[Nonviolenza] Telegrammi. 1781



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1781 del 9 ottobre 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Un sommario resoconto della riunione dell'8 ottobre 2014 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo

2. Il 19 ottobre 2014 la marcia della pace Perugia-Assisi

3. Da Perugia ad Assisi, oggi (2003)

4. Da Assisi al mondo (2003)

5. Tra Perugia e Assisi (2005)

6. Assisi, in cammino (2005)

7. Da Perugia ad Assisi (2007)

8. Una scelta di pace (2007)

9. Due passaggi (2007)

10. Sulla marcia per la pace Perugia-Assisi del 16 maggio (2010)

11. Oggi tra Perugia e Assisi (2010)

12. Dalla marcia per la pace Perugia-Assisi la scelta della nonviolenza (2010)

13. Segnalazioni librarie

14. La "Carta" del Movimento Nonviolento

15. Per saperne di piu'

 

1. INCONTRI. UN SOMMARIO RESOCONTO DELLA RIUNIONE DELL'8 OTTOBRE 2014 DEL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO

[Riceviamo e diffondiamo]

 

Un sommario resoconto della riunione dell'8 ottobre 2014 del "Tavolo per la Pace" di Viterbo.

Il prossimo incontro del Tavolo si terra' mercoledi' 15 ottobre con inizio alle ore 17,15.

Domenica 19 ottobre si svolge la marcia della pace Perugia-Assisi.

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1. Mercoledi' 8 ottobre 2014 si e' svolta una riunione del "Tavolo per la Pace" promosso dal Comune di Viterbo cui prendono parte le rappresentanti ed i rappresentanti di varie associazioni impegnate per la pace, la solidarieta', i diritti umani e la nonviolenza.

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2. E' stata espressa una unanime valutazione assai positiva della celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza il 2 ottobre a Viterbo.

E' stata sottolineata sia la grande importanza della celebrazione istituzionale della Giornata internazionale della nonviolenza, sia la grande importanza del riconoscimento attribuito a nome della citta' - e consegnato dal sindaco - a quattro persone che molto hanno operato per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: Umbertina Amadio, Osvaldo Ercoli, Anna Maghi e don Dante Bernini, cui il Tavolo per la pace ha rivolto ancora un saluto grato ed affettuoso.

Si e' espressa unanimemente la persuasione che la celebrazione della Giornata internazionale della nonviolenza possa e debba costituire un punto di partenza per una riflessione e un'azione sempre piu' consapevoli e condivise per la pace, i diritti umani e la nonviolenza.

Dopo il successo dell'iniziativa del 2 ottobre con rinnovate energie si prosegua sia negli impegni gia' definiti (dalla partecipazione alla marcia Perugia-Assisi alle proposte gia' formulate al Comune e gia' recepite dal sindaco, ma su cui si dovra' svolgere tutto l'iter amministrativo con il pieno coinvolgimento dell'intero Consiglio comunale, per i diritti di tutte le persone presenti a Viterbo a cominciare dall'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine ed ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunita' viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa; dalla tempestiva istituzione della Consulta per l'immigrazione; dalla realizzazione dello sportello comunale di informazione ed assistenza per le persone immigrate), sia nelle ulteriori iniziative su cui vi e' gia' una profonda convergenza, sia in quelle che si aggiungeranno ancora.

Un ringraziamento corale e' stato rivolto a Riccardo Rosella per aver realizzato un prezioso dvd dell'iniziativa del 2 ottobre.

Un ringraziamento altrettanto caloroso e' stato rivolto a Paolo Moricoli che ha avuto l'impegnativo compito di presiedere quell'incontro.

Una appassionata, vivacissima, fraterna e sororale riflessione si e' sviluppata su alcuni aspetti particolari dell'iniziativa del 2 ottobre, cogliendo l'occasione sia per ulteriormente approfondirne il significato, sia per individuare i punti su cui in futuro in occasione di iniziative analoghe si possa migliorare l'organizzazione.

