[Nonviolenza] Nonviolenza. Femminile plurale. 489
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- Date: Tue, 8 Oct 2013 04:49:11 +0200 (CEST)
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Supplemento del notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" (anno XIV)
Numero 489 dell'8 ottobre 2013
In questo numero:
1. Opporsi al femminicidio
2. Associazione "Respirare": Alla dottoressa Antonella Litta un prestigioso riconoscimento
3. 4 novembre, "Ogni vittima ha il volto di Abele"
4. Verso lo sciopero delle donne il 25 novembre
5. Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza
6. Alcuni testi del mese di settembre 2013 (parte quinta e conclusiva)
7. 2 ottobre, Giornata internazionale della nonviolenza
8. 4 novembre, "Ogni vittima ha il volto di Abele"
9. Alle associazioni ed ai movimenti democratici viterbesi, per la Giornata internazionale della nonviolenza
10. Ursula Hirschmann
11. Una mostra di opere grafiche di Giselle Dian dedicate a Primo Levi e ad Alfio Pannega
12. Gino Bartali
13. Peter Cicchino
14. Ricardo Flores Magon
15. Alvaro Mutis
16. Verso il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele
17. Una banale considerazione
18. In memoria di Piero Calamandrei
19. Una buona notizia, anzi due
20. "La riflessione sociologica di Georg Simmel"
21. Nell'anniversario della nascita di Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto
22. L'urgenza
1. EDITORIALE. OPPORSI AL FEMMINICIDIO
Opporsi al femminicidio e' il primo dovere di ogni persona decente.
Opporsi al femminicidio e' il primo dovere di ogni ordinamento giuridico democratico.
Opporsi al femminicidio sia il nostro primo pensiero ogni giorno.
2. RICONOSCIMENTI. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": ALLA DOTTORESSA ANTONELLA LITTA UN PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO
L'associazione "Respirare" esprime la piu' viva soddisfazione per la notizia che il 18 ottobre ad Arezzo, nell'ambito delle autorevoli "Giornate mediche dell'ambiente" cui prendono parte illustri medici e scienziati, la dottoressa Antonella Litta verra' insignita di un prestigioso riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment".
La motivazione del riconoscimento e' l'impegno della dottoressa Litta nella difesa di ambiente e salute.
Avendo avuto modo di conoscere la straordinaria attivita' della dottoressa Litta e di collaborare con lei possiamo attestare che questo riconoscimento e' del tutto meritato, e che del suo conferimento gioisce con noi l'intera comunita' altolaziale che ben conosce ed apprezza l'impegno della dottoressa Litta per la salubrita' dell'acqua, per la difesa della salute della popolazione, per la tutela del territorio da inquinamento e devastazioni, per i diritti umani di tutti gli esseri umani.
L'associazione "Respirare"
Viterbo, 8 ottobre 2013
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L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.
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Una breve notizia sulla dottoressa Antonella Litta
Antonella Litta svolge l'attivita' di medico di medicina generale a Nepi (Vt). E' specialista in Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11, pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia) e per questa associazione e' responsabile e coordinatrice nazionale del gruppo di studio su "Trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute". E' referente per l'Ordine dei medici di Viterbo per l'iniziativa congiunta Fnomceo-Isde "Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre". Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato "Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente. E' la portavoce del Comitato che si e' opposto vittoriosamente all'insensato ed illegale mega-aeroporto di Viterbo salvando la preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bullicame di dantesca memoria e che s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti. Come rappresentante dell'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) ha promosso una rilevante iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E' oggi in Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell'arsenico nelle acque destinate al consumo umano, e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Antonella Litta e' stato recentemente attribuito a Roma il prestigioso "Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai". Tra pochi giorni, il 18 ottobre 2013, le verra' consegnato ad Arezzo un nuovo riconoscimento da parte della "International Society of Doctors for the Environment" in occasione delle settime "Giornate italiane mediche per l'ambiente".
3. INIZIATIVE. 4 NOVEMBRE, "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"
E' bene preparare per tempo ovunque possibile, in tutte le citta', in tutti i paesi, le iniziative nonviolente per il 4 novembre "non festa ma lutto", contro tutte le guerre, in ricordo di tutte le vittime, perche' "ogni vittima ha il volto di Abele".
