Telegrammi. 1393



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1393 del 10 settembre 2013

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Fermare la guerra

2. L'Angelus di papa Francesco dell'8 settembre 2013, con i ringraziamenti ai partecipanti alla veglia di preghiera e digiuno per la pace

3. Un incontro a Viterbo per la pace

4. Chiacchiere da caffe' (III)

5. In memoria di Francesco Saverio Merlino

6. La "Carta" del Movimento Nonviolento

7. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. FERMARE LA GUERRA

 

Fermare la guerra e' possibile.

Fermare la guerra e' necessario.

 

2. DOCUMENTI. L'ANGELUS DI PAPA FRANCESCO DELL'8 SETTEMBRE 2013, CON I RINGRAZIAMENTI AI PARTECIPANTI ALLA VEGLIA DI PREGHIERA E DIGIUNO PER LA PACE

[Da Sergio Paronetto (per contatti: paxchristi_paronetto at yahoo.com) riceviamo e volentieri ridiffondiamo il discorso tenuto da Jorge Bergoglio, papa Francesco, all'Angelus dell'8 settembre 2013]

 

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Nel Vangelo di oggi Gesu' insiste sulle condizioni per essere suoi discepoli: non anteporre nulla all'amore per Lui, portare la propria croce e seguirlo. Molta gente infatti si avvicinava a Gesu', voleva entrare tra i suoi seguaci; e questo accadeva specialmente dopo qualche segno prodigioso, che lo accreditava come il Messia, il Re d'Israele. Ma Gesu' non vuole illudere nessuno. Lui sa bene che cosa lo attende a Gerusalemme, qual e' la via che il Padre gli chiede di percorrere: e' la via della croce, del sacrificio di se stesso per il perdono dei nostri peccati. Seguire Gesu' non significa partecipare a un corteo trionfale! Significa condividere il suo amore misericordioso, entrare nella sua grande opera di misericordia per ogni uomo e per tutti gli uomini. L'opera di Gesu' e' proprio un'opera di misericordia, di perdono, di amore! E' tanto misericordioso Gesu'! E questo perdono universale, questa misericordia, passa attraverso la croce. Gesu' non vuole compiere questa opera da solo: vuole coinvolgere anche noi nella missione che il Padre gli ha affidato. Dopo la risurrezione dira' ai suoi discepoli: "Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi... A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati" (Gv 20,21.22). Il discepolo di Gesu' rinuncia a tutti i beni perche' ha trovato in Lui il Bene piu' grande, nel quale ogni altro bene riceve il suo pieno valore e significato: i legami familiari, le altre relazioni, il lavoro, i beni culturali ed economici e cosi' via... Il cristiano si distacca da tutto e ritrova tutto nella logica del Vangelo, la logica dell'amore e del servizio.

Per spiegare questa esigenza, Gesu' usa due parabole: quella della torre da costruire e quella del re che va alla guerra. Questa seconda parabola dice cosi': "Quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puo' affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l'altro e' ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere la pace" (Lc 14,31-32). Qui Gesu' non vuole affrontare il tema della guerra, e' solo una parabola. Pero', in questo momento in cui stiamo fortemente pregando per la pace, questa Parola del Signore ci tocca sul vivo, e in sostanza ci dice: c'e' una guerra piu' profonda che dobbiamo combattere, tutti! E' la decisione forte e coraggiosa di rinunciare al male e alle sue seduzioni e di scegliere il bene, pronti a pagare di persona: ecco il seguire Cristo, ecco il prendere la propria croce! Questa guerra profonda contro il male! A che serve fare guerre, tante guerre, se tu non sei capace di fare questa guerra profonda contro il male? Non serve a niente! Non va... Questo comporta, tra l'altro, questa guerra contro il male comporta dire no all'odio fratricida e alle menzogne di cui si serve; dire no alla violenza in tutte le sue forme; dire no alla proliferazione delle armi e al loro commercio illegale. Ce n'e' tanto! Ce n'e' tanto! E sempre rimane il dubbio: questa guerra di la', quest'altra di la' - perche' dappertutto ci sono guerre - e' davvero una guerra per problemi o e' una guerra commerciale per vendere queste armi nel commercio illegale? Questi sono i nemici da combattere, uniti e con coerenza, non seguendo altri interessi se non quelli della pace e del bene comune.

Cari fratelli, oggi ricordiamo anche la Nativita' della Vergine Maria, festa particolarmente cara alle Chiese Orientali. E tutti noi, adesso, possiamo inviare un bel saluto a tutti i fratelli, sorelle, vescovi, monaci, monache delle Chiese Orientali, Ortodosse e Cattoliche: un bel saluto! Gesu' e' il sole, Maria e' l'aurora che preannuncia il suo sorgere. Ieri sera abbiamo vegliato affidando alla sua intercessione la nostra preghiera per la pace nel mondo, specialmente in Siria e in tutto il Medio Oriente. La invochiamo ora come Regina della Pace. Regina della Pace prega per noi! Regina della Pace prega per noi!

