[Nonviolenza] Senza odio, senza violenza, senza paura. 14
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- Date: Fri, 16 Sep 2016 09:07:10 +0200 (CEST)
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SENZA ODIO, SENZA VIOLENZA, SENZA PAURA
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Al referendum votiamo No alla riforma costituzionale golpista
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 14 del 16 settembre 2016
In questo numero:
1. Un operaio ucciso
2. Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe
3. Il Festival Filosofia di Modena si confronta con la nonviolenza
4. Il 27 ottobre la XV Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico
5. Tonio Dell'Olio: Nell'era dei muri
6. Sergio Paronetto: Lasciamo in pace Ippocrate
7. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
8. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
9. Preparare la Giornata internazionale della nonviolenza e la marcia Perugia-Assisi
1. HIC ET NUNC. UN OPERAIO UCCISO
Mentre difendeva il diritto al lavoro.
Mentre difendeva la dignita' umana.
*
Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi.
2. REPETITA IUVANT. UN PARLAMENTO ELETTO DAL POPOLO, UNO STATO DI DIRITTO, UNA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE. AL REFERENDUM VOTIAMO NO AL GOLPE
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
*
Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.
Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.
Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.
*
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
3. INIZIATIVE. IL FESTIVAL FILOSOFIA DI MODENA SI CONFRONTA CON LA NONVIOLENZA
[Riceviamo e diffondiamo]
Il Movimento Nonviolento partecipa al Festival Filosofia 2016 di Modena con la mostra "Senza offesa. Strategie di opposizione nonviolenta" e con il numero monografico di "Azione nonviolenta" su "Filosofia per la nonviolenza".
Il tema di quest'anno del Festival Filosofia, "agonismo", ha portato ad un incontro proficuo con il Movimento Nonviolento che, con sano agonismo - seppur nonviolento, in coerenza tra mezzi e fini - porta avanti da quasi 55 anni l'impegno per la pace nel nostro Paese, sia opponendosi alla guerra ed alla sua preparazione sia costruendone le alternative civili e disarmate.
La presenza del Movimento fondato da Aldo Capitini nel 1962 nei tre giorni del Festival Filosofia - da venerdi' 16 a domenica 18 settembre - ha una doppia natura: per un verso di documentazione storica della sua lotta per la pace attraverso la mostra di materiali fotografici e video inediti dal suo archivio documentario, dall'altra di elaborazione culturale attraverso il numero monografico di "Azione nonviolenta" - la rivista fondata da Capitini nel 1964 - dedicato alla riflessione filosofica intorno ai temi della nonviolenza.
La mostra "Senza offesa. Strategie di opposizione nonviolenta" (realizzata in collaborazione con i Centri territoriali di Modena e Reggio Emilia) presenta fotografie che ricostruiscono episodi significativi di azione nonviolenta, facendo emergere come questo tipo di lotta, pur ripudiando l'uso della violenza, agisca il conflitto con strategie non passive, ma attivamente oppositive. Le immagini fotografiche sono tratte dall'archivio storico del Movimento Nonviolento e ripercorrono alcune tappe italiane dell'opposizione alla guerra: dalle azioni per il diritto all'obiezione di coscienza al servizio militare alle marce antimilitariste; dall'assedio dell'aeroporto di Comiso contro l'installazione degli euromissili al blocco dei treni che portavano armi nel Golfo persico, fino all'Arena di pace e disarmo. Ne emerge la rappresentazione di fermenti che hanno attraversato la societa' italiana a partire dal dopoguerra, tutti ispirati dal principio che "se vuoi la pace prepara la pace". La sezione di documenti filmati si sofferma su casi storici internazionali di lotta nonviolenta, come le strategie antinaziste attuate in Danimarca e gli addestramenti all'opposizione nonviolenta tenuti a Nashville durante le lotte per il riconoscimento dei diritti civili negli Stati Uniti. Ne emerge anche la pluralita' delle pratiche di opposizione, dal boicottaggio alla resistenza attiva. Un terzo filmato documenta la Marcia per la pace e la fratellanza dei popoli Perugia-Assisi del 1961, con il commento di Gianni Rodari.