4. INIZIATIVE. VERSO LO SCIOPERO DELLE DONNE IL 25 NOVEMBRE
[Riproponiamo il seguente intervento delle promotrici della proposta dllo sciopero delle donne contro la violenza femminicida, intervento che abbiamo ricevuto alcuni giorni fa dal centro interculturale "Trama di Terre" (per contatti: info at tramaditerre.org)]
Carissime tutte (carissimi tutti),
dopo la pagina fb ora e' attivo e visibile anche il sito http://scioperodonne.wordpress.com/, sul quale troverete l'appello e la lista delle adesioni, i link ai giornali e ai siti che riferiscono dello Sciopero, ma anche riflessioni e contributi che riteniamo interessanti per tutt@.
Per quanto riguarda l'organizzazione dello Sciopero, abbiamo aperto la pagina "Le iniziative, citta' per citta'", file che aggiorneremo via via che arriveranno le info sulle manifestazioni/iniziative organizzate nei territori. Pensiamo che la pagina sia utile anche per mettere in contatto gruppi e singole persone. A questo proposito, l'indirizzo mail cui scrivere e': organizza.scioperodonne at gmail.com
Diffondete, diffondete e fateci sapere cosa si muove nelle vostre citta'.
Sulla homepage c'e' quello che consideriamo il nostro manifesto, "Le parole che vogliamo", che vi riportiamo anche qui di seguito.
A presto,
Barbara, Adriana e Tiziana
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Le parole che vogliamo
Una donna uccisa ogni due giorni non e' una questione di ordine pubblico, ma una ferita aperta nella societa' civile. Lucia, Antonella, Maria Grazia, tanto per citare le ultime della lista, sono state ammazzate dall'ex fidanzato, dal marito e dal compagno nei giorni successivi al decreto varato dal governo il 9 agosto scorso. La prova che misure soltanto repressive non sono la soluzione del problema perche' il femminicidio non ha natura emergenziale ma sistemica. Per questo occorrono, e con urgenza, iniziative di sensibilizzazione e prevenzione, finanziamenti ai centri antiviolenza, campagne istituzionali e mediatiche che mettano al bando ogni giustificazione e sottovalutazione del fenomeno. E che, soprattutto, favoriscano la percezione delle donne non come vittime e soggetti deboli bisognosi di tutele, ma persone a tutto tondo da sostenere contro antiche imposizioni patriarcali, in grado di autodeterminarsi e scegliere liberamente il proprio modo di vivere.
Per questo rilanciamo con ancora piu' fermezza l'appello allo Sciopero delle donne per il 25 novembre prossimo, convinte che solo un'azione forte possa indurre il nostro Paese a una riflessione seria sulle relazioni tra i generi, sul potere e le sue dinamiche di sopraffazione.
Uno Sciopero generale e generalizzato contro il femminicidio per ridare peso alla politica delle donne, riprendere in mano le pratiche e i percorsi dei femminismi che in questi anni hanno lavorato sulle molteplici forme della violenza e dare un segnale chiaro e inequivocabile riconoscendo che solo una cultura antirazzista, antifascista e non sessista puo' produrre un nuovo modo di pensare e vivere le relazioni fra i sessi.
Uno Sciopero che afferma un nesso imprescindibile fra lavoro/cura/precarieta'/reddito, rivendica la maternita' come una scelta, rifiuta il ricatto delle dimissioni in bianco e afferma che anche la salute del corpo delle donne e' un diritto che non puo' essere in balia di ideologiche e strumentali obiezioni.
Uno Sciopero che chiede che non venga mai meno il rispetto per le differenze, la laicita' dello Stato e la lotta contro tutti i fondamentalismi etici, religiosi e politici e che chiede piena cittadinanza per le donne migranti che vivono nel nostro Paese in nome di una cultura laica dell'accoglienza, della condivisione e della solidarieta'.
Uno Sciopero che pretende dalle istituzioni, dai mass media e dalla societa' tutta che si facciano carico della quotidiana ed inesorabile furia omicida contro le donne che non accenna neanche per un giorno a fermarsi perche' frutto di una cultura violenta e sessista.
Uno Sciopero, infine, come azione profondamente politica, la sola che puo' restituire il diritto alla felicita' che tutt@ ci meritiamo.
