[Nonviolenza] Telegrammi. 1545



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1545 dell'11 febbraio 2014

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XV)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: Un giorno di digiuno contro la persecuzione dei migranti

2. Il 14 febbraio "One billion rising for justice"

3. Eve Ensler: La preghiera di un uomo

4. Dal femminismo molti doni

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: UN GIORNO DI DIGIUNO CONTRO LA PERSECUZIONE DEI MIGRANTI

 

Questo scandalo intollerabile: gli innocenti assurdamente reclusi per mesi e mesi in campi di concentramento. L'esistenza stessa nel nostro paese, oggi, dei campi di concentramento.

Questo scandalo intollerabile: gli innocenti deportati, abbandonati o riconsegnati con la violenza negli artigli degli aguzzini da cui pensavano di essersi salvati fuggendo in Italia. Le deportazioni, l'abbandono nelle grinfie dei carnefici.

Questo scandalo intollerabile: gli innocenti ridotti in schiavitu' nel nostro paese, e lo stato italiano invece di lottare per liberarli favoreggia le mafie schiaviste. La schiavitu' nel nostro paese.

Questo scandalo intollerabile: innumerevoli innocenti morti in mare nel tentativo di giungere nel nostro paese, morti perche' lo stato italiano e l'Unione Europea criminalmente impediscono loro di giungere qui viaggiando in condizioni di legalita' e sicurezza; morti perche' lo stato italiano e l'Unione Europea criminalmente impediscono loro di esercitare il primo diritto umano: il diritto di salvare la propria vita.

Questo scandalo intollerabile: la persecuzione razzista dei migranti, oggi, in Italia, da parte dello stato italiano.

*

Oggi, lunedi' 10 febbraio 2014, sto digiunando: un gesto semplice ed umile con cui invito me stesso ad assumermi la mia parte di responsabilita' dinanzi a questo terribile scandalo.

Oggi, lunedi' 10 febbraio 2014, sto digiunando: un gesto semplice ed umile con cui vorrei invitare chi legge queste righe ad un impegno comune affinche' cessi in Italia la persecuzione razzista dei migranti.

Oggi, lunedi' 10 febbraio 2014, sto digiunando: un gesto semplice ed umile con cui vorrei esprimere la mia vicinanza a chi patisce ingiustizia e violenza.

Oggi, lunedi' 10 febbraio 2014, sto digiunando: un gesto semplice ed umile per testimoniare la mia fedelta' alle parole contenute nell'articolo 2 della Costituzione della Repubblica Italiana: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo"; la mia fedelta' alle parole contenute nell'articolo 10 della Costituzione della Repubblica Italiana: "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

Oggi, lunedi' 10 febbraio 2014, sto digiunando: un gesto semplice ed umile per riaffermare queste elementari verita' a tutti evidenti: che vi e' una sola umanita', in un unico pianeta casa comune dell'umanita' intera; che tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; che questi diritti in tanto possono esistere in quanto gli altri esseri umani - e quelle espressioni della vita associata che sono gli ordinamenti giuridici legittimi e democratici - esercitino il dovere della responsabilita', del soccorso, dell'assistenza e dell'accoglienza, il dovere di salvare le vite umane, il dovere che fonda la civile convivenza.

*

Siano aboliti i campi di concentramento.

Cessino le deportazioni e le complicita' con i carnefici.

Cessi la schiavitu' ed il favoreggiamento istituzionale di essa.

Sia riconosciuto il diritto di tutti gli esseri umani alla libera circolazione sul pianeta casa di tutti.

Sia riconosciuto il diritto di tutti gli esseri umani a fuggire da guerre e dittature, da fame e morte.

L'Italia abroghi tutte le scellerate misure razziste che hanno provocato e stanno provocando tante morti e tante sofferenze.

L'Italia torni al rispetto dei diritti umani.

L'Italia torni al rispetto della Costituzione repubblicana, democratica, antifascista.

