[Nonviolenza] Telegrammi. 1673



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1673 del 19 giugno 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Una bozza di lettera al governo

2. Una bozza di lettera ai parlamentari

3. Una bozza di lettera ai Comuni

4. Un incontro di riflessione con Vito Ferrante a Viterbo

5. A Modena la festa di "Azione nonviolenta"

6. Il programma della Festa per i 50 anni di "Azione nonviolenta"

7. A Roma per la messa al bando internazionale delle armi nucleari

8. "Operazione Colomba": Marcia internazionale per la pace in Albania

9. Una presentazione dell'Operazione Colomba

10. Una scheda di presentazione dell'associazione Erinna - centro antiviolenza di Viterbo

11. Paolo Arena e Marco Graziotti intervistano Asdrubale Scarrone (2010)

12. La "Carta" del Movimento Nonviolento

13. Per saperne di piu'

 

1. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AL GOVERNO

 

Al/alla Ministro/a ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentile ministro/a ...,

le scrivo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

2. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI PARLAMENTARI

 

Al/alla senatore/senatrice/onorevole ...

Oggetto: proposta di presentazione di un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia statali e locali siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Gentile parlamentare,

le scrivo per formularle una proposta: di voler presentare un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Lei gia' sapra' che un analogo disegno di legge fu gia' presentato nel 2001, dopo la tragedia di Genova, sottoscritto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ma allora non fu poi "calendarizzato" nei lavori parlamentari e quindi non giunse a buon fine.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

3. PROPOSTE D'INIZIATIVA. UNA BOZZA DI LETTERA AI COMUNI

 

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: Proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Gentile sindaco,

forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.

La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.

Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Distinti saluti

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

4. INCONTRI. UN INCONTRO DI RIFLESSIONE CON VITO FERRANTE A VITERBO

 

Si e' svolto mercoledi' 18 giugno 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione sul tema: "L'impegno dei servizi pubblici per il riconoscimento, il rispetto e la promozione dei diritti umani delle persone sofferenti psichiche: un dovere di civilta'".

All'incontro ha preso parte Vito Ferrante.

*

Vito Ferrante, persona di straordinario rigore morale e di sconfinata generosita', e' il presidente e l'anima dell'"Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia" (Afesopsit), una fondamentale esperienza di solidarieta', di partecipazione, di democrazia, di difesa nitida e intransigente dei diritti umani. Gia' consigliere comunale di Viterbo, apprezzatissimo scultore, presidente della Consulta dipartimentale per la salute mentale della Asl di Viterbo, Vito Ferrante e' una delle personalita' piu' stimate nell'ambito del volontariato e dell'impegno sociale e civile, promotore di innumerevoli iniziative di solidarieta' concreta, diuturnamente impegnato nel recare aiuto a chi piu' ne ha bisogno; e' a Viterbo un luminoso punto di riferimento per la societa' civile, per le esperienze di solidarieta' e di liberazione, per i movimenti democratici, per i servizi pubblici impegnati nell'assistenza rispettosa e promotrice della dignita' e dei diritti umani.

 

5. INCONTRI. A MODENA LA FESTA DI "AZIONE NONVIOLENTA"

[Dal Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it) riceviamo e diffondiamo]

 

Modena, 19-22 giugno, festa per i 50 anni di "Azione nonviolenta". Cultura e politica, arte e convivialita'.

La Festa nazionale di "Azione nonviolenta", la rivista fondata dal filosofo Aldo Capitini nel 1964, che si svolgera' a Modena dal 19 al 22 giugno, trasformera' la citta' emiliana per quattro giorni nella capitale italiana della nonviolenza.

Da Goffredo Fofi, che fu stretto collaboratore di Aldo Capitini - che inaugurera' la festa insieme al direttore Mao Valpiana e al Sindaco di Modena - all'antropologa Pat Patfoort, punto di riferimento della nonviolenza europea; dal lancio della "Campagna per il disarmo e la difesa civile non armata e nonviolenta", annunciata il 25 aprile all'Arena di pace e disarmo di Verona, al confronto tra le Scuole di Pace dell'Emilia Romagna; dallo yoga al teatro dell'oppresso, alla costruzione del mandala di pace; dai concerti, alle danze dal mondo, al recital di Alberto Patrucco e Andrea Miro', saranno quattro giorni densi di cultura, politica, arte e buon cibo.