Aderisci allo Sciopero delle donne e degli uomini, per un mondo piu' giusto ed eguale da consegnare alle future generazioni.
Manda mail con nome cognome citta' a scioperodonne2013 at gmail.com
5. INIZIATIVE. SCIOPERIAMO. PER FERMARE LA CULTURA DELLA VIOLENZA
[Riproponiamo ancora una volta il seguente appello che abbiamo ricevuto alcuni mesi fa da Barbara Romagnoli (per contatti: duepunti2 at yahoo.it) e dal centro interculturale "Trama di terre" (per contatti: info at tramaditerre.org). Per contattare le promotrici dell'appello e aderire ad esso: scioperodonne2013 at gmail.com]
Scioperiamo. Per fermare la cultura della violenza
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Alla presidente della Camera, Laura Boldrini
Alla ministra delle Pari Opportunita', Josefa Idem
Alla segretaria della Confederazione Generale del Lavoro, Susanna Camusso
A tutte le donne delle istituzioni, delle arti e dei mestieri
A tutte noi
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Pensavamo che l'uccisione di Fabiana, bruciata viva dal fidanzato sedicenne, esprimesse un punto di non ritorno. Invece no. L'insulto che e' stato rivolto alla ministra Cecile Kyenge - da un'altra donna - dice molto piu' di quanto non vogliamo ammettere. E di fronte ad una violenza verbale simile, non ci sono scuse o giustificazioni che tengano. Noi non siamo mai state silenziose, abbiamo sempre denunciato questi fatti, le violenze fisiche e quelle verbali. Ma non basta.
Non basta piu' il lavoro dei centri antiviolenza, fondamentale e prezioso. E non bastano le promesse di leggi che neanche arrivano. La ratifica della convenzione di Istanbul? Un passo importante, ma bisogna aspettare e aspettare. E noi non vogliamo piu' limitarci a lanciare appelli che raccolgono migliaia di firme ma restano solo sulla carta; a proclamarci indignate per una violenza che non accenna a smettere; a fare tavole rotonde, dibattiti politici, incontri. Adesso chiediamo di piu'.
Chiediamo di poter vivere in una societa' che vuole realmente cambiare la cultura che alimenta questa mentalita' maschilista, patriarcale, trasversale, acclarata e spesso occulta, che noi riteniamo totalmente responsabile della mancanza di rispetto per le donne, e che non fa nulla per fermare questo inutile e doloroso femminicidio italiano.
Chiediamo che la parola femminicidio non venga piu' sottovalutata, svilita, criticata. Perche' racconta di un fenomeno che ancora in troppi negano, o che sia qualcosa che non li riguarda. O addirittura che molte delle donne uccise o violate, in fondo in fondo, qualche sbaglio lo avevano fatto. Quanta disumanita' nel non voler vedere il nostro immenso lavoro, quello pagato e quello non pagato, il lavoro di cura e riproduttivo, il genio, la creativita', il ruolo multiforme delle donne.
Chiediamo di fermarci. A tutte: madri, sorelle, figlie, nonne, zie, compagne, amanti, mogli, operaie, commesse, maestre, infermiere, badanti, dirigenti, fornaie, dottoresse, farmaciste, studentesse, professoresse, ministre, contadine, sindacaliste, impiegate, scrittrici, attrici, giornaliste, registe, precarie, artiste, atlete, disoccupate, politiche, funzionarie, fisioterapiste, babysitter, veline, parlamentari, prostitute, autiste, cameriere, avvocate, segretarie.
Fermiamoci per 24 ore da tutto quello che normalmente facciamo. Proclamiamo uno sciopero generale delle donne che blocchi questo maledetto paese. Perche' sia chiaro che senza di noi, noi donne, non si va da nessuna parte. Senza il rispetto per la nostra autodeterminazione e il nostro corpo non c'e' societa' che tenga. Perche' la rabbia e il dolore, lo sconforto e l'indignazione, la denuncia e la consapevolezza, hanno bisogno di un gesto forte.
Scioperiamo per noi e per tutte le donne che ogni giorno rischiano la loro vita. Per le donne che verranno, per gli uomini che staranno loro accanto.