L'Italia torni ad essere un luogo vivibile, un paese civile, uno stato di diritto: torni ad essere umana.

 

2. INIZIATIVE. IL 14 FEBBRAIO "ONE BILLION RISING FOR JUSTICE"

 

Il 14 febbraio 2014 si svolgera' in molte citta' del mondo la seconda manifestazione "One billion rising for justice" contro la violenza sulle donne, evento mondiale che gia' si svolse lo scorso anno con enorme, corale e persuasa partecipazione.

E' sicuramente la piu' grande iniziativa nonviolenta globale, e propone la piu' importante, necessaria ed urgente mobilitazione: la lotta contro la violenza maschilista e patriarcale, violenza che costituisce il piu' diffuso e feroce crimine contro l'umanita'.

L'iniziativa si svolge anche a Viterbo con inizio alle ore 15 in piazza del sacrario.

*

Per informazioni: www.onebillionrising.org , http://obritalia.livejournal.com , www.facebook.com/obritalia

Per adesioni e contatti a Viterbo: onebillionrisingviterbo at gmail.org , Associazione Erinna - centro antiviolenza, via del Bottalone 9, Viterbo, tel. 0761342056

*

Esprimiamo ancora una volta il nostro pieno sostegno all'iniziativa, ed invitiamo chi ci legge a sostenerla e parteciparvi.

 

3. TESTI. EVE ENSLER: LA PREGHIERA DI UN UOMO

[Proponiamo la poesia di Eve Ensler "The Man Prayer" nella traduzione di Maria G. Di Rienzo; cfr. anche il bel video diretto da Tony Stroebel: http://onebillionrising.org/blog/entry/menrise-watch-the-man-prayer

Eve Ensler, drammaturga, poetessa, sceneggiatrice e regista, docente universitaria, attivista per i diritti delle donne, fondatrice e direttrice artistica di "V-Day", movimento globale che combatte la violenza alle donne e alle bambine, vive a New York. Tra le opere di Eve Ensler: I monologhi della vagina, Marco Tropea Editore, Milano 2000; Il corpo giusto, Marco Tropea Editore, Milano 2005. Come e' noto I monologhi della vagina ha ricevuto nel 1997 il prestigioso Obie Award, ed e' stato portato in scena con grande successo a Broadway (con star come Susan Sarandon, Glenn Close, Melanie Griffith e Winona Ryder), a Londra (con Kate Winslet e Cate Blanchett) e in diverse altre citta' del mondo. "V-Day", il movimento internazionale contro la violenza su donne e bambine, di cui Eve Ensler e' fondatrice, dal 1999 ha finanziato piu' di 10.000 rifugi e programmi antiviolenza (per informazioni: www.vday.org). Su sua iniziativa il 14 febbraio 2013 in tutto il mondo si e' svolta la manifestazione "One Billion Rising" contro la violenza sulle donne (per informazioni: http://onebillionrising.org) che si ripetera' il 14 febbraio di quest'anno. Cfr. anche il sito di Eve Ensler: www.eveensler.org

Maria G. Di Rienzo e' una delle principali collaboratrici di questo foglio; prestigiosa intellettuale femminista, saggista, giornalista, narratrice, regista teatrale e commediografa, formatrice, ha svolto rilevanti ricerche storiche sulle donne italiane per conto del Dipartimento di Storia Economica dell'Universita' di Sydney (Australia); e' impegnata nel movimento delle donne, nella Rete di Lilliput, in esperienze di solidarieta' e in difesa dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza. Tra le opere di Maria G. Di Rienzo: con Monica Lanfranco (a cura di), Donne disarmanti, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2003; con Monica Lanfranco (a cura di), Senza velo. Donne nell'islam contro l'integralismo, Edizioni Intra Moenia, Napoli 2005; (a cura di), Voci dalla rete. Come le donne stanno cambiando il mondo, Forum, Udine 2011. Cfr. il suo blog lunanuvola.wordpress.com Un piu' ampio profilo di Maria G. Di Rienzo in forma di intervista e' in "Notizie minime della nonviolenza" n. 81; si veda anche l'intervista in "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 250, e quella nei "Telegrammi" n. 425.