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3. L'ultima parte dell'incontro e' stata dedicata alla condivisione delle informazioni sull'andamento dell'organizzazione della partecipazione viterbese alla marcia della pace Perugia-Assisi del 19 ottobre.

I due autobus organizzati dal Comune sono gia' quasi completi: per prenotarsi occorre inviare al piu' presto una e-mail a: segreteriasettorecultura at comune.viterbo.it , specificando nome e cognome dei partecipanti. Con ogni singola e-mail potranno essere iscritte al massimo 5 persone.

Anche l'autobus organizzato dalla Caritas e' pressoche' completo.

Nei prossimi giorni si cerchera' di ampliare il coordinamento anche con altri soggetti associativi che stiano organizzando la partecipazione alla marcia.

La partenza domenica 19 ottobre sara' dal piazzale delle Pietrare alle ore 7 (si raccomanda la puntualita'); l'orario di ritorno ovviamente dipendera' dai tempi di conclusione della marcia: e' prevedibile - sulla base dell'esperienza consolidata delle precedenti edizioni della Perugia-Assisi - che si torni in tarda serata.

Chi volesse approfondire il significato della marcia della pace Perugia-Assisi puo' visitare il sito della "Tavola della pace" che la organizza: www.perlapace.it ; chi volesse approfondire la conoscenza della figura, della riflessione e dell'azione di Aldo Capitini (1899-1968), l'illustre filosofo fondamentale promotore della nonviolenza in Italia, ideatore e primo realizzatore della marcia, puo' visitare il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org

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4. Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta nel corso dei vari interventi la loro solidarieta' a tutte le vittime delle guerre e delle dittature, del razzismo e delle persecuzioni, dello sfruttamento schiavista e della devastazione della biosfera, della violenza maschilista (che negando pienezza ed eguaglianza di diritti a meta' del genere umano spacca in due l'umanita' istituendo una relazione oppressiva e deumanizzante che di tutte le altre forme di violenza e' radice); le persone partecipanti hanno pertanto altresi' espresso ancora una volta il loro impegno in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

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5. E' stato stabilito che il prossimo incontro del "Tavolo per la Pace" di Viterbo si terra' mercoledi' 15 ottobre, con inizio alle ore 17,15, sempre presso il Palazzetto della Creativita' in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni).

In quella occasione verranno definiti gli ultimi dettagli organizzativi della partecipazione alla marcia della pace Perugia-Assisi del 19 ottobre, e - se ve ne sara' tempo e modo - verranno esaminati gli altri argomenti gia' posti all'ordine del giorno delle riunioni del Tavolo. Quindi il programma dei lavori sara' all'incirca il seguente:

I. definizione degli ultimi dettagli organizzativi per la partecipazione alla marcia della pace Perugia-Assisi;

II. prosecuzione dell'iniziativa per la delibera "per l'attribuzione della cittadinanza onoraria alle bambine ed ai bambini non cittadine e cittadini italiani con cui la comunita' viterbese ha una relazione significativa e quindi impegnativa";

III. sostegno al percorso amministrativo per la tempestiva istituzione della Consulta per l'immigrazione;

IV. sostegno al percorso amministrativo per la realizzazione dello sportello comunale di informazione ed assistenza per le persone immigrate;

V. sostegno alla proposta di promuovere incontri di conoscenza e condivisione, di riconoscimento della comune appartenenza alla citta' e quindi alla comunita' viterbese di tutte le persone e le comunita' culturali variamente aggregate che nel territorio vivono;

VI. sostegno al percorso tecnico ed amministrativo per la revoca degli atti amministrativi pregressi che configurino palesi violazioni dei diritti umani ovvero siano in contrasto con le guarentigie stabilite erga omnes nella Costituzione della Repubblica Italiana;

VII. naturalmente l'incontro sara' anche occasione, come di consueto, per scambiarsi informazioni sulle iniziative realizzate, in corso e in programma da parte dei vari soggetti che partecipano al Tavolo;

VIII. ed ovviamente sara' anche possibile trattare gli ulteriori argomenti su cui vi fosse la disponibilita' dei partecipanti (e sono naturalmente molti: da un approfondimento del concetto di pace, all'impegno specifico contro la guerra, all'avvio di un percorso di formazione alla nonviolenza, al recupero di altri argomenti accennati in precedenti riunioni ma poi non sviluppati).