Unisciti a noi, firma e diffondi questo appello. Insieme, poi, decideremo una data.
scioperodonne2013 at gmail.com
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Barbara Romagnoli (giornalista freelance)
Adriana Terzo (giornalista freelance)
Tiziana Dal Pra (presidente del centro interculturale Trama di Terre)
6. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI SETTEMBRE 2013 (PARTE QUINTA E CONCLUSIVA)
Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di settembre 2013.
7. 2 OTTOBRE, GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
E' bene preparare ovunque possibile, in tutte le citta', in tutti i paesi, in tutte le scuole, in tutte le istituzioni, in tutti i luoghi di aggregazione sociale e di impegno civile, iniziative di sensibilizzazione e di mobilitazione per il 2 ottobre, anniversario della nascita di Gandhi, Giornata internazionale della nonviolenza.
8. 4 NOVEMBRE, "OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE"
Ed e' bene preparare per tempo ovunque possibile, in tutte le citta', in tutti i paesi, le iniziative nonviolente per il 4 novembre "non festa ma lutto", contro tutte le guerre, in ricordo di tutte le vittime, perche' "ogni vittima ha il volto di Abele".
9. INIZIATIVE. ALLE ASSOCIAZIONI ED AI MOVIMENTI DEMOCRATICI VITERBESI, PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
Cari amici, egregi signori,
come gia' saprete il 2 ottobre ricorre la Giornata internazionale della nonviolenza, indetta dall'Onu nell'anniversario della nascita di Mohandas Gandhi.
Con la presente vi invitiamo a voler promuovere le iniziative di studio, di riflessione, di testimonianza e/o di mobilitazione che riterrete opportune.
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E' a chiunque evidente come sia assolutamente necessario ed urgente un impegno corale e persuaso dell'umanita' intera contro tutte le uccisioni e tutte le persecuzioni, contro tutte le guerre e tutte le oppressioni; un impegno per la pace, il disarmo, la smilitarizzazione dei conflitti; per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani; per la difesa della biosfera.
Ed e' a chiunque evidente che questo impegno deve essere concreto e coerente: nel contrastare pienamente ogni violenza, solo la scelta della nonviolenza e' adeguata ed efficace.
Vogliate gradire distinti saluti,
Il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo
Viterbo, 24 settembre 2013
10. URSULA HIRSCHMANN
Ricorreva il 2 settembre il centenario della nascita di Ursula Hirschmann, la grande combattente antifascista ed europeista.
Ursula Hirschmann nacque a Berlino il 2 settembre 1913 e mori' a Roma l'8 gennaio 1991. Sorella dell'illustre economista Albert O. Hirschman, militante antifascista, fu sposata con Eugenio Colorni e dopo la sua morte (Colorni fu ucciso dai fascisti nel 1944) con Altiero Spinelli. Fu lei che primieramente diffuse il Manifesto di Ventotene. Si impegno' nel Movimento federalista europeo. Nel 1975 fondo' a Bruxelles l'associazione "Femmes pour l'Europe". Tra gli scritti di Ursula Hirschmann: Noi senzapatria, Il Mulino, Bologna 1993.
11. UNA MOSTRA DI OPERE GRAFICHE DI GISELLE DIAN DEDICATE A PRIMO LEVI E AD ALFIO PANNEGA
Si e' svolta sabato 21 settembre 2013 presso il centro sociale occupato autogestito "Valle Faul" di Viterbo una mostra di opere grafiche di Giselle Dian dedicate a Primo Levi e ad Alfio Pannega.
I quadri della giovane artista viterbese traevano ispirazione da testi del grande testimone della dignita' umana autore di Se questo e' un uomo e da versi del poeta viterbese deceduto tre anni fa, di cui il 21 settembre ricorreva l'anniversario della nascita.
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Una breve notizia su Giselle Dian
Giselle Dian, disegnatrice e grafica, studiosa di fenomeni artistici e comunicazione multimediale, collaboratrice del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta"; nel 2010 ha realizzato un ampio studio su Keith Haring dal titolo "Keith Haring: segno artistico, gesto esistenziale, impegno civile", per il quale ha anche effettuato una serie di interviste a varie personalita' di vari campi del sapere (critici d'arte, filologi, filosofi, psicologi, sociologi, storici, operatori sociali, studiosi dei nuovi linguaggi artistici e dei media...). Ha pubblicato saggi, interviste e recensioni sul quotidiano telematico "La nonviolenza e' in cammino"; ha tenuto conferenze presso biblioteche pubbliche e sta realizzando un progetto artistico sui temi della memoria storica e della dignita' umana.
