[Nonviolenza] Telegrammi. 2437
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- Date: Wed, 10 Aug 2016 20:10:53 +0200 (CEST)
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TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2437 dell'11 agosto 2016
Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com
Sommario di questo numero:
1. "I fondamenti antropologici dell'opposizione alla guerra e a tutte le uccisioni". Un incontro di riflessione a Viterbo
2. Due provvedimenti indispensabili per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia
3. Per sostenere il centro antiviolenza "Erinna"
4. Una bozza di lettera da inviare ai parlamentari
5. Una bozza di lettera da inviare ai Comuni
6. Nel referendum sulla Costituzione votiamo no al golpe bianco
7. Malvolio Straccani: Il farmacista distratto
8. Segnalazioni librarie
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. INCONTRI. "I FONDAMENTI ANTROPOLOGICI DELL'OPPOSIZIONE ALLA GUERRA E A TUTTE LE UCCISIONI". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO
Si e' svolto la sera di martedi' 9 agosto 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un colloquio sul tema: "I fondamenti antropologici, morali, giuridici e politici dell'opposizione alla guerra e a tutte le uccisioni".
Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha riassunto alcuni basilari ragionamenti su cui concordano pressoche' tutti i classici della filosofia, delle religioni e delle scienze umane.
Che ogni essere umano essendo esposto al dolore e alla morte ha bisogno dell'altrui aiuto.
Che la regola aurea delle relazioni interpersonali e' che tu devi agire nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
Che vi e' una sola umanita', costitutivamente plurale poiche' esiste solo in quanto insieme di persone ciascuna diversa da tutte le altre e tutte eguali in diritti.
Che il primo diritto umano e' il diritto a non essere uccisi, e quindi il primo dovere di ogni essere umano e di ogni umano istituto affinche' quel diritto si inveri e' il dovere di non uccidere; e poiche' si uccide talora anche soltanto omettendo di soccorrere chi ha bisogno di aiuto, occorre non solo astenersi dall'uccidere ma anche agire per salvare le vite.
Vi e' una sola umana famiglia, in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita': ogni uccisione e' dunque fratricida ed ogni omissione di soccorso e' complicita' col male; ogni devastazione della biosfera equivale ad appiccare il fuoco alla casa comune; ogni rifiuto di accogliere chi ha bisogno di aiuto equivale a perseguitarlo.
In questo consiste la civilta': nel mutuo aiuto, nella condivisione dei beni, nel soccorrere, accogliere, assistere ogni persona che si trovi nella paura, nel dolore, nel bisogno.
Se solo cadessero le scaglie dinanzi ai nostri occhi noi vedremmo che veramente oggi nel mondo e' in corso la "terza guerra mondiale a pezzi" di cui giustamente parla Jorge Mario Bergoglio; noi vedremmo che veramente dobbiamo accogliere e salvare chiunque e' stato costretto dalla fame e dalle guerre ad abbandonare la propria casa, la propria famiglia, il proprio paese; noi vedremmo che solo il disarmo fara' cessare le stragi; noi vedremmo che o l'umanita' abolira' la guerra o la guerra annientera' l'umanita'.
Questo dobbiamo fare adesso innanzitutto: opporci con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, alla guerra e a tutte le uccisioni; opporci con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, al razzismo e a tutte le persecuzioni; opporci con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza, al maschilismo e a tutte le oppressioni.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona che ha bisogno di aiuto.
Il fondamento di una societa' giusta, di una societa' pienamente umana, e' il riconoscimento, il rispetto e la difesa dei diritti umani delle donne.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
2. REPETITA IUVANT. DUE PROVVEDIMENTI INDISPENSABILI PER FAR CESSARE LE STRAGI NEL MEDITERRANEO E LA SCHIAVITU' IN ITALIA
Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.
Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.
3. REPETITA IUVANT. PER SOSTENERE IL CENTRO ANTIVIOLENZA "ERINNA"
[L'associazione e centro antiviolenza "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto). Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza. E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole. Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia. Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne. Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne. Il centro mette a disposizione: segreteria attiva 24 ore su 24; colloqui; consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio; attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione. La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate. L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza]
Per sostenere il centro antiviolenza delle donne di Viterbo "Erinna" i contributi possono essere inviati attraverso bonifico bancario intestato ad Associazione Erinna, Banca Etica, codice IBAN: IT60D0501803200000000287042.
O anche attraverso vaglia postale a "Associazione Erinna - Centro antiviolenza", via del Bottalone 9, 01100 Viterbo.
Per contattare direttamente il Centro antiviolenza "Erinna": tel. 0761342056, e-mail: e.rinna at yahoo.it, onebillionrisingviterbo at gmail.com, sito: http://erinna.it, facebook: associazioneerinna1998
Per destinare al Centro antiviolenza "Erinna" il 5 per mille inserire nell'apposito riquadro del modello per la dichiarazione dei redditi il seguente codice fiscale: 90058120560.
4. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI PARLAMENTARI
Al/alla parlamentare ...