Con il patrocinio del Comune di Modena e la collaborazione di molte associazioni locali, la testa di "Azione nonviolenta" si dipanera' nel Parco XXII Aprile di Modena a partire dal pomeriggio, nei focus in libreria, con ospiti nazionali e internazionali che dialogheranno con il pubblico sui temi della difesa, del disarmo e del Servizio civile, della convivenza e dei conflitti, dell'eredita' culturale di Aldo Capitini e dell'editoria di pace, della memoria e dell'educazione alla nonviolenza.

Continuera' la sera, nel palco centrale, con la pizziche salentine dei Krazi' (giovedi'), il canzoniere della tradizione antimilitarista cantato da Giuliana Bergamaschi e Ilaria Peretti (venerdi'), lo spettacolo di danze popolari che coinvolgeranno il pubblico con "Balliamo sul Mondo" (sabato) e la presentazione del nuovo cd "Segni (e) particolari" di Patrucco e Miro che cantano il poeta anarchico Brassens (domenica).

Ed in mezzo la possibilita' di visitare le mostre, tra le quali quella sui 50 anni di "Azione nonviolenta", laboratori per adulti e bambini, praticare yoga, visitare gli stands delle associazioni del territorio, gustare la bio-pizza e dissertarsi al bio-bar, cenare al ristorante tradizionale e vegetariano.

Insomma una vera festa popolare all'insegna della nonviolenza che, come scriveva Aldo Capitini, e' anticipo, qui ed ora, della realta' liberata.

 

6. INCONTRI. IL PROGRAMMA DELLA FESTA PER I 50 ANNI DI "AZIONE NONVIOLENTA"

[Dal Movimento Nonviolento (per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax 0458009803, siti: www.nonviolenti.org, www.azionenonviolenta.it) riceviamo e diffondiamo]

 

Festa per i 50 anni di "Azione nonviolenta", Modena, 19-22 giugno, Parco XXII aprile.

Programma

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Giovedi' 19 giugno

- ore 17,30: inaugurazione della festa con Goffredo Fofi, Mao Valpiana direttore di "Azione nonviolenta" e il Sindaco di Modena.

- ore 19: focus libreria, "La campagna per il disarmo e la difesa civile non armata e nonviolenta" con Francesco Vignarca (Rete Italiana Disarmo), Licio Palazzini (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile),  Federico del Giudice (Rete Pace), con Pasquale Pugliese (Movimento Nonviolento)

- ore 18: nel parco, laboratorio ad iscrizione (minimo 8, massimo 20 iscritti) di Teatro dell'Oppresso con Luciana Talamonti - Associazione Teatrindifesi; laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 21,30: palco centrale, Krasi' in concerto.

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Venerdi' 20 giugno

- ore 17: libreria, "Quello che era giusto - ricordando Alexander Langer", a cura del Laborat Casa Pace (partnership tra Casa per la Pace e progetto teatrale "Il Ratto d'Europa"). A seguire focus "La convivenza interculturale" con Pat Patfoort (antropologa), Sara Bonacini (Coop. soc. Mediando), con Elena Buccoliero (Movimento Nonviolento).

- ore 16,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 18: nel parco, laboratorio di Teatro dell'Oppresso con Luciana Talamonti - Associazione Teatrindifesi.

- ore 20,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 21.30: palco centrale, "Informazione e comunicazione di pace" con i Direttori Mao Valpiana (Azione nonviolenta), Efrem Tresoldi (Nigrizia), Marco Fratoddi (La Nuova Ecologia), Rosa Siciliano (Mosaico di Pace), Stefano Corradino (Articolo 21), modera Mariapia Cavani. A seguire il canzoniere antimilitarista di Giuliana Bergamaschi e Ilaria Peretti (del gruppo Bocche di Rosa).

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Sabato 21 giugno

- ore 9.30: nel parco, yoga a cura di Silvia Bianchi del Centro Yoga Shiva (portare tappetino e cuscino).

- ore 17: al coperto laboratorio di narrazione collettiva "La vita e' l'arte dell'incontro", con Elena Buccoliero e Caterina Del Torto (formatrici), ad iscrizione.

- ore 18: focus libreria, "Aldo Capitini ed Azione nonviolenta" con Andrea Maori (autore di Dossier Aldo Capitini) e Daniele Lugli (collaboratore di Capitini), con Mao Valpiana (Movimento Nonviolento).