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6. Per ogni comunicazione il punto di riferimento e' come sempre Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it

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Come di consueto questo minimo resoconto della riunione e' stato redatto a memoria da una delle persone partecipanti, e non impegna le altre persone presenti; si confida tuttavia che esso riporti correttamente - per quanto sinteticamente - l'essenziale di cio' che e' stato esposto e concordato nel corso della riunione; ovviamente si esprime fin d'ora sincera gratitudine a tutte le persone che volessero correggere o aggiungere qualcosa.

 

2. INIZIATIVE. IL 19 OTTOBRE 2014 LA MARCIA DELLA PACE PERUGIA-ASSISI

 

Si svolge domenica 19 ottobre la marcia della pace Perugia-Assisi.

E' la piu' importante mobilitazione pacifista in Italia.

Occorre promuovere la piu' ampia partecipazione.

*

Contro tutte le guerre e le uccisioni.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

3. REPETITA IUVANT. DA PERUGIA AD ASSISI, OGGI (2003)

 

In cammino, dunque.

Per un'Europa costruttrice di pace con mezzi di pace, neutrale e attiva, disarmata e smilitarizzata, solidale e nonviolenta.

Lungo la via di Aldo Capitini.

 

4. REPETITA IUVANT. DA ASSISI AL MONDO (2003)

 

La grande partecipazione in colloquio corale, i riconoscimenti da parte delle maggiori istituzioni, la presenza e il saluto delle piu' autorevoli figure morali del mondo: la marcia Perugia-Assisi ancora una volta ha compiuto il miracolo di un messaggio di pace nitido e forte.

Chiedendo un'Europa aperta, solidale e nonviolenta (finalmente questa decisiva parola: nonviolenta); chiamando ad un agire coerente nei mezzi e nei fini, a costruire la pace con mezzi di pace; lanciando ancora una proposta e una speranza al mondo.

La proposta di Francesco figlio di Pietro di Bernardone: dell'eguaglianza e della solidarieta', della pace come giustizia e come misericordia, come sobrieta' e come condivisione, come responsabilita', sollecitudine dell'altro, di ogni altro.

La proposta di Aldo Capitini: del potere di tutti, dell'infinita apertura, della compresenza.

La nonviolenza in cammino.

 

5. REPETITA IUVANT. TRA PERUGIA E ASSISI (2005)

 

Tra Perugia e Assisi lunga e' la strada, la parola

un dono fragrante, tesa una mano

unisce persone, trattiene pensieri, ricorda

il futuro. Da schiudere ancora.

E tu non uccidere piu'.

 

Tra Perugia e Assisi traendo lor passi

Aldo e Chiara e Francesco

e Virginia la maestra britanna

van ragionando

come sconfiggere il fascismo ancora.

E tu non uccidere piu'.

 

6. REPETITA IUVANT. ASSISI, IN CAMMINO (2005)

 

Ogni volta la marcia e' un appello. Ogni volta del volto di Aldo, della voce di Aldo risuona.

Ogni marcia e' lo stesso cammino, ogni passo avvicina apre i cuori.

E' un appello e un cammino la marcia: nonviolenza che chiama alla lotta.

 

7. REPETITA IUVANT. DA PERUGIA AD ASSISI (2007)

 

La marcia Perugia-Assisi e' storicamente la piu' rilevante iniziativa di mobilitazione per la pace in Italia.

