[Nonviolenza] Fermare la guerra. Si dimetta il governo



 

FERMARE LA GUERRA. SI DIMETTA IL GOVERNO

 

Il governo italiano ha ammesso di aver gia' inviato segretamente truppe in Libia.

La cosa piu' folle e scellerata che si potesse fare ed insieme la piu' tragicamente coerente con la politica guerrafondaia, avventurista e golpista dell'esecutivo attuale.

E' un governo di irresponsabili, di insipienti e di fuorilegge.

Che un Parlamento da operetta, incapace di svolgere il suo ruolo, non ha saputo contrastare nei suoi deliri, costantemente avallando a posteriori ogni sciagurata demenza del gabinetto in carica.

Con un Presidente della Repubblica dedito perlopiu' a vacui esercizi retorici e latitante quando si tratta di difendere la legalita' repubblicana, che rinuncia a difendere il decisivo articolo 11 della Costituzione che si apre con le lapidarie, inequivocabili parole "L'Italia ripudia la guerra".

L'Italia si trova ancora illegalmente ed insensatamente in guerra: sia nel teatro afgano, sia in quello siro-iracheno, sia in quello libico.

Sperpera ingentissime risorse pubbliche in pro della guerra, della guerra assassina.

Rifornisce di armi e servizi dittature terroriste.

E partecipa di alleanze militari terroriste e stragiste.

Nel vortice della terza guerra mondiale a pezzi.

*

Cessi immediatamente l'illegale e folle partecipazione italiana alla guerra.

Si dimetta il governo.

Solo la pace salva le vite.

 

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

 

Viterbo, 11 agosto 2016

 

Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, centropaceviterbo at outlook.it