[Nonviolenza] Telegrammi. 2198



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2198 del 16 dicembre 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. "Figure e vicende della storia politica italiana ed internazionale del Novecento". Un incontro di riflessione a Viterbo

2. Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre

3. Hic et nunc, quid agendum

4. In memoria di Rafael Alberti, di Enrico Ardu', di Jane Austen, di Lelio Basso, di Alighiero Boetti, di Dusan Bordon, di Philip K. Dick, di Fanny Garrison Villard, di Eraldo Gastone, di Igor Man, di Margaret Mead, di Giovanni Palmieri, di Napoleone Papini, di Giovanni Parodi, di Friedrich Pollock, di George Santayana, di Sergio Solmi, di Ambrogio Valsecchi

5. Vecchi libri (alcune segnalazioni tra settembre e ottobre 2006)

6. Segnalazioni librarie

7. La "Carta" del Movimento Nonviolento

8. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. "FIGURE E VICENDE DELLA STORIA POLITICA ITALIANA ED INTERNAZIONALE DEL NOVECENTO". UN INCONTRO DI RIFLESSIONE A VITERBO

 

Si e' svolto la sera di martedi' 15 dicembre 2015 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "Figure e vicende della storia politica italiana ed internazionale del Novecento".

All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

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Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato tre cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta.

 

2. REPETITA IUVANT. CONTRO TUTTI I TERRORISMI, CONTRO TUTTE LE GUERRE

 

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni uccisione e' un crimine.

Non si puo' contrastare una strage commettendo un'altra strage.

Non si puo' contrastare il terrorismo con atti di terrorismo.

A tutti i terrorismi occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

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La guerra e' il terrorismo portato all'estremo.

Ogni guerra consiste di innumerevoli uccisioni.

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Con la guerra gli stati divengono organizzazioni terroriste.

Con la guerra gli stati fanno nascere e crescere le organizzazioni terroriste.

A tutte le guerre occorre opporsi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

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Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Un'organizzazione criminale va contrastata con un'azione di polizia da parte di ordinamenti giuridici legittimi.

La guerra impedisce l'azione di polizia necessaria.

Occorre dunque avviare un immediato processo di pace nel Vicino e nel Medio Oriente che consenta la realizzazione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali, democratici, rispettosi dei diritti umani.

Occorre dunque che l'Europa dismetta ogni politica di guerra, di imperialismo, di colonialismo, di rapina, di razzismo, di negazione della dignita' umana di innumerevoli persone e di interi popoli.

Occorre dunque una politica europea di soccorso umanitario, di pace con mezzi di pace: la politica della nonviolenza che sola riconosce e promuove e difende i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

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La violenza assassina si contrasta salvando le vite.

La pace si costruisce abolendo la guerra.

La politica della nonviolenza richiede il disarmo e la smilitarizzazione.

La politica nonviolenta richiede la difesa civile non armata e nonviolenta, i corpi civili di pace, l'azione umanitaria, la cooperazione internazionale.

Salvare le vite e' il primo dovere.

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Si coalizzino tutti gli stati democratici contro il terrorismo proprio ed altrui, contro il terrorismo delle organizzazioni criminali e degli stati.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per l'indispensabile aiuto umanitario a tutte le persone ed i popoli che ne hanno urgente bisogno.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per contrastare le organizzazioni criminali con azioni di polizia adeguate, mirate a salvare le vite e alla sicurezza comune.

Si coalizzino tutti gli stati democratici per la civile convivenza di tutti i popoli e di tutti gli esseri umani.

Salvare le vite e' il primo dovere.

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Cominci l'Italia.

Cominci l'Italia soccorrendo, accogliendo e assistendo tutte le persone in fuga dalla fame e dall'orrore, dalle dittature e dalla guerra.

Cominci l'Italia cessando di partecipare alle guerre.

Cominci l'Italia uscendo da alleanze militari terroriste e stragiste come la Nato.

Cominci l'Italia cessando di produrre  armi e di rifornirne regimi e poteri dittatoriali e belligeranti.

Cominci l'Italia abrogando tutte le infami misure razziste ancora vigenti nel nostro paese.

Cominci l'Italia con un'azione diplomatica, politica ed economica, e con aiuti umanitari adeguati a promuovere la costruzione di ordinamenti giuridici legittimi, costituzionali e democratici dalla Libia alla Siria.

Cominci l'Italia destinando a interventi di pace con mezzi di pace, ad azioni umanitarie nonviolente, i 72 milioni di euro del bilancio dello stato che attualmente ogni giorno sciaguratamente, scelleratamente destina all'apparato militare, alle armi, alla guerra.

Cominci l'Italia a promuovere una politica della sicurezza comune e del bene comune centrata sulla difesa popolare nonviolenta, sui corpi civili di pace, sulla legalita' che salva le vite.

Salvare le vite e' il primo dovere.

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Ogni vittima ha il voto di Abele.

Alla barbarie occorre opporre la civilta'.

Alla violenza occorre opporre il diritto.

Alla distruzione occorre opporre la convivenza.

Al male occorre opporre il bene.

Contro tutti i terrorismi, contro tutte le guerre.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

3. REPETITA IUVANT. HIC ET NUNC, QUID AGENDUM

 

Occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani in fuga dalla fame e dalle guerre.

Occorre riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere in modo legale e sicuro nel nostro paese.

Occorre andare a soccorrere e prelevare con mezzi di trasporto pubblici e gratuiti tutti i migranti lungo gli itinerari della fuga, sottraendoli agli artigli dei trafficanti.

Occorre un immediato ponte aereo di soccorso internazionale che prelevi i profughi direttamente nei loro paesi d'origine e nei campi collocati nei paesi limitrofi e li porti in salvo qui in Europa.

Occorre cessare di fare, fomentare, favoreggiare, finanziare le guerre che sempre e solo consistono nell'uccisione di esseri umani.

Occorre proibire la produzione e il commercio delle armi.

Occorre promuovere la pace con mezzi di pace.

Occorre cessare di rapinare interi popoli, interi continenti.

In Italia occorre abolire i campi di concentramento, le deportazioni, e le altre misure e pratiche razziste e schiaviste, criminali e criminogene, che flagrantemente confliggono con la Costituzione, con lo stato di diritto, con la democrazia, con la civilta'.

In Italia occorre riconoscere immediatamente il diritto di voto nelle elezioni amministrative a tutte le persone residenti.

In Italia occorre contrastare i poteri criminali, razzisti, schiavisti e assassini.

L'Italia realizzi una politica della pace e dei diritti umani, del disarmo e della smilitarizzazione, della legalita' che salva le vite, della democrazia che salva le vite, della civilta' che salva le vite.

L'Italia avvii una politica nonviolenta: contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

4. ANNIVERSARI. IN MEMORIA DI RAFAEL ALBERTI, DI ENRICO ARDU', DI JANE AUSTEN, DI LELIO BASSO, DI ALIGHIERO BOETTI, DI DUSAN BORDON, DI PHILIP K. DICK, DI FANNY GARRISON VILLARD, DI ERALDO GASTONE, DI IGOR MAN, DI MARGARET MEAD, DI GIOVANNI PALMIERI, DI NAPOLEONE PAPINI, DI GIOVANNI PARODI, DI FRIEDRICH POLLOCK, DI GEORGE SANTAYANA, DI SERGIO SOLMI, DI AMBROGIO VALSECCHI

 

Ricorre oggi, 16 dicembre, l'anniversario della nascita di Rafael Alberti, della scomparsa di Enrico Ardu', della nascita di Jane Austen, della nascita di Lelio Basso, della nascita di Alighiero Boetti, della nascita di Dusan Bordon, della nascita di Philip K. Dick, della nascita di Fanny Garrison Villard, della nascita di Eraldo Gastone, della scomparsa di Igor Man, della nascita di Margaret Mead, della nascita di Giovanni Palmieri, della nascita di Napoleone Papini, della scomparsa di Giovanni Parodi, della scomparsa di Friedrich Pollock, della nascita di George Santayana, della nascita di Sergio Solmi, della nascita di Ambrogio Valsecchi.

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Anche nel ricordo di Rafael Alberti, di Enrico Ardu', di Jane Austen, di Lelio Basso, di Alighiero Boetti, di Dusan Bordon, di Philip K. Dick, di Fanny Garrison Villard, di Eraldo Gastone, di Igor Man, di Margaret Mead, di Giovanni Palmieri, di Napoleone Papini, di Giovanni Parodi, di Friedrich Pollock, di George Santayana, di Sergio Solmi, di Ambrogio Valsecchi, proseguiamo nell'azione nonviolenta per la pace e i diritti umani; contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Vi e' una sola umanita' in un unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' e la biosfera.