Non conta granche' su quale piattaforma volta a volta venga convocata, quante e quali ambiguita' possano esserci nelle organizzazioni promotrici, se ad essa partecipino per breve tratto a far passerella per le tv un pugno di meschini personaggi di dubbia o nulla moralita', le cui mani grondano del sangue delle vittime della guerra irachena del '91 e del 2003, della guerra jugoslava del '99, della guerra afgana cui l'Italia tuttora scelleratamente partecipa.

Conta che la marcia nel suo stesso farsi smaschera e denuncia la guerra, gli eserciti, le armi; nel suo stesso farsi convoca alla pace e alla nonviolenza; nel suo stesso farsi invera l'appello e la speranza di Aldo Capitini e Francesco d'Assisi; nel suo stesso farsi richiama ed impegna al frutto della Resistenza scritto nella Costituzione italiana, nel preambolo della Carta delle Nazioni Unite, nella Dichiarazione universale dei diritti umani: il ripudio della guerra, l'opposizione ad ogni uccisione, l'impegno per la vita e la dignita' di ogni essere umano.

La marcia Perugia-Assisi e' la pace che cammina con le tue gambe, parla con la tua voce, ha il tuo volto, e il volto dell'umanita' intera: quell'umanita' solidale che vide Leopardi nella Ginestra, quell'internazionale futura umanita' che inveri nella compresenza il senso e il fine dell'umana vicenda, e tutte riscatti le umane vite, tutta salvi l'umana civilta', la dignita' di tutte le donne e di tutti gli uomini rivendichi e renda reale e viva qui, adesso, per sempre.

La marcia Perugia-Assisi e' l'assemblea itinerante dell'umanita' vivente, e' figura e prassi della nonviolenza in cammino.

 

8. REPETITA IUVANT. UNA SCELTA DI PACE (2007)

 

Tra le persone. Con la natura.

E' l'unica Terra che abbiamo. Vi e' una sola umanita'.

*

Nel ricordo di Aldo Capitini, anche noi alla Perugia-Assisi.

Per difendere la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano.

Per difendere la biosfera.

Una scelta di pace. Una scelta di giustizia.

 

9. REPETITA IUVANT. DUE PASSAGGI (2007)

 

Il primo passaggio. La Perugia-Assisi che si e' appena svolta, e che ha dimostrato ad abundantiam la possibilita' oltre che la necessita' della ripresa dell'impegno di pace in Italia, di un impegno di pace chiaro e coerente: l'impegno di pace che ripudia la guerra, che si oppone a tutte le uccisioni, che lotta per il riconoscimento di tutti i diritti umani a tutti gli esseri umani; quell'impegno di pace che hic et nunc puo' essere inverato solo facendo la scelta della nonviolenza, la scelta concreta della nonviolenza. In primo luogo opponendosi alla partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan; poi anche opponendosi al riarmo e al traffico di armi, opponendosi alle spese militari e all'industria bellica; opponendosi alle atomiche dislocate nel nostro paese; opponendosi alla nuova e cruciale servitu' militare imperiale a Vicenza; opponendosi alla sistematica violazione dei diritti umani dei migranti.

Ancora una volta partecipata, ancora una volte assemblea itinerante, ancora una volta popolo in cammino, la marcia Perugia-Assisi ha espresso netto e forte il ripudio della guerra, degli eserciti, delle armi, di ogni terrorismo, di ogni dittatura: anche il terrorismo e la dittatura che i poteri rappresentativi del 20% dell'umanita' impongono ai restanti quattro quinti della famiglia umana. Il nostro terrorismo, la nostra dittatura, il terrorismo e la dittatura dei poteri dominanti del Nord rapinatore sugli infiniti sterminati Sud del mondo, il terrorismo e la dittatura da cui dipende il nostro relativo benessere e privilegio pagato al prezzo della strage per fame e per guerre e per repressioni e schiavitu' di tante sorelle e tanti fratelli per interi continenti. Quando si straparla di sicurezza si consideri quanta parte dell'umanita' e' privata di ogni sicurezza dal sistema di relazioni internazionali, dal sistema di ripartizione delle risorse, dal sistema di planetario sfruttamento e rapina delle risorse che consente a noi tanto sperpero ed impone a innumerevoli esseri umani tanto dolore ed orrore. E che mai ci abbandoni questa consapevolezza.

