[Nonviolenza] Nonviolenza. Femminile plurale. 627
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- Date: Thu, 24 Nov 2016 07:06:41 +0100 (CET)
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)
Numero 627 del 24 novembre 2016
In questo numero:
1. L'appello "Non una di meno"
2. "Non una di meno": verso il 26 e 27 novembre
3. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
4. Alcuni testi del mese di febbraio 2015 (parte prima)
5. In memoria di don Sirio Politi
6. Da Orte a sostegno della "Casa per la Pace" di Vicenza
7. Per Gianni Fiorentini. Nel quarto anniversario della scomparsa
8. Ricordando Felice Balbo
9. Mercoledi' 4 febbraio riunione del "Tavolo per la pace" di Viterbo
10. Il "Comitato Nepi per la Pace" a sostegno della "Casa per la Pace" di Vicenza
11. Verso il 14 febbraio, One Billion Rising
12. Un minimo resoconto della riunione del 4 febbraio 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo
13. In memoria di David Maria Turoldo
14. Sette tesi per la Giornata contro il terrorismo, la guerra e la violenza
15. Associazione "Respirare": Aderiamo alla Giornata contro il terrorismo e la guerra
16. "Viterbo oltre il muro" per la Giornata contro il terrorismo e la guerra del 7 febbraio
17. Si e' svolta a Viterbo la Giornata contro il terrorismo, la guerra e la violenza
18. Nella ricorrenza della Giornata contro le mutilazioni genitali femminili
19. Per Massimo Rendina
20. In memoria di Sergio Mendez Arceo
21. Nella Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani
1. HIC ET NUNC. L'APPELLO "NON UNA DI MENO"
[Dal sito nonunadimeno.wordpress.com riprendiamo il seguente appello]
Non una di meno!
Tutte insieme contro la violenza maschile sulle donne
Verso una grande manifestazione: il 26 novembre tutte a Roma
*
Il 25 novembre e' la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne. Vogliamo che sabato 26 novembre Roma sia attraversata da un corteo che porti tutte noi a gridare la nostra rabbia e rivendicare la nostra voglia di autodeterminazione.
Non accettiamo piu' che la violenza condannata a parole venga piu' che tollerata nei fatti. Non c'e' nessuno stato d'eccezione o di emergenza: il femminicidio e' solo l'estrema conseguenza della cultura che lo alimenta e lo giustifica. E' una fenomenologia strutturale che come tale va affrontata.
La liberta' delle donne e' sempre piu' sotto attacco, qualsiasi scelta e' continuamente giudicata e ostacolata. All'aumento delle morti non corrisponde una presa di coscienza delle istituzioni e della societa' che anzi continua a colpevolizzarci.
I media continuano a veicolare un immaginario femminile stereotipato: vittimismo e spettacolo, neanche una narrazione coerente con le vite reali delle donne. La politica ci strumentalizza senza che ci sia una concreta volonta' di contrastare il problema: si riduce tutto a dibattiti spettacolari e trovate pubblicitarie. Non c'e' nessun piano programmatico adeguato. La formazione nelle scuole e nelle universita' sulle tematiche di genere e' ignorata o fortemente ostacolata, solo qualche brandello accidentale di formazione e' previsto per il personale socio-sanitario, le forze dell'ordine e la magistratura. Dai commissariati alle aule dei tribunali subiamo l'umiliazione di essere continuamente messe in discussione e di non essere credute, burocrazia e tempi d'attesa ci fanno pentire di aver denunciato, spesso ci uccidono.
Dal lavoro alle scelte procreative si impone ancora la retorica della moglie e madre che sacrifica la sua intera vita per la famiglia.
Di fronte a questo scenario tutte siamo consapevoli che gli strumenti a disposizione del piano straordinario contro la violenza del governo, da subito criticato dalle femministe e dalle attiviste dei centri antiviolenza, si sono rivelati alla prova dei fatti troppo spesso disattesi e inefficaci se non proprio nocivi. In piu' parti del paese e da diversi gruppi di donne emerge da tempo la necessita' di dar vita ad un cambiamento sostanziale di cui essere protagoniste e che si misuri sui diversi aspetti della violenza di genere per prevenirla e trovare vie d'uscita concrete.
E' giunto il momento di essere unite ed ambiziose e di mettere insieme tutte le nostre intelligenze e competenze.
A Roma da alcuni mesi abbiamo iniziato a confrontarci individuando alcune macro aree - il piano legislativo, i Cav e i percorsi di autonomia, l'educazione alle differenze, la liberta' di scelta e l'Ivg - sappiamo che molte altre come noi hanno avviato percorsi di discussione che stanno concretizzandosi in mobilitazioni e dibattiti pubblici.
Riteniamo necessario che tutta questa ricchezza trovi un momento di confronto nazionale che possa contribuire a darci i contenuti e le parole d'ordine per costruire una grande manifestazione nazionale il 26 novembre prossimo.
Proponiamo a tutte la data di sabato 8 ottobre per incontrarci in una assemblea nazionale a Roma, e quella del 26 novembre per la manifestazione.
Proponiamo anche che la giornata del 27 novembre sia dedicata all'approfondimento e alla definizione di un percorso comune che porti alla rapida revisione del Piano Straordinario Nazionale Anti Violenza.
Queste date quindi non sono l'obiettivo ma l'inizio di un percorso da fare tutte assieme.
Realta' promotrici: Rete IoDecido, D.i.Re - Donne in Rete Contro la violenza, UDI - Unione Donne in Italia
2. HIC ET NUNC. "NON UNA DI MENO": VERSO IL 26 E 27 NOVEMBRE
[Dal sito nonunadimeno.wordpress.com riprendiamo il seguente appello]
Verso la manifestazione nazionale del 26 novembre contro la violenza maschile sulle donne.
Per la costruzione dell'assemblea nazionale con tavoli tematici del 27 novembre.
*
Un terzo delle donne italiane, straniere e migranti, subisce violenza fisica, psicologica, sessuale, spesso fra le mura domestiche e davanti ai suoi figli. Dall'inizio dell'anno decine e decine di donne sono state uccise in Italia per mano maschile. La violenza maschile sulle donne non e' un fatto privato ne' un'emergenza ma un fenomeno strutturale e trasversale della nostra societa', un dato politico di prima grandezza che affonda le sue radici nella disparita' di potere fra i sessi. Le politiche di austerity e riforme come quelle del lavoro e della scuola, in continuita' con quanto accaduto negli ultimi dieci anni, non fanno altro che minare i percorsi di autonomia delle donne e approfondire le discriminazioni sociali, culturali e sessuali.
La violenza attraversa ogni aspetto dell'esistenza, controlla e addomestica i corpi e le vite delle donne: in famiglia, sui luoghi di lavoro, a scuola, all'universita', per strada, di notte, di giorno, negli ospedali, sui media, sul web.