Il numero della rivista "Azione nonviolenta" monografico su "Filosofia per la nonviolenza" che sara' in distribuzione - in anteprima nazionale - presso la mostra e' dedicato interamente alla ricerca filosofica per la nonviolenza. Esso ospita alcune tra le firme piu' prestigiose degli studiosi viventi della nonviolenza: i filosofi Giuliano Pontara e Jaen-Marie Muller, ed il sociologo Franco Ferrarotti. Seguono i contributi dei "nostri" studiosi e appassionati di filosofia, piu' o meno giovani: Daniele Taurino e Gabriella Falcicchio, Mario Martini e Pasquale Pugliese, Enrico Peyretti e Antonio Vigilante. E' presente poi un breve saggio sull'idea di difesa nonviolenta in Gandhi, di Fulvio Cesare Manara che ci ha lasciati improvvisamente e prematuramente. Ne risulta un lavoro collettivo che evidenzia la ricchezza e la complessita' della ricerca culturale e filosofica, con una forte attenzione per le conseguenze e le applicazioni pratiche. La filosofia per la nonviolenza non e' un esercizio accademico fine a se stesso, ma, come diceva Capitini, e' uno strumento per "difendere e sviluppare la realta' di tutti contro gli impedimenti e i colpi della realta' e societa' attuali".
Per queste ragioni il Movimento Nonviolento aspetta tutti i visitatori nelle giornate di venerdi' 16, sabato 17 e domenica 18 settembre, dalle 9 alle 23 (domenica fino alle 21) presso la Sala dei Passi Perduti del Municipio di Modena. In particolare, invita alla inaugurazione che si svolgera' venerdi' 16 alle 19.30 con l'attrice Donatella Allegro, la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti e il presidente del Movimento Nonviolento Mao Valpiana.
4. INIZIATIVE. IL 27 OTTOBRE LA XV GIORNATA DEL DIALOGO CRISTIANO-ISLAMICO
[Dal "Comitato promotore nazionale della Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico" riceviamo e diffondiamo]
Tutto e' iniziato l'11 settembre del 2001, di cui nei giorni scorsi si e' ricordato il quindicesimo anniversario. Quindici anni da quei tragici attentati di New York e Washington che furono usati per dare inizio a quella che oggi oramai tutti riconoscono essere la terza guerra mondiale, sia pure a pezzi (come la chiama papa Francesco). Da allora il rumore della guerra e' diventato una costante della vita delle nostre comunita' e che ha gia' provocato alcuni milioni di morti, decine di milioni di profughi e immense distruzioni.
Ma quei giorni furono usati anche per rilanciare il dialogo tra le religioni e l'impegno per la pace. Mentre veniva dispiegata la piu' grande macchina da guerra che la storia abbia mai registrato, compresi potenti media che hanno soffiato sul fuoco dell'odio e hanno diffuso l'idea della "guerra di religione", dal basso, uomini e donne di pace, teologi, giornalisti, studiosi, associazioni, lanciarono con un appello l'idea di una Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico che, da allora, e' diventata un appuntamento fisso della nostra vita sociale, coinvolgendo singoli, comunita' religiose, e istituzioni a tutti i livelli, dai comuni alla Presidenza della Repubblica.
Siamo cosi' giunti alla nostra XV edizione, che si terra', anche quest'anno, il prossimo 27 ottobre 2016, con un'iniziativa centrale a Roma e centinaia di iniziative in tantissimi comuni d'Italia. Il tema e': "Misericordia, diritti: presupposti per un dialogo costruttivo".
Negli ultimi anni abbiamo anche registrato un moltiplicarsi di iniziative di dialogo come reazione agli attentati che nel 2015 e 2016 sono avvenuti in alcuni paesi europei. Dal male puo' nascere il bene, come e' accaduto a fine luglio dopo la brutale uccisione in Francia di padre Jacques Hamel. Dopo quell'omicidio, e grazie alle coraggiose prese di posizione di Papa Francesco, appare sempre piu' evidente che la religione con la guerra in corso non c'entra nulla e che e' sempre piu' necessario rafforzare il dialogo fra le religioni.
Invitiamo percio' tutti gli amici della pace a moltiplicare i loro sforzi e a dar vita, il prossimo 27 ottobre, a un gran numero di iniziative che mettano al centro i temi della misericordia e dei diritti, che sono i presupposti per un dialogo costruttivo.