Ora, noi non ci si illude che sara' cosa facile ricostruire in Italia un impegno di pace limpido e coerente, autentico ed efficace, soprattutto dopo un anno e mezzo in cui tanta parte della sinistra ex-pacifista si e' arruolata nel partito della guerra e delle stragi. Ma la marcia ideata da Aldo Capitini ancora una volta ha espresso questo messaggio, ha consegnato questo legato, ha rivolto all'intero popolo italiano questo appello; ha riproposto senza orpelli retorici e senza ingannevoli perifrasi l'alternativa secca e ineludibile: nonviolenza o barbarie; nonviolenza giuriscostituente o catastrofe della civilta' umana; nonviolenza come scelta della convivenza e della responsabilita' o collasso della biosfera. Detto altrimenti: o il disarmo o la morte. O la smilitarizzazione dei conflitti o la morte. O il ripudio delle guerre, degli eserciti, delle uccisioni, o la morte di tutto e di tutti. Solo la nonviolenza piu' salvare l'umanita', la nonviolenza che e' la lotta la piu' nitida e la piu' intransigente contro ogni oppressione, contro ogni menzogna.

*

Il secondo passaggio. Il congresso del Movimento Nonviolento che si svolgera' dal primo al 4 novembre a Verona. Che potrebbe essere momento di verita' e dire una parola di verita', questa parola di verita': che e' l'ora della nonviolenza; che la nonviolenza e' la politica del XXI secolo; che solo la scelta dela nonviolenza puo' fondare un programma politico adeguato ai compiti dell'ora. Che fuori della nonviolenza non si da' piu' una politica di pace, una politica di verita', una politica di giustizia, una politica di liberazione.

Ora, noi non ci si illude che questo congresso possa essere gia' figura e presagio e segnavia di quel "parlamento dell'umanita'" tante volte evocato nel corso della storia nelle piu' audaci e frugifere utopie filantropiche e nelle piu' alte e piu' dense e preziose scritture del costituzionalismo moderno. E sappiamo fin troppo bene quali limiti di ingenuita', di fragilita', e finanche di simplicitas che talvolta decade a semplicismo e semplicioneria, affettino le esperienze organizzate delle persone amiche della nonviolenza; e sappiamo anche quante debolezze e contraddizioni nel cuore delle persone amiche della nonviolenza alberghino, e quanti gabbamondo per queste esperienze e linguaggi transitino e quante devastazioni producano. E sappiamo anche quanto piccola parte il Movimento Nonviolento fondato dal medesimo Aldo Capitini che ideo' la marcia Perugia-Assisi sia rispetto all'arcipelago della nonviolenza organizzata, arcipelago in cui le ambiguita' fin abissali non mancano (e naturalmente non parliamo qui dei partiti guerrafondai e assassini che si spacciano per amici della nonviolenza mentre deliberano guerre e stragi, e ve ne sono ben tre nel parlamento italiano). E sappiamo anche come la nonviolenza organizzata sia parte piccina rispetto ai cosiddetti movimenti di pace, della cittadinanza attiva, eccetera eccetera, movimenti in cui ancor oggi trovano ricetto e non di rado finanche prevalgono i parassiti e gli squadristi ad un tempo eversivi e ministeriali, nichilisti e aggrappati con gli artigli alle mammelle del pubblico erario. E sappiamo anche come finanche persone esimie, e della nonviolenza talora fautrici, in quest'ultimo anno abbiano ceduto alla guerra, siano state travolte, si siano prestate a far da compari e comari degli stragisti al governo. Tutto cio' lo sappiamo, e nulla ci nascondiamo di queste miserie.