- ore 16,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 18: nel parco

laboratorio di Teatro dell'Oppresso con Luciana Talamonti - Associazione Teatrindifesi

- ore 20,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 21: palco centrale, concerto di percussioni africane a cura dell'associazione Fore Fote.

- ore 22.30: palco centrale, "Gira e danza il mondo", spettacolo di danze popolari a cura di Balliamo sul mondo.

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Domenica 22 giugno

- ore 9.30: nel parco yoga a cura di Silvia Bianchi del Centro Yoga Shiva (portare tappetino e cuscino).

- ore 16,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 17: al coperto, Laboratorio ad iscrizione teorico-pratico Il mandala e la Pace con Annalisa Ippolito

- ore 17,30: focus libreria, Memoria ed educazione alla pace con Ercole Ongaro (storico, autore di "Resistenza nonviolenta 1943-45"), Elena Monticelli (Scuola di Pace di Monte Sole), Marisa Burchi (Rocca di Pace, Sestola), Marco Marzi (Scuola di Pace di Reggio Emilia/Istoreco), Vittorio Venturi (Amici della nonviolenza di Modena), con Massimiliano Pilati (Movimento Nonviolento/Forum trentino per la pace).

- ore 18: nel parco, esito laboratorio di Teatro dell'Oppresso con Luciana Talamonti - Associazione Teatrindifesi

- ore 20,30: nel parco, laboratori per bambini e ragazzi.

- ore 21,30: palco centrale, "Segni (e) particolari", Alberto Patrucco e Andrea Miro' cantano Brassens.

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Ristorante tradizionale e vegetariano aperto tutte le sere dalle ore 19 presso l'adiacente parrocchia di S. Giovanni Evangelista.

Area ristoro con bio-pizza e bio-bar aperta tutte le sere presso il parco XXII Aprile.

Presso l'area della festa sara' possibile visitare le seguenti mostre: "50 anni di Azione nonviolenta", a cura del Movimento Nonviolento, "Il sentiero della Costituzione", a cura del Gruppo don Lorenzo Milani di Modena.

Nei giorni della festa, presso la biblioteca Crocetta (palazzina Pucci, Via Canaletto 108, negli orari di apertura della biblioteca) sara' possibile visitare la mostra: "50 anni di Azione nonviolenta", a cura del Movimento Nonviolento.

 

7. INCONTRI. A ROMA PER LA MESSA AL BANDO INTERNAZIONALE DELLE ARMI NUCLEARI

[Da Antonia Sani della Wilpf - Lega internazionale di donne per la pace e la liberta' (per contatti: antonia.sani at alice.it) riceviamo e  diffondiamo.

Antonia Baraldi Sani - nata a Ferrara nel 1936 - vive a Roma. E' stata docente di materie letterarie nella Scuola Secondaria Superiore. E' tra i membri fondatori del Comitato Nazionale Scuola e Costituzione (1985) e presidente del Crides (Centro Romano di Iniziativa per la Difesa dei Diritti nella Scuola), che rappresenta l'articolazione romana del Comitato Nazionale Scuola e Costituzione. Ha fatto parte della Giunta Esecutiva dell'Associazione "Carta 89", fondata da F. Gentiloni, M. A. Manacorda, E. Garin, R. Luporini, F. Gianpiccoli, per la difesa della laicita' dello Stato fino al suo scioglimento. E' stata presidente del "Comitato per la difesa e il rilancio della Costituzione" di Roma (1990-97). E' tra i soci fondatori della "Associazione nazionale per la scuola della Repubblica" (1999) di cui e' coordinatrice. E' stata consigliera circoscrizionale (Roma, II Circoscrizione) per due consigliature come indipendente nelle liste del Pci (1981-1989). Ha fatto parte del Consiglio Scolastico Provinciale di Roma come insegnante di Scuola Superiore. Dal 2007 e' presidente della Wilpf Italia (Womens International League for Peace and Freedom). Collabora a vari quotidiani e periodici di ispirazione laica, tra i quali "Laicita'", "Ecole", "Alternative", "Italialaica", "IL Paese delle donne". Cfr. anche l'intervista nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 354]

 

Venerdi' 20 giugno a Roma presso il Cesv, in via Liberiana 17 (S.ta Maria Maggiore), dalle ore 16 alle ore 19, si svolgera' il convegno "Verso Vienna 2014: esigiamo il bando internazionale delle armi nucleari".