Con un fraterno saluto di pace, shalom, salaam
Il Comitato promotore nazionale della Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico
Roma, 12 settembre 2016
5. RIFLESSIONE. TONIO DELL'OLIO: NELL'ERA DEI MURI
[Riceviamo e diffondiamo.
Tonio Dell'Olio e' infaticabile animatore di tante iniziative nonviolente e prosecutore dell'opera di Tonino Bello. Dalla Wikipedia, edizione italiana, riprendiamo la seguente scheda: "Tonio Dell'Olio (Bisceglie, 6 febbraio 1960) e' un presbitero italiano. E' membro dell'ufficio di presidenza e responsabile del settore internazionale di Libera - associazioni nomi e numeri contro le mafie. Fa parte della Pro Civitate Christiana di Assisi. E' stato coordinatore nazionale (1993-2005) e membro del consiglio nazionale (1993-2009) di Pax Christi - movimento cattolico internazionale per la pace. Attualmente e' membro del direttivo del Cipax (Centro Interconfessionale per la pace). Suoi scritti sono apparsi su numerose testate, tra cui Jesus, Famiglia Cristiana, Micromega, Aggiornamenti Sociali, Carta, Confronti, Rinascita, Solidarieta' Internazionale. Per il quindicinale Rocca cura Camineiro. Ha scritto editoriali per il quotidiano Liberazione. E' redattore di Mosaico di Pace - rivista promossa da Pax Christi e fondata da don Tonino Bello, di cui e' stato direttore. Per questo mensile pubblica una rubrica quotidiana online dal titolo Mosaico dei giorni. Per la Emi (Editrice Missionaria Italiana) dirige la collana Zoom Italia. Sacerdote della Diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, fra il 1985 e il 1993 ha avuto modo di collaborare con Antonio Bello, meglio conosciuto come don Tonino (Alessano, 18 marzo 1935 - Molfetta, 20 aprile 1993), vescovo di Molfetta e presidente di Pax Christi. E' stato cappellano del carcere di massima sicurezza di Trani (Ba) e in quel contesto ha approfondito sul campo le dinamiche legate alla cultura delinquenziale e alle grandi famiglie criminali. Ha operato in quartieri segnati da degrado e marginalita' come i Quartieri Spagnoli di Napoli, dedicandosi ai minori e al recupero dei tossicodipendenti, anche attraverso la fondazione del Centro Giovanile Metropolis a Bisceglie nel 1987. Diventato coordinatore di Pax Christi nel 1993, e' stato tra i promotori di molte campagne, attivita' e iniziative sui temi dell'economia di giustizia e del disarmo. Ha coordinato, tra le altre, la mobilitazione per la difesa della legge 185/90 per il controllo del commercio delle armi, e' stato portavoce della Campagna per la pace in Sudan, ha contribuito a costituire la Rete Disarmo ed e' stato tra i promotori della Campagna Italiana contro le Mine. Ha organizzato incontri e momenti di dialogo tra rappresentanti di diverse tradizioni religiose come contributo delle fedi alla costruzione della pace, fra cui il forum "Il cammino di liberazione delle fedi del Mediterraneo" tenutosi a Bari nel dicembre 2005. Ha contribuito all'organizzazione di molte mobilitazioni in difesa dei diritti umani, contro la guerra e per il disarmo. Come membro del direttivo della Tavola della Pace, ha contribuito a organizzare le edizioni dell'Assemblea dell'Onu dei popoli e la Marcia per la pace Perugia-Assisi dal 1993. Come responsabile dell'area internazionale di Libera, partecipa a incontri internazionali anche presso le istituzioni comunitarie europee e presso le Nazioni Unite (in particolare l'agenzia United Nations Office Drugs and Crime) dove a Libera e' riconosciuto lo status consultivo. In questo contesto nel 2007 ha tenuto una relazione sul contributo della societa' civile nel contrasto alla