 

5. REPETITA IUVANT. VECCHI LIBRI (ALCUNE SEGNALAZIONI TRA SETTEMBRE E OTTOBRE 2006)

 

Riproponiamo di seguito alcune delle segnalazioni bibliografiche apparse nel nostro notiziario tra settembre e ottobre 2006.

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Claudio Economi (a cura di), L'altro in me. Viaggio attraverso la vita e il pensiero di Edith Stein, Emi, Bologna 2006, pp. 128, euro 10. "Il presente lavoro, interamente elaborato nell'anno scolastico 2004-2005 dagli alunni di una quinta classe del Liceo classico europeo presso il Convitto nazionale di Roma, e' nato dall'esigenza di avvicinare e conoscere alcuni aspetti della complessa personalita' di una delle grandi donne del XX secolo...", cosi' si apre questo libro in cui gli studenti dell'indimenticabile Claudio Economi (1952-2005, straordinario educatore alla pace, ai diritti umani di tutti gli esseri umani, alla mondialita', alla nonviolenza) si accostano alla figura e alla riflessione di Edith Stein. Nella bibliografia sulla grande allieva e collaboratrice di Husserl, assassinata dai nazisti ad Auschwitz, questo lavoro di giovanissimi che si aprono all'ascolto e alla visione di una limpida voce e di un luminoso volto di donna amica della nonviolenza, ci sembra aggiunga qualcosa di commovente - anche in cio' che vi e' di candido e per cosi' dire di necessariamente acerbo. Apre il volume un ricordo di Claudio Economi scritto da Antonio Nanni, che ne fu grande amico e insieme a lui scrisse libri rilevanti per una pedagogia della pace.

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Teofilo Folengo, Baldus, Utet, Torino 1997, 2006, 2 voll. per complessive pp. 1102, euro 25,80. Un'eccellente edizione a cura di Mario Chiesa, con traduzione a fronte ed ottimo apparato. Ma forse Teofilo Folengo andrebbe letto cosi': prescindendo dalla versione italiana e gettandosi nel suo maccheronico come ci si tufferebbe nel mare. Poi si comincia a menar bracciate e a respirare. Cosi' Marx scrisse di aver imparato lo spagnolo tuffandosi nel Chisciotte, e cosi' Tagore l'inglese tuffandosi in Dickens. Dovremmo leggere Teofilo Folengo con una sorta di sguardo secondo, con un di piu' di piacere e leggerezza, e con un di piu' di filologia e attenzione. O forse dovremmo solo abbandonarci alla sua musica ebbra ed esatta, corposa e sottile, e solo allora - dopo molto remigare - cominci a sentire per cosi' dire la struttura della forma sonata e l'apertura che se ne sprigiona, e la forma vera della vita, colta con la stessa sincerita' e il medesimo struggimento che senti talvolta in Mozart, o in un punto preciso, o due, della Carmen di Bizet.

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John Stuart Mill: Principi di economia politica, Utet, Torino 1983, Istituto geografico De Agostini - Milano Finanza Editori, Novara-Milano 2006, 2 voll. per complessive pp. 1280, euro 12,90 + 12,90 (in supplemento a "Milano Finanza"). A cura di Biancamaria Fontana e con una appassionata e appassionante introduzione di Giacomo Becattini, una delle opere-chiave del filosofo della liberta' e della lotta contro l'oppressione delle donne (di cui non si raccomandera' mai abbastanza la rilettura di alcuni folgoranti saggi e di quell'autobiografia che lumeggia anche una temperie culturale e un ambiente familiare e un impegno civile il cui fascino nella memoria non si offusca).

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Antonio Nanni, Stefano Curci, Buone pratiche per fare intercultura, Emi, Bologna 2005, pp. 176, euro 9. Una riflessione, ma soprattutto un repertorio di materiali di lavoro assai utili (con ricche, preziose bibliografie - talvolta forse fin troppo generosamente inclusive di testi non proprio imprescindibili). Il volume apre la collana "Interculturarsi" curata dal Centro educazione alla mondialita' (in sigla: Cem) e diretta da Antonio Nanni, collana in cui la benemerita Editrice Missionaria Italiana accoglie e presenta "proposte operative per promuovere una via italiana all'intercultura e conseguire obiettivi che siano insieme pedagogici, metodologici, antropologici, etici e politici" nel segno dell'incontro, del dialogo e della convivenza, del riconoscimento di umanita' e di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani, dell'educazione coscientizzatrice, responsabilizzante e liberatrice, della nonviolenza in cammino.

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Ippolito Nievo, Opere, Biblioteca Treccani - Il Sole 24 ore, Milano 2006, pp. XLII + 674, euro 12,90 (in suppl. a "Il sole 24 ore"). Dalla classica Letteratura Italiana Ricciardi le Confessioni di un italiano, alcuni scritti politici e alcune lettere, a cura di Sergio Romagnoli. Resta un enigma e una delizia come Nievo (Padova 1831 - in mare 1861) in cosi' breve volger di anni - ed in cosi' incandescente tumulto ed urgere di vicende e di impegno militante personale senza risparmio alcuno - sia pervenuto al capolavoro delle Confessioni. Ma quel dono ci ha fatto, immenso. (E se una postilla ci e' concessa qui vorremmo segnalare per un eventuale primo ed agile ma nitido e solido accostamento alla figura e all'opera di Nievo la monografia di Marinella Colummi Camerino nella collana laterziana degli Scrittori).

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Fatema Mernissi, Karawan. Dal deserto al web, Giunti, Firenze 2004, pp. 256, euro 12. Un libro vivacissimo (e con un efficacissimo uso del colore, della grafica, delle immagini), gremito di esperienze, idee e proposte. Fatema Mernissi, straordinaria intellettuale femminista marocchina, e' una delle maestre della nonviolenza in cammino.

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Dante Alighieri, Commedia - Inferno, Mondadori, Milano 1991, 2006, pp. LXII + 1058, euro 4,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). Nell'eccellente recente edizione a cura di Anna Maria Chiavacci Leonardi nella collana dei Meridiani, l'infinita felicita' di rileggere Dante.

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Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia, Mondadori, Milano 1974, 2006, pp. LXVIII + 1452, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). Nella ormai storica traduzione di Ferdinando Carlesi, e per le cure di Cesare Segre e Donatella Moro Pini, il capolavoro cervantino - con un cospicuo apparato. Ma naturalmente almeno il Chisciotte va letto in castigliano, ed altrettanto naturalmente di Cervantes va letta l'opera omnia (in italiano nell'edizione diretta da Franco Meregalli per Mursia).

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Riedizioni: Niccolo' Tommaseo, Opere, Biblioteca Treccani - Il Sole 24 ore, Milano 2006, pp. LVIII + 562, euro 12,90 (in supplemento a "Il sole 24 ore"). Dalla Letteratura Italiana Ricciardi una scelta antologica (invero troppo ristretta) dalle opere dell'inesauribile poligrafo e combattente per la liberta'. Caviamoci subito questo dente: leggemmo da giovani (forse nei Sette anni del Ranieri, per quanto possa essere attendibile: ma nell'epistolario di suo proprio pugno Leopardi non e' da meno, e si veda conclusivamente quanto scrive al de Sinner ancora nel dicembre del '36) quel giudizio irriferibile di Leopardi, e nella nostra militanza leopardiana pensammo che in quanto del partito del recanatese (e classicisti, e materialisti storici per giunta) dovessimo - sia pur rispettosamente, non eravamo poi del tutto scempi - tenerci a qualche distanza dal coraggioso patriota cattolico liberale e prolifico e incontrollato autore romantico e sentimentale dalle cui mani colavano scritture infinite. Anni dopo un maestro come Giacomo Debenedetti (nel libro che raccoglie i quaderni alla base delle sue lezioni sul Tommaseo alla Sapienza) ci rivelo' la grandezza di un'opera che ci pareva talora un agitarsi tanto generoso quanto confuso, di una scrittura che ci pareva sovente frenetica e scomposta o leziosa e logorroica (e dire che amavamo gia' quel Bruno che quanto a scrittura al galoppo non scherzava). E ci decidemmo quindi ad abbordare i due volumi sansoniani del dalmata, di cui prima avevamo letto solo sparsi frammenti della sua vertiginosa pubblicistica (l'insopportabile Fede e bellezza, talora splendide le traduzioni dei canti popolari greci e illirici, e finanche gli Esempi di generosita' che se la memoria non ci inganna leggemmo in una vecchia edizione delle Paoline - quei libriccini degli anni Cinquanta e Sessanta con la copertina verde...). E dalla lettura sansoniana - che pure e' solo un lacerto del corpulento corpus dell'opera del Tommaseo - siamo riemersi rinati a nuova intellezione: pensiamo ancora che Leopardi sia infallibile, ma anche Tommaseo pur nella lutulenza e limacciosita' dell'opera sua, e con tutti gli errori (e qualche orrore) che commette nel suo caracollare e' infine un nostro compagno (scrivo queste note e mi dico: guarda come invecchiando ti vien voglia - come Origene e Hans-Urs von Balthasar - di salvare tutti, e il tuo sguardo che si offusca coglie ed ama ogni piu' piccolo lumicino riesca a scorgere... ma Tommaseo certo non e' un lumicino, e' un faro).