La violenza maschile sulle donne puo' essere affrontata solo con un cambiamento culturale radicale, come ci hanno insegnato l'esperienza e la pratica del movimento delle donne e dei Centri Antiviolenza, che da trent'anni resistono a ogni tentativo delle istituzioni di trasformarli in servizi di accoglienza neutri, negando la loro natura politica e di cambiamento.
Adesso basta! e' il grido che si alza da piu' parti nel mondo.
In Polonia, in Argentina, in Spagna gli scioperi e le proteste delle donne che si ribellano alla violenza e al femminicidio e lottano per l'autodeterminazione femminile hanno paralizzato interi paesi. I corpi delle donne invadono le strade, costruiscono ponti e narrazioni comuni da una parte all'altra del mondo. La mobilitazione dilaga ben al di la' dei confini nazionali e porta alla ribalta la potenza politica delle donne.
Anche a Roma lo scorso 8 ottobre, dopo mesi di mobilitazione, un'assemblea affollata da centinaia di donne ha deciso di scendere in piazza, di riprendere parola di fronte alla strage di donne e alle tante forme di quotidiana violenza.
Questa lotta appartiene a tutte, cancella i confini e non conosce geografie. Va in tal senso rispedita al mittente qualsiasi strumentalizzazione razzista che tenti di ridurre la violenza a un problema di ordine pubblico. Con la stessa forza va denunciata ogni forma di violenza contro lesbiche e transessuali, tesa a imporre un modello eteronormato di societa' non rispondente ne' alla realta' ne' ai desideri delle persone. Se toccano una toccano tutte!
Per queste ragioni il prossimo 26 novembre, in corrispondenza con la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, scenderemo in piazza a Roma da tutta Italia dietro lo striscione comune con lo slogan Non Una di Meno!, per una grande manifestazione delle donne aperta a tutt* coloro che riconoscono nella fine della violenza maschile una priorita' nel processo di trasformazione dell'esistente.
Il corteo partira' da piazza della Repubblica alle 14, attraversera' le vie del centro di Roma toccando alcuni luoghi simbolici, e terminera' in Piazza San Giovanni. Non saranno accettati all'interno del corteo bandiere, slogan, striscioni istituzionali di organizzazioni di partito e sindacali. L'obiettivo sara' al contrario di articolare, diffondere e comunicare, nel modo piu' efficace possibile, i contenuti e le parole d'ordine emersi nella costruzione condivisa a livello nazionale e territoriale della mobilitazione. A questo scopo, il blog https://nonunadimeno.wordpress.com/ si mette a disposizione come spazio di confronto e di condivisione di materiali comunicativi e contributi di approfondimento in vista del 26 novembre.
Consideriamo il 26 la prima tappa di un percorso capace di proporre un Piano Femminista contro la violenza maschile e una grande mobilitazione che affermi e allarghi l'autodeterminazione femminile.
E' quindi convocata per il 27 novembre dalle 10, nella scuola elementare Federico Di Donato (via Nino Bixio 83), una nuova assemblea nazionale, articolata per tavoli tematici, definiti nel corso dell'assemblea dell'8 ottobre, e che si concludera' con una plenaria in cui discutere di come dare continuita' e respiro al percorso di elaborazione, di confronto e proposta.
#NonUnaDiMeno!
3. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
4. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI FEBBRAIO 2015 (PARTE PRIMA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di febbraio 2015.
5. IN MEMORIA DI DON SIRIO POLITI
Il primo febbraio 1920 nasceva Sirio Politi (1920-1988), prete operaio, presidente del Movimento internazionale della riconciliazione, indimenticabile animatore di tante iniziative di solidarieta', di pace, di nonviolenza.
Nell'anniversario il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo lo ricorda con gratitudine che non si estingue.
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Una notizia biografica ed alcuni scritti di don Sirio Politi sono disponibili nel sito www.lottacomeamore.it
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Nel ricordo di don Sirio Politi proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
6. DA ORTE A SOSTEGNO DELLA "CASA PER LA PACE" DI VICENZA
Le persone partecipanti all'incontro conclusivo del corso su "Pace, diritti umani, nonviolenza, volontariato" promosso dall'Auser che si e' svolto a Orte (Vt) il 30 gennaio 2015 esprimono un persuaso, corale sostegno alla "Casa per la Pace" di Vicenza, importante istituzione pubblica, prezioso bene comune, punto di riferimento per chi si impegna per la pace e i diritti umani, la democrazia partecipata e la cittadinanza attiva, la difesa dell'ambiente e la promozione della nonviolenza, non solo a livello cittadino ma italiano ed internazionale.
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La notizia che da alcune settimane la "Casa per la Pace" di Vicenza e' priva della sua sede a causa della vendita dell'immobile in cui si trovavano gli uffici dell'Assessorato comunale presso cui era ospitata ci amareggia e preoccupa: non possiamo accettare che una delle piu' prestigiose esperienze di pace e di solidarieta' esistenti in Italia debba cessare di esistere perche' restata senza una sede a seguito di una mera operazione immobiliare: la citta' di Vicenza ha diritto a riavere subito pienamente operativo in una sede adeguata un suo bene e servizio pubblico, che e' un bene e servizio pubblico non solo per Vicenza ma per ogni persona di volonta' buona.
Chiediamo pertanto al Sindaco di Vicenza ed all'Amministrazione comunale tutta, dalla Giunta al Consiglio, di fare ogni sforzo affinche' la "Casa per la Pace" abbia di nuovo al piu' presto una sede in cui poter proseguire la sua azione a vantaggio di tutti.
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Chiediamo altresi' alla societa' civile locale, italiana ed internazionale di far sentire sia alle persone che animano la "Casa per la Pace", sia all'Amministrazione comunale di Vicenza, il proprio sostegno e la propria sollecitudine affinche' con la massima tempestivita' una sede sia reperita e la piena operativita' ripresa.
Invitiamo pertanto chi legge ad unirsi a questa richiesta, che e' la richiesta gia' formulata da illustri personalita' della cultura e della vita civile, dell'impegno di pace e di solidarieta' da tutta Italia, ed a scrivere al Comune di Vicenza per esprimere il proprio sostegno all'improcrastinabile intervento del Comune per restituire subito una sede a un indispensabile bene pubblico, ad una autorevole istituzione pubblica come e' appunto la "Casa per la Pace".
Chi vuole inviare un messaggio al Comune di Vicenza puo' farlo scrivendo agli indirizzi...
Invitiamo anche ad inviare copia dei messaggi di solidarieta' ai principali mezzi d'informazione vicentini...
E naturalmente invitiamo ad inviare copia dei messaggi, ed a scrivere direttamente per tutte le ulteriori informazioni, all'indirizzo di posta elettronica della "Casa per la Pace", tuttora attivo: casaperlapace at gmail.com
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Diamo risorse alla pace.
Teniamo vive le istituzioni di pace.
Sosteniamo le esperienze di pace e di solidarieta'.
Alla "Casa per la Pace" di Vicenza sia restituita al piu' presto una sede adeguata.