E tuttavia crediamo che forse proprio dal congresso del Movimento Nonviolento che si terra' tra meno di un mese in quella bella e famosa citta' di Verona potrebbe venire l'invito, l'appello, la chiamata in grado di scuotere e muovere tante e tanti a una scelta che sentiamo necessaria ed urgente: la scelta della nonviolenza come proposta politica esplicita e rigorosa, non mero orizzonte ideale ma pratica concreta, non devozione privata ma soggetto politico, forza di trasformazione, storica, sociale. Capace di incidere come movimento e di farsi presenza forte ed egemone nelle istituzioni, anche.

Forte ed egemone nelle istituzioni, andando anche alle elezioni con il proprio volto e la propria voce, con la forza della democrazia. La democrazia diretta e la democrazia rappresentativa: ed entrambe sono necessarie. E il momento e' adesso, prima che il disastro della guerra e del fascismo tutto travolga.

Forse quel congresso riuscira' a formulare la proposta che molte e molti attendono: di uscire da ogni subalternita', da ogni rassegnazione, da ogni contiguita', da ogni pusillanimita', da ogni apatia, da ogni puerilita', da ogni attendismo. Uscire dalla minorita' e porsi l'ambizioso fine di rifondare tout court la politica nel nostro paese, proponendo la nonviolenza come criterio ed asse di un progetto politico, di un movimento politico, di un blocco storico: di porre l'obiettivo della nonviolenza al potere. E vorremmo vivamente sperarlo.

*

Vorremmo vivamente che dalla marcia Perugia-Assisi appena svoltasi, e dal congresso del Movimento Nonviolento in procinto di darsi, scaturisse corale e plurale, persuaso e complesso, policromo e polifonico, dialettico e dialogico, un messaggio e un impegno: di rottura di ogni complicita', di illimpidimento del linguaggio, di pensiero ed azione di pace e liberazione: un progetto politico, un lavoro politico, un movimento politico.

Una politica nonviolenta. Una nonviolenza giuriscostituente. La nonviolenza al potere, qui e adesso, senza piu' esitazioni.

*

E queste ci sembrano essere le cose decisive:

a) la critica pratica del patriarcato, l'azione per abbattere le strutture ideologiche e pratiche della violenza maschilista; e qui e' la chiave di volta di una proposta politica nonviolenta;

b) l'opposizione integrale alla guerra, ai suoi strumenti, ai suoi apparati, alle illogiche logiche sue; e la costruzione di modalita', strumenti, risorse per la gestione e risoluzione nonviolenta dei conflitti;

c) la difesa della biosfera e dei diritti umani uniti in un sinolo; che si puo' anche dire: la necessita' del socialismo come responsabilita' condivisa per la liberazione di ogni soggetto oppresso, la difesa dell'intero mondo vivente e il libero sviluppo di ciascuno e di tutti, di sempre piu' ampie integrazioni, di sempre piu' vasti riconoscimenti, di sempre piu' profonda coscienza e cura dei nessi che tutti e tutto collegano, prima che la barbarie prevalga - e il collasso dell'ecosistema;

d) la dimensione giuriscostituente: ovvero inveratrice di diritto, istitutrice di ordinamento giuridico, fondatrice di una societa' in cui sia possibile convivere secondo regole condivise, applicando il principio responsabilita', riconducendo a piu' ravvicinata sinergia l'esigenza della liberta' e quella della giustizia: quell'incontro che si attua nel riconoscimento del volto altrui, nel prendersi cura dell'altra e dell'altro, nella misericordia fraterna e sororale che nessuna vita abbandona alla violenza, getta nel nulla, sacrifica alla morte.

*

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

La nonviolenza e' in cammino.