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Brunetto Salvarani, Educare al pluralismo religioso. Bradford chiama Italia, Emi, Bologna 2006, pp. 224, euro 12. Nella vastissima produzione pubblicistica di Brunetto Salvarani sui temi del dialogo ecumenico ed interreligioso e dell'educazione volta al riconoscimento e all'incontro tra le culture, i popoli, le persone, questo suo recente libro svolge e argomenta con la consueta ampiezza e profondita' di sguardo alcuni convincimenti di fondo, documenta decisive esperienze sia consolidate sia in fieri, propone pratiche buone e necessarie. Con una simpatetica presentazione di Flavio Pajer. Per una volta ci sia consentito rilevare come anche la dedica che il volume apre abbia una propria portata ermeneutica e contribuisca a chiarire alcuni riferimenti concreti e aggettanti: essa recita "A Bruno Hussar, Domenico Milani e Raimon Panikkar, uomini sul confine e grandi educatori al pluralismo religioso", ed in poche parole definisce e propone piu' che una plurale ed aperta lezione, una espansiva e respirante rete di amicizie, nitida una sequela.

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Paolo Sarpi: Opere, Biblioteca Treccani - Il Sole 24 ore, Milano 2006, pp. XXIV + 562, euro 12,90 (in suppl. a "Il sole 24 ore"). Dalla classica Letteratura Italiana Ricciardi una selezione rappresentativa della produzione di Sarpi, dai Pensieri ai Consulti, dall'epistolario alla Relazione dello stato della religione (saggio di traduzione e annotazioni), alla Istoria del concilio tridentino (di cui si offrono alcune centinaia di pagine) per le cure di Gaetano e Luisa Cozzi. L'opera pubblicistica e storiografica di Sarpi non e' solo la testimonianza di un uomo coraggioso e di uno studioso e militante di straordinaria acutezza, ma anche un esempio di stile nitido e rigoroso, ed il suo capolavoro, l'Istoria del concilio tridentino, e' uno degli autentici capolavori della letteratura italiana. Purtroppo chi ha curato questa comunque meritoria recente riproposta antologica non ha tenuto adeguatamente conto della particolare disposizione della fondamentale introduzione di Gaetano Cozzi, distribuita tra gli excerpta delle opere in quanto organizzata per fasi della vita e dell'azione di Sarpi in guisa di piu' "note introduttive" (ciascuna ad una o a un gruppo di opere, di quel periodo rappresentative) che tuttavia svolgono un unico discorso continuato, cosicche' sfortunatamente mancano in questa nuova edizione alcune parti di quel fondamentale studio. I lettori esigenti (ed ogni lettore deve essere esigente se lettore vuol essere) potranno o andare all'edizione originale (che nelle buone biblioteche pubbliche non dovrebbe mancare), o almeno recuperare l'intero saggio ad un tempo biografico ed interpretativo nella non molto lontana riedizione einaudiana di alcune parti del testo ricciardiano, e particolarmente rifarsi a Paolo Sarpi, Pensieri, Einaudi, Torino 1976, ove tutte le note introduttive di Gaetano Cozzi sono riportate in sequenza a ricomporre un unico saggio alle pp. XI-CXXXIII, con bibliografia alle pp. CXXXV-CXXXIX.

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Karl Marx, Friedrich Engels, Scritti sulla religione, Savelli, Roma 1973, Garzanti, Milano 1979, pp. 368. A cura di Marcello Fedele un'antologia di scritti marxiani ed engelsiani sulla religione; fatta la tara su alcune palesi semplificazioni e ingenuita', ed alcuni conseguenti errori, nei testi piu' meditati emerge vivida e preziosa l'acutezza e la ricchezza dell'analisi dialettica del fenomeno religioso nella riflessione dei fondatori del materialismo storico. Si leggessero un po' di piu' Marx ed Engels quante sciocchezze in meno si sentirebbero in giro.

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Sebastiano Timpanaro, Sul materialismo, Nistri-Lischi, Pisa 1970, 1975, Unicopli, Milano 1997, pp. XXXVIII + 234, lire 35.000. Tutti, tutti i libri di Timpanaro sono esempi di rigore morale e intellettuale, modelli di metodo e di cultura come impegno civile, ed anche nelle pagine polemiche piu' taglienti tu sempre vi cogli il rovello della ricerca della verita', del rispetto assoluto della parola altrui, e strenua la lotta contro ogni menzogna ed ogni ingiustizia.

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Dante Alighieri, Commedia. Purgatorio, Mondadori, Milano 1994, 2006, pp. XLVIII + 1008, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). Nell'edizione curata da Anna Maria Chiavacci Leonardi, bellissima ed accuratissima, reduplicasi la gioia di ancora e ancora rileggere Dante.

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Dante Alighieri, La divina commedia, La nuova Italia, Firenze 1955, Fabbri editori, Milano 2006, pp. 1224, s.i.p. ma euro 9,90 (in vendita in edicola). Nell'edizione curata e commentata da Natalino Sapegno (nell'ultima sua revisione - la terza edizione del 1985, dopo la prima del '55 e la seconda del '68) e con in apertura oltre al saggio introduttivo su "Dante e la Divina Commedia" anche il testo della conferenza tenuta a Yale nel 1967 su "Come nasce la Commedia" (trascrizione primieramente pubblicata nel 2002 presso l'editore torinese Aragno), e purtroppo senza i sempre utili e acuti riassunti introduttivi ai singoli canti inseriti dalla seconda edizione, ne' le succinte ma tutt'altro che disutili indicazioni bibliografiche poste a chiusa di commento canto per canto (omissioni non solo di questa edizione, ma anche di quella in tre volumi per la Biblioteca Treccani del 2005), e tuttavia con una bibliografia generale e un indice dei nomi e delle cose notevoli (ma ve ne sono di alquanto migliori anche in altre edizioni del medesimo commento). Detto tutto cio' (e sono minuzie) resta il testo di Dante (nell'edizione critica curata da Giorgio Petrocchi) e resta il commento di Natalino Sapegno. La Commedia e' un capolavoro, ma anche il commento non scherza: sebbene, come e' ovvio, non finiresti mai di collezionare e collazionare commenti a Dante, questo di Sapegno e' di quelli che piu' restano nel cuore; per chi scrive queste righe su tutti del pari con quello, certo assai diverso ma ugualmente - chiedo venia - militante, ed antifascista, di Attilio Momigliano. L'ho detta la parola: antifascista: poiche' leggere Dante e combattere contro il fascismo e' una cosa sola.

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Jacques Prevert, Poesie, Guanda, Parma 1999, Gruppo editoriale L'espresso, Roma 2006, pp. XIV + 240, s.i.p. (ma euro 6,90 in supplemento al settimanale "L'espresso"). Una bella antologia, quantunque rastremata rappresentativa dell'intera vicenda poetica di Prevert (ma una via migliore per accostarsi a Prevert e' prendere in mano Paroles e tuffarcisi dentro a capofitto). Tutti siamo cresciuti alla scuola di Prevert, quella scuola anarchica e felice che si frequentava senza parere, sedendo indolenti davanti ai caffe', inseguendo i sogni e accoccolandosi nella pigrizia, rifiutando il principio di prestazione e la massimizzazione del profitto, sbertucciando ogni paludato sussiego, ogni divisa, ogni livrea, ogni prominenza, eminenza, eccellenza sua, ridendo di ogni sbatter di tacchi, di ogni stentoreo comando e fiero cipiglio infischiandosene, e dicendo infine semplice e chiaro, con lievi e saporite quotidiane parole, che bello e' vivere liberi e che ogni potere e' assassino.