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Una breve notizia su Primo Levi
Primo Levi e' nato a Torino nel 1919, e qui e' tragicamente scomparso nel 1987. Chimico, partigiano, deportato nel lager di Auschwitz, sopravvissuto, fu per il resto della sua vita uno dei piu' grandi testimoni della dignita' umana ed un costante ammonitore a non dimenticare l'orrore dei campi di sterminio. Le sue opere e la sua lezione costituiscono uno dei punti piu' alti dell'impegno civile in difesa dell'umanita'.
Opere di Primo Levi: fondamentali sono Se questo e' un uomo, La tregua, Il sistema periodico, La ricerca delle radici, L'altrui mestiere, I sommersi e i salvati, tutti presso Einaudi; presso Garzanti sono state pubblicate le poesie di Ad ora incerta; sempre presso Einaudi nel 1997 e' apparso un volume di Conversazioni e interviste. Altri libri: Storie naturali, Vizio di forma, La chiave a stella, Lilit, Se non ora, quando?, tutti presso Einaudi; ed Il fabbricante di specchi, edito da "La Stampa". Ora l'intera opera di Primo Levi (e una vastissima selezione di pagine sparse) e' raccolta nei due volumi delle Opere, Einaudi, Torino 1997, a cura di Marco Belpoliti.
Opere su Primo Levi: AA. VV., Primo Levi: il presente del passato, Angeli, Milano 1991; AA. VV., Primo Levi: la dignita' dell'uomo, Cittadella, Assisi 1994; Marco Belpoliti, Primo Levi, Bruno Mondadori, Milano 1998; Massimo Dini, Stefano Jesurum, Primo Levi: le opere e i giorni, Rizzoli, Milano 1992; Ernesto Ferrero (a cura di), Primo Levi: un'antologia della critica, Einaudi, Torino 1997; Ernesto Ferrero, Primo Levi. La vita, le opere, Einaudi, Torino 2007; Giuseppe Grassano, Primo Levi, La Nuova Italia, Firenze 1981; Gabriella Poli, Giorgio Calcagno, Echi di una voce perduta, Mursia, Milano 1992; Claudio Toscani, Come leggere "Se questo e' un uomo" di Primo Levi, Mursia, Milano 1990; Fiora Vincenti, Invito alla lettura di Primo Levi, Mursia, Milano 1976.
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Una breve notizia su Alfio Pannega
Alfio Pannega nacque a Viterbo il 21 settembre 1925, figlio della Caterina (ma il vero nome era Giovanna), epica figura di popolana di cui ancor oggi in citta' si narrano i motti e le vicende trasfigurate ormai in leggende omeriche, deceduta a ottantaquattro anni nel 1974. E dopo gli anni di studi in collegio, con la madre visse fino alla sua scomparsa, per molti anni abitando in una grotta nella Valle di Faul, un tratto di campagna entro la cinta muraria cittadina. A scuola da bambino aveva incontrato Dante e l'Ariosto, ma fu lavorando "in mezzo ai butteri della Tolfa" che si appassiono' vieppiu' di poesia e fiori' come poeta a braccio, arguto e solenne declamatore di impeccabili e sorprendenti ottave di endecasillabi. Una vita travagliata fu la sua, di duro lavoro fin dalla primissima giovinezza. La raccontava lui stesso nell'intervista che costituisce la prima parte del libro che raccoglie le sue poesie che i suoi amici e compagni sono riusciti a pubblicare pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa (Alfio Pannega, Allora ero giovane pure io, Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2010): tra innumerevoli altri umili e indispensabili lavori manuali in campagna e in citta', per decine di anni ha anche raccolto gli imballi e gli scarti delle attivita' artigiane e commerciali, recuperando il recuperabile e riciclandolo: consapevole maestro di ecologia pratica, quando la parola ecologia ancora non si usava. Nel 1993 la nascita del centro sociale occupato autogestito nell'ex gazometro abbandonato: ne diventa immediatamente protagonista, e lo sara' fino alla fine della vita. Sapeva di essere un monumento vivente della Viterbo popolare, della Viterbo migliore, e il popolo di Viterbo lo amava visceralmente. E' deceduto il 30 aprile 2010, non risvegliandosi dal sonno dei giusti.