Intervengono sulle prospettive della iniziativa umanitaria per il disarmo: Viola Giuliano (Wilpf internazionale), Mario Agostinelli, Luigi Mosca, Alfonso Navarra (presentatori del pamphlet "Esigete" di Stephane Hessel e Albert Jacquard, Ediesse), on. Paolo Bolognesi (Associazione famiglie vittime di stragi - Commissione Difesa della Camera), on. Giuditta Pini (Commissione Difesa della Camera), sen. Roberto Cotti (Commissione Difesa del Senato), Daniele Santi (Senzatomica - Ippnw - Associazione internazionale medici per la prevenzione della guerra nucleare), Maria Luisa Gizzio (Anpi), Raffaella Bolini (Arci).

Aderiscono Lidia Menapace, Domenico Gallo, Giulio Marcon, Giorgio Zanin, Manlio Dinucci, Donatella Duranti, Laura Greco.

Promuovono Wilpf-Italia e Loc.

 

8. REPETITA IUVANT. "OPERAZIONE COLOMBA": MARCIA INTERNAZIONALE PER LA PACE IN ALBANIA

[Dalle amiche e dagli amici dell'Operazione Colomba (per contatti: tel. 054129005, cell. 328.5857263, e-mail: albania at operazionecolomba.it, operazione.colomba at apg23.org, web: www.operazionecolomba.it, www.operazionecolomba.com, www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania) riceviamo e diffondiamo]

 

Marcia internazionale per la pace in Albania

"Un popolo si muove per la pace, contro le vendette di sangue"

Bajram Curri-Titana, 22 giugno - primo luglio 2014

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La gjakmarrja (vendetta di sangue) e' un fenomeno estremamente lesivo dei diritti fondamentali degli esseri umani, a partire dal piu' importante, quello alla vita. Tale pratica mina, inoltre, l'unita', la stabilita' e il futuro di tutta l'Albania.

Il superamento della gjakmarrja ("vendetta di sangue") puo' avvenire solo attraverso la promozione di una cultura di pace e nonviolenza che favorisca sia percorsi di riconciliazione tra le famiglie in vendetta, sia percorsi di riconciliazione collettiva: i cittadini albanesi non dovranno mai piu' sentire la necessita' di farsi giustizia da soli, perche' lo Stato sara' presente e in grado di tutelare i loro diritti.

Per permettere che cio' avvenga, e' indispensabile la mobilitazione della societa' civile nazionale (in primo luogo) ed internazionale.

E' per questo che Operazione Colomba ha deciso di promuovere una Marcia internazionale per la pace in Albania che partira' da Bajram Curri (regione di Tropoja) il 22 giugno e che, cercando di coinvolgere le zone piu' isolate e maggiormente colpite dal fenomeno, arrivera' alla capitale Tirana il primo luglio 2014.

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Gli obiettivi della Marcia sono:

1. ricordare le vittime delle "vendette di sangue" (gjakmarrjes);

2. sensibilizzare la societa' civile albanese ed internazionale sul fenomeno delle "vendette di sangue";

3. creare un movimento popolare dal basso che promuova in Albania il "pajtimi" (la riconciliazione) e lavori per riaffermare il diritto alla vita;

4. portare il fenomeno all'attenzione dei mezzi di informazione/comunicazione locali ed internazionali;

5. fare pressione nazionale ed internazionale sullo Stato albanese affinche' provveda immediatamente ad una applicazione reale e concreta della legge n. 9389 del 4/5/2005 in riferimento alla creazione e al funzionamento del Consiglio di coordinamento nella lotta contro la gjakmarrje.

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Pertanto i volontari di Operazione Colomba, insieme alla popolazione civile albanese e numerose associazioni e realta' locali, invitano la societa' civile internazionale a sottoscrivere un appello(www.operazionecolomba.it/albania/1891-appello.html) in cui si chiede:

1) alle istituzioni albanesi di impegnarsi: a dotare il Paese di un sistema giuridico/istituzionale adeguato a sostenere un processo di superamento del fenomeno; ad applicare immediatamente la legge 9389 del 4/5/2005 per la creazione e il funzionamento del Consiglio di coordinamento per la lotta contro le "vendette di sangue", previsto dalla stessa; a rendere certa la pena per quanti si macchieranno di crimini legati alle "vendette di sangue"; a promuovere una cultura di pace e rispetto dei diritti umani, prima di tutto il diritto alla vita.