criminalita' organizzata. Ha contribuito a dar vita a Medlink, una rete di associazioni italiane impegnate nel tessere intrecci e reti di conoscenza, di scambio e di promozione dei diritti nel bacino del Mediterraneo con altre realta' della societa' civile. Ha promosso la costituzione di una rete europea di organizzazioni di societa' civile contro le mafie denominata Flare - Freedom Legality And Rights in Europe. Ha dato vita a una rete latinoamericana per la legalita' e contro la criminalita' organizzata denominata Alas - America Latina Alternativa Social. Attualmente il network comprende organizzazioni e coordinamenti di Argentina, Brasile, Ecuador, Colombia, Messico, Guatemala e Honduras. Libri: Dell'Olio ha pubblicato per le Edizioni Paoline Parola a rischio: alla scuola di Bartimeo (2005), pubblicato anche in Francia col titolo A l'ecole de Bartimee e per la Emi ha pubblicato Pace nella collana Le parole delle fedi (2009). Ha inoltre contribuito a Dizionario di teologia della pace (Edb 1997), New global (Zelig 2003), Il coraggio di cambiare (Cittadella 2004), No alla guerra (Piemme 2005), Quaderno africano (Frassinelli 2005), Strappare un abbraccio difficile (Cittadella 2006), Quando la coscienza non e' addormentata (Cittadella 2008), Chiesa del Concilio dove sei? (Cittadella 2009), Quale sicurezza nella citta' degli uomini (Cittadella 2010), e scritto le prefazioni di Profeta... abbastanza (di Tonino Bello, La Meridiana), Nei sandali degli ultimi (N. Capovilla ed E. Tusset, Paoline 2005), Per una solidarieta' intelligente (A. Sala, Emi 2007), Il fuoco della pace (T. Bello, Romena 2007), Gli Africani salveranno Rosarno (a cura di A. Mangano, Terrelibere.org 2009), Tutta colpa di Robben (N. Tanno, Ensemble 2012), Disturbare il manovratore (S. Magarelli, Emi 2013), Siciliani si diventa (U. Di Maggio, Coppola Ed. 2013), Marcelo di fronte ad un mondo di banchieri e guerrafondai (Wim Dierckxsens, ed. autorinediti, 2013), Anche Dio lavora e noi non gli mettiamo i contributi (A. Armenante, Areablu ed. 2014)"]
Tutto quanto fa business.
Nell'era dei muri che si innalzano come monumenti della vergogna contro l'umanita' sconfitta dalle guerre e dalla fame anche la produzione di filo spinato diventa un affare d'oro. Brilla in questo senso l'azienda spagnola European Security Fencing (Esf), del Gruppo Mora Salazar (nato nel 1975), con sede a Malaga, che fornisce fili di lamine in acciaio, le cosiddette concertinas, a ben venti paesi, europei e non. Riescono a fabbricare fino a 10 chilometri di reti metalliche al giorno, recinzioni elettrificate, barriere metalliche, dissuasori anti-arrampicata. Il premier ungherese Viktor Orban ne ha acquistati 176 km per dispiegarli lungo il confine con la Serbia ma anche Grecia, Macedonia, Polonia, Turchia. E ora si apprestano a farlo i britannici... L'esperienza che ha portato la Mora Salazar alla ribalta e' stata la commessa spagnola per Ceuta e Melilla con 8,2 km di reti e filo spinato con telecamere e sensori di controllo acustici e visivi. Un affare da 30 milioni di euro con la partecipazione di fondi comunitari.
Naturalmente per essere concorrenziali sul mercato, queste barriere devono essere efficienti, ovvero devono fare male e pertanto sono studiate in maniera tale da ferire seriamente chi intendesse misurarsi col filo spinato.
A farne le spese sono tutte quelle persone che fuggono da guerra e fame per ritrovarsi di fronte a muri insormontabili e, talvolta, letali. Con buona pace di chi fa affari anche sulla disperazione.
6. RIFLESSIONE. SERGIO PARONETTO: LASCIAMO IN PACE IPPOCRATE
[Riceviamo e diffondiamo.