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David Ricardo, Note a Malthus e Saggi e note, Utet, Torino 1987, 2005, Istituto geografico De Agostini - Milano Finanza Editori, Novara-Milano 2006, pp. 896, euro 12,90 (in supplemento a "Milano Finanza"). Sappiamo gia' l'obiezione: son testi troppo specialistici, che interesseranno solo a studiosi innamorati di Sraffa (di cui sono le note introduttive ai singoli testi), o comunque strettamente interessati a Ricardo, o a Malthus, o a Bentham, o a un tema cosi' peculiare come quello del prezzo dell'oro e dei metalli preziosi. O ancora: valgono questi testi solo se messi in relazione all'opera maggiore di Ricardo (nuovamente edita in questa medesima collana e gia' segnalata nel n. 1369 di questo foglio). Certo. E tuttavia tu apri una pagina a caso e subito t'appassiona.

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Quentin Bell, Virginia Woolf, Garzanti, Milano 1974, 1994, pp. 557, lire 26.000. Una bella biografia di una delle nostre maestre maggiori.

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Simone Petrement, La vita di Simone Weil, Adelphi, Milano 1994, pp. XXIV + 688, lire 85.000. Una bella biografia di una delle nostre maestre maggiori.

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Elisabeth Young-Bruehl, Hannah Arendt 1906-1975. Per amore del mondo, Bollati Boringhieri, Torino 1990, 1994, pp. 642, lire 40.000. Una bella biografia di una delle nostre maestre maggiori.

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Elena Croce, Il congedo del romanzo, Mondadori, Milano 1982, pp. 144, lire 16.000. Leggere Elena Croce e' sempre una delizia, e un nutrimento.

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Robin Morgan, Sessualita', violenza e terrorismo, La Tartaruga, Milano 1998, 2003, pp. 250, euro 14,40. Un libro la cui lettura - vorremmo dire: la cui meditazione - vivamente raccomandiamo.

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Adrienne Rich, Nato di donna, Garzanti, Milano 1977, 1996, 2000, pp. 422, euro 11,36. Un classico la cui lettura e' indispensabile.

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Rita Borsellino, Nata il 19 luglio, Melampo, Milano 2006, pp. 120, euro 10. In questo prezioso libriccino a cura di Livio Colombo Rita Borsellino, sorella di Paolo e figura generosa e autorevole dell'impegno antimafia, racconta le sue esperienze e riflessioni; un'appassionata ed insieme sobria e gentile testimonianza di una persona che lotta senza odio per la verita' e la giustizia, contro la violenza, per l'umanita'.

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Lorenzo Benadusi, Giovanni Cerchia (a cura di), L'archivio di Pietro Ingrao, Ediesse, Roma 2006, pp. 198, euro 12. Un utile strumento di lavoro per conoscere l'archivio Ingrao depositato presso il Centro di studi e iniziative per la riforma dello stato (il benemerito Crs di cui Ingrao fu a lungo presidente), archivio in larghissima parte fin d'ora di pubblico accesso. Il volume descrive dettagliatamente il fondo archivistico "Pietro Ingrao" (930 fascicoli per 112 faldoni, contenenti corrispondenza, scritti e discorsi, atti e materiali, fotografie), ed e' arricchito da un'introduzione di Mario Tronti, due preziosi saggi dei curatori, un'ampia sezione di fotografie, il regolamento per la consultazione del fondo Ingrao presso il Crs, e in appendice il testo integrale di un discorso inedito di Ingrao del 16 marzo 1978, il giorno del rapimento di Aldo Moro (e con esso quello - piu' breve - pronunciato quel giorno da Ingrao alla Camera dei Deputati, di cui era allora presidente).

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Francesco Gabrieli (a cura di), Storici arabi delle Crociate, Einaudi, Torino 1957, 1987, pp. XXX + 354. Un'opera che dovrebbe essere tra i libri di testo delle nostre scuole.

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Francesco Guicciardini, Opere, Biblioteca Treccani - Il Sole 24 ore, Milano 2006, pp. XXXII + 588, euro 12,90 (in supplemento a "Il sole 24 ore"). Dalla classica Letteratura Italiana Ricciardi a cura di Vittorio de Caprariis una selezione delle opere guicciardiniane, che un'antica abitudine voleva farci leggere specularmente o complementarmente a Machiavelli, modo certo legittimo ma che dopo infinite reiterazioni rischia di depauperare e l'uno e l'altro. Leggiamo finalmente Guicciardini in quanto Guicciardini, e godiamone i tesori di scienza e di saggezza - ma anche di stile, di passione e di disincanto: di laicita', di umanita'. Questa accurata scelta (ma forse ancor troppo ristretta e frammentata) puo' essere un viatico prezioso.

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Michail Bachtin, Dostoevskij. Poetica e stilistica, Einaudi, Torino 1968, 1995, pp. 356, lire 32.000. Che dire? Un capolavoro che si vorrebbe che tutti avessero letto.

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Dante Alighieri, Commedia. Paradiso, Mondadori, Milano 1997, 2006, pp. LX + 1316, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). Nella collana dei Meridiani, la terza cantica dantesca nell'eccellente edizione curata da Anna Maria Chiavacci Leonardi. Per la delizia degli appassionati completa il volume un rimario dell'intera Commedia.

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Simona Forti, Il totalitarismo, Laterza, Roma-Bari 2001, pp. X + 144, euro 9,30. Un'agile ma puntuale ed acuta monografia la cui lettura vivamente consigliamo.

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Maria Laura Lanzillo, Il multiculturalismo, Laterza, Roma-Bari 2005, pp. X + 154, euro 10. Un sintetico ma preciso ed utile strumento orientativo.

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Adriana Cavarero, Nonostante Platone. Figure femminili nella filosofia antica, Editori Riuniti, Roma 1990, 1991, pp. VI + 136, lire 22.000. Penelope, la servetta di Tracia, Demetra, Diotima, nella lettura acuta e appassionata di una profonda pensatrice.

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Luce Irigaray, Speculum. L'altra donna, Feltrinelli, Milano 1975, 1989, pp. 352, lire 19.000. Un libro che segno' un punto di svolta.

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Julia Kristeva, Sole nero. Depressione e melanconia, Feltrinelli, Milano 1988, 1989, pp. 216, lire 30.000. Dinanzi al dolore piu' oscuro, una ricognizione che si avvale dei molteplici strumenti di cui l'autrice dispone.

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Franco Restaino, Adriana Cavarero, Le filosofie femministe, Paravia, Torino 1999, pp. 260, lire 22.000. Ai due ampi e impegnati saggi di inquadramento scritti dai curatori (pp. 9-164), fa seguito (pp. 167-251) una sintetica ma incisiva e rappresentativa antologia di autrici particolarmente rilevanti (Mary Wollstonecraft, Virginia Woolf, Simone de Beauvoir, Betty Friedan, Kate Millett, Shulamith Firestone, Anne Koedt, Susan Brownmiller, Juliet Mitchell, Nancy Chodorow, Carol Gilligan, Luce Irigaray, Helene Cixous, Julia Kristeva, Carla Lonzi, Luisa Muraro, Adriana Cavarero, Adrienne Rich, Donna Haraway, Rosi Braidotti, Judith Butler, Christine Battersby); utile anche la bibliografia alle pp. 253-259.

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Wanda Tommasi, I filosofi e le donne. La differenza sessuale nella storia della filosofia, Tre Lune Edizioni, Mantova 2001, pp. 272, euro 18,07. Una ricostruzione della storia della riflessione filosofica occidentale utilizzando gli strumenti euristici del pensiero della differenza, una ricognizione di grande efficacia disvelatrice, un libro da utilizzare nelle scuole. L'autrice, come e' noto, fa parte della comunita' filosofica femminile "Diotima".

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Chiara Zamboni, La filosofia donna. Percorsi di pensiero femminile, Demetra, Colognola ai Colli (Vr) 1997, pp. 160, lire 14.000. Alcune grandi pensatrici dal medioevo ad oggi, i cui ritratti l'autrice ricostruisce con grande finezza in sei capitoli (Uno sguardo diverso; Vita attiva e vita contemplativa - Trotula de Ruggiero, Ildegarda di Bingen, Margherita Porete -; Le dame francesi del Seicento; Ad occhi aperti - Simone Weil, Hannah Arendt -; Femminismo e psicoanalisi - Luce Irigaray, Julia Kristeva -; Lavori in corso), con una utile bibliografia. Anche Chiara Zamboni collabora alla comunita' filosofica femminile "Diotima".