2) agli attori della societa' civile (singoli o associati) nazionale ed internazionale, di impegnarsi: a non usare la violenza in caso di conflitto e a rispettare sempre la vita umana; a promuovere tra i nostri associati/amici/parenti la prassi della risoluzione nonviolenta dei conflitti e della riconciliazione; a ricordare le vittime di ogni violenza, della gjakmarrje e hakmarrje; a diffondere la storia e le esperienze delle persone che al posto della vendetta hanno scelto di riconciliarsi perdonando; a sostenere la creazione in Albania di un movimento popolare che promuova la cultura della vita, del rispetto dell'altro e della riconciliazione (pajtimi) e che sensibilizzi le istituzioni locali affinche' garantiscano il rispetto e la promulgazione delle norme tese a contrastare il fenomeno delle "vendette di sangue".

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Invitiamo inoltre la societa' civile internazionale a percorrere insieme un tratto della marcia che, da Bajram Curri (nord dell'Albania) alla capitale Tirana, unira' centinaia di persone.

La partecipazione all'evento e' possibile attraverso tre differenti modalita':

- dal 23 al 26 giugno: partecipazione alle tappe di Puke-Lac Vaudejes e Lac Vaudejes-Scutari (per un totale di circa 18 km a piedi);

- dal 29 giugno al 2 luglio: partecipazione alle tappe di Mamurras-Fushe Kruje e Fushe Kruje-Tirana (per un totale di circa 18 km a piedi);

- dal 30 giugno al primo luglio: partecipazione alla tappa finale con arrivo a Tirana (per un totale di circa 4 km a piedi).

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E' possibile iscriversi alla marcia entro e non oltre il 10 giugno 2014.

Per iscriversi inviare una e-mail a: albania at operazionecolomba.it

Per maggiori informazioni: www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania

Tel. 054129005, cell. 3285857263 (chiedere di Agnese o Mingo).

 

9. REPETITA IUVANT. UNA PRESENTAZIONE DELL'OPERAZIONE COLOMBA

[Dalle amiche e dagli amici dell'Operazione Colomba (per contatti: tel. 054129005, cell. 328.5857263, e-mail: albania at operazionecolomba.it, operazione.colomba at apg23.org, web: www.operazionecolomba.it, www.operazionecolomba.com, www.operazionecolomba.it/marciapaceinalbania) riceviamo e diffondiamo]

 

Operazione Colomba (www.operazionecolomba.it) e' il corpo nonviolento di pace dell'associazione Comunita' Papa Giovanni XXIII (www.apg23.org).

E' un progetto che nasce nel 1992 dal desiderio di alcuni volontari e obiettori di coscienza di vivere concretamente la nonviolenza in zone di guerra. Inizialmente ha operato in ex-Jugoslavia dove, sulla base dei rapporti di fiducia instaurati nel tempo con le persone del luogo, e' diventata punto di riferimento credibile per le diverse comunita' locali e conseguentemente ponte di incontro e dialogo tra le parti in conflitto: e' stato cosi' possibile riunire famiglie divise dai diversi fronti, proteggere (in maniera disarmata) minoranze etniche e contribuire a ricreare spazi di convivenza pacifica.

Dal 1992 ad oggi, tra volontari e obiettori di coscienza, vi hanno partecipato oltre millecinquecento persone.

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Le principali caratteristiche dell'intervento di Operazione Colomba sono:

- la nonviolenza: forza che rende possibile l'incontro con "l'altro" non per annientarlo (scontro), ma per risvegliarne la coscienza. Scopo della nonviolenza e' infatti quello di liberare, perseguendo sempre la verita' e la giustizia, sia l'oppresso che l'oppressore dalla spirale di odio e vendetta che ogni guerra inevitabilmente genera. Operazione Colomba cerca di vivere e concretizzare questa forza, che e' attiva e creativa, con azioni di interposizione, accompagnamento, mediazione, denuncia, protezione dei civili, riconciliazione, animazione con i bambini...

- l'equivicinanza: condivisione della vita con tutte le vittime sui diversi fronti del conflitto, indipendentemente dall'etnia, dalla religione, dall'appartenenza politica...