Sergio Paronetto insegna presso l'Istituto Tecnico "Luigi Einaudi" di Verona dove coordina alcune attivita' di educazione alla pace e ai diritti umani. Tra il 1971 e il 1973 e' in Ecuador a svolgere il servizio civile alternativo del militare con un gruppo di volontari di Cooperazione internazionale (Coopi). L'obiezione di coscienza al servizio militare gli viene suggerita dalla testimonianza di Primo Mazzolari, di Lorenzo Milani e di Martin Luther King. In Ecuador opera prima nella selva amazzonica presso gli indigeni shuar e poi sulla Cordigliera assieme al vescovo degli idios (quechua) Leonidas Proano con cui collabora in programmi di alfabetizzazione secondo il metodo del pedagogista Paulo Freire. Negli anni '80 e' consigliere comunale a Verona, agisce nel Comitato veronese per la pace e il disarmo e in gruppi promotori delle assemblee in Arena suscitate dall'Appello dei Beati i costruttori di pace. In esse incontra o reincontra Alessandro Zanotelli, Tonino Bello, Ernesto Balducci, David Maria Turoldo, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Perez Esquivel, Beyers Naude' e tanti testimoni di pace. Negli anni '90 aderisce a Pax Christi (che aveva gia' conosciuto negli anni Sessanta) del cui Consiglio nazionale e del cui Centro studi fa parte e di cui attualmente e' vicepresidente nazionale. E' membro del Gruppo per il pluralismo e il dialogo e del Sinodo diocesano di Verona. Opere di Sergio Paronetto: La nonviolenza dei volti. Forza di liberazione, Editrice Monti, Saronno (Va) 2004; Tonino Bello maestro di nonviolenza, Paoline, Cinisello Balsamo (Mi) 2012; Pace nuovo umanesimo, Cittadella, Assisi 2015; Amare il mondo. Creare la pace, La Meridiana, Molfetta 2015. Una intervista a Sergio Paronetto e' nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 433]
Il nostro Governo ha deciso di procedere ad un intervento di natura militare in Libia denominato "Ippocrate". Meglio lasciarlo in pace.
Il medico e scienziato Ippocrate direbbe che per superare le sofferenze bisognerebbe andare alle cause e riterrebbe sbagliato il ricorso allo strumento militare per risolvere una situazione degenerata proprio a seguito di devastanti spedizioni militari. Piu' volte e' capitato all'Italia di vendere con una mano armi e di offrire con l'altra aiuti sanitari in un gioco orribile e contraddittorio di interventi contrapposti (un esempio denunciato anni fa dalla rivista "Nigrizia": la vendita di mine antiuomo nel Corno d'Africa e l'invio di medici per curare i colpiti dalle mine).
Per essere fedeli al giuramento di Ippocrate, che da' priorita' alla salute del malato, occorre operare per rimuovere le cause delle sofferenze e delle malattie. L'intervento di circa 300 effettivi dell'esercito italiano, di cui solo una minima parte sara' personale medico, non puo' essere definito azione "umanitaria" che, per essere seria, si deve effettuare con le strutture formate in tal senso.
Il Governo italiano si faccia portavoce di un impegno attivo per una soluzione negoziale efficace, cerchi di convocare i soggetti politici e sociali in uno sforzo di mediazione costruttiva volto ad evitare la destabilizzazione della Libia e l'estendersi dei terrorismi.
7. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
8. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
9. REPETITA IUVANT. PREPARARE LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA E LA MARCIA PERUGIA-ASSISI
Come ogni anno ricorre il 2 ottobre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Gandhi.
E quest'anno il 9 ottobre si svolgera' la marcia della pace Perugia-Assisi, la piu' importante iniziativa di pace nel nostro paese ideata da Aldo Capitini, l'apostolo della nonviolenza in Italia.
Occorre che le istituzioni, le associazioni, i movimenti, le persone che vogliono contribuire a fermare l'orrore della "terza guerra mondiale a pezzi" in corso, che vogliono salvare le vite, che vogliono costruire la pace, si adoperino fin d'ora a preparare la partecipazione piu' ampia e piu' consapevole possibile a queste due iniziative.
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo rinnova l'invito a tutte le persone di volonta' buona, a tutti i movimenti democratici, a tutte le istituzioni fedeli alla Costituzione repubblicana che ripudia la guerra, ad un impegno immediato e comune contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.
Facciamo del 2 e del 9 ottobre occasioni corali e persuase d'impegno comune per la salvezza dell'umanita'.
E fin d'ora adoperiamoci ovunque, con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione; per soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Vi e' una sola umanita'.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Sii tu il cambiamento che vorresti vedere nel mondo.
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SENZA ODIO, SENZA VIOLENZA, SENZA PAURA
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Al referendum votiamo No alla riforma costituzionale golpista
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
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