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Michael Moore, Ingannati e traditi. Lettere dal fronte, Mondadori, Milano 2005, pp. 240, euro 15. Michael Moore raccoglie e presenta in questo libro le lettere ricevute dopo il suo discorso di ricezione dell'Oscar e "Fahrenheit 9/11" da soldati e familiari di soldati che denunciano la follia e l'orrore della guerra, e i criminali al governo che l'hanno voluta. Un libro commovente che smaschera con la forza della testimonianza ogni retorica assassina.

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Alfonsina Storni, Irremediablemente, Sociedad editora latino americana, Buenos Aires 1964, pp. 96. Da questo suo libro di versi del 1919 sgorga perenne la dolcissima e straziante musica, la straziata soave umanita' di Alfonsina Storni.

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Gabriela Mistral, Tala, Editorial la montana magica, Barcelona 1985, pp. 164. In questa raccolta di versi del 1938 si dispiega e risplende la visione, il canto, l'anima della poetessa del dolore e dell'amore universali.

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Violeta Parra, Canzoni, Newton Compton, Roma 1979, pp. 240. A cura e nella traduzione di Ignazio Delogu (ma occorreva un'accurata revisione delle bozze, che palesemente manca), con un'introduzione di Patricio Manns e una discografia curata da Hugo Arevalo, una scelta delle canzoni della grande ricercatrice, musicista, poetessa, militante, figura esemplare dell'avventura e della dignita' dell'umanita' intera.

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Gisela Bock, Le donne nella storia europea. Dal Medioevo ai nostri giorni, Laterza, Roma-Bari 2001, 2006, pp. VI + 502, euro 11. Apparso nel 2000 nella collana "Fare l'Europa" (pubblicata in coedizione in piu' lingue da vari prestigiosi editori europei come contributo alla costruzione di una cultura europea condivisa), e specificamente per essa scritto, questo testo dell'illustre storica, gia' autrice di altre rilevanti opere sulla storia delle donne, costituisce una lettura che vivamente raccomandiamo.

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Ryszard Kapuscinski, Autoritratto di un reporter, Feltrinelli, Milano 2006, pp. 120, euro 10. A cura di Krystyna Straczek un collage di estratti da varie interviste e conferenze del grande giornalista e viaggiatore polacco, che s'interroga sulla sua vita, il suo mestiere, le tristezze, le tristizie e le meraviglie del mondo.

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Fulvio Cesare Manara, Comunita' di ricerca e iniziazione al filosofare. Appunti per una nuova didattica della filosofia, Lampi di stampa, Milano 2004, pp. 272, euro 18. L'autore, benemerito degli studi sulla nonviolenza, ha raccolto in questo volume alcuni saggi di didattica della filosofia, con particolar riferimento anche alle nuove tecnologie: un testo utile non solo a docenti ed operatori della comunicazione, ma anche alle persone che s'interrogano sul senso del lavoro intellettuale, della ricerca, dell'educazione, dei fondamenti dialogici della civile convivenza. Per richieste: Lampi di stampa, vias Bergonzoli 1/5, 20127 Milano, e-mail: lampidistampa at alice.it, sito: www.lampidistampa.it

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Mariella Minnozzi, Juan Jose' Gerardi Conedera. Il vescovo dei diritti umani, La Piccola Editrice, Celleno (Vt) 2006, pp. 112, euro 10. Con una presentazione di Mariella Moresco Fornasier, un agile e appassionato profilo del vescovo guatemalteco assassinato per il suo impegno contro il genocidio degli indios e per il recupero della memoria storica. Per richieste: La Piccola Editrice, via Roma 5, 01020 Celleno (Vt), tel. e fax: 0761912591, e-mail: convento.cel at tin.it, sito: www.conventocelleno.it/lapiccola.index.htm

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Federico Garcia Lorca, Poesie, Garzanti, Milano 2001, Gruppo editoriale L'espresso, Roma 2006, pp. XVI + 240, s.i.p. (ma euro 6,90 in supplemento al settimanale "L'espresso"). Un'antologia dell'opera poetica di Lorca nella classica traduzione di Carlo Bo (quella di Tutte le poesie per Garzanti). Ci fu un tempo in cui il successo di massa della poesia di Lorca, la sua "facilita'" che portava l'avanguardia alla fruizione finanche consumistica delle spiagge e delle scampagnate, rendeva poco elegante ammettere la fulgida bellezza di quella poesia. Ed invece c'e' una poesia prima di Lorca e una poesia dopo Lorca - come, mutatis mutandis, c'e' una poesia prima di Saba e una dopo. Forse non e' il nostro poeta (e' Eschilo il nostro poeta, e Sofocle, ed Euripide - e Leopardi il nostro filosofo), ma i suoi versi ci incantano ancora.

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Pablo Neruda, Poesie, Guanda, Parma 2001, Gruppo editoriale L'espresso, Roma 2006, pp. XVV + 240, s.i.p. (ma euro 6,90 in supplemento al settimanale "L'espresso"). Antologizzare una poesia fluente, proliferante, e talora fin debordante ed eccessiva come quella di Neruda e' allo stesso tempo indispensabile ed impossibile: cosi' ogni raccolta che voglia essere di essa rappresentativa lascia di necessita' insoddisfatti; ma insieme un'opera totale come quella di Neruda reca anche molto gesto e molta macchina che zavorrano il suo volo ed impacciano talora l'ascolto e l'incontro. La cosa migliore a me sembra sarebbe scegliere un libro della vasta sua produzione, e seguirne il periplo, fino al dileguarsi del canto in pura luce, fino al fermo ristare suo come intima verita' morale. E questo libro sublime e terribile  e' per me il Canto general (che pure contiene l'immedicabile lebbra di quelle tragiche, imperdonabili lasse staliniste che maculano Que despierte el lenador. E' un libro del 1950, quei pochi versi sono un dolore che non si estingue, il poema nel suo insieme un monumento meraviglioso).

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Emilia Ferreiro, Les relations temporelles dans le langage de l'enfant, Droz, Geneve 1971, pp. XVI + 390. La prima opera di Emilia Ferreiro, con prefazione di Jean Piaget.

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Emilia Ferreiro, Ana Teberosky, La costruzione della lingua scritta nel bambino, Giunti, Firenze 1985, 1989, pp. XXII + 350, lire 28.000. Un'opera fondamentale. Con prefazione di Hermine Sinclair e una presentazione dell'edizione italiana di Clotilde Pontecorvo e Grazia Noce.

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Cultura escrita y educacion. Conversaciones con Emilia Ferreiro [ma piu' dettagliatamente nel frontespizio: Cultura escrita y educacion. Conversaciones de Emilia Ferreiro con Jose' Antonio Castorina, Daniel Goldin y Rosa Maria Torres. Edicion de Graciela Quinteros], Fondo de cultura economica, Mexico 1999, pp. 264. Emilia Ferreiro racconta le sue esperienze e riflessioni.

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Renate Siebert, Le donne, la mafia, Il saggiatore, Milano 1994, Est, Milano 1997, pp. 464, lire 10.000. Un libro fondamentale.

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Renate Siebert, La mafia, la morte e il ricordo, Rubbettino, Soveria Mannelli 1995, pp. 56, lire 10.000. Una meditazione acutissima e struggente. Con una postfazione di Anna Rossi-Doria.

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Renate Siebert, Mafia e quotidianita', Il Saggiatore, Milano 1996, pp. 128, lire 10.000. Un utile testo introduttivo.

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Renate Siebert (a cura di), Relazioni pericolose. Criminalita' e sviluppo nel Mezzogiorno, Rubbettino, Soveria Mannelli 2000, pp. 300, euro 15,49. Un'ampia ricognizione; con contributi, oltre che della curatrice, di Umberto Santino, Ercole Giap Parini, Rocco Sciarrone, Sonia Floriani, Felia S. Allum, Dorothy Louise Zinn, Monica Massari, Stefano Becucci, Paola Monzini, Alessandra Dino, Tonio Tucci, Assunta Lucanto, Paola Maria Fiocco.