Alcuni testi commemorativi sono stati piu' volte pubblicati sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino", ad esempio negli "Archivi della nonviolenza in cammino" nn. 56, 57, 58, 60; cfr. anche il fascicolo monografico dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 265 ed ancora i "Telegrammi della nonviolenza in cammino" nn. 907-909 e 1172, e i fascicoli di "Coi piedi per terra" n. 546 e i nn. 548-552, ed anche infine i testi nei "Telegrammi della nonviolenza in cammino" n. 1260, 1261, 1272, 1401 (tutti disponibili dalla pagina web http://lists.peacelink.it/nonviolenza/ ).
12. GINO BARTALI
Giusto tra le nazioni.
13. PETER CICCHINO
Scrive di lui Martha C. Nussbaum dedicando alla sua memoria il saggio "Il futuro del liberalismo femminista" (in Eadem, Giustizia sociale e dignita' umana, Il Mulino, Bologna 2002, 2012, p. 105): "docente di giurisprudenza dotato di grande talento, femminista e coraggioso attivista sociale, morto di cancro l'8 luglio 2000 a 39 anni".
Null'altro so di lui, ma questo basta per farne qui memoria.
14. RICARDO FLORES MAGON
Ricorreva il 16 settembre l'anniversario della nascita di Ricardo Flores Magon, il rivoluzionario anarchico messicano nato il 16 settembre 1874 ed assassinato in carcere il 21 novembre 1922.
Di famiglia india, avvocato, giornalista, riformatore sociale, studioso e militante del movimento anarchico, fondatore del Partito Liberale Messicano, piu' volte detenuto per il suo impegno politico rivoluzionario, esule negli Stati Uniti e in Canada, ispiratore di lotte sociali ed azioni insurrezionali per affermare eguaglianza di diritti, condivisione dei beni ed universa solidarieta', strenuo oppositore della guerra e di ogni oppressione, simbolo della lotta per la giustizia e per la liberta'.
15. ALVARO MUTIS
E' deceduto Alvaro Mutis, che molto viaggio' e molto scrisse, e dell'umanita' fu innamorato.
16. VERSO IL 4 NOVEMBRE: OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE
Riproponiamo ancora una volta l'appello promosso negli scorsi anni da Movimento Nonviolento, Peacelink e Centro di ricerca per la pace di Viterbo per il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele.
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Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".
Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.
Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.
Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.
Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.
Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.
Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.
A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.
Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.
Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.
17. UNA BANALE CONSIDERAZIONE
Apprendo che molti signori eletti in parlamento grazie al condannato Berlusconi, dal parlamento intendono dimettersi. E bene fanno, poiche' trovandosi li' in quanto favoriti e manutengoli di un criminale condannato con sentenza definitiva, e' quantomeno imbarazzante che vi restino dopo che il loro mentore e principe si e' dimostrato indegno di attendere a pubblici uffici.
Non vedo motivo di tanto clamore: per ogni persona civile e ragionevole quelle massive dimissioni dei cortigiani berlusconiani sono un atto dovuto.
Ed atto parimenti dovuto e' che i luogotenenti del medesimo Berlusconi siano al piu' presto allontanati dal governo della Repubblica.
18. IN MEMORIA DI PIERO CALAMANDREI
Si e' svolto la mattina di venerdi' 27 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio in memoria di Piero Calamandrei, nell'anniversario della scomparsa dell'illustre giurista.
Nel corso dell'incontro sono state lette e commentate le sue indimenticabili epigrafi in memoria di luoghi e martiri della Resistenza.
19. UNA BUONA NOTIZIA, ANZI DUE
Che i ministri berlusconiani si dimettano dal governo e' una buona notizia. Era semplicemente scandaloso che luogotenenti e manutengoli del capo e padrone della destra golpista e criminale condannato in via definitiva per un grave reato continuassero a governare la cosa pubblica.