- la partecipazione popolare: e' una esperienza aperta a tutti (credenti e non), non sono richiesti particolari curricoli. Di indispensabile c'e' l'adesione ad un cammino di nonviolenza, una limpida affinita' con la proposta e con la vita di gruppo, la maggiore eta' e la partecipazione ad un corso di formazione specifico.

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Concretamente le attivita' che Operazione Colomba svolge in zone di guerra sono:

- la condivisione della vita con i piu' poveri tra le vittime del conflitto, cercando di sostenerli nei loro bisogni piu' immediati e condividendo con loro non solo la scomodita' delle situazioni d'emergenza, ma anche le paure e i rischi della guerra;

- la protezione dei civili piu' esposti alla violenza della guerra, attraverso la presenza, neutrale ed internazionale, che funge da deterrente verso l'uso della violenza, e attraverso azioni dirette nonviolente molto concrete;

- la promozione del dialogo e della riconciliazione, che si attua soltanto vivendo sui diversi fronti del conflitto e che si fonda sulla fiducia che le persone instaurano nei confronti dei volontari;

- il lavoro di advocacy a livello politico e istituzionale.

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In questi anni Operazione Colomba ha stretto importanti rapporti di collaborazione con organismi fra i quali le Nazioni Unite, l'Unione Europea, numerosi centri per i diritti umani ed Ong internazionali, esponenti delle chiese, associazioni e gruppi locali.

A partire dal 1995 Operazione Colomba ha sperimentato questo modo di entrare nelle guerre e di intervenire in maniera nonviolenta in molti conflitti nel mondo: Croazia, Bosnia Herzegovina, Yugoslavia (1992 - 1997); Albania (1997); Sierra Leone (1997); Kossovo - Albania - Macedonia (1998 - 2000); Timor Est - Indonesia (1999); Chiapas - Messico (1998 - 2002); Cecenia - Russia (2000 - 2001); Repubblica Democratica del Congo - Africa (2001); Palestina - Striscia di Gaza (2002 - 2003); Darfur - Sudan (2008); Kossovo (2003 - 2010); Nord Uganda (2005 - 2008); Georgia (2008 - 2009); Castel Volturno (2009 - 2010).

Attualmente Operazione Colomba e' presente in Albania, Colombia, Palestina e Israele.

Sta anche monitorando, con dei viaggi "esplorativi", la situazione nella Repubblica Democratica del Congo, nella Striscia di Gaza, in Grecia e in Siria (attraverso una presenza nei campi profughi in Libano).

 

10. REPETITA IUVANT. UNA SCHEDA DI PRESENTAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE "ERINNA" - CENTRO ANTIVIOLENZA DI VITERBO

[Dal sito dell'associazione Erinna (per contatti: "Associazione onlus Erinna - donne contro la violenza alle donne", tel. 0761342056, e-mail: onebillionrisingviterbo at gmail.com, e.rinna at yahoo.it, sito: http://erinna.it) riprendiamo e diffondiamo la seguente breve scheda di autopresentazione]

 

L'associazione "Erinna" e' un luogo di comunicazione, solidarieta' e iniziativa tra donne per far emergere, conoscere, combattere, prevenire e superare la violenza fisica e psichica e lo stupro, reati specifici contro la persona perche' ledono l'inviolabilita' del corpo femminile (art. 1 dello Statuto).

Fa progettazione e realizzazione di percorsi formativi ed informativi delle operatrici e di quanti/e, per ruolo professionale e/o istituzionale, vengono a contatto con il fenomeno della violenza.

E' un luogo di elaborazione culturale sul genere femminile, di organizzazione di seminari, gruppi di studio, eventi e di interventi nelle scuole.

Offre una struttura di riferimento alle donne in stato di disagio per cause di violenze e/o maltrattamenti in famiglia.

Erinna e' un'associazione di donne contro la violenza alle donne.

Ha come scopo principale la lotta alla violenza di genere per costruire cultura e spazi di liberta' per le donne.

Il centro mette a disposizione:

- segreteria attiva 24 ore su 24;

- colloqui;

- consulenza legale e possibilita' di assistenza legale in gratuito patrocinio;

- attivita' culturali, formazione e percorsi di autodeterminazione.