Tony Stroebel e' un cineasta e produttore indipendente, cfr. il sito tonystroebel.com]

 

Possa io essere un uomo

la cui fiducia in se stesso viene dalla profondita' del mio dare

che capisce come la vulnerabilita' sia la mia piu' grande forza

che crea spazi anziche' dominarli

che apprezza l'ascoltare piu' del sapere

che cerca la gentilezza in una misura che oltrepassa il controllo

che piange quando il dolore e' troppo

che rifiuta lo schiaffo, la pistola, lo strozzare, l'insulto, il pugno

Possa io non temere di perdermi

Possa io apprezzare il tocco piu' della prestazione

e l'esperienza piu' del risultato

Possa io muovermi con lentezza e non bruscamente

Possa io essere abbastanza coraggioso

da condividere la mia paura e la mia vergogna

e da raccogliere altri uomini affinche' facciano lo stesso

Possa io smettere di far finta di nulla

e aprire le parti di me che sono state a lungo addormentate

Possa io apprezzare, rispettare e amare mia madre

Possa la risonanza di quell'amore

tradursi nell'amare tutte le donne e ogni creatura vivente.

 

4. REPETITA IUVANT. DAL FEMMINISMO MOLTI DONI

[Riproponiamo ancora una volta il seguente testo]

 

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che vi e' una sola umanita', composta di persone tutte differenti le une dalle altre e tutte eguali in diritti.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che sfera personale e sfera politica non sono separate da un abisso: sempre siamo esseri umani.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza del partire da se'.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza dell'incontro con l'altro.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che e' la nascita, l'esperienza e la categoria che fonda l'umana convivenza, l'umano sapere.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la pluralita', e quindi la relazione, e' la modalita' di esistenza propria dell'umanita'.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che i corpi contano, che noi siamo i nostro corpi.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che ogni forma di autoritarismo, ogni forma di militarismo, ogni forma di dogmatismo reca gia' la negazione dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che la prima radice dell'organizzazione sociale e della trama relazionale violenta e' nel maschilismo e nel patriarcato.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo la nonviolenza contrasta la violenza, che solo il bene vince il male, che solo l'amore si oppone alla morte, che solo l'ascolto consente la parola.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' generare e proteggere la vita, prendersi cura delle persone e del mondo per amore delle persone e del mondo.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che compito comune e' opporsi ad ogni oppressione, ad ogni sfruttamento, ad ogni ingiustizia, ad ogni umiliazione, ad ogni denegazione di umanita', ad ogni devastazione della biosfera.

Dal femminismo tutte e tutti ricevemmo la coscienza che solo l'arte della compassione fonda la lotta di liberazione.

*

Il femminismo che e' il massimo inveramento storico della nonviolenza.

Il femminismo che e' la corrente calda della nonviolenza.

Il femminismo che e' il cuore pulsante del movimento di autocoscienza e di liberazione dell'umanita'.

*

E diciamo femminismo e sappiamo che dovremmo dire femminismi, che dovremmo dire pensiero delle donne e movimenti delle donne.

Ma diciamo femminismo e pensiamo a una tradizione che lega infinite donne che hanno praticato l'etica della responsabilita' e della liberazione, da Saffo a Vandana Shiva, da Simone Weil a Virginia Woolf, da Edith Stein a Milena Jesenska, da Etty Hillesum a Ginetta Sagan, da Rosa Luxemburg ad Hannah Arendt, da Germaine Tillion ad Anna Politkovskaja, da Simone de Beauvoir a Franca Ongaro Basaglia, da Olympe de Gouges a Luce Fabbri.

*

Dal femminismo molti doni tutte e tutti abbiamo ricevuto.

In questo otto marzo di ascolto, di memoria, di lotta, diciamo anche la nostra gratitudine.

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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