Telegrammi. 1301



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 1301 del 10 giugno 2013

Telegrammi della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Associazione "Respirare": Riportiamoli a casa vivi. Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra in Afghanistan

2. Ricordati a Viterbo Carlo e Nello Rosselli

3. "Populismo e neotelevisione". Un incontro di studio a Viterbo

4. Segnalazioni librarie

5. La "Carta" del Movimento Nonviolento

6. Per saperne di piu'

 

1. APPELLI. ASSOCIAZIONE "RESPIRARE": RIPORTIAMOLI A CASA VIVI. CESSI IMMEDIATAMENTE LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA IN AFGHANISTAN

 

Da oltre un decennio l'Italia sta partecipando alla guerra in Afghanistan.

Vi sta partecipando illegalmente: poiche' la Costituzione della Repubblica Italiana proibisce esplicitamente al nostro paese di prender parte a un immane, scellerato massacro come quello.

Vi sta partecipando insensatamente: poiche' l'unico modo di costruire la pace e' cessare di fare la guerra; l'unico modo di salvare le vite e' cessare di uccidere. Ed in Afghanistan quello che e' necessario e' appunto recare soccorso alle popolazioni vittime di decenni di guerra, devastazioni e violenze inenarrabili; e per farlo occorre far tacere le armi, impegnarsi per il disarmo e la smilitarizzazione del conflitto, far cessare l'occupazione militare straniera, contrastare con la forza della legalita' e della cooperazione civile internazionale il potere criminale dei narcotrafficanti e dei "signori della guerra", far cessare tutti gli atti di terrorismo da chiunque commessi (stati, organizzazioni, bande, singoli), difendere e promuovere i diritti umani di tutti gli esseri umani.

Cessi immediatamente la partecipazione italiana alla guerra terrorista e stragista in Afghanistan.

E si adoperi finalmente, concretamente, adeguatamente, l'Italia per la pace con mezzi di pace.

Riportiamo a casa vivi gli italiani inviati sciaguratamente e follemente in Afghanistan a rischiare di morire e di uccidere in una guerra criminale e insensata.

Non partecipi piu' l'Italia alla guerra assassina.

La guerra e' sempre nemica dell'umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

L'associazione "Respirare" di Viterbo

Viterbo, 9 giugno 2013

L'associazione "Respirare" e' stata promossa a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.

 

2. MEMORIA. RICORDATI A VITERBO CARLO E NELLO ROSSELLI

 

"GIUSTIZIA E LIBERTA'

PER QUESTO MORIRONO

PER QUESTO VIVONO"

(Piero Calamandrei, Epigrafe sulla tomba dei fratelli Rosselli)

 

Si e' svolto la mattina di domenica 9 giugno 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di riflessione in memoria di Carlo e Nello Rosselli, nell'anniversario della morte dei martiri antifascisti il 9 giugno 1937.

Nel corso dell'incontro sono stati letti alcuni brani dal grande saggio politico "Socialismo liberale" di Carlo Rosselli, dal grande saggio storiografico "Mazzini e Bakunin" di Nello Rosselli, ed alcune lettere dall'epistolario tra i fratelli Rosselli e la madre Amelia.

*

Al termine dell'incontro i partecipanti hanno unanimemente rinnovato la richiesta che cessi immediatamente la partecipazione italiana alla illegale e criminale guerra in Afghanistan e la richiesta che siano abrogate tutte le illegali e criminali misure razziste introdotte nell'ordinamento italiano da governi golpisti; che l'Italia torni al rispetto della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista; che l'Italia si adoperi per la pace che salva le vite e per i diritti umani di tutti gli esseri umani.

*

Nel ricordo dei fratelli Rosselli, nella fedelta' alla lotta dei fratelli Rosselli, continui l'impegno di ogni persona di volonta' buona e di ogni istituzione democratica contro tutte le uccisioni e le persecuzioni; per il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di ogni persona; per la solidarieta' che unisce l'umanita' intera ed ogni essere umano riconosce, raggiunge, soccorre.

La nonviolenza e' l'antifascismo vivente.

La nonviolenza e' il cammino.

 

3. INCONTRI. "POPULISMO E NEOTELEVISIONE". UN INCONTRO DI STUDIO A VITERBO

 

Si e' svolto domenica 9 giugno 2013 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio su "Populismo e neotelevisione: logica dei media, mercato politico, derive antidemocratiche".

Nel corso dell'incontro si sono messe a confronto le principali ricerche e teorie politologiche, massmediologiche e sociologiche italiane ed internazionali sulla cosiddetta "politica pop" ovvero sul rapporto tra politica politicante, informazione spettacolarizzata, mercificazione dello spazio pubblico e manipolazione di massa.

 

4. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- La Costituzione della Repubblica Italiana, Gruppo Editoriale L'Espresso, Roma 2013, pp. 96, euro 1,80 (in supplemento al quotidiano "La Repubblica"). Con introduzione di Valerio Onida e con i discorsi di Umberto Terracini e Piero Calamandrei.

*

Riletture

- Vicente Huidobro, Poemas, Plaza & Janes, Barcelona 1999, pp. 128.

*

Riedizioni

- William Shea, Copernico. Un rivoluzionario prudente, Le Scienze, Roma 1998, 2013, pp. 206 (+ VIII di illustrazioni fuori testo), euro 6,90 (in supplemento a "Le Scienze").

 

5. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

6. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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