La violenza contro le donne e' ancora oggi un problema sociale di proporzioni mondiali e le donne che si impegnano perche' in Italia e in ogni Paese la violenza venga sconfitta lo fanno nella convinzione che le donne rappresentano una grande risorsa sociale allorquando vengono rispettati i loro diritti e la loro dignita': solo i Paesi che combattono la violenza contro le donne figurano di diritto tra le societa' piu' avanzate.

L'intento e' di fare di ogni donna una persona valorizzata, autorevole, economicamente indipendente, ricca di dignita' e saggezza. Una donna che conosca il valore della differenza di genere e operi in solidarieta' con altre donne. La solidarieta' fra donne e' fondamentale per contrastare la violenza.

 

11. LA NONVIOLENZA OGGI IN ITALIA. PAOLO ARENA E MARCO GRAZIOTTI INTERVISTANO ASDRUBALE SCARRONE (2010)

[Estratto da "Coi piedi per terra" n. 398. Paolo Arena e Marco Graziotti fanno parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta". Asdrubale Scarrone e' un vecchio amico di questo foglio]

 

- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come e' avvenuto il suo accostamento alla nonviolenza?

- Asdrubale Scarrone: Dagli anni Settanta del secolo scorso, rendendo sempre piu' nitido e rigoroso il mio impegno politico di militante e dirigente della sinistra rivoluzionaria antimilitarista e antitotalitaria, e di suscitatore ed animatore di movimenti di lotta, di solidarieta', di liberazione degli oppressi e di difesa della biosfera.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali personalita' della nonviolenza hanno contato di piu' per lei?

- Asdrubale Scarrone: Vittorio Emanuele Giuntella, Danilo Dolci, Rosanna Benzi, Alfio Pannega. Ma anche una piu' vasta costellazione di riferimenti e di influenze parimenti decisiva per la mia formazione e le mie scelte: Socrate, Erasmo, Diderot e Kant, Leopardi; la Resistenza e la scuola di Francoforte; Dubcek e Solzenicyn, Hannah Arendt e Agnes Heller, Guenther Anders e Erich Fromm, Boell e Camus, Sartre e Fanon, Rosa Luxemburg e Simone de Beauvoir, Victor Serge e Claude Levi-Strauss, Franco Basaglia e Gregory Bateson, Lelio Basso e Nuto Revelli, Giulio A. Maccacaro e Marcello Bernardi, Ernesto De Martino e Franco Fortini, Giulio Girardi e Michel Foucault, Ernst Bloch e Gustavo Gutierrez, Emmanuel Levinas e Hans Jonas, e soprattutto il femminismo, le esperienze latinoamericane e il dissenso dell'est, la scuola di Barbiana, poi la rivoluzione sandinista e la lotta antinucleare, Gandhi e Capitini, Murray Bookchin e Colin Ward, il movimento antimafia e la solidarieta' col movimento antiapartheid...

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali libri consiglierebbe di leggere a un giovane che si accostasse oggi alla nonviolenza? E quali libri sarebbe opportuno che a tal fine fossero presenti in ogni biblioteca pubblica e scolastica?

- Asdrubale Scarrone: Le vignette di Scalarini; molti testi di Brecht; tutto Voltaire; Obbedienza all'autorita' di Stanley Milgram; I sommersi e i salvati di Primo Levi; tutto Guenther Anders e tutta Hannah Arendt, l'autobiogafia di Nelson Mandela, le opere di Vandana Shiva. E naturalmente tutti i classici greci, Dante, Shakespeare e Cervantes. Teoria e pratica della nonviolenza di Gandhi, gli Scritti sulla nonviolenza di Capitini (e l'altra fondamentale antologia capitiniana: Il messaggio di Aldo Capitini), L'antibarbarie di Giuliano Pontara.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative nonviolente in corso oggi nel mondo e in Italia le sembrano particolarmente significative e degne di essere sostenute con piu' impegno?

- Asdrubale Scarrone: Qui in Italia occorre promuoverne urgentemente due: contro la guerra assassina e contro il colpo di stato razzista.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: In quali campi ritiene piu' necessario ed urgente un impegno nonviolento?

- Asdrubale Scarrone: Qui in Italia nei due appena citati: l'opposizione alla guerra assassina e l'opposizione al colpo di stato razzista.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali centri, organizzazioni, campagne segnalarebbe a un giovane che volesse entrare in contatto con la nonviolenza organizzata oggi in Italia?

- Asdrubale Scarrone: Il Movimento Nonviolento.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali rapporti vede tra nonviolenza e femminismo?

