[Nonviolenza] Ogni vittima ha il volto di Abele. 78
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- Date: Wed, 17 Sep 2014 14:44:29 +0200 (CEST)
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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XV)
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
Numero 78 del 17 settembre 2014
In questo numero:
1. Si svolge oggi la riunione del "Tavolo per la pace" di Viterbo
2. Alcune iniziative per la pace: dal 21 settembre al 2 ottobre, al 19 ottobre, al 4 novembre, al 25 novembre
3. Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo: Un appello per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"
4. Una manciata di tesi, e un'insistenza (2011)
5. Una tesi fondamentale (2011)
1. INCONTRI. IL 17 SETTEMBRE RIUNIONE DEL "TAVOLO PER LA PACE" DI VITERBO
Si svolge oggi, mercoledi' 17 settembre, con inizio alle ore 17,15, presso il Palazzetto della Creativita' in via Carlo Cattaneo 9 (sito nell'area del complesso scolastico degli istituti comprensivi Canevari e Vanni), la riunione del "Tavolo per la pace" di Viterbo.
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Per ogni comunicazione il punto di riferimento e' Pigi Moncelsi: tel. 0761348590, cell. 3384613540, e-mail: pmoncelsi at comune.viterbo.it
2. INIZIATIVE. ALCUNE INIZIATIVE PER LA PACE: DAL 21 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE, AL 19 OTTOBRE, AL 4 NOVEMBRE, AL 25 NOVEMBRE
Una manifestazione nazionale per la pace a Firenze il 21 settembre; la Giornata internazionale della nonviolenza il 2 ottobre; la marcia Perugia-Assisi il 19 ottobre; l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele" di commemorazione nonviolenta di tutte le vittime di tuttte le guerre il 4 novembre; il 25 novembre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Sono alcune delle iniziative di pace dei prossimi mesi.
Pace, disarmo, smilitarizzazione.
Rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
3. INIZIATIVE. MOVIMENTO NONVIOLENTO, PEACELINK E CENTRO DI RICERCA PER LA PACE E I DIRITTI UMANI DI VITERBO: UN APPELLO PER IL 4 NOVEMBRE: "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"
[Riproponiamo l'appello promosso gia' negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo per il 4 novembre: "Ogni vittima ha il volto di Abele"]
Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
Movimento Nonviolento, per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org
Peacelink, per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it
Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo, per contatti: e-mail: nbawac at tin.it e centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/
4. REPETITA IUVANT. UNA MANCIATA DI TESI, E UN'INSISTENZA (2011)
La nonviolenza e' la lotta contro la violenza, al di fuori di questa lotta nonviolenza non si da'.
La nonviolenza si fonda sul rispetto di se' come essere umano: essa e' dunque difesa attiva della propria integrita'.
La nonviolenza si fonda sulla consapevolezza che vi e' una sola umanita', e un'unica biosfera: essa e' dunque responsabilita' per l'altro ed empatia in azione.
La nonviolenza ti chiede di prendere sul serio la tua propria dignita', ergo di pensare seriamente le tue proprie idee e le tue proprie azioni; di approfondirle e rigorizzarle: e laddove esse ledano la tua o l'altrui dignita', di mutarle.
La nonviolenza ti chiede di prendere sul serio l'altrui dignita', ergo di considerare seriamente le altrui idee ed azioni; di approfondirle e rigorizzarle: e laddove esse ledano l'altrui o la tua dignita', di adoperarti a mutarle.
La nonviolenza e' sempre dalla parte delle vittime. La nonviolenza e' sempre impegnata a salvare le vite.
La nonviolenza e' fallibilista: proprio perche' non possiamo essere certi di avere ragione facciamo in modo che la nostra azione non provochi del male a chicchessia: in dubio contra projectum.
La nonviolenza e' fallibilista: proprio perche' non possiamo essere certi di avere ragione facciamo in modo che il nostro giudizio non provochi del male a chicchessia: in dubio pro reo.
La nonviolenza e' componibile con tradizioni culturali diverse, poiche' essa e' lo sforzo di cogliere il bene che unisce e che salva.
La nonviolenza e' pluridimensionale, complessa, contestuale, dialogica e dialettica, concreta. Non e' riducibile ad una delle sue dimensioni; non e' data e fissata, ma aperta e creativa.
Essa afferma la coerenza tra i mezzi e i fini: il fine non giustifica i mezzi, i mezzi pregiudicano il fine.
Essa e' opposizione alla violenza, lotta comunicativa, gestione costruttiva del conflitto, riparazione di cio' che e' rotto, coinvolgimento nel percepire e realizzare relazioni armoniche, uguaglianza di diritti nel rispetto delle differenze, riconoscimento di dignita', non nuocere, equilibrio: ahimsa.
Essa e' afferramento al bene, persistere nel giusto, forza della verita', ricerca condivisa ed autenticita' relazionale: satyagraha.
Ma in primis et ante omnia la nonviolenza e' la lotta contro la violenza, al di fuori di questa lotta nonviolenza non si da'.
5. REPETITA IUVANT. UNA TESI FONDAMENTALE (2011)
Quando io affermo il mio diritto a vivere, e quindi rivendico il mio diritto a non essere ucciso, per poter fondare questo diritto per me io devo riconoscere lo stesso diritto ad ogni altro essere umano; come potrei altrimenti chiedere ad altri di riconoscerlo a me se io non lo riconoscessi loro?
Il mio diritto alla vita, alla dignita', all'integrita', in tanto puo' avere una possibilita' di ascolto, esprimere una capacita' persuasiva, ottenere rispetto, costituire un'obbligazione cogente, in quanto questo diritto io riconosco ad ogni altro essere umano, rispetto in ogni altro essere umano.
Solo riconoscendo a tutti gli esseri umani tutti i diritti umani io posso chiedere agli altri per me il rispetto di quei diritti, ed e' su questo riconoscimento reciproco e su questo impegno condiviso che si puo' costruire un accordo comune, una civile convivenza.
E' la massima che costantemente si presenta nella generalita' delle culture fin dalla piu' remota antichita': agisci nei confronti degli altri cosi' come vorresti che gli altri agissero nei tuoi confronti.
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La nonviolenza e' questo: il tuo diritto alla vita, alla dignita' e all'integrita' preso sul serio. Ovvero il riconoscimento per tutti gli esseri umani di quel medesimo diritto. E quanto da cio' necessariamente consegue.
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Vi e' una sola umanita'. Costituita dai singoli esseri umani ognuno dei quali l'intera umanita' compone e reca in se'. E quindi ogni male fatto ad un essere umano e' fatto all'umanita' intera. A te. A me.
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Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
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OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
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