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Elena Liotta, La maschera trasparente. Apparire o essere?, La Piccola Editrice, Celleno (Vt) 2006, pp. 144, euro 12. Aperto da una citazione di Ronald D. Laing e concluso da una filastrocca di Gianni Rodari, questo saggio di Elena Liotta - psicoterapeuta, pubblica amministratrice, docente, saggista, amica della nonviolenza - svolge un'ampia trama di riflessioni facendo risuonare le voci di maestre e maestri antichi e recenti ed arricchendone il dettato con le esperienze e riflessioni dell'autrice; un libro che si situa in quella longeva e inesauribile tradizione tanto orientale quanto occidentale delle opere che aiutano a respirare, a considerare la vita, a trovar consolazione nella comune umanita', ma anche - come attesta esplicitamente l'autrice nella premessa e come conferma la bibliografia finale - un omaggio alle autrici e agli autori piu' amati della propria medesima formazione, una paideia preziosa in cui compaiono non pochi volti e voci che anche chi scrive queste righe non cessa di amare. Per richieste: La Piccola Editrice, via Roma 5, 01020 Celleno (Vt), tel. e fax: 0761912591, e-mail: convento.cel at tin.it, sito: www.conventocelleno.it/lapiccola.index.htm

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Nazim Hikmet, Poesie, Mondadori, Milano 1963, 2002 (col titolo Poesie d'amore), Gruppo editoriale L'espresso, Roma 2006, pp. XVI + 222, s.i.p. (ma euro 6,90, in supplemento al settimanale "L'espresso"). Nella classica traduzione dell'indimenticabile Joyce Lussu, una scelta dei versi del grande poeta e rivoluzionario turco.

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Salwa Salem, Con il vento nei capelli. Una palestinese racconta, Giunti, Firenze 1993, 2001, pp. 190, euro 8,50. Una intensa testimonianza, una lettura necessaria. A cura di Laura Maritano e con una nota di Elisabetta Donini.

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Pietro Ingrao, Volevo la luna, Einaudi, Torino 2006, pp. 382, euro 18,50. Le memorie di Ingrao, un libro di grande bellezza e sincerita' che (come quelli analoghi ad esempio di Vittorio Foa e di Rossana Rossanda) costituisce ad un tempo un documento della storia civile del nostro paese, una personale - intellettuale e morale, politica, esistenziale - confessione (nel senso latino, forte, del termine), una ricognizione di fatti e vicende, nessi e problemi, dei concreti bisogni e delle esigenze profonde, delle esperienze e delle riflessioni su cui molti di noi - ed anche proprio di quei maggiori alla scuola - abbiamo scommesso la nostra vita. Un libro che vivamente raccomandiamo. E di cui parleremo di nuovo.

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Alessandro Manzoni, I promessi sposi (1827), Mondadori, Milano , 2006, pp. CIV + 990, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). A cura di Salvatore Silvano Nigro, l'edizione del 1827 del capolavoro manzoniano.

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Alessandro Manzoni, I promessi sposi (1840). Storia della colonna infame, Mondadori, Milano , 2006, pp. XLVI + 1266, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). A cura di Salvatore Silvano Nigro, e con la collaborazione di Ermanno Paccagnini (curatore della nota critico-filologica e del commento alla Storia della colonna infame), l'edizione del 1840 del capolavoro manzoniano in ristampa anastatica e con eccellente apparato.

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Dario Paccino, I senzapatria. Resistenza ieri e oggi, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 2006, pp. 136, euro 13 (per richiedere il libro alla casa editrice: Biblioteca Franco Serantini, via I. Bargagna 60, 56124 Pisa, tel. e fax: 0509711432, e-mail: acquisti at bfs-edizioni.it, sito: www.bfs-edizioni.it).

In quest'opera postuma di Dario Paccino (curata dall'Assemblea spazi autogestiti di Lucca, con contributi di Giorgio Ferrari e Sirio Paccino, e una presentazione di Vauro Senesi) senti ancora la sua voce, il suo rovello, la sua energia, l'impegno suo di militante e di intellettuale. L'ho letto d'un fiato questo libro appena l'ho avuto tra le mani (grazie a Gian Marco Martignoni, compagno prezioso di tante riflessioni e di tante esperienze), e d'un fiato avrei voluto scriverne per segnalarlo alle persone amiche. Poi ho sempre rinviato, sentendo troppo inadeguate le poche righe che buttavo giu' e cancellavo, buttavo giu' e cancellavo.

Sono mesi e mesi che mi dico che vorrei scrivere un degno ricordo di Dario Paccino, e sincero un omaggio, e franca una rievocazione, un'esposizione e una disamina critica della sua azione, delle sue ricerche, delle sue riflessioni e proposte teoriche e pratiche; ma sempre rinvio, come accade di fare con le scritture che senti piu' necessarie e quindi impegnative, piu' urgenti e quindi sofferte, in cui si fondono e colluttano e fanno nodo la critica e la nostalgia, il dibattito senza reticenze e la gratitudine, il fuoco della controversia e l'amista'. E sono anni che vorrei cercar di ritrovare le sue lettere che spero di non aver perso nei successivi traslochi della mia vita.

Veniva dalla Resistenza, e per tutta la vita aveva continuato a resistere.

Fu tra i primi a farci conoscere le nuove lotte degli indiani d'America, fu netto nello smascherare quanto di totalitario vi era in esperienze postrivoluzionarie in tempi in cui erano assai celebrate da giovani allora tanto generosi quanto ingenui e ambigui e presto traviati; fu tra i primi a svolgere un discorso ecologico non ingenuo e non subalterno, fu tra coloro che sulla scienza e le tecnologie seppero dire cose vere e decisive. Nella lotta antinucleare fu un compagno prezioso e generoso; e nell'opposizione alla guerra, ai suoi strumenti, ai suoi apparati, alle logiche e ideologie sue.

I giovani di oggi ubriacati dalle ciance - che io trovo superficiali, ambigu e ed infine stupide e complici - di certi sciatti e presuntuosissimi cosiddetti ed autoproclamati "guru no global", non immaginano neppure la ricchezza, la complessita' e la profondita' di analisi del marxismo critico, quel marxismo di sinistra antitotalitario che in Italia fu dei Fortini e dei Timpanaro, dei Panzieri e dei Maccacaro - e di molte e molti altri -, e che s'intrecciava con tutte le piu' feconde tradizioni di pensiero e di azione della cultura contemporanea, e con le piu' vive esperienze di lotta di liberazione (anche quelle che si opponevano ai regimi totalitari e fin genocidi che marxisti si proclamavano). E quanto ci sarebbe bisogno invece che conoscessero e riconoscessero quella tradizione di pensiero: una tradizione di pensiero che io credo pensata profondamente (nelle sue verita' e nelle sue aperture, ma anche nei suoi limiti e nei suoi errori) porti - come altre tradizioni del resto, massime il femminismo - a questa scelta e proposta e prassi che da anni chiamo nonviolenza in cammino e che per quanto mi concerne non e' altra cosa da quel comunismo in cammino di cui Fortini scrisse una volta - se non forse in quanto piu' chiara e profonda, piu' nitida e piu' intransigente nel ripudio di ogni menzogna e di ogni oppressione, nella rigorizzazione del rapporto tra teoria e prassi, tra mezzi e fini, nel riconoscimento (nel rispetto che ascolta, nella cura che accoglie e protegge ed invera, nella schiudente, dialogante sollecitudine) dell'umanita' di ogni altra persona, nel piu' nitido rivendicare e difendere la dignita' umana e gli umani diritti di tutti gli esseri umani. Nel vivo del conflitto, nel fuoco della contraddizione, nel crogiuolo di un mondo di relazioni da mutare e salvare ad un tempo.

Non era un compagno facile, Dario Paccino; ruvido nelle polemiche fino all'unilateralita' piu' accesa, quante volte leggendone gli scritti mi dicevo: ecco che l'indignazione lo porta ad espressioni non sufficientemente meditate, ecco che la rivendicazione orgogliosa delle nostre ragioni gli occlude l'accesso all'intellezione piena e al riconoscimento franco delle ragioni altrui, ed ecco che qui un suo limite - di volontarismo, di difesa a oltranza di un punto di vista, di lealta' con le persone sentite piu' vicine, di schieramento comunque con una visione del mondo (quella visione del mondo che insegna a diffidare di tutte le visioni del mondo ed a riconoscere che ogni ideologia e' sempre anche falsa coscienza: ma che pure era stata ossificata e trasmutata finanche nel suo ignobile e feroce contrario) - gli impedisce di cogliere un nodo, una complessita', la necessita' di una lettura con altri, ulteriori occhiali, con diverso sguardo. Ma sono cosi' queste nature di combattenti, che per nulla concedere a cio' che avvertono come intollerabile, talora - o sovente - neppure ascoltano cio' che invece ascoltato ed inteso andrebbe.