- Asdrubale Scarrone: E' stato gia' detto e ripetuto: della nonviolenza il femminismo e' il piu' rilevante inveramento storico.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Tra le tecniche operative della nonviolenza nella gestione e risoluzione dei conflitti quali ritiene piu' importanti, e perche'?

- Asdrubale Scarrone: Occorre fare un'analisi concreta della situazione concreta; le tecniche di lotta nonviolente vanno considerate nel contesto in cui sono utilizzate. E' questione assai complessa e qui non aggiungo altro, mi limito a rinviare al repertorio e alle analisi contenuti nel secondo volume della monumentale Politica dell'azione nonviolenta di Gene Sharp, e anche all'aureo libretto di Aldo Capitini, Le tecniche della nonviolenza.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali mezzi d'informazione e quali esperienze editoriali le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Asdrubale Scarrone: Nell'ultimo decennio innanzitutto questo foglio telematico quotidiano. Poi ovviamente alcune benemerite riviste: "Azione nonviolenta", "Qualevita", "Mosaico di pace", "Quaderni Satyagraha".

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali esperienze in ambito scolastico ed universitario le sembra che piu' adeguatamente contribuiscano a far conoscere o a promuovere la nonviolenza?

- Asdrubale Scarrone: Ve ne sono diverse, di diverso valore. Trovo ovviamente eccezionali la testimonianza di Tolstoj, il lavoro di Mario Lodi, l'esperienza della scuola di Barbiana, la riflessione e le opere di Gianni Rodari, Dalla parte delle bambine di Elena Gianini Belotti; e naturalmente i decisivi contributi di Francisco Ferrer, Maria Montessori, John Dewey, Celestin Freinet, Alexander S. Neill, Paulo Freire, Ivan Illich, Emilia Ferreiro. E l'azione maieutica di Danilo Dolci, la ricerca pedagogica di Aldo Capitini, e ancora Lamberto Borghi, Ernesto Balducci, Mario Alighiero Manacorda, Aldo Visalberghi. Ma anche le riflessioni di Vygotskij, Piaget, Bruner... Il lavoro della comunita' filosofica femminile di Diotima; ed ovviamente le riflessioni di cruciale rilevanza anche pedagogica di Hannah Arendt, Simone de Beauvoir, Martin Buber, Emmanuel Levinas, Franca Ongaro Basaglia, Vandana Shiva, Silvia Vegetti Finzi, Virginia Woolf...

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Nonviolenza e politica: quale relazione?

- Asdrubale Scarrone: Il mio punto di vista (ve ne sono molti altri molto diversi e finanche opposti al mio) e' che la nonviolenza sia innanzitutto una risorsa politica, una scelta politica, un progetto politico.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quale le sembra che sia la percezione diffusa della nonviolenza oggi in Italia?

- Asdrubale Scarrone: Purtroppo caricaturale; anche per responsabilita' di chi ne straparla senza avervi seriamente riflettuto (atteggiamento di cui e' traccia, ahinoi, anche in alcune di queste interviste), o di chi la considera solo un insieme di tecniche (delle quali oscenamente abusare).

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Quali iniziative intraprendere perche' vi sia da parte dell'opinione pubblica una percezione corretta e una conoscenza adeguata della nonviolenza?

- Asdrubale Scarrone: Promuovendo iniziative e campagne nonviolente rigorose e adeguate; adoperandosi come persone amiche della nonviolenza a viverla e presentarla pubblicamente nella sua complessita' e nella sua profondita', nella sua contestualita' e concretezza di azione politica e sociale, resistenziale, costruttiva e giuriscostituente; ponendosi alla scuola del pensiero e dei movimenti delle donne. Uscendo dalla subalternita', dismettendo le ambiguita', rompendo le complicita'. Hic et nunc contrastando la guerra assassina, il colpo di stato razzista, il femminicidio, la devastazione della biosfera; decidendosi a difendere tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani.

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- Paolo Arena e Marco Graziotti: Come definirebbe la nonviolenza, e quali sono le sue caratteristiche fondamentali?

- Asdrubale Scarrone: La lotta contro la violenza; empatica, fallibilista, processuale, aperta, dialogica, plurale, in cammino. La scelta di salvare le vite. Coscienza del limite, principio responsabilita'.

 

12. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

13. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1673 del 19 giugno 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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