[Nonviolenza] Un giorno di digiuno contro la persecuzione dei migranti



 

UN GIORNO DI DIGIUNO CONTRO LA PERSECUZIONE DEI MIGRANTI

 

Questo scandalo intollerabile: gli innocenti assurdamente reclusi per mesi e mesi in campi di concentramento. L'esistenza stessa nel nostro paese, oggi, dei campi di concentramento.

Questo scandalo intollerabile: gli innocenti deportati, abbandonati o riconsegnati con la violenza negli artigli degli aguzzini da cui pensavano di essersi salvati fuggendo in Italia. Le deportazioni, l'abbandono nelle grinfie dei carnefici.

Questo scandalo intollerabile: gli innocenti ridotti in schiavitu' nel nostro paese, e lo stato italiano invece di lottare per liberarli favoreggia le mafie schiaviste. La schiavitu' nel nostro paese.

Questo scandalo intollerabile: innumerevoli innocenti morti in mare nel tentativo di giungere nel nostro paese, morti perche' lo stato italiano e l'Unione Europea criminalmente impediscono loro di giungere qui viaggiando in condizioni di legalita' e sicurezza; morti perche' lo stato italiano e l'Unione Europea criminalmente impediscono loro di esercitare il primo diritto umano: il diritto di salvare la propria vita.

Questo scandalo intollerabile: la persecuzione razzista dei migranti, oggi, in Italia, da parte dello stato italiano.

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Oggi, lunedi' 10 febbraio 2014, sto digiunando: un gesto semplice ed umile con cui invito me stesso ad assumermi la mia parte di responsabilita' dinanzi a questo terribile scandalo.

Oggi, lunedi' 10 febbraio 2014, sto digiunando: un gesto semplice ed umile con cui vorrei invitare chi legge queste righe ad un impegno comune affinche' cessi in Italia la persecuzione razzista dei migranti.

Oggi, lunedi' 10 febbraio 2014, sto digiunando: un gesto semplice ed umile con cui vorrei esprimere la mia vicinanza a chi patisce ingiustizia e violenza.

Oggi, lunedi' 10 febbraio 2014, sto digiunando: un gesto semplice ed umile per testimoniare la mia fedelta' alle parole contenute nell'articolo 2 della Costituzione della Repubblica Italiana: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo"; la mia fedelta' alle parole contenute nell'articolo 10 della Costituzione della Repubblica Italiana: "Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle liberta' democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica".

Oggi, lunedi' 10 febbraio 2014, sto digiunando: un gesto semplice ed umile per riaffermare queste elementari verita' a tutti evidenti: che vi e' una sola umanita', in un unico pianeta casa comune dell'umanita' intera; che tutti gli esseri umani hanno diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'; che questi diritti in tanto possono esistere in quanto gli altri esseri umani - e quelle espressioni della vita associata che sono gli ordinamenti giuridici legittimi e democratici - esercitino il dovere della responsabilita', del soccorso, dell'assistenza e dell'accoglienza, il dovere di salvare le vite umane, il dovere che fonda la civile convivenza.

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Siano aboliti i campi di concentramento.

Cessino le deportazioni e le complicita' con i carnefici.

Cessi la schiavitu' ed il favoreggiamento istituzionale di essa.

Sia riconosciuto il diritto di tutti gli esseri umani alla libera circolazione sul pianeta casa di tutti.

Sia riconosciuto il diritto di tutti gli esseri umani a fuggire da guerre e dittature, da fame e morte.

L'Italia abroghi tutte le scellerate misure razziste che hanno provocato e stanno provocando tante morti e tante sofferenze.

L'Italia torni al rispetto dei diritti umani.

L'Italia torni al rispetto della Costituzione repubblicana, democratica, antifascista.

L'Italia torni ad essere un luogo vivibile, un paese civile, uno stato di diritto: torni ad essere umana.

 

Peppe Sini

 

Viterbo, 10 febbraio 2014

 

Mittente: Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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Una breve notizia

 

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato dagli anni '70 uno dei principali animatori del movimento che si oppone alle servitu' energetiche e militari nell'Alto Lazio (ha preso parte al movimento antinucleare fin dalla prima iniziativa a Montalto di Castro); dalla meta' degli anni Settanta e' stato uno dei principali animatori della sinistra antitotalitaria a Viterbo; e' stato segretario provinciale del Pdup, il "Partito di unita' proletaria per il comunismo", fino all'autoscioglimento del partito nel 1984; negli anni '90 ha preso parte all'esperienza del "Movimento per la democrazia - la Rete", rappresentativa del movimento antimafia nelle istituzioni; obiettore di coscienza al servizio militare, dagli anni Settanta e' persona amica della nonviolenza (condividendo la formulazione di Aldo Capitini); nel 1979 ha fondato il "Comitato democratico contro l'emarginazione" che ha condotto rilevanti lotte contro le istituzioni totali e per i diritti umani e rilevanti campagne di solidarieta' concreta; ha promosso e presieduto il primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel 1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel 1991 e' stato processato ed assolto per la sua azione contro la guerra del Golfo; nel 1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano recavano strage in Jugoslavia (anche per questa iniziativa ha subito un processo conclusosi con l'archiviazione delle accuse nei suoi confronti); nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di Viterbo -; ha ideato e animato due delle piu' importanti e vittoriose campagne ambientaliste nell'Alto Lazio: quella contro la realizzazione della devastante Supercassia negli anni '80-'90, e quella contro la realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo dal 2007; negli anni '80 e '90 e' stato tra i principali redattori del settimanale "Sotto voce" che a Viterbo condusse fondamentali inchieste contro i poteri criminali e il regime della corruzione; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", che ogni giorno diffonde materiali di studio e di riflessione e sostiene e promuove iniziative nonviolente per la pace, l'ambiente, i diritti umani di tutti gli esseri umani. Ha ideato e realizzato dal 2002 a Viterbo le commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre il 4 novembre col motto "Ogni vittima ha il volto di Abele" e promosso la campagna a livello nazionale con questa denominazione.

 

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