto consegnati al Centro antiviolenza "Erinna" i fondi che al Centro antiviolenza di pieno diritto appartengono e che il Comune non ha ancora consegnato nonostante che la Regione Lazio li abbia trasferiti al Comune dal 2013 affinché li consegnasse al Centro antiviolenza "Erinna" per l'attività svolta nel 2012.

Siano quindi immediatamente consegnati al Centro antiviolenza "Erinna" i fondi ad esso appartenenti che il Comune da anni ingiustamente ed irragionevolmente trattiene con evidente grave danno per il Centro e per le persone dal Centro antiviolenza assistite.

 

14. IN RICORDO DI ERNEST MANDEL

 

Il 5 aprile ricorre l'anniversario della nascita di Ernest Mandel (Francoforte sul Meno, 5 aprile 1923 - Bruxelles, 20 luglio 1995), illustre economista e militante del movimento operaio, resistente antifascista, sopravvissuto alla deportazione, dirigente della Quarta Internazionale, teorico marxista profondo e rigoroso, pubblicista di infaticabile impegno, organizzatore inesauribile delle lotte necessarie per opporsi alla barbarie. A vent'anni dalla scomparsa le sue opere costituiscono ancora preziosi contributi di analisi e di proposta.

Lo ricordiamo come un maestro e un compagno.

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Anche nel ricordo e alla scuola di Ernest Mandel proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nella lotta per la comune liberazione da tutte le oppressioni.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

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ARCHIVI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it

Numero 233 del 7 dicembre 2016

 

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