*

Vorrei ringraziare tutti coloro che, in diversi modi, hanno aderito alla veglia di preghiera e digiuno di ieri sera. Ringrazio tante persone che hanno unito l'offerta delle loro sofferenze. Ringrazio le autorita' civili, come pure i membri di altre comunita' cristiane o di altre religioni, e uomini e donne di buona volonta' che hanno vissuto, in questa circostanza, momenti di preghiera, di digiuno, di riflessione.

Ma l'impegno continua: andiamo avanti con la preghiera e con opere di pace! Vi invito a continuare a pregare perche' cessi subito la violenza e la devastazione in Siria e si lavori con rinnovato impegno per una giusta soluzione al conflitto fratricida. Preghiamo anche per gli altri Paesi del Medio Oriente, particolarmente per il Libano, perche' trovi la desiderata stabilita' e continui ad essere modello di convivenza; per l'Iraq, perche' la violenza settaria lasci il passo alla riconciliazione; e per il processo di pace tra Israeliani e Palestinesi, perche' progredisca con decisione e coraggio. E preghiamo per l'Egitto, affinche' tutti gli Egiziani, musulmani e cristiani, si impegnino a costruire insieme la societa' per il bene dell'intera popolazione. La ricerca della pace e' lunga, e richiede pazienza e perseveranza! Andiamo avanti con la preghiera!

 

3. INCONTRI. UN INCONTRO A VITERBO PER LA PACE

 

Si e' svolto la sera di lunedi' 9 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione e di organizzazione di prossime iniziative per la pace e il disarmo

 

4. CHIACCHIERE DA CAFFE' (III)

 

- A.: Che dice oggi l'ordine di servizio?

- B.: Quello che dice sempre: che occorre proseguire nella mobilitazione contro la guerra, per il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa della biosfera.

- A.: Mi sembra che manchi l'elettrificazione piu' i soviet.

- B.: Ti sbagli: la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera - ovvero la nonviolenza in cammino - sono anche l'elettrificazione piu' i soviet; o, se preferisci, l'inveramento dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana, o della Dichiarazione d'indipendenza americana, o della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino dell'89...

- A.: E il discorso della montagna, e il De hominis dignitate di Pico, e il Contr'uno di Etienne de la Boetie, e la Risposta alla domanda che cos'e' l'illuminismo di Immanuel Kant, e la Ginestra di Giacomo Leopardi, e le Tre ghinee di Virginia Woolf... Ti conosco, mascherina.

- B.: La nonviolenza in cammino e' l'umanita' nel suo processo di liberazione, tutte le grandi testimonianze della dignita' umana essa eredita' e vuole adempiere.

- A.: Amen. E adesso gustiamoci questo buon caffe, prima che si freddi.

 

5. INCONTRI. IN MEMORIA DI FRANCESCO SAVERIO MERLINO

 

Si e' svolto la mattina di lunedi' 9 settembre 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio in memoria di Francesco Saverio Merlino, di cui ricorre l'anniversario della nascita, avvenuta il 9 settembre 1856.

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Francesco Saverio Merlino (Napoli, 1856 - Roma, 1930) e' stata una delle figure piu' rappresentative del movimento anarchico e socialista in Italia negli ultimi decenni dell'Ottocento e nei primi del Novecento, nei suoi talvolta drammatici svolgimenti e conflitti, nelle sue aspirazioni talora confuse e contraddittorie e nelle sue analisi sovente lucide e aggettanti, nella sua coraggiosa e generosa azione non sempre adeguata e coerente ma sempre mossa da un luminoso ideale di giustizia e liberta', di fraternita' universale intimamente sentita, che e' eredita' preziosa per l'umanita' intera.

Nel movimento anarchico ed in quello socialista (nella complessa dialettica che riflette vicende storiche e dibattiti internazionali di primaria rilevanza) Francesco Saverio Merlino svolse un ruolo di militante ed organizzatore, di avvocato difensore di compagni di lotta in celebri processi, di pubblicista, di teorico e storico, costantemente impegnato in una riflessione critica che porto' il suo pensiero a svolgimenti significativi nella persistenza e nell'approfondimento dei convincimenti fondamentali, interagendo ovviamente con le circostanze concrete e con i conflitti immediati, ma anche andando oltre quanto vi e' di contingente e caduco nelle schermaglie del propagandista e del polemista e proponendo persuasioni e concetti di non strumentale utilizzo, di saldo valore teorico e pratico, cogliendo ed affermando - con efficace perche' vissuta argomentazione - in punto di metodo e di principio il nesso tra etica e politica, la fondazione etica della scelta e dell'azione e del progetto socialista, e come in essa verita' del socialismo fosse decisiva ed ineliminabile (pena il degradarsi di esso in nuova ideologia e prassi di oppressione ed alienazione) la specificazione libertaria.

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I partecipanti all'incontro di studio e di commemorazione hanno ribadito l'impegno contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni; l'impegno per la scelta della nonviolenza che sola puo' salvare l'umanita'.

E' evidenza flagrante, e nozione condivisa, che la lotta del movimento delle oppresse e degli oppressi per la liberazione dell'umanita' e la preservazione della biosfera, richiede la scelta teorica e pratica della nonviolenza. Il socialismo libertario o sara' nonviolento o non sara'.

 

6. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

7. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1393 del 10 settembre 2013

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