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Le persone partecipanti all'incontro del corso promosso dall'Auser che si e' svolto a Orte (Vt) il 30 gennaio 2015
Per informazioni: Auser: info at auserviterbo.it ed anche "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani": nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, crpviterbo at yahoo.it
7. PER GIANNI FIORENTINI. NEL QUARTO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA
Ricorre il 2 febbraio il quarto anniversario della scomparsa di Gianni Fiorentini, persona buona, costruttore di pace, uno degli animatori delle piu' rilevanti esperienze di pace, di solidarieta', per i diritti umani e la difesa della natura nell'Alto Lazio.
Uomo di profonda cultura, schivo di ogni riconoscimento, gentile e generoso sempre: un maestro e un compagno in tutte le riflessioni e le lotte nonviolente necessarie in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano, in difesa dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.
Ad Antonella Litta, la sua sposa, diciamo ancora la nostra vicinanza.
Nel ricordo di Gianni Fiorentini proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
La nonviolenza e' in cammino.
8. RICORDANDO FELICE BALBO
Ricorre il 3 febbraio l'anniversario della scomparsa di Felice Balbo, filosofo e militante democratico di venerata memoria.
Lo scorso anno, commemorandone il cinquantenario della morte e il centenario della nascita, scrivevamo: "Pensatore e militante della dignita' e della liberazione umana, impegnato in una feconda sintesi che valorizzava particolarmente cristianesimo e marxismo, resta una figura ispiratrice della teoria e della prassi della nonviolenza. Il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo lo ricorda come un maestro di impegno intellettuale, morale e civile".
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Felice Balbo (Torino, primo gennaio 1914 - Roma, 3 febbraio 1964), antifascista e resistente, collaboratore della casa editrice Einaudi, militante politico della sinistra cristiana, docente di filosofia morale, funzionario dell'Iri e saggista, protagonista di cruciali esperienze intellettuali e politiche di impegno per la democrazia, e' stato uno dei protagonisti dell'impegno culturale e civile in decadi cruciali della vicenda italiana novecentesca.
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Nel ricordo di Felice Balbo proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
9. MERCOLEDI' 4 FEBBRAIO RIUNIONE DEL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO
Carissime e carissimi,
come ricorderete, il "Tavolo per la pace" di Viterbo si riunisce mercoledi' 4 febbraio, con inizio alle ore 17,15, come di consueto presso il Palazzetto della Creativita' in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni).
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Il primo e fondamentale punto in discussione e' la preparazione dell'iniziativa di sabato 7 febbraio a Viterbo in occasione della "Giornata nazionale contro il terrorismo e contro la guerra" promossa dalla "Tavola della pace" (la struttura che organizza la marcia Perugia-Assisi).
In breve quanto sta emergendo dallo scambio di lettere di questi giorni:
a) mi sembra vi sia un accordo di massima sulla proposta elaborata da Valentina;
b) l'iniziativa dovrebbe svolgersi nel pomeriggio di sabato 7 febbraio presso la Sala Consiliare del Comune (e non piu' nella Sala Regia);
c) sono state formulate varie proposte sulle persone da invitare ad intervenire: nella riunione del 4 febbraio dovremo giungere a una sintesi adeguata;
d) per la diffusione dell'informazione credo che potremmo convenire sui seguenti punti:
1. le associazioni e le persone che partecipano al Tavolo inizino fin d'ora a diffondere la notizia alle proprie reti di interlocutori;
2. nella riunione del 4 febbraio concorderemo il programma definitivo ed un breve testo che avra' anche la funzione di invito, volantino ed eventuale locandina; la diffusione avverra' attraverso e-mail, sms, social media e comunicati ai mezzi d'informazione; chi vorra' potra' stamparsi il testo che verra' inviato e diffonderlo come meglio crede o affiggerlo presso la propria sede;
3. mi sembra che il testo proposto da Valentina, con le ovvie minime modifiche ed integrazioni, possa andar bene. Credo che vi possa gia' essere il consenso sulla stesura minima che allego in calce a questa lettera; stesura che il 4 febbraio potra' essere ampliata e che comunque si potrebbe iniziare a far circolare subito.
*
Nel corso della riunione naturalmente vi sara' anche il consueto scambio di informazioni sulle varie altre iniziative di pace e di solidarieta' in corso e in programma.
Ricordo in particolare l'iniziativa del 14 febbraio "One Billion Rising" alla quale il Tavolo ha aderito.
Ricordo anche le due proposte di delibera del Consiglio Comunale tuttora in itinere "per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione" e "per la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunita' viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa".
In cauda, mi permetto di segnalare ancora una volta l'opportunita' di scrivere al Comune di Vicenza a sostegno della restituzione di una sede alla prestigiosa "Casa per la Pace" vicentina (che ne e' restata priva a seguito della vendita dell'immobile in cui si trovava l'Assessorato comunale ai servizi sociali presso cui la Casa per la Pace - che e' essa stessa una istituzione pubblica - era ospitata).
*
Ricordo infine una volta ancora che la partecipazione al Tavolo e' aperta a tutte le istituzioni, le associazioni e le persone interessate ad impegnarsi per la pace e i diritti umani.
*
Per ogni comunicazione il punto di riferimento del "Tavolo per la pace" di Viterbo e' Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it
(...)
*
Allegato: una traccia minima di programma per l'iniziativa del 7 febbraio
Sabato 7 febbraio 2015
Giornata contro il terrorismo e la guerra
Sala del Consiglio Comunale di Viterbo, ore 16,30
- Introduzione di Valentina Bruno, del "Tavolo per la pace" di Viterbo.
- Riflessioni e testimonianze.
Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.
Dall'appello promosso dalla "Tavola della Pace" di Perugia: "Non cediamo alla cultura dello scontro e dell'indifferenza. Dopo la grande manifestazione di Parigi, la Tavola della pace propone di organizzare, sabato 7 febbraio 2015, un mese dopo la strage, una Giornata nazionale d'impegno contro il terrorismo, la guerra e la violenza. Il momento e' complesso e complicato. Dobbiamo contrastare le semplificazioni e cercare le radici del problema senza cedere alla cultura dello scontro e dell'indifferenza. Tutti i giorni la guerra e il terrorismo fanno strage di vite umane. E noi non possiamo restare a guardare. Cominciamo dunque dalle nostre citta'-mondo, riflettiamo insieme e costruiamo nuovi progetti di pace. Promuoviamo la cultura dell'incontro e del dialogo".
L'incontro viterbese e' promosso dal "Tavolo per la pace".
