[Nonviolenza] Con preghiera di ulteriore diffusione, se condiviso
- Subject: [Nonviolenza] Con preghiera di ulteriore diffusione, se condiviso
- From: "nbawac at tin.it" <nbawac at tin.it>
- Date: Tue, 13 Sep 2016 18:23:23 +0200 (CEST)
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ESATTAMENTE COME IN CILE NEL 1988
Ahime', sono la persona che da tempo sostiene che al prossimo referendum costituzionale occorre votare No esattamente come in Cile nel 1988, "senza odio, senza violenza, senza paura".
Il paragone con il Cile del 1988 e' tutto li', e mi sembra che sia difficile negare l'analogia: in Cile nel 1988 votando No la popolazione abbatte' la dittatura di Pinochet; in Italia votando No al prossimo referendum si difendera' la Costituzione democratica e antifascista da un vero e proprio golpe che ne distrugge le fondamenta stesse.
Non sono certo io, povero vecchierello (anzi: vecchierello povero), che ho voluto trasformare il referendum in un plebiscito sul Presidente del Consiglio dei Ministri, ma il Presidente stesso, e tardi si e' accorto dell'errore commesso.
Ma occorre votare No alla riforma costituzionale non (non solo) per la torsione plebiscitaria voluta dal Presidente del Consiglio, ma precisamente per respingere la sostanza della riforma.
E se posso riprodurre il testo di un "appello nonviolento per il No" che con alcune persone amiche abbiamo elaborato e diffuso nelle scorse settimane, i motivi sono i seguenti.
"Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.
Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.
Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto".
*
E' tutto qui. Per questo al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
*
Dimenticavo: io me lo ricordo bene il golpe cileno, ero gia' un militante politico della sinistra italiana allora, e naturalmente prendevo parte alle iniziative del movimento che cercava di aiutare le vittime. Continuo ancora oggi, cercando di aiutare le vittime delle dittature e delle guerre, di tutte le dittature e di tutte le guerre, anche quelle di cui il governo italiano e' criminale complice.
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"
Viterbo, 13 settembre 2016
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