Oggetto: proposta di un impegno suo personale affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine
Gentile parlamentare ...,
le scriviamo per formularle la richiesta di un suo personale impegno affinche' al piu' presto si addivenga alla discussione nelle competenti Commissioni parlamentari dei vari disegni di legge per la formazione alla nonviolenza delle forze dell'ordine.
Come gia' sapra', dal 2014 sono state presentati sia al Senato che alla Camera vari disegni di legge che propongono la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza. Al Senato il disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; il disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; il disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014; disegni di legge sottoscritti da numerosi senatori di varie forze politiche: Loredana De Petris, Luigi Manconi, Rita Ghedini, Valeria Fedeli, Paolo Corsini, Silvana Amati, Sergio Lo Giudice, Daniela Valentini, Rosa Maria Di Giorgi, Miguel Gotor, Elena Ferrara, Marco Scibona, Adele Gambaro, Marino Germano Mastrangeli, Daniele Gaetano Borioli, Maria Spilabotte, Erica D'Adda, Monica Cirinna', Manuela Serra, Francesca Puglisi, Pasquale Sollo, Francesco Giacobbe. Ed alla Camera il disegno di legge recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2698) presentato il 4 novembre 2014; e il disegno di legge recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" (atto Camera 2706) presentato il 5 novembre 2014; disegni di legge sottoscritti da deputati di varie forze politiche: Arturo Scotto, Celeste Costantino, Donatella Duranti, Giulio Marcon, Michele Piras, Stefano Quaranta, Massimiliano Bernini.
Ricordera' anche che gia' nel 2001 fu presentato al medesimo fine di istituire la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza un disegno di legge sottoscritto da decine di senatori di tutte le forze politiche (ed in particolare i senatori Occhetto, Acciarini, Baratella, Battafarano, Battaglia, Bonfietti, Boco, Calvi, Chiusoli, Cortiana, Coviello, Crema, Dalla Chiesa, D'Ambrosio, Dato, De Paoli, De Petris, De Zulueta, Donati, Falomi, Fassone, Filippini, Formisano, Liguori, Longhi, Malabarba, Marini, Martone, Murineddu, Pascarella, Petruccioli, Ripamonti, Salvi, Tessitore, Turroni, Veraldi, Vicini, Viserta, Zancan), sostenuto anche dall'attenzione e dall'apprezzamento di deputati e parlamentari europei (tra cui i deputati: Bandoli, Bimbi, Bolognesi, Cento, Cima, Deiana, De Simone, Grandi, Grillini, Luca', Lucidi, Panattoni, Pecoraro Scanio, Pinotti, Pisapia, Preda, Realacci, Rognoni, Russo Spena, Ruzzante, Siniscalchi, Tolotti, Valpiana, Violante; tra i parlamentari europei: Imbeni, Di Lello, Fava, Morgantini e Pittella); ma allora quel disegno di legge non giunse ad essere esaminato nelle competenti Commissioni parlamentari.
Le segnaliamo anche che vari altri senatori e deputati hanno espresso il loro sostegno all'iniziativa legislativa per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza; e che, sempre nel 2014, la stessa Presidente della Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, trasmise alla competente Commissione Parlamentare, "affinche' i deputati che ne fanno parte possano prenderne visione", la documentazione a tal fine predisposta dal "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" che dal 2000 ha proposto al Parlamento di legiferare in tal senso.
Non vi e' bisogno di ripetere ancora una volta quanto sia opportuno che nel proprio percorso formativo e conseguentemente nella propria operativita' gli appartenenti alle forze dell'ordine possano disporre anche delle straordinarie risorse che la nonviolenza mette a disposizione di tutti gli attori sociali impegnati in situazione critiche per la sicurezza comune e la difesa dei diritti di tutti.
Con questa lettera vorremmo sollecitare il suo personale impegno affinche' quei disegni di legge giungano al piu' presto all'esame delle competenti Commissioni parlamentari e possano avere esito in un disegno di legge unificato ampiamente meditato e condiviso che possa divenire nel piu' breve tempo possibile legge dello stato.
Distinti saluti,
FIRMA
LUOGO, DATA
INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE
5. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA DA INVIARE AI COMUNI
Al Sindaco del Comune di ...
e per opportuna conoscenza:
a tutti gli assessori della Giunta Comunale
a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale
alla Segretaria generale del Comune
Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.
Gentile sindaco,
forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.
La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.
Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.
Distinti saluti
FIRMA
LUOGO, DATA
INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE
6. REPETITA IUVANT. NEL REFERENDUM SULLA COSTITUZIONE VOTIAMO NO AL GOLPE BIANCO
Nel referendum che si terra' tra qualche mese votiamo no al golpe bianco, votiamo no allo stravolgimento della Costituzione, votiamo no alla deriva autoritaria; difendiamo la democrazia, difendiamo l'ordinamento repubblicano nato dalla resistenza antifascista.