Per informazioni: tel. 0761348590, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it
10. IL "COMITATO NEPI PER LA PACE" A SOSTEGNO DELLA "CASA PER LA PACE" DI VICENZA
Anche il Comitato Nepi per la Pace chiede all'amministrazione della Citta' di Vicenza di individuare al piu' presto una nuova sede per la Casa della pace
*
Il Comitato Nepi per la Pace si associa e sostiene l'appello di cittadini, associazioni e movimenti perche' l'amministrazione della Citta' di Vicenza individui al piu' presto una nuova sede per la Casa della pace, in modo tale che possano continuare le sue preziose attivita' di solidarieta' ed educazione alla pace, attivita' per le quali la Casa della pace di Vicenza e' nota ed apprezzata a livello nazionale ed internazionale, attivita' che hanno contribuito e contribuiscono alla crescita culturale e morale della stessa citta' di Vicenza accrescendone il prestigio e ponendola di fatto tra le citta' di riferimento per progetti, politiche e percorsi che hanno come fondamento e fine la pace nella sua piu' ampia accezione.
11. VERSO IL 14 FEBBRAIO, ONE BILLION RISING
Sosteniamo l'iniziativa "One Billion Rising", la piu' grande e partecipata iniziativa nonviolenta nel mondo. Per informazioni e contatti: sito ufficiale: www.onebillionrising.org, sito italiano: http://obritalia.livejournal.com, facebook: https://www.facebook.com/obritalia; a Viterbo: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it
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Di seguito una lettera del coordinamento italiano sui modi di aderire alla campagna One Billion Rising 2015.
In attesa di mettersi in moto con l'organizzazione vera e propria degli eventi che porteranno alla chiamata globale del 14 febbraio 2015, chiediamo alle associazioni che vogliono aderire di:
- Invitare i propri associati ad iscriversi al sito http://www.onebillionrising.org/sign-up/
- Inviare la mail ricevuta ad associazioni, singoli cittadini, amministrazioni
- Trovare spazi per la proiezione del video sull'esperienza 2014 che trovate a questo indirizzo: http://youtu.be/6guRQb9Plkk
- Divulgare i riferimenti web:
sito ufficiale: www.onebillionrising.org
sito italiano: http://obritalia.livejournal.com
facebook: https://www.facebook.com/obritalia
twitter: @OBRItalia #Rise4Revolution
- Utilizzare i loghi ufficiali scaricandoli al seguente link:
http://www.onebillionrising.org/resources/toolkit/one-billion-rising-revolution-logos/
- Contribuire alla campagna con la vostra idea "La mia rivoluzione..." in italiano e/o in inglese ed inviarlo a nico at onebillionrising.org
Saremo comunque grati di ricevere un vostro contributo in qualsiasi momento.
- Preparare il flash mob "Break the chain"
seguendo il tutorial ufficiale http://youtu.be/_U5CZfPydVA
o quello semplificato http://youtu.be/BnHO6QMuc-w
o crearne uno voi con musiche di tamburi o altro.
Per dichiarare la vostra adesione inviate un messaggio al seguente indirizzo: Nicoletta Corradini: nico at onebillionrising.org
Coordinamento Italia One Billion Rising
Nicoletta Billi, Nicoletta Corradini
12. UN MINIMO RESOCONTO DELLA RIUNIONE DEL 4 FEBBRAIO 2015 DEL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO
Un minimo resoconto della riunione del 4 febbraio 2015 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo.
Sabato 7 febbraio, Giornata nazionale contro il terrorismo e la guerra: iniziativa presso la Sala del Consiglio Comunale di Viterbo, dalle ore 16,30.
Sabato 14 febbraio, One Billion Rising: iniziativa a Viterbo in piazza del Comune, dalle ore 15.
Il prossimo incontro del Tavolo si terrà mercoledì 25 febbraio, sempre con inizio alle ore 17,15.
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1. Mercoledì 4 febbraio 2015 si è svolta una riunione del "Tavolo per la Pace" promosso dal Comune di Viterbo cui prendono parte le rappresentanti ed i rappresentanti di varie associazioni impegnate per la pace, la solidarietà, i diritti umani e la nonviolenza.
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2. L'incontro è stato dedicato alla preparazione dell'iniziativa del 7 febbraio per la Giornata contro il terrorismo e la guerra.
La riflessione è stata come di consueto ampia ed approfondita e si è concentrata tanto sui contenuti quanto sul metodo (nella consapevolezza che metodi e contenuti sono uniti da un nesso inscindibile). Gli interventi svolti nel corso della riflessione hanno costituito un contributo prezioso di consapevolezza e di proposta; la riunione del Tavolo si è confermata ancora una volta occasione di ascolto profondo, di arricchimento reciproco, di maturazione comune. Rinunciando a una descrizione dei vari interventi che tutti hanno recato autentici doni in una disposizione dialogica di profonda empatia, di seguito sintetizziamo alcune conclusioni operative.
a) si è unanimemente confermata la proposta elaborata da Valentina, che tutte le persone hanno ringraziato per l'impegno profuso.
b) si è concordato che dopo l'intervento introduttivo di Valentina vi siano interventi di riflessione e di testimonianza caratterizzati dalla concretezza e dall'essenzialità, nella piena consapevolezza della centralità della persona umana e del dovere comune di opporsi a tutte le guerre, a tutti i terrorismi, a tutte le uccisioni, a tutte le violenze.
c) Umberto si occuperà di avviare la pubblicizzazione; Emanuela si è messa a disposizione come giornalista ed ha altresì offerto alcune opportune indicazioni; tutte le persone e le associazioni si adopereranno attraverso le loro reti e i loro canali di comunicazione per diffondere l'informazione ed invitare alla partecipazione...
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3. Nel corso dell'incontro è stata ovviamente confermata la partecipazione all'iniziativa "One Billion Rising" del 14 febbraio, che a Viterbo si svolgerà dalle ore 15 in piazza del Comune. L'iniziativa è promossa come già negli scorsi anni dal centro antiviolenza "Erinna", e la "Tavolo per la pace" ha espresso una corale e persuasa adesione. Per ulteriori informazioni: a Viterbo "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it; sito ufficiale internazionale: www.onebillionrising.org; sito italiano: http://obritalia.livejournal.com, facebook: https://www.facebook.com/obritalia
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4. E' stato riferito degli sviluppi dell'iniziativa di solidarietà con la Casa per la Pace di Vicenza: da tutta Italia si esprime la richiesta che la storica istituzione vicentina possa al più presto avere di nuovo una sede adeguata in cui continuare a svolgere il suo prezioso servizio a beneficio non solo della città di Vicenza ma dell'intera umanità.
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5. E' stata annunciata l'iniziativa del 21 marzo promossa dalla "Sportello di cultura lesbica" per il rispetto e la promozione dei diritti di tutti gli esseri umani; un unanime apprezzamento e una profonda condivisione sono stati espressi alla luminosa riflessione svolta da Emanuela.
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6. E stato annunciato che il 5 febbraio verrà ufficialmente depositata in Comune la proposta di deliberazione "per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione" sottoscritta da numerose consigliere e numerosi consiglieri comunali.
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7. E' stata annunciata una prossima iniziativa promossa dall'Anci (l'Associazione nazionale dei Comuni italiani) per la solidarietà e l'integrazione sociale, ed è stato auspicato che in quella occasione a Viterbo possano giungere a buon fine le due proposte di delibera promosse dal "Tavolo per la pace" tuttora in itinere "per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione" e "per la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunità viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa".