E talune sue posizioni ho duramente avversato laddove mi pareva fossero corrive ad errori e subalternita' inaccettabili: cosi' con i nostri maestri e compagni dobbiamo condurci, io credo: valorizzando tutto e tutto criticando, e confliggendo e contrastando senza esitare ove cattiva retorica o malintese solidarieta' recavano a posizioni non vere e non giuste.

Talvolta io stesso da Dario sono stato forse non lievemente frainteso (ma mi capita spesso, ed essendo ormai un vecchio militante dalla lunga barbaccia bianca e la zucca che va facendosi pelata non mi duole piu' granche': ne ho viste tante, sono ancora vivo); ma ho sempre saputo che nell'ora delle scelte e del bisogno, nell'ora del pericolo e della resistenza - quell'ora che arriva come ladro di notte, quell'ora che non cessa mai - Dario sarebbe stato il primo ad accorrere in aiuto, senza esitazioni. Era fatto cosi'.

Valevano davvero per lui le parole che Brecht scrisse in quella cantata in cui il soldatino rosso s'accosta al cadavere di un gia' mitizzato capo rivoluzionario e gli grida all'orecchio "arrivano gli sfruttatori!", e avendo constatato l'immobilita' della salma conclude che solo ora e' certo che sia morto, poiche' non fosse morto si sarebbe levato alla lotta, perche' "tutta la sua vita aveva lottato / contro gli sfruttatori".

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Giovanna Providenti (a cura di), La nonviolenza delle donne, "Quaderni satyagraha", n. 10, Libreria Editrice Fiorentina - Centro Gandhi, Firenze-Pisa 2006, pp. 288, euro 16. Come e' ormai tradizione dei "Quaderni satyagraha" ancora un corposo volume monografico di grande interesse; in questo caso su un tema a nostro giudizio decisivo: il nesso tra femminismo e nonviolenza, nesso su cui il nostro foglio insiste da anni. Con contributi, oltre che della curatrice, di Lidia Menapace, Luisa Muraro, Valeria Ando', Patrizia Caporossi, Fabrizia Abbate, Debora Tonelli, Elisabetta Donini, Luisa Del Turco, Ada Donno, Federica Ruggiero, Sandra Endrizzi, Luana Pistone, Itala Ricaldone, Diego Marani, Cecilia Brighi, Adriana Chemello, Monica Lanfranco, Giancarla Codrignani, Maria G. Di Rienzo, Elena Zdravomyslova, Livia Alga. Per richieste: Centro Gandhi, via Santa Cecilia 30, 56127 Pisa, tel. 050542573, e-mail: roccoaltieri at interfree.it, sito: www.centrogandhi.it

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Giovanni Boccaccio, Decameron, mondadori, Milano 1985, 2006, pp. LXXVIII + 1242, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). Nell'edizione curata da Vittore Branca, uno dei pochi libri che introducono alla vita e alla saggezza.

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Carl Menger, Principi di economia politica,Utet, Torino 1976, 2004, Istituto geografico De Agostini - Milano Finanza Editori, Novara-Milano 2006, pp. 472, euro 12,90 (in supplemento a "Milano finanza"). La prima e fondamentale opera del capostipite di quella "scuola austriaca" cui poi appartennero anche Mises e Hayek il cui contributo alla teoria economica e alle scienze sociali costituisce un ineludibile elemento di confronto anche per chi si sente piu' affine a tradizioni diverse e fin contrapposte su punti decisivi.

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Da oggi e per una settimana, in supplemento al quotidiano "La Repubblica" e al settimanale "L'Espresso", e' disponibile in edicola la classica antologia di Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, curata da Giuliano Pontara.

Chi ancora non la possedesse l'acquisti: e' opera d'importanza fondamentale, lo strumento migliore per un accostamento adeguato alla nonviolenza gandhiana (che naturalmente non e' la nonviolenza tout court, ma certo e' parte fondamentale e fondativa di essa).

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Mohandas K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi, Torino 1973, 1996, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2006, pp. CLIV + 338, s. i. p. ma euro 12,90 (in supplemento al quotidiano "La repubblica" e al settimanale "L'espresso"). Un libro fondamentale: in lingua italiana il miglior viatico per un accostamento a Gandhi. Rispetto all'edizione del 1996 questa odierna reca una nuova prefazione di Giuliano Pontara (pp. VII-XI), una essenzialissima bibliografia primaria (pp. CLIII-CLIV) e una sintetica bibliografia secondaria in italiano (pp. 335-336); purtroppo invece l'indice - che sia nell'edizione del '73 che in quella del '96 era assai dettagliato ed aveva per cosi' dire funzioni di vero e proprio sommario, in questa nuova edizione e' stato ridotto a due sole pagine (da 15 che erano nelle edizioni precedenti), e la tavola delle abbreviazioni e' sparita: misteri dell'editing (e sempre alla distrazione, alla frettolosita' o alla pigrizia delle redazioni delle case editrici crediamo sia da attribuirsi il continuare a usare la dicitura "non-violenza" - derivata rozzamente dall'inglese - invece di quella filologicamente corretta "nonviolenza" - che, come e' noto, e' il termine italiano coniato da Aldo Capitini che traduce ed unifica i due concetti gandhiani di "ahimsa" e "satyagraha"). Chi avesse gia' solo l'edizione del '73 sappia che in quella del '96 ed in questa del 2006 c'e' un nuovo, ampio e fondamentale capitolo V (in quest'ultima edizione alle pp. CXIV-CXXXVI) dell'eccellente introduzione del curatore Giuliano Pontara. Un libro da acquistare e da regalare.

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Stefania Limiti, "Mi hanno rapito a Roma". Mordechai Vanunu sequestrato dal Mossad. La bomba atomica israeliana. Una spy story, Nuova iniziativa editoriale, Roma 2006, pp. 126, euro 5,90 (in supplemento al quotidiano "L'Unita'"). Una ricostruzione giornalistica della drammatica vicenda del rapimento di Mordechai Vanunu in Italia nel 1986, nel contesto della tragedia nascosta del continuo riarmo atomico (e deila lunga serie criminale di oscuri rapimenti avvenuti in Italia per alcuni dei quali e' certa la responsabilita' di servizi segreti). Con una prefazione di Vincenzo Vasile.

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Giacomo Leopardi, Poesie e prose (volume primo: Poesie), Mondadori, Milano 1987, 2003, 2006, pp. XCIV + 1114, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). E' l'edizione curata da Mario Andrea Rigoni, con un ampio saggio introduttivo di cesare Galimberti: l'intera opera in versi di Leopardi, un'opera che non cesseresti mai di rileggere.

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Lelio Basso (a cura di), Per conoscere Rosa Luxemburg, Mondadori, Milano 1977, pp. LXXII + 360. Una utile introduzione alla figura e all'opera di Rosa Luxemburg da parte di uno dei suoi maggiori studiosi (di cui si veda anche la fondamentale antologia Rosa Luxemburg, Scritti politici, Editori Riuniti, Roma 1967, 1976, con una vasta e illuminante introduzione). Lelio Basso, come ognun sa, e' stato anche uno dei maggiori protagonisti dell'antifascismo, della Resistenza, dell'impegno civile per la democrazia, delle lotte e della riflessione teorica del movimento operaio, della solidarieta' internazionale per i diritti e la liberazione dei popoli oppressi.

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Lucia Borghese, Invito alla lettura di Heinrich Boell, Mursia, Milano 1980, 1990, pp. 252, lire 10.000. Una utile introduzione al grande scrittore, strenuo difensore della dignita' umana e nitido oppositore di ogni guerra e di ogni totalitarismo; l'autrice e' una delle maggiori studiose di Boell.

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Hermann Hesse, Poesie, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2006 (estratti da precedenti volumi Mondadori, Milano 1981 e 2002), pp. XVIII + 222, s. i. p. ma 9,70 (in supplemento al settimanale "L'Espresso"). Una raccolta di versi di Hesse con alcune delle sue poesie piu' note, con testo a fronte e traduzioni - talora stupende - di poeti e germanisti (Bruno Arzeni, Roberto Fertonani, Ervino Pocar, Nicoletta Salomon, Sergio Solmi, Mario Specchio, Diego Valeri) e di un martire della Resistenza come Giaime Pintor (il cui nome per evidente distrazione di chi ha curato l'editing del volume e' stato storpiato in Jaime).