7. RACCONTI PER L'ESTATE. MALVOLIO STRACCANI: IL FARMACISTA DISTRATTO
[Dall'amico Malvolio Straccani riceviamo e pubblichiamo questo nuovo racconto]
Se una persona e' distratta e' distratta. Non e' un delitto. Un delitto e' quando si ha l'intenzione malvagia e poi si finisce per ammazzare qualcuno. E io, che mi possa venire la peronospora, non ho mai voluto fare una cattiveria a nessuno, non ho mai ammazzato nessuno e non ho neppure mai bestemmiato, infatti al culmine dell'irritazione sapete che dico? Dico "Mannaggia a li pescetti", dico "Che li possino ammaille", ecco che dico.
Le cose sono andate cosi'.
Era sera e stavo per chiudere la farmacia e si presenta questo tizio, che non conoscevo neppure di vista, e mi dice che ha mal di testa e chiede un analgesico.
E io un analgesico gli do'. Se ne va e poi muore. Poi arrivate voi a dirmi che l'ho ammazzato. Ma io vi querelo per ingiuria e per diffamazione tutti quanti siete in concorso tra loro.
Il veleno per i topi lo tenevo vicino alla cassa per portarmelo a casa, che l'avevo comprato per disinfestare la cantina.
Supponiamo pure per assurdo - e dico per assurdo - che mi sia sbagliato e invece di dargli un analgesico in un momento di distrazione gli abbia dato la scatoletta sbagliata. E se anche fosse, il pover'uomo poteva ben leggere la scatoletta e il bugiardino, che ci stanno a fare senno' le spiegazioni? Che ci sta a fare la scuola dell'obbligo? E il maestro Manzi, lo pagavano coi soldi nostri per friggere l'aria? Uno, se non e' proprio, diciamolo, un troglodita, legge: e se legge "questo e' veleno, roba che ammazza, pussa via" allora lo capisce da se' che non lo deve mandare giu'. La legge - lei mi insegna, caro amico - non ammette ignoranza. E comunque io il veleno non glielo ho dato, faccio il farmacista io, io la salvo la gente, non sono mica Messalina, o Lucrezia Borgia, o Mata Hari, che poi mi manca pure il fisico se posso fare questa divertente battuta.
A volerla dir tutta io penso che quel tizio volesse proprio darsi la morte, si vedeva lontano un chilometro che era un suicida, e basta guardare che vita faceva, che idee balzane, e aveva pure la tessera del Pci, sissignore che lo sanno tutti; ed allora ha messo su' questa messa in scena, ha adocchiato il veleno, ha chiesto l'analgesico, quando mi sono girato per prendere la scatoletta dallo scaffale ha destramente sgraffignato il veleno che infatti poi non l'ho trovato piu', io li' per li' non mi sono accorto di niente e ne e' seguito quel che ne e' seguito. Amen. Anzi: dovrei essere io a denunciarlo per furto, per furto aggravato con destrezza.
E poi, veleno per topi era, e perche' ci muoia un cristiano bisogna ingollarne un sacco e una sporta, e quello che era sul banco a occhio e croce bastava si' e no per fare la polpetta per un cane. Me ne intendo, io.
Prima di fare certe accuse temerarie, temerarie assai, e del tutto avventate ed anche lesive, e dico lesive, dell'onore altrui, ebbene, bisogna pensarci bene, amici cari; e poi prima di aprir bocca bisogna pure aver studiato, signori miei, ed io modestamente ci ho la laurea in farmacia che non sono mica bruscolini, signori cari.
Ah, adesso si' che lo capite che le cose sono sempre piu' complicate di come sembra agli spiriti semplici, ai grulli e agli illetterati. E mi stupisco di lei, appuntato, di lei mi stupisco che da' retta alle malelingue, a certi citrulli rincitrulliti, a gentucola senza arte ne' parte che vuol mettersi contro i galantuomini. Non sanno mettere una parola appresso all'altra e si mettono contro i galantuomini, che abbiamo portato l'Italia in Europa mentre loro stavano a zappare l'orto o a guardare la partita in televisione. Omnia munda mundis, dicevano i latini, mica pizza e cacio.
E tanto per concludere, il paese dovrebbe essere contento che qualcuno ha tolto di mezzo quel furfante matricolato e notorio sovversivo di Baldino l'Arrabbiato, che sono sicuro che l'anno scorso e' stato lui che ha dato fuoco all'oliveto mio e se non era lui qualche compare suo comunista come lui. Mo' giustizia e' fatta, e la cittadinanza contenta e grata dovrebbe essere, e le pubbliche autorita' in primis. Sono benemerenze civiche queste, altro che chiacchiere e squallide illazioni.
8. SEGNALAZIONI LIBRARIE
Letture
- Raymond Carver, Da dove sto chiamando, Einaudi, Torino 2010, 2014, pp. X + 546, euro 12.
*
Riletture
- Benedetto Croce, Breviario di estetica. Aesthetica in nuce, Adelphi, Milano 1990, 1992, pp. 274.
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it
Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO
Numero 2437 dell'11 agosto 2016
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