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8. E' stata annunciata l'iniziativa della "Giornata della legalità" che si svolgerà l'11 febbraio a Viterbo promossa da varie esperienze della società civile in collaborazione con "Libera".
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9. Il prossimo incontro del "Tavolo per la Pace" di Viterbo si terrà mercoledì 25 febbraio, con inizio alle ore 17,15, sempre presso il Palazzetto della Creatività in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni); esso avrà carattere seminariale e finalità di autoformazione; è stato proposto che sia dedicato ad approfondire la conoscenza della teoria e della prassi nonviolenta.
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10. Per ogni comunicazione il punto di riferimento è come sempre Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it
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Come di consueto questo minimo resoconto della riunione è stato redatto a memoria da una delle persone partecipanti, e non impegna le altre persone presenti; si confida tuttavia che esso riporti correttamente - per quanto sinteticamente - l'essenziale di ciò che è stato esposto e concordato nel corso della riunione; ovviamente si esprime fin d'ora sincera gratitudine a tutte le persone che volessero correggere o aggiungere qualcosa.
13. IN MEMORIA DI DAVID MARIA TUROLDO
Ricorrendo l'anniversario della scomparsa, venerdi' 6 febbraio 2015 il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha ricordato padre David Maria Turoldo, luminosa figura della Resistenza, della solidarieta', della pace e della nonviolenza.
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David Maria Turoldo, nato in Friuli nel 1916, ordinato sacerdote nel 1940, partecipo' alla Resistenza; collaboratore di don Zeno Saltini a Nomadelfia, fondatore con padre Camillo De Piaz della "Corsia dei Servi", poi direttore del "Centro di studi ecumenici Giovanni XXIII" a S. Egidio Sotto il Monte. Ha pubblicato numerose opere di riflessione religiosa, di intervento civile, di poesia. E' scomparso nel 1992.
Opere di David Maria Turoldo: della sua vastissima produzione segnaliamo particolarmente alcune raccolte di versi: Il sesto angelo (poesie scelte - prima e dopo il 1968), Mondadori, Milano 1976; e O sensi miei (poesie 1948-1988), Rizzoli, Milano 1990, 1993; Ultime poesie (1991-1992), Garzanti, Milano 1999; ed almeno la raccolta di testi in prosa La parabola di Giobbe, Servitium, Sotto il Monte 1996. Per una bibliografia piu' ampia: a) poesia: Io non ho mani, Bompiani, Milano 1948; Udii una voce, Mondadori, Milano 1952; Gli occhi miei li vedranno, Mondadori, Milano 1955; Preghiere tra una guerra e l'altra, Corsia dei Servi, Milano 1955; Se tu non riappari, Mondadori, Milano 1963; Poesie, Neri Pozza, Vicenza 1971; Fine dell'uomo?, Scheiwiller, Milano 1976; Il sesto angelo, Mondadori, Milano 1976; Laudario alla Vergine, Dehoniane, Bologna 1980; Lo scandalo della speranza, Gianfranco Angelico Benvenuto, Napoli 1978, poi Gei, Milano 1984; Impossibile amarti impunemente, Quaderni del Monte, Rovato 1982; Ritorniamo ai giorni del rischio, Cens, Liscate 1985; O gente terra disperata, Paoline, Roma 1987; Il grande Male, Mondadori, Milano 1987; Come possiamo cantarti, o Madre?, Diakonia della theotokos, Arezzo 1988; Nel segno del Tau, Scheiwiller, Milano 1988; Cosa pensare?, La Rosa Bianca, Trento 1989; Canti ultimi, Carpena, Sarzana 1989, poi Garzanti, Milano 1991; (con G. Ravasi), Opere e giorni del Signore, Paoline, Cinisello Balsamo 1989; O sensi miei (poesie 1948-1988), Rizzoli, Milano 1990; Mie notti con Qohelet, Garzanti, Milano 1992; Ultime poesie (1991-1992), Garzanti, Milano 1999; Nel lucido buio, Rizzoli, Milano 2002; b) teatro: La terra non sara' distrutta, Garzanti, Milano 1951; Da una casa di fango (Job), La Scuola, Brescia 1951; La passione di San Lorenzo, Morcelliana, Brescia 1961, poi Citta' Armoniosa, Reggio Emilia 1978; Vigilia di Pentecoste, Giac (pro manuscripto), Milano 1963; Oratorio in memoria di frate Francesco, Messaggero, Padova 1981; Sul monte la paura, Cens, Liscate 1983; La morte ha paura, Cens, Liscate 1983; c) saggistica: Non hanno piu' vino, Mondadori, Milano 1957, poi Queriniana, Brescia 1979; La parola di Gesu', La Locusta, Vicenza 1959; Tempo dello Spirito, Gribaudi, Torino 1966; Uno solo e' il Maestro, Signorelli, Milano 1972; Nell'anno del Signore, Palazzi, Milano 1973; Alla porta del bene e del male, Mondadori, Milano 1978; Nuovo tempo dello Spirito, Queriniana, Brescia 1979; Mia terra addio, La Locusta, Vicenza 1980; Povero Sant'Antonio, La Locusta, Vicenza 1980; (a cura di), Testimonianze dal carcere, Paoline, Roma 1980; Amare, Paoline, Roma 1982; Perche' a te, Antonio?, Messaggero, Padova 1983; Ave Maria, Gei, Milano 1984; (con A. Levi, M .C. Bartolomei Derungs), Dialogo sulla tenerezza, Cens, Liscate 1985; L'amore ci fa sovversivi, Joannes, Milano 1987; Come i primi trovadori, Cens, Liscate 1988; Il diavolo sul pinnacolo, Paoline, Cinisello Balsamo 1988; Il Vangelo di Giovanni, Rusconi, Milano 1988; Per la morte (con due meditazioni di P. Mazzolari), La Locusta, Vicenza 1989; Amar, traduzione portoghese, a cura di I. F. L. Ferreira, Paulinas, Sao Paulo 1986; (con R. C. Moretti), Mani sulla vita, Emi, Bologna 1990; La parabola di Giobbe, Servitium, Sotto il Monte 1996; Il mio amico don Milani, Servitium, Sotto il Monte 1997; Il dramma e' Dio, Rizzoli, Milano 1992, 1996, 2002; d) traduzioni: I Salmi, Dehoniane, Bologna 1973; Salterio Corale, Dehoniane, Bologna 1975; Chiesa che canta, volumi I-VII, Dehoniane, Bologna 1981-1982; (con G. Ravasi), "Lungo i fiumi..." - I Salmi, Paoline, Cinisello Balsamo 1987; Ernesto Cardenal, Quetzalcoatl, Mondadori, Milano 1989; e) narrativa: ... E poi la morte dell'ultimo teologo, Gribaudi, Torino 1969.