Ma la nonviolenza puo' camminare solo con le tue gambe.

Senza di te la nonviolenza e' solo un appello: tu soltanto puoi incarnarla e farla esistere.

Tu, tutti. Tu-tutti, per usare ancora una volta una formula capitiniana.

 

10. REPETITA IUVANT. SULLA MARCIA PER LA PACE PERUGIA-ASSISI DEL 16 MAGGIO (2010)

 

Che la marcia Perugia-Assisi che si terra' domenica 16 maggio possa richiamare tutte le persone di volonta' buona e di retto sentire a due doveri troppo a lungo disattesi: l'opposizione alla guerra, e particolarmente alla partecipazione italiana alla guerra afgana; l'opposizione al colpo di stato razzista nel nostro paese.

Se non ci si oppone alla guerra se ne e' complici, e si e' complici delle stragi di cui essa consiste.

Se non ci si oppone al colpo di stato razzista se ne e' complici, e si e' complici delle persecuzioni, degli omicidi e delle stragi che esso ha promosso ed avallato.

La marcia Perugia-Assisi e' un'idea luminosa, e frugifera un'eredita', di Aldo Capitini, l'apostolo della nonviolenza nel nostro paese.

Chi marcia per la pace deve opporsi alla guerra e al colpo di stato razzista.

 

11. REPETITA IUVANT. OGGI TRA PERUGIA E ASSISI (2010)

 

Oggi tra Perugia e Assisi l'assemblea itinerante di innumerevoli persone di volonta' buona dira' ancora una volta che la guerra e' nemica dell'umanita'. Dira' ancora una volta che vi e' una sola umanita'.

E chiamera' alla lotta contro la guerra in corso, chiamera' alla lotta contro il colpo di stato razzista in Italia.

Chiamera' alla scelta della nonviolenza, alla forza della verita'. Chiamera' all'insurrezione nonviolenta per i diritti umani di tutti gli esseri umani, per la difesa di tutto il vivente, della biosfera casa comune.

Questa e' la marcia Perugia-Assisi come la penso' e l'ha resa reale Aldo Capitini.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

12. REPETITA IUVANT. DALLA MARCIA PER LA PACE PERUGIA-ASSISI LA SCELTA DELLA NONVIOLENZA (2010)

 

La marcia per la pace da Perugia ad Assisi nata per intuizione ed iniziativa di Aldo Capitini, l'apostolo della nonviolenza in Italia, convoca ogni persona di volonta' buona e di retto sentire all'impegno contro la guerra, contro le armi, contro tutte le persecuzioni, le devastazioni, le ingiustizie.

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Oggi qui essa convoca all'impegno contro la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan, all'impegno per la pace costruita con mezzi di pace; oggi qui essa convoca all'impegno contro il colpo di stato razzista, all'impegno in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

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La marcia per la pace e' l'assemblea itinerante dell'umanita' in cammino che prende coscienza del fatto decisivo emerso nell'epoca storica aperta dagli orrori di Auschwitz e di Hiroshima: la consapevolezza del fatto che solo la scelta nitida e intransigente della nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

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Vi e' una sola umanita'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

La nonviolenza e' in cammino.

 

13. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Riletture

- Adriano Bausola, La liberta', La Scuola, Brescia 1985, 1986, pp. 296.

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Riedizioni

- Dava Sobel, Longitudine, Rcs, Milano 1996, 2014, pp. 192, euro 7,90 (in supplemento al "Corriere della sera").

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Strumenti

- Norberto Bobbio, Nicola Matteucci, Gianfranco Pasquino (diretto da), Dizionario di politica, Utet, Torino 1983, 1990, Tea, Milano 1990, 1992, pp. XIV + 1244.

- Luciano Gallino, Dizionario di sociologia, Utet, Torino 1978, 1993, Tea, Milano 1993, pp. XVIII + 774.

 

14. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

15. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1781 del 9 ottobre 2014

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