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Giacomo Leopardi, Poesie e prose (volume secondo: Prose), Mondadori, Milano 1988, 2006, pp. XIV + 1506, euro 12,90 (in supplemento a vari periodici Mondadori). A cura di Rolando Damiani tutte le prose leopardiane (ad eccezione dello Zibaldone, dell'epistolario, e di pochissimo altro). Un'ottima edizione, una lettura che vivissimamente raccomandiamo.

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Oren Ginzburg, Arrivano i nostri!, Survival, Milano 2006, pp. 48, s. i. p. Un meraviglioso libriccino che smaschera la criminalita' dello "sviluppo" imposto ai popoli tribali dall'azione di agenzie che si presumono umanitarie e sono effettualmente onnicide. Per contattare "Survival international" (una ong che aiuta i popoli tribali a difendere le loro vite, a proteggere le loro terre e a decidere autonomamente del loro futuro): via Morigi 8, 20123 Milano, tel. 028900671, fax: 028900674, e-mail: info at survival.it, sito: www.survival.it

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Leopold Sedar Senghor, Poesie, Passigli, Firenze-Antella 2000 (col titolo Canti d'ombra e altre poesie), Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2006, pp. XVIII + 222, s.i.p. ma euro 9,70 (in supplemento al settimanale "L'Espresso"). Nel centenario della nascita, questa ampia e rappresentativa antologia ci restituisce l'incanto di una delle voci maggiori e piu' profondamente evocative della poesia novecentesca.

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Svetlana Aleksievic, Incantati dalla morte, Edizioni e/o, Roma 2005, pp. 272, euro 16. Con la tecnica tipica dei grandi libri dell'autrice, che raccoglie storie di vita lasciando parlare gli interlocutori, testimoni di vicende drammatiche ricostruite attraverso un tessuto di racconti corali dal basso, facendo emergere la loro intima verita', il libro (pubblicato nel 1993, e frutto - come tutti i libri della Aleksievic - di lunghe e pazienti ricerche, di un attento, sincero, profondo disporsi all'ascolto delle vive voci, degli altrui volti) e' una straordinaria raccolta di testimonianze di e su persone che si sono suicidate o hanno tentato il suicidio dopo il crollo dell'Urss, schiacciate dal peso della perdita di senso, del dolore del fare i conti con un passato oppressivo e un presente tormentoso o incomprensibile. "Il gigantesco continente socialista sta scomparendo sotto gli occhi di coloro che l'hanno costruito e popolato. Ne rimangono soltanto dei crateri morti e spenti, le ceneri impalpabili di passioni e pregiudizi svaniti. Tutto questo nell'arco di una sola vita umana. La cui strada ancora fumante non e' semplicemente quella di un cammino di cinquanta o settant'anni, ma per taluni e' la giovinezza, e' 'una vita cosparsa di compagni'. Quelli che ci hanno lasciato la vita, durante la guerra civile nel 1922, o nel Gulag nel '37, o sotto Smolensk nel '41. Le idee non soffrono. Ma si prova compassione per gli uomini. Noi pero' ci siamo troppo identificati coi nostri miti, divenendo un tutt'uno con essi. Tanto da non riuscire a staccarcene. Se c'e' qualcosa che i miti davvero non temono, e' il tempo. Il tempo agisce su di essi come l'acqua sul cemento, conferendgli anzi una certa 'patina' storica, rendendoli addirittura attraenti, anche quelli piu' terribili. I miti temono una cosa sola: le vive voci delle persone. Le testimonianze. Perfino le piu' timide... Se pure oggi non abbiamo il coraggio di ascoltarle, raccogliamole almeno e custodiamole. Affinche' il nostro anello non scompaia, non risulti mancante nella catena della storia..." (pp. 9-10). Dal militante iscritto al partito dal 1920 che solo il partito dice di aver amato nella sua vita, alla bambina figlia di perseguitati e deportati cresciuta nel gulag e nelle istituzioni totali, una sofferente polifonia di voci che occorre ascoltare ancora.

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Svetlana Aleksievic, Preghiera per Cernobyl', Edizioni e/o, Roma 2002, 2004, pp. 360, euro 8,50. Questa straordinaria raccolta di testimonianze (pubblicata in volume nel 1997 e frutto di anni di lavoro) e' a nostro avviso la piu' rilevante opera sulla catastrofe di Cernobyl': costituisce una lettura indispensabile, e vivissimamente ancora una volta la raccomandiamo.

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Svetlana Aleksievic, Ragazzi di zinco, Edizioni e/o, Roma 2003, pp. 320, euro 16. Nella voce dei sopravvissuti e dei congiunti delle vittime, una straordinaria raccolta di testimonianze sulla tragedia della guerra dell'Armata rossa in Afghanistan tra 1979 e 1989. L'autrice aveva gia' pubblicato alla meta' degli anni '80 due libri di testimonianze sulla seconda guerra mondiale: La guerra non ha un volto di donna, che raccoglieva voci di donne, e fu bloccato per anni dalla censura; e Ultimi testimoni, frutto dei colloqui con persone che all'epoca erano bambini. Questo libro sulla guerra afgana e le sue vittime (lo zinco del titolo e' quello delle bare, chiuse nelle quali le spoglie dei soldati sovietici uccisi tornano in patria), un libro che vivissimamente consigliamo, e' un antidoto alla retorica assassina dei governi (anche quello italiano) che la guerra stragista e terrorista (ed alimentatrice di ulteriore stragismo e terrorismo) contro il popolo afgano tuttora continuano. "Ho il sospetto che di questo non vogliamo neanche parlare, ne' sapere nulla. Ma in ogni guerra, chiunque e per qualsiasi motivo la conduca - sia esso Giulio Cesare o Iosif Stalin - ci sono persone che ammazzano altre persone. Questo si chiama omicidio, ma nel nostro paese preferiamo non approfondire certi problemi" (pp. 12-13). Una nota dell'ottimo traduttore di tutti i libri della Aleksievic apparsi in italiano, Sergio Rapetti, ricostruisce le vicende del libro (concluso nel 1989 ed apparso in volume nel 1991 dopo parziali anticipazioni in periodici) e la persecuzione giudiziaria che per averlo pubblicato l'autrice ha dovuto subire.

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Rabindranath Tagore, Poesie, Gruppo Editoriale "L'Espresso", Roma 2006, pp., s.i.p. ma euro 9,70 (in supplemento al settimanale "L'Espresso"). Un'antologia dell'opera poetica di Tagore con testi estratti da varie sue raccolte. Dalla "Raccolta di canti della fuggitiva": "Risuoni il tuo amore nella mia voce, / riposi il mio silenzio, in ogni movimento / che tu sia in me. / Splendi come una stella nel buio del mio sonno, / il primo pensiero al mio risveglio. / Ardi nel mio desiderio e scorri / in tutte le correnti del mio amore. / Voglio portarti nella vita per sempre / come l'arpa porta la musica".

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Palmiero Perugini, Tagore, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Firenze) 1994, pp. 192, lire 20.000. Una bella monografia su Tagore uomo di pace con una sezione antologica dalle poesie, dai drammi e dalle conferenze.

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Michele Camerota, Galileo Galilei e la cultura scientifica nell'eta' della Controriforma, Salerno, Roma 2004, edizione speciale per "Il giornale", Milano 2006, 2 voll. per complessive  pp. 852 (sebbene ne siano numerate solo 770, poiche' le note e gli indici del vol. I sono fuori numerazione evidentemente per frettolosita' nell'editing), euro 5,90 + 5,90 (in supplemento al quotidiano "Il giornale"). Una pregevole monografia di uno dei piu' qualificati studiosi di Galilei.

 

6. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Edoarda Masi, Breve storia della Cina contemporanea, Laterza, Roma-Bari 1979, pp. IV + 172.

- Edoarda Masi, Il libro da nascondere, Marietti, Casale Monferrato (Al) 1985, pp. VI + 168.

- Edoarda Masi, Cento trame di capolavori della letteratura cinese, Rizzoli, Milano 1991, pp. 480.

 

7. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

8. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2198 del 16 dicembre 2015

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVI)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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