E che si dimettano anche i parlamentari eletti nella coalizione berlusconiana e' cosa non meno buona: essendo altresi' scandaloso che a fare le leggi del nostro paese debbano essere i favoriti e la truppa e i sodali del capo e padrone della destra golpista e criminale condannato in via definitiva per un grave reato.
Finisca questa laida scelleraggine. Si dimetta il governo. Si torni alle urne.
20. "LA RIFLESSIONE SOCIOLOGICA DI GEORG SIMMEL"
Si e' svolto la mattina di sabato 28 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "La riflessione sociologica di Georg Simmel".
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Nel corso dell'incontro sono stati ripercorsi - anche attraverso la lettura e il commento di brani dai suoi testi - alcuni dei temi principali dell'opera filosofica e sociologica di Simmel, di cui ricorreva oggi l'anniversario della scomparsa avvenuta il 28 settembre 1918 a Strasburgo.
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Georg Simmel (Berlino, primo marzo 1858 - Strasburgo, 28 settembre 1918) e' stato un filosofo, sociologo e saggista la cui vastissima produzione ha esaminato numerosi temi decisivi del nostro consistere, del nostro tempo. Opere su Georg Simmel: per un avvio adeguato cfr. Marco Vozza, Introduzione a Simmel, Laterza, Roma-Bari 2003.
21. NELL'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI GIUSEPPE GIOVANNI LANZA DEL VASTO
Si e' svolto la mattina di domenica 29 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di commemorazione di Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto, nell'anniversario della nascita (il 29 settembre 1901) di uno dei piu' grandi maestri della nonviolenza.
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Giuseppe Giovanni Lanza del Vasto ("Shantidas" e' il nome che gli attribui' Gandhi) e' una delle figure piu' grandi della nonviolenza; nato nel 1901 a San Vito dei Normanni da madre belga e padre siciliano, studi a Parigi e Pisa. Viaggia e medita. Nel 1937 incontra Gandhi nel suo ashram. Tornato in Europa fonda la "Comunita' dell'Arca", un ordine religioso e un'esperienza comunitaria nonviolenta, artigianale, rurale, ecumenica. Promuove e partecipa a numerose iniziative per la pace e la giustizia. E' deceduto in Spagna nel 1981. Tra le opere di Lanza del Vasto segnaliamo particolarmente: Pellegrinaggio alle sorgenti, Vinoba o il nuovo pellegrinaggio, Che cos'e' la nonviolenza, L'arca aveva una vigna per vela, Introduzione alla vita interiore, tutti presso Jaca Book, Milano (che ha pubblicato anche altri libri di Lanza del Vasto); Principi e precetti del ritorno all'evidenza, Gribaudi; Lezioni di vita, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze; In fuoco e spirito, La Meridiana, Molfetta (Ba). Le comunita' dell'Arca - cosi' come gruppi e persone amiche di questa esperienza - sono diffuse in vari paesi e proseguono la riflessione e l'esperienza del fondatore.
22. L'URGENZA
Tutti sappiamo che occorre andare a nuove elezioni per battere definitivamente la destra golpista e criminale berlusconiana.
E tutti sappiamo che per poter sconfiggere definitivamente la destra golpista e criminale berlusconiana occorre un'alleanza di tutto il campo antifascista.
Mente sapendo di mentire chi pensa che siano possibili altre vie.
Occorre quindi che la sinistra italiana, che oggi non ha significativa rappresentanza in parlamento ed e' dispersa in una pluralita' di esperienze di dimensioni ridotte, si predisponga a presentarsi alle elezioni riaggregandosi su scelte fondamentali condivise, costruendo una coalizione elettorale col Pd basata su un programma minimo e sapendo che questo passaggio e' indispensabile per liberare il paese dalla morsa berlusconiana.
Un programma minimo condiviso dall'intero fronte antifascista: che potrebbe avere come elementi centrali la Costituzione, la pace, il lavoro, l'ambiente, i servizi pubblici che garantiscono i diritti sociali fondamentali (casa, scuola, salute e assistenza).
Un programma minimo. Una coalizione elettorale. Il fronte antifascista.
Di questa ipotesi di lavoro la sinistra della nonviolenza deve farsi portatrice e suscitatrice. E farlo adesso.
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NONVIOLENZA. FEMMINILE PLURALE
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Numero 489 dell'8 ottobre 2013
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