Opere su David Maria Turoldo: un'utile bibliografia di avvio e' in D. M. Turoldo, Nel lucido buio, Rizzoli, Milano 2002.
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Nel ricordo di David Maria Turoldo proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
14. SETTE TESI PER LA GIORNATA CONTRO IL TERRORISMO, LA GUERRA E LA VIOLENZA
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo aderisce alla "Giornata contro il terrorismo, contro la guerra, contro la violenza" e partecipa ed invita a partecipare all'incontro di riflessione e di testimonianza che si svolgera' a Viterbo sabato 7 febbraio presso la sala del Consiglio Comunale con inizio alle ore 16,30 e che sara' aperto da un intervento di Valentina Bruno a nome del "Tavolo per la pace" di Viterbo.
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I. Dinanzi all'orrore
Lo scopo del terrorismo e' terrorizzarci: convincerci a cedere al male per paura; convincerci alla complicita' anche solo passiva col male; ovvero convincerci ad omologarci ad esso in una escalation di furia onnicida; mostrarci quali abissi di dolore e' possibile creare con un minimo sforzo; dimostrare che l'umanita' e' nulla.
Al terrorismo e alla guerra - che del terrorismo e' culmine e radice - noi dobbiamo opporre la nostra umanita': combattere il male col bene; agire per salvare le vite anziche' sopprimerle; riaffermare lo splendore della dignita' di ogni essere umano, l'eguaglianza di diritti di ogni essere umano, l'unita' della famiglia umana; e quindi riaffermare la volonta' concreta e coerente di recare aiuto a tutti gli esseri umani, riaffermare la nostra responsabilita', il dovere di ogni persona di recare aiuto ad ogni altra persona che di aiuto ha bisogno.
Il terrorismo vuole la nostra resa: qui non si arrende nessuno.
Il terrorismo crede che la violenza puo' annientare l'umanita': la nonviolenza e' piu' forte.
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II. Abolire la guerra
Del terrorismo, del totalitarismo, della volonta' di sterminio la guerra e' la manifestazione estrema. Di ogni imbarbarimento la guerra e' la fonte. La guerra che consiste sempre e solo dell'uccisione di esseri umani. La guerra e' nemica dell'umanita'.
Occorre abolire la guerra. E per abolire la guerra occorre abolire gli eserciti e le armi.
Questa e' la via: la scelta della nonviolenza che salva le vite, che invera l'umanita', che realizza il bene.
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III. L'altro dell'altro sei tu
A chiunque vuole imporre l'idea della radicale diseguaglianza di dignita' e di diritti degli esseri umani, a chiunque vuole imporre l'idee che alcune persone non abbiano diritti, a chiunque vuole imporre l'idea che vi siano esseri umani che possono essere uccisi perche' diversi da noi, a chiunque vuole imporre l'idea che l'umanita' possa essere spaccata in due tra "noi" e "gli altri", occorre rispondere che vi e' una sola umanita', composta di persone tutte diverse e tutte eguali in diritti, che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', che ogni essere umano ha il dovere di soccorrere ogni altra persona, di condividere i beni ed il bene.
Ogni essere umano e' altro per l'altro: tutti gli esseri umani sono fratelli e sorelle. Agisci nei confronti dell'altro cosi' come vorresti che l'altro agisse verso di te.
L'altro dell'altro sei tu.
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IV. Dopo Auschwitz e dopo Hiroshima: la necessita' e l'urgenza della nonviolenza
L'umanita' ha raggiunto un livello tecnologico tale da rendere possibile la distruzione della civilta' umana e della stessa vita sul pianeta. Il primo dovere dell'umanita' e' impedire che questo accada. Vi e' una sola umanita' in un unico pianeta casa comune dell'umanita' intera; vi e' un solo mondo vivente di cui l'umanita' e' parte.
E' in gioco la nostra comune sopravvivenza, e' in gioco il futuro dell'umanita'. Occorre abolire la guerra, lo sfruttamento, l'oppressione. Occorre realizzare una societa' mondiale della responsabilita' e della solidarieta', della giustizia e della pace, della condivisione e della convivenza.
Dopo Auschwitz e dopo Hiroshima l'umanita' deve scegliere la nonviolenza.
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V. Ogni vittima ha il volto di Abele
Occorre riconoscere l'umanita' di ogni essere umano. In questo atto di riconoscimento e di riconoscenza assumi la responsabilita' che e' tua e di tutti: ogni vittima ha il volto di Abele, ogni sofferente ti interpella, sulla tua guancia brucia lo schiaffo ricevuto da ogni essere umano, per te suona la campana, e quindi: agisci tu per salvare le vite, sii tu il cambiamento benefico che vorresti vedere nel mondo; la nonviolenza sei tu quando fai il bene.
Solo il bene puo' sconfiggere il male.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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VI. Il seme e la pianta
Sappi riconoscere e contrastare tutte le violenza. Sappi agire contro la violenza senza riprodurla a tua volta. E ricordati di essere fallibile. Combatti anche contro il fascista che e' in te. Nella tua lotta contro la violenza scegli sempre e solo mezzi coerenti con il fine, tra i mezzi e il fine vi e' lo stesso rapporto che c'e' tra il seme e la pianta.
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VII. Contro la guerra, contro il razzismo, contro il maschilismo
Sappi cogliere l'ineludibile nesso che lega la guerra e tutte le uccisioni, il razzismo e tutte le persecuzioni, il maschilismo e tutte le oppressioni: e quindi sappi che devi contemporaneamente impegnarti contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Non dimenticare mai che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Non dimenticare mai che la violenza maschilista e' la prima radice di tutte - tutte - le altre violenze.
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Il 7 febbraio, nella giornata contro il terrorismo, contro la guerra, contro la violenza, compiamo un gesto di pace, un gesto di umanita'.
Il 7 febbraio, nella giornata contro il terrorismo, contro la guerra, contro la violenza, a Viterbo sosteniamo le sorelle e i fratelli immigrati, sosteniamo il centro antiviolenza "Erinna", chiediamo che siano al piu' presto approvate dal Consiglio comunale le proposte di deliberazione "per l'istituzione della Consulta comunale per l'immigrazione" e "per la cittadinanza onoraria alle bambine e ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunita' viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa", chiediamo alle istituzioni che siano immediatamente erogati i finanziamenti che da anni il centro antiviolenza "Erinna" deve ricevere.
Ogni giorno sia il 7 febbraio, ogni giorno si agisca contro la guerra, contro il razzismo, contro il maschilismo; ogni giorno si contrasti il terrorismo, la violenza e l'indifferenza complice.
La nonviolenza e' in cammino.
15. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": ADERIAMO ALLA GIORNATA CONTRO IL TERRORISMO E LA GUERRA
Essendo impegnata per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente, e quindi per la pace e i diritti umani, ed avendo fatto la scelta teorica e pratica della nonviolenza, naturalmente l'associazione "Respirare" aderisce alla "Giornata nazionale contro il terrorismo, contro la guerra e contro la violenza", e partecipa ed invita a partecipare all'incontro viterbese che si terra' sabato 7 febbraio 2015 presso la Sala del Consiglio Comunale di Viterbo con inizio alle ore 16,30, incontro che verra' aperto da una introduzione di Valentina Bruno del "Tavolo per la pace" di Viterbo e che si svolgera' con la presentazione di molteplici riflessioni e testimonianze.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la pace salva le vite.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Democrazia, giustizia, condivisione.
Vi e' una sola umanita' in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.
Contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
16. "VITERBO OLTRE IL MURO" PER LA GIORNATA CONTRO IL TERRORISMO E LA GUERRA DEL 7 FEBBRAIO
A un mese dalla strage di Parigi prendiamo parte alla "Giornata nazionale contro il terrorismo, contro la guerra e contro la violenza" promossa dalla "Tavola della pace" (la struttura che organizza la marcia Perugia-Assisi) ed invitiamo a partecipare all'incontro di riflessione e di testimonianza che si svolge a Viterbo per iniziativa del "Tavolo per la pace" cittadino promosso dal Comune di Viterbo cui prendono parte le rappresentanti ed i rappresentanti di varie associazioni impegnate per la pace, la solidarieta', i diritti umani e la nonviolenza: incontro che si terra' sabato 7 febbraio presso la Sala del Consiglio Comunale di Viterbo con inizio alle ore 16,30 ed al quale tutte le persone di volonta' buona sono invitate a partecipare.
Nella tragica situazione presente dell'umanita' riaffermiamo che solo con il bene si puo' sconfiggere il male; che ogni vita umana e' un valore infinito ed e' compito di ogni persona adoperarsi per salvare le vite; che la guerra e' un crimine contro l'umanita'; che occorre promuovere la pace con mezzi di pace, con il disarmo, la smilitarizzazione, l'aiuto umanitario, la difesa e la promozione dei diritti di tutti gli esseri umani, la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.
Vi e' una sola umanita'; ed ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Facciamo propri i principi proposti dal "Tavolo per la pace" di Viterbo: occorre impegnarsi contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
All'orrore opponiamo l'umana solidarieta'.
Alla barbarie opponiamo la civile convivenza.
Alla ferocia opponiamo la compassione.
All'indifferenza opponiamo l'empatia.
Alla vilta' assassina opponiamo il coraggio che salva le vite.
Alla violenza opponiamo la nonviolenza.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
17. SI E' SVOLTA A VITERBO LA GIORNATA CONTRO IL TERRORISMO, LA GUERRA E LA VIOLENZA
Si e' svolto sabato 7 febbraio 2015 a Viterbo, nella Sala del Consiglio Comunale, l'incontro di riflessione e testimonianza "Cio' che non siamo, cio' che non vogliamo", promosso dal "Tavolo per la pace" in occasione della Giornata contro il terrorismo, la guerra e la violenza.
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Una straordinaria, intensa partecipazione
L'incontro ha avuto una straordinaria partecipazione che ha colmato la sala consiliare di Palazzo dei Priori, una partecipazione concentrata e commossa in cui l'ascolto attento era gia' promessa e premessa di ulteriore impegno concreto di pace e di solidarieta'.
L'incontro e' stato aperto da un minuto di silenzio in memoria di tutte le vittime della guerra e del terrorismo.
Vi e' poi stata l'acuta, luminosa introduzione di Valentina Bruno, del "Tavolo per la pace" di Viterbo.
Sono seguiti numerosi interventi di riflessione e di testimonianza, profondi ed appassionati.
Tra gli intervenuti il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini.
Concludendo l'incontro Valentina Bruno a nome del "Tavolo per la pace" ha dato appuntamento a tutte le persone presenti alla prossima importantissima iniziativa di sabato 14 febbraio, la terza edizione di "One Billion Rising" (che - come e' noto - e' oggi la piu' rilevante e necessaria iniziativa nonviolenta a livello mondiale), che a Viterbo si svolgera' in piazza del Comune con inizio alle ore 15.
L'incontro ha confermato il consapevole necessario impegno per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, delle culture, delle societa', dei territori, delle relazioni tra esseri umani e tra esseri umani e natura; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; per la scelta della nonviolenza. Ogni vittima ha il volto di Abele. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'. Il primo dovere di ogni essere umano e' salvare le vite. Solo il bene puo' sconfiggere il male. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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Iniziative analoghe in oltre cento citta' italiane
L'iniziativa viterbese e' scaturita dall'appello promosso dalla "Tavola della Pace" di Perugia (la struttura promotrice della marcia per la pace Perugia-Assisi), appello che recitava tra l'altro: "Non cediamo alla cultura dello scontro e dell'indifferenza. Dopo la grande manifestazione di Parigi, la Tavola della pace propone di organizzare, sabato 7 febbraio 2015, un mese dopo la strage, una Giornata nazionale d'impegno contro il terrorismo, la guerra e la violenza. Il momento e' complesso e complicato. Dobbiamo contrastare le semplificazioni e cercare le radici del problema senza cedere alla cultura dello scontro e dell'indifferenza. Tutti i giorni la guerra e il terrorismo fanno strage di vite umane. E noi non possiamo restare a guardare. Cominciamo dunque dalle nostre citta'-mondo, riflettiamo insieme e costruiamo nuovi progetti di pace. Promuoviamo la cultura dell'incontro e del dialogo".
Iniziative analoghe a quella viterbese si sono svolte in oltre cento citta' italiane.
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Prossimi appuntamenti
Il "Tavolo per la pace" di Viterbo partecipa all'iniziativa "One Billion Rising" del 14 febbraio.
Successivamente tornera' a riunirsi mercoledi' 25 febbraio, con inizio alle ore 17,15, presso il Palazzetto della Creativita' in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni); la riunione avra' carattere seminariale e finalita' di autoformazione; e' stato proposto che sia dedicato ad approfondire la conoscenza della teoria e della prassi nonviolenta.
Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare.
Per ogni comunicazione il punto di riferimento del "Tavolo per la pace" di Viterbo e' Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it
18. NELLA RICORRENZA DELLA GIORNATA CONTRO LE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI
Nella ricorrenza della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, il 6 febbraio 2015 anche il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo ha riaffermato il suo sostegno alla lotta contro tutte le pratiche di mutilazione e di violenza sui corpi e le menti di tutti gli esseri umani.
Contrastiamo la violenza maschilista e patriarcale e tutte le violenze.
Proseguiamo nell'azione nonviolenta per difendere e promuovere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Proseguiamo nell'azione nonviolenta per il disarmo e la smilitarizzazione delle societa', delle culture, delle relazioni internazionali, sociali, interpersonali.
Proseguiamo nell'azione nonviolenta contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Per le stesse ragioni e con lo stesso impegno a sostegno della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili aderiamo alla Giornata contro il terrorismo, contro la guerra, contro la violenza del 7 febbraio.
Per le stesse ragioni e con lo stesso impegno a sostegno della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili aderiamo all'iniziativa nonviolenta internazionale One Billion Rising del 14 febbraio.
19. PER MASSIMO RENDINA
E' deceduto Massimo Rendina, resistente antifascista e uomo di pace.
Lo ricordiamo con le parole della sezione Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi e del comitato provinciale Anpi di Viterbo.
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La sezione Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) "Emilio Sugoni" di Nepi piange e ricorda con affetto, stima e profonda gratitudine Massimo Rendina, un amico, un uomo di grande generosita', schietto nel parlare, semplice, generoso e sempre presente nelle iniziative, come piu' volte a Nepi, di ascolto, dialogo e riflessione sul tema dell'impegno antifascista e della sua costante necessita' di essere attualizzato, anche alla luce dei cambiamenti politici, sociali ed economici in senso autoritario e sempre meno democratici, in corso in Italia e nel mondo.
Piu' volte con Massimo Rendina abbiamo ragionato e convenuto che oggi antifascismo deve significare ed essere lotta per la legalita', per la giustizia, per la pace, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Antifascismo deve essere azione nonviolenta contro ogni forma di discriminazione, sfruttamento e intimidazione, contro l'omofobia, il femminicidio e la xenofobia, per l'affermazione di una cultura umana del rispetto di ogni essere umano e per la salvaguardia dei beni comuni: il lavoro, la salute, un ambiente sano.
L'esempio e l'insegnamento di Massimo Rendina ci faranno da costante guida e ci sosteranno nella costruzione di un mondo piu' giusto, piu' umano, quello stesso mondo che hanno sognato, voluto e per il quale si sono battuti i partigiani italiani.
Il direttivo della sezione Anpi "Emilio Sugoni" di Nepi
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E' venuto a mancare Massimo Rendina. Aveva da poco compiuto 95 anni.
Di origini veneziane, da tenente di fanteria era stato inviato sul fronte russo. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 era passato alla Resistenza, combattuta in Piemonte, prima con le formazioni autonome e poi con la I Divisione Garibaldi. Ha preso cosi' parte alla liberazione di Torino.
Nel dopoguerra ha ripreso, intensamente, l'attivita' giornalistica, con "l'Unita'" e altre testate, divenendo uno dei pionieri dell'informazione televisiva. E' stato, infatti, direttore del primo telegiornale Rai.
A livello accademico e' stato docente di Storia della comunicazione e membro del Comitato scientifico dell'Istituto Luigi Sturzo per le ricerche storiche sulla Resistenza.
La Resistenza, appunto, la cui difesa ha caratterizzato gli ultimi anni della produzione di Rendina, con la stesura di un prezioso Dizionario della Resistenza italiana (Editori Riuniti, Roma 1995) ed altre pubblicazioni.
Principalmente alla sua figura va il merito di aver traghettato l'Anpi nella contemporaneita'. In qualita' di presidente effettivo, e poi onorario, del comitato provinciale Anpi di Roma, e di dirigente nazionale, ha permesso il ricambio generazionale, con un impegno instancabile, privo di ogni autocelebrazione o esaltazione dei propri trascorsi.
Cosi' lo abbiamo conosciuto noi dell'Anpi di Viterbo, collaborandoci finche' gli e' stato possibile svolgere attivita' pubblica. Su tutti spicca di lui il ricordo dell'intervista rilasciata a Giuliano Calisti per il documentario "I Volontari dei lager" sui militari italiani internati dai nazisti, un argomento che gli stava particolarmente a cuore. L'intervista veniva rilasciata a seguito delle dichiarazioni dell'allora Ministro della Difesa Ignazio La Russa, che accusava gli Internati militari di aver fatto una scelta di comodo. Con argomentazioni assai efficaci, e che resteranno per sempre, Rendina smontava l'illazione pezzo per pezzo.
Nel salutare il comandante Max, facciamo le condoglianze ai familiari, agli amici e a tutto il comitato provinciale Anpi di Roma.
La Camera ardente sara' allestita lunedi' 9 febbraio presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, dalle ore 12 alle ore 19.
I funerali si svolgeranno martedi' 10 febbraio alle ore 9 nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. Per volere della famiglia, non fiori ma opere di bene.
Silvio Antonini, presidente del comitato provinciale Anpi di Viterbo
20. IN MEMORIA DI SERGIO MENDEZ ARCEO
Il 6 febbraio 1992 moriva Sergio Mendez Arceo, il vescovo messicano strenuo difensore dei diritti umani, sostenitore delle lotte delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita', promotore della teologia della liberazione, maestro e compagno di ogni persona di volonta' buona che si solleva contro l'ingiustizia, la menzogna e la violenza.
In prossimita' della ricorrenza della scomparsa il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo domenica 8 febbraio 2015 lo ha commemorato con un incontro di riflessione sulla sua figura, il suo pensiero e la sua azione.
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Nel ricordo di Sergio Mendez Arceo proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; per il disarmo e la smilitarizzazione; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Vi e' una sola umanita', in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
21. NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI
Milioni e milioni di esseri umani sono vittime di tratta e di riduzione in schiavitu'.
Nella Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani chiediamo ancora una volta che l'Italia cessi di essere complice dei trafficanti e degli schiavisti.
Chiediamo che lo stato italiano abolisca subito tutte le infami e scellerate misure razziste che violano i fondamentali diritti umani e favoreggiano le mafie schiaviste.
Chiediamo che lo stato italiano faccia cessare il business dei trafficanti e la strage nel Mediterraneo semplicemente consentendo a tutti gli esseri umani in fuga da guerre, dittature, terrorismo, disastri ambientali, carestie, poverta' e disperazione di giungere in modo legale e sicuro in Italia e in Europa e trovarvi accoglienza, assistenza e rispetto cosi' come vuole il comune sentire delle genti, come vogliono le leggi incise nel cuore di ogni essere umano, come vuole la Dichiarazione universale dei diritti umani, come vuole la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, come vuole la Costituzione della Repubblica Italiana.
Chiediamo che lo stato italiano riconosca a tutti gli esseri umani il diritto di muoversi liberamente sul pianeta viaggiando in modo legale e sicuro.
Chiediamo che lo stato italiano torni al rispetto rigoroso, attivo e concreto di quanto luminosamente stabilito negli articoli 2, 10 e 11 della Costituzione della Repubblica Italiana: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo...", "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica...", "L'Italia ripudia la guerra...".
Vi e' una sola umanita', in un unico mondo casa comune dell'umanita' intera.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Il primo dovere di ogni essere umano e di ogni istituzione civile e' salvare le vite.
Opponiamoci alla tratta.
Opponiamoci alla schiavitu'.
Opponiamoci al razzismo.
Opponiamoci al maschilismo.
Opponiamoci alla guerra.
Pace e diritti per tutti gli esseri umani.
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)
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Numero 627 del 24 novembre 2016
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